Archives

Comunicati

Il franchising una impronta significativa nel mondo del lavoro

Oggi arriva sul mercato SOOCIAL FRANCHISING UN NETWORK INNOVATIVO che sta dimostrando una grande forza, grazie alla sua flessibilità vuole mettere a contatto diretto franchisor e franchisee , investitori e potenziali clienti creando le condizioni giuste per l’azione imprenditoriale . Fino a pochi anni fa ,alcuni imprenditori guardavano al franchising con sospetto, si sono ravveduti visto la performance ottenuta in special modo in questo periodo di ristrettezze economiche, 400 sono le affiliazioni avvenute nel 2012.SOOCIAL FRANCHISING VI METTE IN COMUNICAZIONE. Secondo i dati di Asso Franchising , il fatturato complessivo delle imprese in affiliazione commerciale nel 2011 è stato di 21,1 miliardi di euro ,+3,6% rispetto al 2009/2010 http://www.soocialfranchising.com

No Comments
Comunicati

Bancomail – L’importanza dei link nelle newsletter

http://www.bancomail.it/blog/index.php/limportanza-dei-link-nelle-newsletter/

Come è noto nel pianificare e costruire una campagna di e-mail marketing nulla può essere lasciato al caso. Abbiamo infatti già sottolineato come ogni aspetto della newsletter (design,  contenuto, etc.)  vada curato nei minimi dettagli, così da rendere davvero efficace la comunicazione verso il proprio audience.

Oggi intendiamo soffermarci su come sfruttare in maniera adeguata i link all’interno del messaggio,  partendo proprio dal link placement. Contrariamente a quanto si potrebbe infatti pensare lo stesso link inserito in punti diversi non produce affatto il medesimo effetto.

Sarebbe quindi buona prassi inizialmente segmentare la propria lista di destinatari, provando diversi posizionamenti dei link standard. In questa fase è fondamentale tenere presente le diverse possibilità di lettura del messaggio, ponendo particolare attenzione ai dispositivi mobile, che sono sempre più diffusi e richiedono attenzioni particolari in termini di link placement. In questo caso infatti è indispensabile che i link siano sufficientemente distanziati l’uno dall’altro, in modo che siano facilmente cliccabili da chi utilizza il touch screen. Inoltre bisognerà tener conto dei dispositivi che non supportano gli hot-link.

Successivamente, attraverso il monitoraggio dei diversi click-through rates sarà possibile individuare le collocazioni che rendono meglio in termini percentuali e che quindi possono determinare il successo della comunicazione.

È poi sconsigliabile utilizzare locuzioni quali “clicca qui”, privilegiando piuttosto collegamenti che indichino chiaramente la call to action come: “entra”, “vai a”, “iscriviti” etc.

Altrettanto importante, per quanto banale possa apparire, è testare sempre il corretto funzionamento di tutti i link che vengono inseriti.  Se le call to action risultassero infatti non funzionanti  la loro presenza sarebbe totalmente vanificata, compromettendo seriamente anche la reputazione aziendale, oltre ovviamente il risultato della campagna.

Inoltre come abbiamo spesso ripetuto l’e-mail è solo uno dei modi per mettersi in contatto con potenziali clienti o partner ma è importante che essi possano seguire l’azienda attraverso tutti i canali disponibili, quindi è bene inserire collegamenti ai vari profili social e al sito aziendale.

Infine, per quanto ogni marketer speri sempre che nessuno voglia rimuovere il proprio indirizzo dalla lista dei destinatari, è opportuno inserire un link che consenta una facile cancellazione. Il modo più rapido e sicuro per farlo è utilizzare un collegamento che conduca l’utente ad un form precompilato di unsubscription.

No Comments
Comunicati

La finanza agevolata, quali opportunità per il Friuli Venezia Giulia

L’odierna situazione economica della Regione Friuli Venezia Giulia e la dimensione globale della competizione impongono, specialmente alle piccole e medie imprese, di avvalersi il più possibile delle opportunità di finanziamento agevolato che le istituzioni pubbliche, da quelle locali, regionali e nazionali, a quelle comunitarie, mettono a loro disposizione.
Questa realtà dei fatti è particolarmente sentita in Friuli, che in quanto regione autonoma e di frontiera dispone di una vasta gamma di strumenti di finanza agevolata. Tuttavia queste possibilità non sono spesso pienamente usufruite dalle imprese, potenziali beneficiarie, per svariate ragioni, tra le quali in particolar modo:

  • la limitata informazione da parte delle associazioni di categoria; campagne informative non sempre efficaci ed esaustive, oppure non fatte in tempo opportuno;
  • l’assenza di un valido supporto di assistenza tecnica alle aziende per la predisposizione delle pratiche progettuali necessarie per accedere alle agevolazioni;
  • l’assenza di precisi orientamenti e indicazioni sulle aree ed interventi che possono più facilmente usufruire delle agevolazioni, così da ottimizzare il ricorso alle possibilità finanziarie esistenti in un certo momento.

In generale, si possono individuare due forme di contributi: il contributo in conto interessi, detto anche finanziamento agevolato,  che prevede l’abbattimento degli oneri finanziari sui prestiti; il contributo in conto capitale, detto anche a fondo perduto, che prevede l’abbattimento dei costi sostenuti per l’investimento. La regione FVG offre opportunità sia nella forma del finanziamento agevolato che del fondo perduto, in particolar modo per l’innovazione tecnologica e la ricerca e sviluppo.

L’innovazione tecnologica, nel senso di sviluppo di prodotti, servizi e tecnologie innovative, può essere dunque facilitata da una serie di strumenti agevolativi che possono coprire interamente i costi di progetto. In genere, quasi tutte le aziende produttrici di beni e/o servizi possono usufruire di questi finanziamenti purché abbiano un progetto innovativo valido da sviluppare.

Per fare degli esempi pratici, possono fare richiesta di contributo sia le imprese che operano nel mondo della tecnologia e vogliono sviluppare prodotti o servizi innovativi (ad esempio aziende di telecomunicazioni, di automazione industriale, ecc), sia imprese manifatturiere e/o artigiane che intendono innovare i propri processi produttivi attraverso lo sviluppo di macchinari e/o tecnologie di produzione innovative.

Le attività finanziate sono tutte quelle volte allo sviluppo del prodotto/processo innovativo, come ad esempio il costo del personale interno che si occuperà dello sviluppo, i consulenti esterni, le spese generali, i materiali di consumo, ecc. In pratica, tutte le spese che concorrono alla realizzazione dell’innovazione possono essere oggetto di finanziamento.

Per riuscire ad accedere a questi aiuti economici serve prima di tutto un’idea progettuale valida, in secondo luogo è necessario fare un’attenta analisi degli strumenti di finanziamento disponibili ed individuare quello più adatto. In seguito, si deve realizzare un buon piano di progetto, che dimostri le esigenze da cui nasce l’idea, lo stato dell’arte della tecnologia, le attività che verranno svolte nel progetto ed i possibili sbocchi a cui porteranno i risultati del progetto stesso.

Per accreditare la richiesta di finanziamento può essere opportuno l’aiuto di un esperto in Finanza Agevolata ed Innovazione Tecnologica che conosca bene tali tipi di finanziamenti e che sappia offrire un valido supporto di assistenza tecnica per la predisposizione di un progetto innovativo credibile e competitivo.

No Comments
Comunicati

Finanza agevolata e recessione economica – Questione di vita o di morte!

In un periodo di recessione economica come questo che stiamo vivendo si fa sempre più urgente per le imprese trovare risorse finanziarie a condizioni più vantaggiose di quelle conseguibili sui mercati di riferimento. È in questo contesto che assume una notevole importanza strategica la Finanza Agevolata.

Non c’è il minimo dubbio che rispetto a tempi non troppo lontani le cose sono di gran lunga cambiate. Assicurarsi risorse economiche grazie a leggi regionali o nazionali era senz’altro meno complicato e le forme di agevolazione più favorevoli. Si trattava dei cosiddetti interventi “a pioggia” nell’ambito di una politica assistenziale di crescita e sviluppo.

Attualmente è molto più difficoltoso accedere al credito agevolato. Iter burocratici complicati, tempi troppo lunghi e vincoli di bilancio sempre più rigidi hanno portato ad una più attenta assegnazione delle risorse finanziarie ed un graduale trasferimento delle forme di agevolazione dal piano locale a quello comunitario.
Negli ultimi tempi le possibilità date dall’ Unione Europea sono state molte in particolar modo per idee che puntano sulla ricerca e sull’innovazione tuttavia le nostre imprese, specialmente quelle di piccole e medie dimensioni, non riescono a sfruttarle bene.

La limitata adesione delle aziende italiane ai programmi comunitari è diretta conseguenza di una pluralità di fattori. Primo fra tutti indubbiamente la scarsa disponibilità ad investire in ricerca ed innovazione. Si pensi infatti che in Italia la percentuale di R&S è all’incirca la metà della media degli altri Paesi europei. Questa è di sicuro una questione legata alla dimensione d’impresa, la gran parte delle aziende del nostro Paese infatti sono piccole (meno di 50 dipendenti) e solitamente non investono risorse economiche in ricerca e sviluppo.
A questo si aggiunge poi la difficoltà ad avere accesso per tempo alle informazioni necessarie nonché una procedura burocratica eccessivamente complessa che scoraggia qualunque iniziativa.

Per restare competitivi nel contesto economico attuale, sempre più dinamico e globale, è necessario cominciare a ragionare e parlare in termini europei. Non accedere ed usufruire dei fondi europei di finanza agevolata comporta inevitabilmente rinunciare ad un vantaggio competitivo indispensabile per la crescita e lo sviluppo aziendale

No Comments