Il Calendario della Romagna da generazioni, con la fine del 2010 e l’arrivo del 2011 eccolo di nuovo nelle edicole.
In Romagna, tra le tante cose bizzarre, c’è anche la passione per il calendari e gli almanacchi e il più famoso tra i romagnoli e sicuramente il “Luneri di Smembar”, che tra l’altro è anche uno dei più antichi e belli d’Italia.
Nasce nel 1844 la notte di Capodanno in un’osteria di Faenza. Letteramente significa “Il lunario dei pezzenti”, infatti “luneri” significa “lunario” e “smembar” significa “poveraccio, straccione”. Ed è appunto dalla gente del popolo che nasce, dai famosi “smembar” che si ritrovavano nelle osterie, che cantavano le canzoni della tradizione romagnola con un fiasco di sangiovese sotto braccio.
Per i contadini era “divino” in quanto spiegava con cura i periodi adatti alle semine e raccolti. Veniva venduto durante le fiere autunnali fino alla fine degli anni 50 da alcuni cantastorie, tra cui il famoso Lorenzo De Antiquis e Piazza Marino, che abbinandone la vendita a lamette da barba e “canzonieri” dove erano stampate.
l Calendario si compone di due parti, una per le canzonette dialettali (le famosissime zirudelle), per le vignette satiriche sulla politica, per le strofe in dialetto romagnolo e per le semine.
L’altra parte invece contiene le indicazioni sulle feste religiose, le levate del sole, i santi romagnoli, le fasi lunari ed eventualmente le eclissi… clicca per sapere di più sul Luneri di smembar