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Tempo di promozioni, per KEMP l’IT non va in vacanza.

Che l’IT non vada in vacanza è un dato di fatto, al contrario, molti utenti hanno più tempo per informarsi via internet o lavorano comunque da remoto anche durante le ferie generando picchi di traffico inattesi, e molti IT Manager trascorrono parte dell’estate per rivedere la propria infrastruttura IT e valutare eventuali ottimizzazioni. A questi stacanovisti KEMP Technologies regala un Virtual LoadMaster 100 per ogni LoadMaster acquistato in configurazione ridondata.

Arcene (BG) – Nel periodo estivo, considerato tradizionalmente di “riposo”, gli utenti sorprendono sempre più spesso i manager IT: c’è chi accede alle risorse aziendali da remoto (posta elettronica, sistemi ERP e altre applicazioni fruibili via web) anche durante le ferie, chi impiega i propri dispositivi mobili o portatili per accedere a fonti di informazioni online, generando picchi di traffico inattesi su siti di e-commerce, informativi o sulla stessa rete aziendale. I manager IT stessi impiegano tale periodo di “quiete” per analizzare la qualità della propria infrastruttura IT e considerare eventuali ottimizzazioni. Se da un lato è ormai chiaro che l’IT non va in vacanza, dall’altro è di dominio pubblico che gli utenti e/o i potenziali clienti rifuggono siti o applicazioni web poco fruibili. Ecco perché, in controtendenza rispetto al mercato, KEMP Technologies annuncia una promozione “estiva”, atta a favorire una gestione ottimale del traffico sulle più diverse piattaforme web e una perfetta accessiblità ai sistemi di posta elettronica e Unified Communications più articolati (cfr. Microsoft Exchange Server o Microsoft Lync): per ogni LoadMaster acquistato in configurazione ridondata KEMP regala un Virtual LoadMaster 100 “unlimited”, per un valore di € 1300.

Chris Heyn, Territory Channel Manager, KEMP Technologies[/caption]

Il Virtual LoadMaster 100 aggiuntivo, consegnato gratuitamente agli utenti, si rivela utile nelle seguenti situazioni:

      1) I Load Balancer di KEMP sono ricchi di funzionalità, cui se ne aggiungono costantemente di nuove attraverso i regolari aggiornamenti gratuiti del firmware. Con un VLM aggiuntivo il cliente ha l’opportunità di non installare immediatamente l’aggiornamento su macchine in produzione bensì in un ambiente di test, attraverso cui testare altresì le nuove funzioni e decidere se avvalersene una volta aggiornate le macchine operative.

      2) Il cliente potrebbe voler installare una nuova applicazione o un aggiornamento di una già in funzione, con il VLM-100 potrebbe provarla in un ambiente di test, senza alcun impatto sull’infrastruttura reale.

      3) Molte aziende valutano attualmente la virtualizzazione: tuttavia, potrebbero non aver ancora sviluppato una strategia per l’adozione di questa nuova infrastruttura. Il VLM-100 fornisce ai clienti la possibilità di fare dei test in entrambi gli ambienti Hyper-V o VMware ESX/ESXi.
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Soluzioni anti “network downtime” – la ricetta di KEMP Technologies

La maggior parte delle aziende dipendono ormai da internet e da applicazioni web-based per la conduzione delle proprie attività. I manager IT si confrontano con una gestione necessariamente dinamica delle risorse di rete necessarie a tali applicazioni. Che si tratti di e-shops che basano il proprio successo commerciale su applicazioni web o di organizzazioni che dipendono dalle informazioni fornite loro attraverso il web, garantire la disponibilità continua dei servizi di rete si impone sempre più spesso come priorità.

Arcene (BG) – Il problema di fondo è semplice: un sito o applicazioni fruibili via web non accessibili o lente frustrano i clienti, che abbandonano repentinamente il sito o l’applicazione. Se il reparto IT non è conscio di eventuali problemi di accessibilità, l’azienda difficilmente prenderà seriamente eventuali lamentele in merito al sito o all’applicazione web, generando involontariamente un circolo vizioso che equivale – a livello globale – ad un’inavvertita defenestrazione di milioni di dollari di fatturati. L’indisponibilità o la carente fruibilità dei servizi di rete può mettere in ginocchio qualsiasi azienda e sembra presentarsi sempre nel momento peggiore. Conoscere e comprendere l’utilizzo delle applicazioni web ed il traffico da esse generato può aiutare a prevenire futuri mal di testa a fronte di cambiamenti oggi sempre più inattesi e picchi di traffico improvvisi. Analizzando i seguenti punti i manager IT possono ridurre tali evenienze:

1. Impiego delle piattaforme internet aziendali.

In primis è necessario comprendere come viene impiegato il sito aziendale. Il tipo di traffico ed i picchi associativi dipendono dalla tipologia del sito, è un e-shop? Un sito multimediale? Una piattaforma di servizi hosted che offre accesso remoto via web alle applicazioni aziendali? Sono noti orari particolari durante il giorno in cui si instaurano picchi di traffico o periodi dell’anno in cui vengono lanciate eventuali promozioni? Che contenuti offre il sito? Ci sono molti video o immagini da visualizzare o è un sito più testuale? Tutti questi elementi determinano strategie infrastrutturali diversificate. Oggi sono disponibili numerosi strumenti di monitoraggio della rete che favoriscono una più profonda comprensione dell’impiego attuale delle risorse web e una più concreta previsione dei trend futuri.

2. I server

Quanti server vengono impiegati in azienda? Ad un certo punto sarà necessario aggiungerne di nuovi, ma se non si coordina il traffico su tutti i server tale investimento non darà i frutti sperati. Il traffico può essere gestito con soluzioni intelligenti, in grado di coordinare i flussi dietro le quinte indirizzando il traffico su uno o sull’altro server in modo affidabile. Esistono application delivery controller (ADC) che distribuiscono il traffico su due o più server attraverso una serie di algoritmi di bilanciamento e regole di switching dei contenuti, che indirizzano il traffico sui server che, in un dato momento, offrono

le migliori prestazioni. Tali soluzioni avanzate, proposte sia come device hardware sia come software per piattaforme virtuali, sono ormai disponibili sul mercato a condizioni decisamente abbordabili.

3. Delocalizzazione dei server

Un sito può essere irraggiungibile per più motivi, da un improvviso picco di traffico ad un attacco DoS (Denial of Service), dal black-out al malfunzionamento dello switch o dei server impiegati. E’ necessario valutare se sia opportuno mantenere tutti i server in uno stesso luogo o se non sia meglio mettere altrove eventuali server applicativi aggiuntivi. Esistono ADC in grado di operare su più location. In questo caso, qualora i server posti in un dato luogo diventino troppo lenti o addirittura inaccessibili l’infrastruttura presente in una seconda location può farsi carico del traffico applicativo proveniente dai server lenti o indisponibili della prima location, garantendo la costante operatività aziendale.

4. Applicazioni che richiedono “persistenza”

La maggior parte delle applicazioni di tipo transattivo salvano temporaneamente informazioni sullo “stato della sessione” o altri dati prima che essi vengano archiviati in via definitiva nel log dell’applicazione. La funzione di “persistenza” dei server o della sessione indirizza un dato utente sempre allo stesso server per l’intera durata della “sessione”, onde garantire all’utente un’esperienza di fruizione del sito positiva e lineare. Ad esempio il carrello di un sito e-commerce deve essere dotato di tale funzione in modo da consentire al cliente di collegarsi allo stesso web server per l’intera durata della sessione senza perdere tutti i dati inseriti nel carrello. In caso di improvvisa indisponibilità del server, un ADC è in grado di mantenere inalterati tutti i dati, trasportando l’intera sessione su un altro server, in modo trasparente per l’utente.

5. Copertura dei server

Se un server diventa inaccessibile, l’ADC è in grado di metterlo off-line e di reindirizzare il traffico ai server restanti. Questa funzione è chiamata failover e richiede capacità avanzate di monitoraggio dello stato operativo del server, onde identificarne tempestivamente eventuali crolli di performance o l’indisponibilità ed inoltrare immediatamente il traffico ad un altro server. In questo modo, tutte le applicazioni impiegate in un’azienda vengono dotate della alta disponibiità di norma garantita solo per applicazioni critiche, semplificando l’infrastruttura e riducendo nel contempo i costi operativi.

I server gestiscono enormi quantitativi di dati e nelle attuali infrastrutture di rete si possono instaurare colli di bottiglia che rallentano le applicazioni web-based, un guaio se proprio in quel momento si registra un traffico elevato. Per le aziende tali evenienze possono dar luogo alla perdita di potenziali clienti / acquirenti e alla riduzione della produttività degli impiegati. Una gestione adeguata del traffico consente di individuare eventuali picchi e di indirizzare il traffico su server meno utilizzati, ottimizzare quindi con effetto immediato le prestazioni delle applicazioni ed evitare direttamente di chiedersi se una carente fruibilità dei servizi di rete può sotterrare l’azienda.

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I Load Balancer di KEMP certificati per Microsoft Lync Server 2010

Ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni, potrà avvalersi di tutti i vantaggi che nascono da una distribuzione delle applicazioni semplificata e da una maggiore disponibilità delle stesse

Yaphank, NY – KEMP Technologies annuncia oggi che le sue soluzioni LoadMaster, sia hardware sia virtualizzate hanno ottenuto la certificazione Microsoft Lync Server 2010. La linea di prodotti LoadMaster della Kemp offre servizi affidabili di server di load balancing, ottimizzazione della fruibilità delle applicazioni ed integra funzioni di accelerazione del traffico SSL a prezzi accessibili per aziende di qualsiasi dimensione. La certificazione Microsoft garantisce alla clientela un’integrazione perfetta dei dispositivi LoadMaster con le piattaforme Microsoft Lync.

I load balancer LoadMaster consentono di implementare facilmente e rapidamente ruoli e protocolli critici dei server Microsoft Lync 2010. Aggiungendo la funzionalità del bilanciamento di carico, il traffico scala tra i server Lync 2010 Front End, il Director ed i server periferici. Attraverso il controllo dello stato operativo dei server al livello 7 della pila OSI, il LoadMaster assicura che, qualora il server diventi inaccessibile, esso venga messo off-line dallo stesso load balancer che si occuperà automaticamente di inoltrare traffico e utenti ad un server alternativo e funzionante, onde garantire la massima disponibilità delle applicazioni.

“Siamo stati molto lieti di collaborare KEMP nella preparazione dei test atti a verificare la compatibilità delle soluzioni LoadMaster con il Lync Server 2010 e nella produzione della documentazione inerente tale integrazione. In corso d’opera abbiamo riscontrato nei prodotti KEMP soluzioni estremamente affidabili, che non necessitano di alcuna conoscenza tecnica specifica per poter implementare rapidamente le funzionalità di load balancing in ambiente Lync”, commenta Johan Delimon di Ordina Belgium, reponsabile della sezione Unified Communications della Ordina, riconosciuto per il terzo anno di fila quale Microsoft MVP (Most Valuable Professional ) in ambito Lync Server 2010 e OCS. “L’integrazione di KEMP quale progetto di riferimento per chi adotta le piattaforme Lync garantirà alla clientela Lync massimo supporto.”

“La certificazione dell’interoperabilità del nostro intero portafoglio con Microsoft Lync Server 2010 è un’ulteriore conferma che, anche per i clienti che impiegano le applicazioni Microsoft, i LoadMaster si rivelano soluzioni affidabili, sicure e robuste”, dichiara Peter Melerud, Vice Presidente Esecutivo del Product Management presso KEMP Technologies. “Le soluzioni LoadMaster per server Lync 2010 convalidate da Microsoft riducono ulteriormente la barriera del prezzo, assicurando nel contempo ad aziende di qualsiasi dimensione la massima disponibilità di tutte le applicazioni.

Solo fornitori selezionati sono autorizzati a sottoporre le proprie soluzioni al processo di certificazione con il Lync Server 2010. Questo programma nasce per garantire, in modo concreto e documentato, l’interoperabilità tra i produttori, quali appunto KEMP e Microsoft,. L’intera gamma delle soluzioni hardware LoadMaster, il Virtual LoadMaster (VLM) per Hyper-V ™ ed il Virtual LoadMaster (VLM) per VMware ™ – è ora certificata per l’impiego con Lync Server 2010. Tutti i prodotti KEMP vengono forniti con una garanzia completa per il primo anno, coadiuvata da un contratto di assistenza tecnica a partire da soli 1.490 dollari. Per maggiori informazioni pregasi consultare la guida all’installazione delle soluzioni LoadMaster di KEMP per Microsoft Lync 2010.

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