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Il lifestyle d’altaquota: perdersi fra chalet ultramoderni e residenze della tradizione

Tra i vari miti della vita in montagna che probabilmente dovrebbero essere sfatati uno di quelli che solitamente fatica a sradicarsi dalle rocce dell’immaginario collettivo riguarda l’idea del percorso estremo con scarponi chiodati, zaini pesanti come se le cuciture fossero di piombo e pranzi al sacco che nella migliore delle ipotesi prevedono un menu a base di panini imbottiti avvolti nella carta stagnola. Intendiamoci, gli amanti delle escursioni al limite e delle notti all’addiaccio sono liberi di fare ciò che vogliono ma in Val D’Ega lo stile di vita in alta quota presenta una serie di alternative tutt’altro che scomode.

Il comprensorio di Obereggen, nello Ski Center Latemar, vanta un palmares di riconoscimenti invidiabile per la qualità della neve e delle piste da sci ma uno dei fiori all’occhiello di queste montagne è proprio la varietà enogastronomica che baite, malghe ed alberghi sono in grado di offrire agli appassionati della dolce vita sulle cime. Con un menu insospettabile di spaghetti allo scoglio e al salmone, tagliatelle con gamberi e pesce alla griglia, la Malga Mayrl si distingue per la caratteristica ed ottima cucina di mare in piena montagna. Più votata alla tradizione contaminata da elementi contemporanei, la Baita Gardonè – The Mountain Riviera, propone variazioni sul tema dei tipici primi serviti in padella, come gli “Spatzlen”(gnocchetti agli spinaci con panna e prosciutto), i maccheroni alla contadina, i canederli agli spinaci e formaggio oppure incursioni nella passione dell’Alto Adige per la carne, come le puntine di maiale su tagliere di legno con patate al forno. All’interno dell’Hotel Buongustaio Sonnalp, lo Chef Martin Kohl regna incontrastato nella Stube Gourmet, affacciata sulla pista da slittino illuminata di notte. La cucina di ispirazione mediterranea e alpina incontra qui una forma culinaria di moderno internazionalismo, divenendo ogni sera un viaggio gastronomico attraverso le specialità del Sonnalp, premiato da Gaut Millau con due cappelli. I prodotti stagionali locali e quelli naturali provenienti dai mercati della provincia che ne rispecchiano l’agricoltura strutturata sono invece la base della ricca cucina tirolese offerta nella vecchia stube dell’Hotel Stern a Nova Ponente.

Se non bastassero la garanzia di sole e di neve ed il panorama offerto dalle Dolomiti, l’offerta del comprensorio di Carezza in fatto di gastronomia vale da sola una vacanza in Val d’Ega. Custode di un segreto culinario che ha saputo sedurre negli anni personaggi del calibro di Zucchero, Alberto Tomba e Giuseppe di Stefano, la Baita Fallmur, vicino alla pista Christomannos, unisce le specialità alla griglia ai piatti tipici della tradizione a base di verdure biologiche, erbe di montagna raccolte sui prati del Catinaccio e carne altoatesina. Avamposto del design sul tetto dell’Alto Adige, a.2337 metri di altitudine, il Laurin Lounge è un rifugio che si tinge dello stesso rosso che colora le gote delle montagne al tramonto. L’esperienza, in questo caso, comincia già nel viaggio in seggiovia che è necessario compiere per raggiungerlo, sospesi nel vuoto tra le guglie, i torrioni e le creste frastagliate del Rosengarten e del Latemar, al centro delle Dolomiti. Infine, per chi alla sazietà degli occhi e del cuore aggiunge volentieri quella dello stomaco, la tappa obbligata è il ristorante Gourmet Johannesstube dell’Hotel Engel****S di Nova Levante, guidato da Markus Baumgartner e premiato con 1 stella Michelin.

Per Informazioni: Val D’Ega Turismo
Tel. 0471 616567
E-mail: [email protected]

Ufficio stampa ELLA Studio

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