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Piatti della tradizione lombarda e Mercatini di Natale alla Festa Meneghina di Vizzolo Predabissi (Milano)

Vizzolo Predabissi da anni è un punto di riferimento della provincia di Milano e di Lodi in tema di eventi culturali e gastronomici. In occasione del weekend di Sant’Ambrogio (venerdì 6, sabato 7, domenica 8 dicembre), nell’Area Feste in via Verdi, si tiene la prima edizione della “Festa Meneghina”, in cui si combinano il folclore popolare e sociale delle celebrazioni natalizie e i caratteri della tradizione culinaria milanese.

La Festa Meneghina rappresenta il luogo di valorizzazione di alcune tipicità della tavola del territorio e della sua popolazione, come il risotto allo zafferano, l’ossobuco, la cotoletta alla milanese, la trippa, la polenta in molteplici versioni. Piatti gustosi questi che, rigorosamente preparati nel pieno rispetto delle ricette tradizionali e accompagnati da contorni, vini, dolci, possono essere assaporati all’interno della tensostruttura, nel tepore non soltanto dell’impianto di risaldamento ma della pura atmosfera natalizia, con musiche dell’Avvento e bracieri fumati, su cui poggiano paioli enormi di polenta.

All’esterno invece trovano posto bancarelle di artigianato, prodotti natalizi, articoli di antiquariato, pellame, lavoretti fatti a mano e anche stand gastronomici, caldarroste e un’ampia area con le giostre per i più piccini. E poi ancora attrazioni, zampognari e ovviamente Babbo Natale.

«Saranno tre giorni di festa e di condivisione – illustra Alessandro Fico di Club Magellano (organizzatore) -. Alla Festa Meneghina e ai suoi Mercatini di Natale si potranno trovare idee regalo per il 25 dicembre. Ma soprattutto – aggiunge – sarà possibile stare in compagnia, con i propri cari, seduti al tavolo, davanti a un buon piatto della tradizione, o passeggiando tra una bancarella e l’altra».

Appuntamento dunque per la Festa Meneghina e i Mercatini di Natale dalle ore 18.30 del 6 dicembre fino all’8 dicembre. Nelle giornate del 7 e 8 dicembre, in contemporanea con i Mercatini di Natale, aprono i battenti della tensostruttura dalle ore 10.00 alle 24.00. I fornelli della cucina sono sempre accesi, per pranzo e per cena. Le bancarelle, all’aperto, rimangono aperte invece fino alle 22.00, chiudendo un paio di ore prima.

Per chi vuole gustare i piatti della Festa Meneghina nella propria casa è attivo un comodo servizio d’asporto con vaschette di plastica termica, materiale che consente un migliore e omogeneo mantenimento della temperatura.

All’interno della struttura ci sono centinaia di posti a sedere. Per sicurezza, si consiglia sempre la prenotazione ai numeri: 392.4629155 – 392.0116606 – 392.5968174.

Per ulteriori informazioni: www.festameneghina.com

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Ottimo risultato per la conferenza sul ruolo della comunità ebraica nel risorgimento

Venerdì 14 Gennaio, presso la Sala Chiostro della Provincia di Lodi  si è tenuto il previsto incontro dedicato al contributo della comunità ebraica italiana e il risorgimento. La conferenza si inseriva nel ciclo “Italia, Nata per unire” promossa dall’ Associazione “Lodi Protagonista ” e dal Commissario per il Lodigiano dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano , in occasione dei festeggiamenti del 150°anniversario dell’Unità d’Italia. Come nelle altre occasioni il relatore è stato il Dottor Marco Baratto, Commissario per il Lodigiano dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, preceduto da un intervento di saluto del responsabile cultura dell’  Associazione “Lodi Protagonista”; Filipazzi e del Consigliere Provinciale del PDL , Emanuele Arensi. Il Dottor Baratto, in apertura della serata , ha teso ricordare come, tale conferenza si situi, cronologicamente , all’inzio
dell’anno che ricorda i 150 anni dell’unità e a meno di due settimane dalla giornata del ricordo delle vittime della Shoa, un modo per legare due appuntamenti e due date che sono strettamente legate. Infatti, non indifferente fu il contributo che la Comunità ebraica italiana diede alla causa nazionale italiana e alla costruzione dello stato unitario in ogni settore della vita civile e militare ma, come venne altrettanto perseguitata sia prima dell’unità nei vari stati che componevano la penisola sia nel 1938 con l’approvazione delle leggi razziali antiebraiche. Infatti,ha esordito il Dottor Marco Baratto,dopo parentesi del periodo giacobino(1796 -1799) e di quello napoleonico (1800-1814) dove le i concetti di libertà, eguaglianza e fratellanza era anche accomunati da sentimenti di tolleranza religiosa , si assistete con, la restaurazione, al ritorno delle antiche discriminazioni per i sudditi di religione diversa da quella cattolica. In quest’epoca la comunità ebraica italiana conta circa 30.000 persone su di una popolazione complessiva di 17.000.000 ma, come si diceva, la costante comune a tutte le varie comunità ebraiche presenti è la discriminazione non solo religiosa ma anche civile degli ebrei nei rapporti all’interno dei diversi stati. Discriminazione fondata ed
alimentata da motivi religiosi : Gli ebrei, secondo la dottrina dell’epoca erano  accusati di deicidio, di pratiche magiche e soprattutto di praticare i cosi detti omicidi rituali. Solamente l’unità nazionale peremise l’estensione in tutto il nuovo stato delle leggi di eguaglianza religiosa che fina dal 1848
il piccolo stato di Sardegna si era dotato, permettendo a tutti, al di la del proprio credo religiso, di contribuire alla costruzione della Nazione italiana

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IN RICORDO DEI CADUTI ITALIANI DELLA GUERRA CIVILE AMERICANA

Quest’anno oltre a ricorrere i 150 anni della proclamazione del Regno d’Italia , ricadono i 150 anni della Guerra Civile Americana (o guerra degli Stati ) che vide contrapposti l’Unione agli Stati Confederati d’America. Proprio a meno di un mese dalla proclamazione del Regno d’Italia , dall’altra parte dell’oceano l’ 11 Febbraio 1861 a Mongomery in Alabama , i rappresentanti dei sette stati ( Alamabama, Florida, Gerogia, Luisiana, Missisisipi, Carolina del Sud e Texas) che , seguendo i principi costituzionali avevano sancito , tramite il voto dei rispettivi parlamenti l’uscita dall’Unione ,si incontrarono per dare vita agli Stati Confederati d’America. Di quell’atto cosi, importante per la storia non solo americana ma, potremmo dire globale, l’opinione pubblica europea non comprese l’imporantaza, come altrettanto non comprese il portato, sul piano della storia militare della successiva guerra che avrebbe dilaniato il nord america fino alla pace di Appomattox Courthouse del 9 Aprile 1865.

Un guerra moderna , e che avrebbe rigenerato la nazione americana, infatti dopo quel conflitto nulla sarebbe stato più uguale ed una nuova nazione sarebbe nata. Il vecchio mondo , fatto dei valori della tradizione, dell’ onore e della potenza agricola e del protezionismo economico cedeva il posto alla nuova America, dove il senso di sacrificio si incarnava nei valori dell’economia del libero mercato e dell’industria. Dalle ceneri della guerra civile nasceva una nuova Nazione , tollerante, laica e pronta ad accogliere quanti dall’Europa volevano creare oltre oceano il loro nuovo sogno.

A 150 anni dall’inizio della guerra civile americana e nel contesto dell’anno giubilare italiano,
vogliamo però rendere omaggio ai tanti reduci del risorgimento italiano che, dopo aver contribuito al processo di unificazione della nostra penisola accorsero a combattere nelle fila dell’esercito unionista, e al contempo rendere onore ai tanti soldati dell’esercito del Regno delle Due Sicilie che dopo aver combattuto con lealtà per il proprio Sovrano e per il proprio Stato si distinsero, con le stesse doti nelle fila dell’esercito confederato.

Questo atto di ricordo vuole essere anche un momento di vera pacificazione nazionale ricordando, nell’anno dell’unità nazionale, sia l’importanza dell’amicizia che lega l’Italia agli Stati Uniti d’America sia gli italiani che durante le guerre per l’unità nazionale hanno combattuto con onore e lealtà sui diversi fronti ed al servizio dei diversi stati che componevano la penisola, e che da avversari sui campi di battaglia si sono riconosciuti tutti fratelli e figli di una stessa Patria dopo l’avvenuta unità.

Dott. Marco Baratto

Associazione Lodigiana per lo Studio del Risorgimento

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