Archives

Comunicati

Torna il Master del Politecnico di Milano in HOUSING SOCIALE E COLLABORATIVO: programmare, progettare e gestire l’abitare contemporaneo.

La complessità del tema abitativo come reale opportunità professionale

Partirà ad Aprile 2015 la quarta edizione del Master in Housing Sociale e Collaborativo del Politecnico di Milano. Un percorso formativo che affronta il tema dell’abitare nel suo carattere multidimensionale che, a partire da un bisogno di casa, articola oggi una domanda sociale ben più complessa che si offre come un campo aperto all’innovazione e alla sperimentazione di nuovi servizi e modelli, anche d’impresa. E’ quindi necessaria la formazione di figure in grado di superare un approccio esclusivamente specialistico e settoriale per aprirsi a professionalità che sappiano fare riferimento ad una metodologia progettuale integrata e negoziale.

Il Master inHousing Sociale e Collaborativo, organizzato e gestito da POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, si conferma – proprio per la sua capacità di formare persone in grado di gestire questa nuova complessità – come uno dei prodotti più attuali ed interessanti del panorama formativo. Diversi i fattori che hanno contribuito al successo delle prime tre edizioni: partnership e collaborazioni con realtà istituzionali e importanti stakeholder del settore, tra i quali Fondazione Housing Sociale, Fondazione Cariplo, Cassa Depositi e Prestiti, diverse Società di Gestione del Risparmio, le principali cooperative di abitanti e rappresentanti del Terzo Settore; una capacità di placement che supera il 75%;workshop progettuali sviluppati su casi concreti attorno a temi centrali nel dibattito sull’housing sociale e l’abitare collaborativo.

Proprio queste esperienze intensive di lavoro in gruppo si sono rivelate occasioni importanti di crescita professionale e opportunità di confronto, non solo per la classe, ma per tutti gli attori coinvolti.

Il workshop in “Design dei servizi e costruzione di comunità”, sviluppato nell’ambito dell’ultima edizione, è nato da una collaborazione con Fondazione Cariplo, Consorzio SIS e Assessorato Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano. Al centro del lavoro un bene confiscato alla mafia a vocazione rurale, “Casa Chiaravalle”, situato nel sud Milano e recentemente assegnato in gestione ad una cordata di soggetti del privato sociale. Scopo del workshop è stato riflettere sulle possibilità di riqualificazione dei beni confiscati alla mafia per arrivare a definire possibili strategie in grado di restituire il bene alla collettività. Il progetto è stato l’occasione per immaginare la riattivazione di quella specifica proprietà attraverso la strutturazione di servizi collaborativi e sinergici, fondati sul coinvolgimento degli abitanti e dei diversi attori presenti sul territorio.

Nel workshop di “progettazione architettonica e pianificazione finanziaria degli interventi” si è partiti da un’area libera ed edificabile situata nel quartiere Gallaratese di Milano per progettareun intervento di Housing sociale nei suoi aspetti architettonici, finanziari, sociali e gestionali. Ne è nato il progetto NEXT TO MI, particolarmente attento nel favorire la nascita di una comunità mista e nell’attivare processi di coesione sociale, anche attraverso la diversificazione tipologica e la progettazione di un sistema di spazi ibridi di alta qualità architettonica.

Entrambi i progetti sono stati presentati in diversi eventi di confronto aperti alla città, agli operatori coinvolti e alla community del master ed hanno contribuito fattivamente a stimolare il dibattito attorno ai temi oggetto di approfondimento. In particolare, i risultati del primo workshop sono stati presentati all’interno del seminario tecnico-istituzionale di riflessione sul processo di assegnazione dei beni, organizzato all’interno del 3° Festival dei beni confiscati del Comune di Milano. Il lavoro sviluppato con il secondo workshop è stato, invece, discusso alla presenza di Cassa Depositi e Prestiti, del Comune di Milano e della comunità accademica in una sessione aperta di Urbanpromo, importante occasione di riflessione nazionale sui temi del social housing e della rigenerazione urbana, quest’anno organizzata presso la Triennale di Milano.

Il master è progettato per sistematizzare le conoscenze di operatori provenienti dai differenti comparti del sistema dell’housing sociale e collaborativo: esperti di urbanistica e architettura, progettisti e costruttori, responsabili di cooperative, operatori nel campo della finanza e gestione del risparmio, esperti nel campo delle politiche sociali, operatori immobiliari ed esperti nelle pratiche d’integrazione sociale. Offre dunque una formazione innovativa e specifica per chi già opera nel settore e per i laureati in architettura, design, urbanistica, economia e finanza, scienze sociali.

Le iscrizioni per la IV edizione sono già aperte. Il numero di allievi ammessi è 30.

Sono previste borse di studio definite con sponsor e sostenitori a copertura parziale dei costi per alcune tipologie di partecipanti.

L’avvio delle lezioni è previsto per aprile 2015.

Per informazioni

Ufficio Coordinamento Formazione, POLI.design

via Durando 38/A – V Piano – 20158 Milano

tel. 02.2399.5911; e-mail: [email protected]

http://www.polidesign.net/housing

Press Contact

Ufficio Comunicazione

Tel. 02 2399 7201

[email protected]

No Comments
Comunicati

Prevenzione droga: soddisfare la richiesta a livello mondiale

  • By
  • 19 Giugno 2014

 

Oltre 200 milioni di persone fanno uso di droghe e basta guardare i notiziari
per vedere l’immoralità diffusa nella società e i vari modi in cui influenza
tutti noi.
Per affrontare questi problemi sempre più gravi l’associazione internazionale
degli Scientologi (IAS) ha patrocinato campagne internazionali per ognuna della
principali rovine sociali: uso di droghe, violazioni dei Diritti Umani, morale
in declino nella società e abusi nel campo della salute mentale.
Una componente chiave di tali campagne è rappresentata dai Kit per educatori,
che contengono tutto l’occorrente per informare chiunque su ogni rovina e
fornirgli la conoscenza necessaria per far qualcosa di veramente efficace nella
propria zona.
Dall’inizio dell’anno, tramite il Centro di distribuzione internazionale, la IAS ha evaso 33.000 ordini producendo oltre 2.270.000 tra libretti che forniscono la verità sulle droghe e informano le persone in merito ai loro diritti umani. Oltre a spedire oltre
7.500 kit per educatori; pacchetti educativi completi di tutti i materiali (
libretti, libro per le lezioni, poster per la scuola e DVD documentario).
Il tutto viene fornito alla società in modo gratuito. Seguendo la filosofia del fondatore (L. Ron Hubbard): “La felicità consiste nell’impegnarsi in attività di valore”, dal codice di uno Scientologist: “Rendere questo mondo un luogo migliore e più sano”

 

No Comments
Comunicati

PREMIO VAJONT: IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA VALLE DELLA SCIAGURA, IL RICONOSCIMENTO NATO PER NON DIMENTICARE

Il progetto del Premio Vajont, nasce da un’idea di Salvo Nugnes, Direttore di Agenzia Promoter, nonché manager di noti personaggi, che, essendo molto legato a quelle terre fin dalla prima giovinezza, ha voluto attivarsi, per imprimere nella memoria questo terribile disastro che ha contato, quasi 2000 vittime e che la storia tramanda come una delle inondazioni più tragiche.

Si terrà a Longarone, il Premio Vajont, il riconoscimento, dedicato a tutte le vittime di tragedie accadute ieri e oggi, creato allo scopo fondamentale di sensibilizzare, far riflettere e approfondire, il tema del disastro del Vajont, al preciso fine di non dimenticare ciò che è successo.

Un comitato di esperti ed intellettuali, formato da personaggi illustri del panorama italiano, premierà le personalità che più sono distinte a livello sociale e umanitario, nei campi del volontariato, della scienza, dell’ingegneria, della cultura e dell’arte, durante una cerimonia di forte risonanza a livello nazionale, che ripercorrerà le fasi di una dramma così imponente, affinché non venga riposto nel dimenticatoio.

Nell’immaginario di molti, la diga del Vajont, progettata dall’ingegner Carlo Semenza e costruita tra il 1957 e il 1960 lungo il corso del torrente omonimo, si ruppe in quanto mal costruita. Non tutti infatti sanno che, ciò che successe il 9 Ottobre 1963, fu ben altro. Si ruppe a seguito di una colossale frana, di una parte del monte Toc, che cadde facendo tracimare l’acqua contenuta nell’invaso e generando un’onda talmente imponente da inondare il fondovalle veneto, tra cui la città di Longarone, portando morte e devastazione.

Una ricca lezione e un importante impegno, quindi, per il Premio Vajont, finalizzato alla conoscenza e alla commemorazione, per non permettere che errori del genere si ripetano in futuro, perché il passato non va ignorato, bensì bisogna imparare da esso.

Premio Vajont. Per non dimenticare.

 

 

No Comments