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Piave di Cadore:  Vittorio Sgarbi terrà una Lectio Magistralis dal titolo “Tiziano Vecellio e la sua scuola”

Si annuncia un evento imperdibile e di forte risonanza mediatica quello, che si svolgerà in data Venerdì 31 luglio 2015 con protagonista il Prof. Vittorio Sgarbi a Pieve di Cadore (BL) dal titolo “Tiziano Vecellio e la sua scuola”. Si tratta di una speciale giornata organizzata dedicata a Tiziano, esimio maestro originario del luogo, per ricordare uno dei principali esponenti della storia dell’arte di tutte le epoche.

L’iniziativa, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte” e patrocinata dal Magnifico Comune di Pieve di Cadore, inizierà alle ore 17.00 presso la Chiesa Arcidiaconale di Santa Maria Nascente, dove il Prof. Sgarbi terrà un incontro in stile Lectio Magistralis con guida alle opere dell’artista. Finito l’incontro e dopo un momento conviviale di aperitivo presso il Gran Caffè Tiziano, tutti i presenti avranno la possibilità di partecipare alla visita guidata alla Casa Natale di Tiziano, antica residenza familiare dove è nato, che attualmente ospita, al pian terreno, una raccolta di riproduzioni della collezione di disegni tizianeschi della galleria degli Uffizi di Firenze e dell’inedita documentazione relativa al celebre pittore. La giornata si concluderà presso l’Hotel Dolomié, situato in via Privata Dolomiti n. 18, con un’esclusiva cena di gala in compagnia del noto critico e di altre personalità di spicco. Nell’occasione, presso la rinomata struttura alberghiera si inaugurerà inoltre la mostra collettiva “Suggestioni artistiche”, che fino al 30 Agosto ospiterà le opere di talentuosi artisti contemporanei.

«Tiziano ha abbattuto un muro, ha superato le sacre conversazioni di madonne e santi per farci ascoltare dialoghi d’amore tra giovani donne e giovani uomini. Se Giorgione era stato preso dalla condizione atmosferica, Tiziano attribuisce maggior peso alla presenza e all’interazione degli uomini» scrive Sgarbi e prosegue «Tiziano supera un confine e apre una strada al suo vecchissimo maestro Bellini. Intendeva dare prove della sua nuova interpretazione del mondo, profana, mondana e in talune prove più filosofica e umanistica di quella rappresentata da Giorgione».

Per partecipare all’evento la prenotazione è obbligatoria.
Per info e costi: Tel. 0424/237636 – [email protected]

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Prorogata l’esposizione alla Milano Art Gallery in omaggio a Gino De Dominicis e a cura di Sgarbi

A fronte del grande successo ottenuto, la mostra “D’Io” in omaggio al maestro Gino De Dominicis, con la curatela di Vittorio Sgarbi, è stata prolungata fino al 29 giugno 2015. L’esposizione è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes all’interno dello storico spazio milanese della “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 ed è visitabile con ingresso libero al pubblico.

 

Il Prof. Sgarbi, che negli anni ha instaurato una solida amicizia con De Dominicis, basata sulla reciproca stima e ammirazione personale oltre che professionale, ha espresso considerazioni interessanti sulla figura di questo artista di spicco, che ha tracciato un solco profondo nel mondo dell’arte contemporanea, con uno stile unico ed inconfondibile, volutamente al di fuori di ogni convenzione imposta e paradigma dogmatico predefinito. In particolare, il noto critico ha rimarcato: “La posizione di Gino era per definizione e direi anche per carattere eccentrica senza essere periferica, anzi, essendo centrale al problema stesso dell’espressione. In un certo senso, ha agito in lui la lezione di Lucio Fontana, che arrivò al limite estremo dell’immaginazione senza uscirne. Gino non ha voluto sottrarsi al confronto e ha ostinatamente cercato di verificare e dimostrare, che è il quadro che fa l’ambiente“.

 

E ha aggiunto sottolineando: “Gino fu classico e ricco, allegro e malinconico, senza crisi e disagi, senza tormenti e turbamenti, luminoso e notturno, nero e oro; e nero e nero; e oro e oro; oggi riappare, presente e sfuggente, benché fosse più sfuggente quando era presente. E invece, ora e sempre, hic et nunc, è. Nel suo tempo. In tutti i tempi. Fuori del tempo“.

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Pieve Di Cadore: evento imperdibile con protagonista Vittorio Sgarbi in omaggio celebrativo al grande maestro Tiziano Vecellio

Si annuncia un evento imperdibile e di forte risonanza mediatica quello, che si svolgerà in data Sabato 25 Aprile 2015, dalle ore 17.00, con protagonista il Professor Vittorio Sgarbi, che nel pittoresco contesto di Pieve di Cadore (BL), presso la Chiesa Arcidiaconale di Santa Maria Nascente, terrà un incontro in stile Lectio Magistralis con guida alle opere dal titolo “Tiziano Vecellio e la sua scuola”. Sarà un modo per rendere un significativo omaggio simbolico celebrativo a Tiziano, esimio maestro originario del luogo e per ricordare uno dei principali esponenti della storia dell’arte di tutte le epoche. L’iniziativa è organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte”.

 

Dopo un momento conviviale di aperitivo presso il Gran Caffè Tiziano, tutti i presenti avranno la possibilità di partecipare ad una speciale visita guidata alla Casa Natale di Tiziano, antica residenza familiare dove è nato, che all’epoca della costruzione rappresentava una tipica dimora di famiglia locale distinta, che annoverava tra i suoi componenti personaggi altolocati, tra cui notai, mercanti di legname, funzionari incaricati della gestione istituzionale e pubblica. L’edificio odierno, al pian terreno, ospita una raccolta di riproduzioni della collezione di disegni tizianeschi della galleria degli Uffizi di Firenze e dell’inedita documentazione relativa al celebre pittore. L’iniziativa si concluderà con un’esclusiva cena di gala presso l’Hotel Dolomié, situato in via Privata Dolomiti 18, in compagnia del Prof. Sgarbi e di altre personalità di spicco. Nell’occasione la rinomata struttura alberghiera ospiterà, fino al 25 Maggio 2015, una mostra collettiva di talentuosi artisti contemporanei, che inaugurerà proprio il giorno dell’evento.

 

Su Tiziano Sgarbi ha commentato “Tiziano sgombra pienamente la timidezza di Giorgione, come scrisse felicemente Longhi. Il principio fecondo del Classicismo cromatico di Tiziano consiste nell’elezione stessa del colore, lievitando di interna luminosità. Il che significa, che non soltanto le linee e i volumi informano le composizioni stesse, ma soprattutto il colore, inteso come elemento costitutivo dell’insieme armonico dell’opera, in una nuova orchestrazione dei suoi valori. In tutto Tiziano è veramente qualche cosa di fidiaco nel far rivivere una sognata classicità: il suo impasto stesso ha il tepore del marmo greco e la medesima sensualità sublimata, incolpevole, in confronto a quella troppo carica e fragrante del Giorgione”.

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Pieve di Cadore: evento imperdibile dedicato a Tiziano Vecellio con protagonista Vittorio Sgarbi e ottica Demenego come partner di “Spoleto Arte”

Attesissimo in data Sabato 25 Aprile 2015 l’evento di forte risonanza mediatica che vede protagonista il Professor Vittorio Sgarbi e che avrà luogo, dalle ore 17.00, nel contesto pittoresco della Chiesa Arcidiaconale di Santa Maria Nascente, a Pieve di Cadore (BL). In questa occasione il noto critico sosterrà un incontro in stile Lectio Magistralis con guida alle opere, dal titolo “Tiziano Vecellio e la sua scuola”, in omaggio simbolico celebrativo a Tiziano, maestro originario del luogo e uno dei principali esponenti della storia dell’arte di tutte le epoche.

 

L’evento organizzato dal manager produttore Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte”, vede come partner la società Ottica Demenego S.r.l, con sede in Via Nazionale n. 49, a Calalzo di Cadore, che da 50 anni si occupa del mondo dell’occhialeria. Dal 1960, data della sua apertura, la ditta ha registrato una continua crescita, che le ha permesso di entrare a far parte, oggi, delle imprese italiane più attive e intraprendenti del settore eyewear. L’affermazione è dovuta all’attenzione per il design, alla creatività e all’innovazione, ma anche all’equilibrio tra estetica e funzionalità che ha reso i loro prodotti unici e che ha permesso di sviluppare collaborazioni con noti marchi dello sport e della moda, creando così collezioni esclusive. Dieci sono i punti vendita dell’Ottica Demenego situati nelle città di Calalzo di Cadore, Trento, Desenzano, Padova, Portogruaro, Vandoies, Verona, Sacile, Mestre e Bolzano. Per l’azienda l’importante è la soddisfazione del cliente: dinamicità e flessibilità sono i punti cardine, che nel tempo gli hanno consentito di acquisire clienti in oltre 80 Paesi.

 

L’evento offre la possibilità di partecipare ad una speciale visita guidata alla Casa Natale di Tiziano, che all’epoca rappresentava la tipica dimora famigliare locale dove nacque e visse il pittore e che comprendeva tra i suoi componenti personaggi altolocati, tra cui notai, mercanti di legname, funzionari incaricati della gestione istituzionale e pubblica. Oggigiorno l’edificio presenta al pian terreno una raccolta di riproduzioni della collezione di disegni tizianeschi della galleria degli Uffizi di Firenze e l’inedita documentazione relativa al celebre pittore. L’iniziativa si concluderà con un’esclusiva cena di gala presso l’Hotel Dolomié, situato in via Privata Dolomiti 18, in compagnia del Prof. Sgarbi e di altre personalità di spicco. Nell’occasione la rinomata struttura alberghiera ospiterà, fino al 25 Maggio 2015, una mostra collettiva di talentuosi artisti contemporanei, che inaugurerà proprio il giorno dell’evento.

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Quest’anno alla fiera Arte Padova la storica Milano Art Gallery ospiterà gli scatti di Pier Paolo Pasolini

Occasione imperdibile nel contesto della rinomata Fiera Arte Padova edizione 2014, prevista dal 14 al 17 Novembre, dove all’interno dello stand n. 74, padiglione 7, della storica galleria milanese “Milano Art Gallery” che ha sede in via Alessi 11 a due passi dalla zona del Duomo e del centro cittadino, sarà possibile visionare una corposa serie di immagini fotografiche, dedicate all’illustre Pier Paolo Pasolini. L’esposizione è organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes.

Gli scatti d’autore sono frutto dell’esperto lavoro compiuto dal noto maestro Roberto Villa, che ha seguito Pasolini sul set durante le riprese del celebre capolavoro cinematografico “Il fiore delle mille e una notte”. Al riguardo Villa spiega “Una delle caratteristiche peculiari di questi scatti emerge nel fatto, che chi è guardato guarda a sua volta e si pone a una distanza, che appartiene ad altri secoli, ad altra cultura, ad altra religione, a un universo di codici, elementi, segni, che non ci sono mai stati famigliari generando un intreccio spazio-temporale e una commistione simbologica di intensa armonia emozionale”.

In riferimento al film Pasolini dichiarò in un’intervista rilasciata nel 1974 “Il fiore delle mille e una notte è un lungo viaggio e l’eroe o gli eroi, sia pure molto passivamente hanno il passo eroico di chi si sottopone a una grande prova. Con questo film finisce una trilogia, il mio più ambizioso esperimento, il mio tentativo più ambizioso, che mi è costato più attenzione formale e impegno stilistico. È facile il film politico-ideologico, assai più difficile è fare il film puro, ricercare la pura affabulazione come nei classici, tenendosi fuori dalle ideologie, ma evitando al tempo stesso di cedere all’evasione. Più di un elemento ideologico è nascosto in questo film, il principale è la nostalgia di quel passato, che ho cercato di ricreare sulle schermo”.

Salvo Nugnes commenta “In questa mostra ci saranno immagini di profonda suggestione, avvolte in una toccante cornice rievocativa, che mette in luce e ricostruisce i momenti più salienti delle riprese di un film, che segna una tappa fondamentale nel percorso cinematografico del grande Pasolini e permette di coglierne una visione diversa, davvero molto interessante”.

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“Spoleto incontra Venezia”: Il maestro vetraio Adriano Dalla Valentina propone le sue esclusive creazioni artigianali

La grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” è un appuntamento imperdibile, che sta mobilitando l’attenzione mediatica generale. L’evento, previsto dal 28 settembre al 24 ottobre 2014 nella stupenda cornice veneziana di Palazzo Falier, antica residenza nobile del XV secolo sul Canal Grande. Curatore dell’iniziativa prestigiosa è Vittorio Sgarbi con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes. Tra i nomi illustri annunciati in esposizione Dario Fo, Pier Paolo Pasolini, Eugenio Carmi, José Dalì. Nel pregevole contesto si annoverano le incantevoli creazioni in vetro di murano del rinomato maestro vetraio Adriano Dalla Valentina.

 

Fin dall’età di 10 anni inizia a lavorare nelle fabbriche muranesi, apprendendo molteplici tecniche di lavorazione. A 24 anni apre una propria azienda diventando artigiano professionista autonomo. La sua gamma produttiva spazia in vari settori del vetro d’arte muranese e si distingue per una precisa e peculiare impostazione tecnico-stilistica. Infatti, privilegia le tecniche tradizionali, che agli occhi degli esperti e del vasto pubblico evocano suggestioni di “Venezianità”: la filigrana e la murrina, a cui associa le tecniche del soffiato e della scultura, sia soffiata sia massiccia. Collabora spesso con famosi designer e architetti per realizzare opere in vetro da essi disegnate.

 

La passione viscerale per il vetro si respira nella “Fornasa” di Adriano, dove quotidianamente è impegnato nell’elaborazione di nuove opere, che spesso diventano vere e proprie sfide. Su di lui è stato scritto “Nella fluidità della massa vitrea si può dare contrasto con l’aiuto di madre natura e quindi Dalla Valentina ricorda il miracolo delle creature marine e i fondali. Il -Battuto- lo trova incontestabile protagonista di sculture di grande vigore artistico. Balza sul soffiato con leggiadria incomparabile e fornisce leggerezza degna di grande attenzione a livello qualitativo”.

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“Spoleto incontra Venezia”: Palazzo Rota Ivancich accoglie le opere fantasiose di Federico Tamburri

Le grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia” curate da Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager Salvo Nugnes accoglieranno le emozionanti opere del Maestro Federico Tamburri. L’evento si terrà nel meraviglioso contesto della città lagunare, dal 28 settembre e al 24 ottobre, allestito dentro l’antico edificio di Palazzo Rota – Ivancich, a pochi passi da Piazza San Marco.

 

Tamburri è pittore, scultore, grafico e maestro vetraio di fama internazionale. Dopo il liceo artistico, ha studiato presso la facoltà di architettura di Pescara. Le sue vetrate policrome sono collocate in importanti edifici pubblici e in strutture religiose. I suoi quadri sono presenti in prestigiosi musei, pinacoteche, fondazioni ed enti pubblici. Durante l’arco della lunga attività ha realizzato anche creazioni in mosaico e sculture su pietra e marmo. È inoltre un fervido appassionato di libri, ne ha collezione oltre ventimila, successivamente poi donati al comune di atri.

 

Le rievocazioni raffigurano immagini oniriche, costituite da simbologie particolari riconducibili a una matrice surrealista, dai volumi talvolta compatti talvolta scomposti. Il linguaggio comunicativo risulta eterogeneo e multiforme. Attinge l’ispirazione da molteplici spunti tematici: il mito, la favola, la filosofia, la storia, la matematica del transfinito, la fisica teoretica, approdando ad una formula interpretabile come una sorta di “Grande sogno verso un’arte totale” in nome di una conoscenza innovatrice e di una coscienza libera dai pregiudizi dell’ignoranza.

 

Tamburri con elegante discrezione, riservatezza e spontanea umiltà si distingue dimostrando innate doti espressive, che gli hanno permesso in quasi 50 anni di onorata carriera di raggiungere tanti meritati traguardi positivi. Nel commentare il suo percorso afferma: “La conoscenza allarga i nostri orizzonti, permette di partire dalla magia e di collocare l’arte in un contesto reale, senza però mai dimenticare, che ogni tela è in realtà lo specchio della propria anima”.

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A Spoleto Arte in mostra il surrealismo artistico del maestro Fabrizio Pinzi

Nello storico Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato a Spoleto, dal 27 Giugno al 24 Luglio si terranno le illustri mostre di “Spoleto Arte” con la curatela affidata al critico Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. Nel nutrito gruppo degli artisti partecipanti è stato selezionato anche il rinomato maestro Fabrizio Pinzi, che esporrà interessanti quadri influenzati dalla matrice di stampo surrealista, fonte ispiratrice primaria della sua personale ricerca espressiva.

 

Dall’appassionata fantasia pittorica di Pinzi si coglie un simbolico emblema derivante dal suo prezioso patrimonio spirituale, che genera immagini d’incredibile visionarietà, che vogliono stupire e meravigliare l’osservatore attraverso l’originale artificiosità concettuale della loro elaborazione. Venuti meno i rigidi freni inibitori e le costrittive barriere mentali della coscienza razionale, in lui prevale l’istinto irrazionale ideativo di dare vita a figure e soggetti dal virtuosistico effetto cromatico, che solo in apparenza può sembrare incongruo nella disposizione, ma che compone uno spazio ben delimitato e definito. In esso, le rappresentazioni e i cromatismi assumono un’enigmatica e misteriosa profondità di significato, lasciando emergere dalle tele un sentimento inconscio, caratterizzato da rievocazioni surreali iperrealistiche e da un mondo immaginario, animato da dinamiche pulsioni e desideri introspettivi.

 

Emerge un articolato complesso di elementi e meccanismi fantastici e onirici, che rimandano al surrealismo con formidabili metafore, basate su un linguaggio subliminale, codificato da una semantica, che deve essere compresa a livello istintivo piuttosto, che tramite la riflessione razionale. Lo spettatore viene stimolato a percepire la giusta dimensione del narrato, nel quale Pinzi rivela se stesso con impeccabile efficacia comunicativa. Un’impronta dal simbolismo mistico, che traccia un equilibrio sostanziale impeccabile nel dialogo tra forme e colori per evidenziarne al meglio l’essenza costitutiva, suggerendo molteplici chiavi di lettura e spunti interpretativi.

 

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Le parole del Maestro Giuseppe Santonocito sulla sua prossima mostra alla Milano Art Gallery

Intervistato il Maestro Giuseppe Santonocito, in occasione della sua prossima mostra pittorica “Ispirazione onirica” presso la “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, con vernissage inaugurale in data Mercoledì 9 Luglio alle ore 18.30.

 

D: Abbiamo avuto notizia della sua prossima prestigiosa mostra nello storico contesto della “Milano Art Gallery”; come nasce questa importante occasione? E’ la prima volta che espone a Milano?

R: Questa occasione nasce da un nostro amico che ci aveva parlato di questa prestigiosa galleria a Milano, così ci siamo messi in contatto con il manager Salvo Nugnes, è venuto a trovarci ed è nata una bella amicizia, dalla quale è nata inoltre l’idea della mostra. È la prima volta che faccio una personale a Milano, ho esposto negli anni novanta alla Galleria Modigliani, ma era una collettiva.

 

D: Maestro Santonocito, ci racconta quando nasce la passione per l’arte e com’è avvenuta la sua formazione in ambito artistico?

R: Ho cominciato a dipingere circa 35 anni fa professionalmente. Sono totalmente autodidatta, ho studiato esclusivamente per conto mio. Quando ho avuto qualche problema di vita, quando ho capito che la mia strada sarebbe stata la pittura, allora ho iniziato a studiare i maestri del ‘500, ma ho fatto tutto da me e piano piano ho trovato poi la mia strada in questo modo di dipingere, in questo stile, che continuo da circa 25 anni.

 

D: Quali sono le principali fonti ispiratrici della sua ricerca stilistica?

R: Direi il mio cervello.

 

D: In tanti anni di carriera, coronata da meritati successi, quali consigli/suggerimenti può dare alle nuove generazioni di artisti?

R: Posso suggerire di esprimere sempre ciò che sentono. Sono una persona molto complicata e la mia, è tutta un’ispirazione dentro me stesso, quindi gli insegnamenti che posso dare alle nuove generazioni è di essere se stessi.

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MUSICA SACRA: E IL SETTIMO ANGELO SUONÒ, I REQUIEM DEI GRANDI MAESTRI

Per la prima volta in un unico concerto tutti i Dies Irae degli autori più celebri

Domenica 18 novembre, ore 19.00, Basilica S. Pietro in Vincoli – Roma
(ingresso libero e comunque subordinato alla disponibilità dei posti)

Da Mozart a Donizetti, da Verdi a Bruckner, da Berlioz a Franz Biber. Per la prima volta in un unico concerto i Dies Irae dei più celebri autori di tutti i tempi. E il settimo angelo suonò, un progetto ideato da Giulia Pasquazi Berliri e patrocinato dalla Commissione Roma Capitale del Comune di Roma, è l’inedito appuntamento concertistico in programma domenica 18 novembre, a partire dalle 19.00, nella prestigiosa cornice romana offerta dalla Basilica S. Pietro in Vincoli. L’orchestra e il coro della Filarmonica Prenestina, diretti dal maestro e fondatore Paolo Falconi, guideranno il pubblico in un excursus tra alcuni dei più importanti Requiem della storia della musica.
Un affascinante ed inusuale digressione tra la produzione musicale più alta dei grandi compositori. Il senso cristiano della morte e della vita eterna, attraverso un percorso interiore e spirituale, prima ancora che musicale. L’inedita esecuzione di dieci Dies Irae tratti dalle composizioni liturgiche degli autori più celebri offre, attraverso sette secoli di storia della musica, un affresco di stili e modulazioni diverse in una vera e propria antologia monotematica di brani di grande pathos.
L’orchestra ed il coro della Filarmonica Prenestina (160 elementi fra coro e professori d’orchestra), eseguiranno un programma di circa due ore in cui il Giudizio finale e la vita eterna ne costituiscono l’humus, mentre i brani delle varie sequenze dei Dies Irae si susseguiranno in un crescendo di intonazioni e vibrazioni. Il programma individuato e offerto al pubblico non lascerà indifferenti e non darà spazio a attimi di disattenzione, sia per l’incalzare della musica che per le emozioni che la stessa inevitabilmente suscita con la sua prorompenza.
Per la prima volta in Italia sarà eseguita una partitura della Messa di Requiem di Donizetti effettuata dal fiammingo Maestro Valeer De Vlam e tratta, come la precedente curata nel 1976 dal Maestro ungherese Vilmos Leskò, dal manoscritto originale del compositore italiano. L’edizione di De Vlam, non ancora conosciuta in Italia, è stata realizzata su espresso incarico della Fondazione Donizetti, per la quale il Maestro ha eseguito una vera e propria trascrizione filologica del Requiem dopo un lungo e certosino lavoro. De Vlam, che per l’occasione del concerto romano de E il settimo angelo suonò ha reso disponibile la sua partitura, ha infatti impiegato tre anni e mezzo per ricomporre parti talora indecifrabili del manoscritto, così come parti mancanti per alcuni strumenti e per le voci soliste.
L’opera di Donizetti, lasciata incompiuta dal compositore e nella partitura restaurata da De Vlam, è stata eseguita per la prima volta il 19 aprile del 2002, nella chiesa di S. Martino a Bruxelles sotto la direzione dello stesso De Vlam, il quale sarà presente personalmente in San Pietro in Vincoli per assistere a questa nuova esecuzione della sua “fatica”.

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Per ulteriori informazioni:
Segreteria organizzativa – 06 98188901 – [email protected]

Ufficio Stampa
Simone Spirito – [email protected] – cell. 3396293830
www.ilsettimoangelo.it

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