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Latte artificiale per neonati, quanti tipi ne esistono

Il latte artificiale viene utilizzato dalle neomamme nel caso non sia disponibile il latte materno o per qualche ragione non è possibile procedere con l’allattamento del bambino al seno, ne esistono diversi tipi e per soddisfare diverse esigenze del neonato, è possibile trovarlo sia liquido sia in polvere, come sempre, per sapere qual è la scelta migliore per il vostro bambino affidatevi al vostro pediatra di fiducia.

La prima particolare tipologia di latte artificiale è il latte di proseguimento: un latte il cui contenuto proteico e nutrizionale è indicato per bambini, dal sesto mese in poi, che hanno già iniziato lo svezzamento.

C’è poi il latte per prematuri, cioè un latte indicato per neonati prematuramente o di basso peso alla nascita che hanno bisogno di un’alimentazione iperproteica per tornare presto al peso medio o comunque per aumentare armonicamente il loro peso e la loro struttura e non pregiudicarne la crescita.

Esiste poi una tipologia di latte chiamata speciale perché adatto a neonati con allergie alle proteine del lattosio o per bambini nei quali si manifestano rigurgiti in seguito all’assunzione di latte, o affetti da patologie intestinali dovute all’assunzione di latte.

C’è poi il latte di crescita, indicato per bambini dal 1° anno d’età fino ai 3 anni e composto di ingredienti importanti appunto per la crescita del bambino come calcio, ferro, vitamine e acidi grassi essenziali, adatto ad essere accompagnato con la normale alimentazione del bambino che crescendo imparerà a mangiare tutti gli alimenti.

È importante, in qualsiasi caso e qualsiasi tipo di latte artificiale stia prendendo vostro figlio, affidarsi al consulto di uno specialista, un pediatra, il quale sarà in grado di consigliare il latte più adatto alle esigenze del vostro bambino e la soluzione migliore in presenza di problemi digestivi dovuti all’assunzione di particolari tipi di latte.

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Il latte vaccino durante lo svezzamento del bambino è giusto o sbagliato?

In molte tra le neomamme (ma anche neopapà) ne avranno sentite di tutti i colori rispetto al latte vaccino, o di latteria. Infatti c’è chi dice che va introdotto nella dieta del neonato dopo i primi 6 mesi di vita altri, invece, ne sconsigliano fortemente l’assunzione fino al compimento del primo anno.

La maggior parte dei pediatri e degli specialisti della nutrizione infantile sono d’accordo e sconsigliano l’inserimento, nella dieta del piccolo, di latte vaccino, almeno fino al primo anno di vita o comunque non all’inizio dello svezzamento. Molti pediatri consigliano l’utilizzo di un latte di proseguimento perché più adatto a mantenere l’equilibrio nutrizionale del bambino.

Le ragioni sono molteplici:

  1. La prima è che il latte vaccino contiene molte proteine e sali minerali (particolarmente il sodio) responsabili di sovraccaricare i reni del bambino ancora non “allenati” a sopportare una quantità così elevata di proteine e minerali,
  2. La seconda è che il latte vaccino contiene troppo poco ferro che viene assorbito in minima parte dall’organismo del bambino,
  3. La terza, forse la più importante, è che il latte vaccino produce microemorragie gastrointestinali e può aumentare la probabilità di anemie. La sideropenia (bassi livelli di ferro nel sangue) risulta essere molto più elevata nei bambini che ricevono latte vaccino rispetto a chi viene alimentato usando un latte di proseguimento.
  4. L’ultima ragione per preferire un latte di proseguimento al latte vaccino riguarda la non sufficiente quantità di acidi grassi essenziali e di vitamine (specialmente la vitamina D, per fissare il calcio nelle ossa, la vitamina A, protegge la pelle, le mucose e rinforza la vista, la vitamina C che rafforza il sistema immunitario con la sua azione anti-infettiva ed è importante per l’assorbimento di ferro da parte dell’organismo)

Premesso quindi che il latte materno è l’alimento più indicato per i neonati e per i bambini nel periodo dello svezzamento le mamme che non possono allattare al seno e chi vuole integrare l’azione del proprio latte può utilizzare un latte di proseguimento, ne esistono di molteplici tipi; sia liquidi sia in polvere adatti per bambini che non hanno problemi e ce ne sono di tipi studiati appositamente per bambini con intolleranze ed allergie.

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