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Tempo di promozioni, per KEMP l’IT non va in vacanza.

Che l’IT non vada in vacanza è un dato di fatto, al contrario, molti utenti hanno più tempo per informarsi via internet o lavorano comunque da remoto anche durante le ferie generando picchi di traffico inattesi, e molti IT Manager trascorrono parte dell’estate per rivedere la propria infrastruttura IT e valutare eventuali ottimizzazioni. A questi stacanovisti KEMP Technologies regala un Virtual LoadMaster 100 per ogni LoadMaster acquistato in configurazione ridondata.

Arcene (BG) – Nel periodo estivo, considerato tradizionalmente di “riposo”, gli utenti sorprendono sempre più spesso i manager IT: c’è chi accede alle risorse aziendali da remoto (posta elettronica, sistemi ERP e altre applicazioni fruibili via web) anche durante le ferie, chi impiega i propri dispositivi mobili o portatili per accedere a fonti di informazioni online, generando picchi di traffico inattesi su siti di e-commerce, informativi o sulla stessa rete aziendale. I manager IT stessi impiegano tale periodo di “quiete” per analizzare la qualità della propria infrastruttura IT e considerare eventuali ottimizzazioni. Se da un lato è ormai chiaro che l’IT non va in vacanza, dall’altro è di dominio pubblico che gli utenti e/o i potenziali clienti rifuggono siti o applicazioni web poco fruibili. Ecco perché, in controtendenza rispetto al mercato, KEMP Technologies annuncia una promozione “estiva”, atta a favorire una gestione ottimale del traffico sulle più diverse piattaforme web e una perfetta accessiblità ai sistemi di posta elettronica e Unified Communications più articolati (cfr. Microsoft Exchange Server o Microsoft Lync): per ogni LoadMaster acquistato in configurazione ridondata KEMP regala un Virtual LoadMaster 100 “unlimited”, per un valore di € 1300.

Chris Heyn, Territory Channel Manager, KEMP Technologies[/caption]

Il Virtual LoadMaster 100 aggiuntivo, consegnato gratuitamente agli utenti, si rivela utile nelle seguenti situazioni:

      1) I Load Balancer di KEMP sono ricchi di funzionalità, cui se ne aggiungono costantemente di nuove attraverso i regolari aggiornamenti gratuiti del firmware. Con un VLM aggiuntivo il cliente ha l’opportunità di non installare immediatamente l’aggiornamento su macchine in produzione bensì in un ambiente di test, attraverso cui testare altresì le nuove funzioni e decidere se avvalersene una volta aggiornate le macchine operative.

      2) Il cliente potrebbe voler installare una nuova applicazione o un aggiornamento di una già in funzione, con il VLM-100 potrebbe provarla in un ambiente di test, senza alcun impatto sull’infrastruttura reale.

      3) Molte aziende valutano attualmente la virtualizzazione: tuttavia, potrebbero non aver ancora sviluppato una strategia per l’adozione di questa nuova infrastruttura. Il VLM-100 fornisce ai clienti la possibilità di fare dei test in entrambi gli ambienti Hyper-V o VMware ESX/ESXi.
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I load balancer di KEMP sono pienamente compatibili con IPv6

Test indipendenti sulla compatibilità IPv6 dei dispositivi LoadMaster di KEMP attestano che i load balancer di KEMP sono una soluzione per l’ottimizzazione della fruibilità delle applicazioni (ADC – Application Delivery Controller) a prova di futuro. Il test condotto sui LoadMaster di KEMP conferma l’assenza di qualsivoglia calo di prestazioni a livello 7 della pila OSI (applicativo) in fase di transizione da IPv4 a IPv6.

New York – A pochi giorni dal lancio definitivo di IPv6 (World IPv6 Launch Day, 6.06.2012) KEMP Technologies, produttore statunitense di Load Balancer e Application Delivery Controller di nuova generazione, annuncia la conclusione positiva dei test condotti sul suo LoadMaster 3600 (LM 3600) e la conseguente validazione delle ottime prestazioni del dispositivo sia in IPv4 sia in IPv6 per il traffico applicativo (L7 della pila OSI). I severi test condotti da “Broadband Testing”, noto laboratorio indipendente, hanno dimostrato che i load balancer di KEMP forniscono un throughput eccellente – appena sotto i 3 Gbps – garantendo l’alta disponibilità di qualsiasi applicazione web-based (layer 7) critica, sia con IPv4 che con IPv6. Indipendentemente dalle proprie dimensioni o dal budget, le aziende necessitano di bilanciare il traffico web per mantenere un livello ottimale di prestazioni ed affidabilità delle applicazioni web-based. Broadband Testing ha confermato che KEMP Technologies agevola la migrazione ad IPv6, senza che essa si traduca in un calo delle prestazioni dell’infrastruttura.

Impiegare IPv6 è l’unica soluzione a lungo termine per la penuria di indirizzi IPv4. Specie nel caso di applicazioni fruibili attraverso la connettività mobile, le aziende devono assicurare che le proprie risorse siano accessibili attraverso reti IPv6, garantendo nel contempo elevate performance, la prevedibilità e l’affidabilità dei servizi di rete di cui l’utente desidera avvalersi. KEMP Technologies si è adoperata affinché la migrazione a IPv6 sia trasparente per gli utenti, anticipando e risolvendo le problematiche che impattano sulle prestazioni della rete, tipiche di quando si aggiunge il supporto di un nuovo protocollo alla rete. Gli sforzi di KEMP sono stati riconosciuti da Broadband Testing.

Logo World IPv6 Launch Day“In fase di integrazione del protocollo IPv6, KEMP Technologies era perfettamente conscia del potenziale impatto del nuovo protocollo sulle prestazioni di rete ed ha sviluppato una nuova architettura del proprio firmware, che da un lato azzera eventuali cali di prestazioni e dall’altro ottimizza ulteriormente l’operatività del kernel a livello di rete”, commenta Steven Broadhead, fondatore e direttore di Broadband Testing. “I risultati positivi registrati confermano sia la scalabilità del dispositivo LoadMaster, sia la sua capacità di gestire operazioni complesse a livello 7 della pila OSI con performance al top. Molti opinionisti suggeriscono che i dispositivi operanti a livello applicativo (layer 7) possono subire forti cali delle prestazioni in fase di transizione da IPv4 a IPv6. Nel caso dei bilanciatori di carico di KEMP non ne abbiamo riscontrato alcuno”.

Il laboratorio d’analisi ha utilizzato dispositivi Spirent per generare traffico web sia su IPv4 sia su IPv6. Impiegando scenari di traffico reali, il laboratorio ha poi creato traffico HTTP usando un file transattivo da 100 KB con l’obiettivo di verificare quanta pressione il LoadMaster 3600 può sopportare prima che cominci a perdere i pacchetti. In alcuni casi la velocità di trasferimento dati in IPv6 superava addirittura il throughput raggiunto in IPv4. Broadband Testing ha riscontrato che il LoadMaster poteva gestire facilmente una velocità di fino a 3,4 Gbps a livello 4 della pila OSI e 2,9 Gbps a livello 7 (tramite 8x porte Gigabit) e 5000 transazioni SSL al secondo!

“La convalidazione delle performance del LoadMaster in infrastrutture IPv6 è un ulteriore prova che KEMP anticipa le esigenze dei propri clienti assecondando l’evoluzione della tecnologia”, commenta Jon Braunhut, Chief Scientist di KEMP Technologies. “I clienti di KEMP possono essere certi che i load balancer di KEMP sono pronti per IPv6, come dimostrato dai test completi condotti da Broadband Testing sul traffico di livello 7”.

“Il 6 giugno, giornata mondiale del lancio di IPv6, si avvicina rapidamente”, continua Braunhut. “In quella data i più innovativi provider di connettività, servizi ed applicazioni fruibili via internet abiliteranno in modo permanente il protocollo IPv6 per i propri prodotti e servizi. KEMP gli si affianca offrendo ai propri clienti soluzioni di load balancing che supportano pienamente il nuovo protocollo e presentano il miglior rapporto prezzo/prestazioni sul mercato”.

Una copia dell’intero report di Broadband Testing è disponibile al link http://www.kemptechnologies.com/us/loadbalancingresource/kemp-tech-white-papers-web-ip-load-balancer-information.html

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Il nuovo LoadMaster 5300 impone nuovi standard di prezzo / prestazioni per i load balancer

I nuovi Load Balancer della KEMP Technologies offrono una velocità di elaborazione e trasferimento dati superiore, raddoppiando il numero delle connessioni contemporanee ad un minor prezzo.

Limerick – Kemp Technologies annuncia oggi un nuovo dispositivo che entra a far parte della linea di load balancer e application delivery controller LoadMaster. Successore del LoadMaster 5500, il nuovo LoadMaster 5300 di KEMP vanta numerosi miglioramenti delle prestazioni, tra cui un incremento del 10% del numero di richieste al secondo gestite dal dispositivo, un aumento del 45% della velocità di trasferimento dati del load balancer ad 8,8 Gbps ed il raddoppio del numero di connessioni contemporanee di livello 4/7 della pila OSI supportate dalla soluzione.

Il LoadMaster 5300 viene fornito con due alimentatori (ridondanti e hot-swap) ed un formato più compatto, che occupa una sola unità di spazio nei rack. Grazie alla significativa riduzione del consumo elettrico, il LoadMaster 5300 ha un impatto ancora inferiore sull’ambiente. Come per tutti i modelli della gamma LoadMaster di KEMP, questo nuovo modello distribuisce in modo intelligente ed efficiente il traffico generato dagli utenti su diversi server, per garantire la massima disponibilità e fruibilità delle applicazioni business e web-based agli utenti.

Loadmaster 5300

Il LoadMaster 5300 impiega tecnologie avanzate per il bilanciamento del carico e lo switching dei contenuti ed è dotato di ASIC preposti all’accelerazione del traffico SSL. Ad un prezzo di listino raccomandato di € 13.250, che include l’assistenza tecnica gratuita per un anno, il dispositivo offre prestazioni superiori per il bilanciamento del carico a livello 4/7 della pila OSI ad un prezzo significativamente inferiore rispetto a quanto offerto dalla concorrenza, confermando l’ottimo posizionamento delle soluzioni KEMP sul mercato in termini di rapporto prezzo-qualità.

Caratteristiche quali la compressione ed il caching dei dati per l’accelerazione delle applicazioni riducono la latenza di rete ottimizzando le prestazioni delle linee internet impiegate. La modalità di standby attivo con failover “stateful” assicura una disponibilità dei server applicativi del 99,99% invalidando l’ipotesi che il load balancer possa costituire una fonte di errore (SPOF – single point of failure). Attraverso un monitoraggio costante dello stato operativo di server e applicazioni il LoadMaster 5300 indirizza gli utenti alla migliore risorsa disponibile. Il sistema di prevenzione contro le intrusioni (IPS), integrato nel dispositivo, blocca le minacce a livello applicativo, anche qualora presenti nel traffico SSL cifrato.

“Il LoadMaster 5300 rispecchia le esigenze dei nostri clienti e rappresenta una soluzione chiave nella gamma di prodotti LoadMaster” afferma Peter Melerud, VP Esecutivo del Product Management di KEMP Technologies. “Il 5300 ottimizza anche sensibilmente la disponibilità delle applicazioni critiche in ambienti Microsoft Lync e Microsoft Exchange migliorando l’esperienza dell’utente, ad un prezzo inferiore rispetto al suo predecessore 5500. Qualsiasi tipologia di azienda, che desideri aumentare le prestazioni del proprio sito web a fronte di un incremento del traffico, può beneficiare della tecnologia all’avanguardia del LoadMaster 5300”.

Il nuovo LoadMaster 5300 sarà disponibile in commercio alla fine del mese di aprile 2012.

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Il Server Load balancer, le PMI e il canale

George Zervos, EMEA Sales Director di KEMP Technologies analizza la crescente domanda di soluzioni per il bilanciamento del carico dei server delle PMI, che si confrontano sempre più spesso con l’esigenza di garantire la massima disponibilità di applicazioni e servizi critici, sottolineando le opportunità riservate al canale attraverso l’apertura di questo nuovo mercato.

Limerick – KEMP Technologies, produttore statunitense di Load Balancer e Application Delivery Controller di nuova generazione, commenta l’attuale crescita della domanda di soluzioni di load balancing nelle PMI attraverso l’EMEA Sales Director, George Zervos, che – oltre ad analizzare i driver di mercato – ne valuta anche le implicazioni per il canale.

PMI e server load balancing
Seppur in scala ridotta, le PMI affrontano oggi la stessa evoluzione tecnologica già avviata o condotta dalle grandi aziende. L’affidabilità del sito web, la scalabilità dell’infrastruttura, le prestazioni dei server e la facilità di gestione sono elementi essenziali per qualsiasi azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni. Il mercato del Server Load Balancing è stato sinora dominato da soluzioni per aziende di grandi dimensioni, tra cui i dispositivi di F5, con buone potenzialità commerciali per i rivenditori focalizzati sui “large accounts”. Tra le PMI però tale approccio ha generato stereotipi negativi che collocano le soluzioni per il bilanciamento del carico dei server o il controllo delle applicazioni web tra le spese improbe e non necessarie. Eppure, con l’aumento del numero medio di server impiegati nelle PMI da 2 a 10-14 negli scorsi anni, le soluzioni di load balancing figurano sempre più spesso nell’elenco dei desiderata dei manager IT, aprendo un mercato enorme e praticamente intonso per i rivenditori.

L’incremento della domanda va di pari passo con l’avvento di una nuova generazione di soluzioni dai prezzi appetibili che oltre ad integrare una migliore distribuzione delle risorse in base all’attività del server, beneficia degli sviluppi della tecnologia tra cui il consolidamento del load balancing a livello 4-7, lo switching dei contenuti, le funzionalità di offload dei server, come nel caso del traffico SSL, il caching e la compressione dei dati.

Driver di mercato

1) La crescita delle applicazioni web
Fino a poco tempo fa le aziende impiegavano per le comunicazioni e le transazioni con clienti, partner e dipendenti sistemi e servizi separati. Ora, invece, le applicazioni tradizionali per l’elaborazione degli ordini, la fatturazione e la gestione della clientela sono state integrate in applicazioni web complete. Internet è una rete estremamente resistente, ma non è stata sviluppata pensando alle nuove esigenze generate da applicazioni web ed e-commerce: Internet non fa distinzioni tra una transazione critica per l’azienda e qualsivoglia attività generata su una pagina web.

Il server load balancing si è dovuto evolvere per affrontare le sfide poste dalla crescente complessità dell’infrastruttura dei siti web, a partire dalla necessità di proteggere e rendere tali infrastrutture scalabili, fino all’esigenza di prestazioni sempre maggiori. Nasce quindi l’Application Delivery Controller (ADC), che proietta il mero load balancing in una nuova dimensione, garantendo, tra l’altro, che gli utenti di Internet vengano indirizzati sui server più accessibili e veloci. Se un server o un’applicazione presentano rallentamenti o malfunzionamenti, l’utente viene automaticamente dirottato su un altro server funzionante. Usando gli algoritmi del load balancing, un ADC può distribuire gli utenti sui server che offrono la miglior prestazione possibile in base a fattori come il numero di connessioni simultanee supportate e la potenza della CPU o la memoria disponibile. Per una maggior velocità e sicurezza, gli ADC contribuiscono al miglioramento delle prestazioni dei server ed alla sicurezza delle transazioni, sgravando i server dai processi di cifratura e decodifica necessari per la gestione dei certificati SSL.

Gli Application Delivery Controller usano varie tecniche per distribuire il carico del traffico tra i server, i router, i firewall e le altre risorse di rete. La maggior parte di queste soluzioni è in grado di gestire il traffico dal livello 4 al livello 7, laddove il livello 4 della pila OSI si limita a richieste web destinate alla porta 80 TCP, ma il livello 7 utilizza criteri applicativi per determinare la porta a cui destinare una richiesta, fornendo un controllo più granulare dell’instradamento.

2) La migrazione ad Exchange 2010
Un altro grande driver del mercato dei server load balancer nelle PMI è l’elenco delle modifiche apportate da Microsoft all’architettura del server Exchange 2010. Ora che l’Exchange Client Access Server (ECAS) è usato per gestire tutte le connessioni con i client, si rivela necessario garantire che gli utenti della posta elettronica non soffrano di spiacevoli rallentamenti del flusso di dati, inoltrandoli a server più accessibili in quel dato momento con il ripristino automatico delle sessioni. Molte PMI che migrano ad Exchange 2010 si rendono conto per la prima volta di aver bisogno di bilanciare il carico dei server, lo stesso vale per le aziende che sono passate a Microsoft Lync e a SharePoint: la stessa Microsoft raccomanda sempre più spesso l’uso del load balancing per ottimizzarne prestazioni e resistenza dei server, aprendo enormi opportunità al canale.

3) Virtualizzazione
Sempre più PMI adottano la virtualizzazione per fruire dei benefici che scaturiscono dalla riduzione dei costi di manutenzione dell’hardware, dei costi associati al consumo energetico, al raffreddamento, ai limiti di spazio nei rack o altre dipendenze ambientali che caratterizzano le infrastrutture hardware. Ciò crea, a sua volta, una crescente domanda di load balancer virtuali, in grado di garantire la massima disponibilità delle piattaforme virtualizzate ed un miglioramento delle performance delle applicazioni. Una macchina virtuale si può configurare ed installare facilmente, velocizzando la distribuzione dei servizi e semplificando la gestione quotidiana dei sistemi, con la conseguente riduzione dei costi operativi ed un più rapido ritorno sull’investimento.

Una bella partita
La complessità e la grandezza di scala delle tecnologie necessarie per le attività delle piccole e medie aziende o dei managed service provider impone nuove sfide alle prestazioni, al grado di accessibilità e sicurezza delle infrastrutture informatiche in uso presso tali realtà, a fronte di esigenze identiche sia nelle piccole aziende sia nelle grandi corporations, con un’unica discriminante: le dimensioni dell’infrastruttura. Le piccole aziende desiderano potersi avvalere delle stesse funzionalità e della stessa qualità dei servizi informatici che i CIO di grandi aziende danno ormai per scontate; funzionalità fruibili con la nuova generazione di load balancer, che consente ai rivenditori di abbattere pregiudizi in merito a costi e difficoltà d’impiego, garantendo alla propria clientela accesso rapido alle applicazioni ed ai contenuti critici senza compromessi in termini di sicurezza, attraverso piattaforme complete e di facile gestione.
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I Load Balancer di KEMP certificati per Microsoft Lync Server 2010

Ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni, potrà avvalersi di tutti i vantaggi che nascono da una distribuzione delle applicazioni semplificata e da una maggiore disponibilità delle stesse

Yaphank, NY – KEMP Technologies annuncia oggi che le sue soluzioni LoadMaster, sia hardware sia virtualizzate hanno ottenuto la certificazione Microsoft Lync Server 2010. La linea di prodotti LoadMaster della Kemp offre servizi affidabili di server di load balancing, ottimizzazione della fruibilità delle applicazioni ed integra funzioni di accelerazione del traffico SSL a prezzi accessibili per aziende di qualsiasi dimensione. La certificazione Microsoft garantisce alla clientela un’integrazione perfetta dei dispositivi LoadMaster con le piattaforme Microsoft Lync.

I load balancer LoadMaster consentono di implementare facilmente e rapidamente ruoli e protocolli critici dei server Microsoft Lync 2010. Aggiungendo la funzionalità del bilanciamento di carico, il traffico scala tra i server Lync 2010 Front End, il Director ed i server periferici. Attraverso il controllo dello stato operativo dei server al livello 7 della pila OSI, il LoadMaster assicura che, qualora il server diventi inaccessibile, esso venga messo off-line dallo stesso load balancer che si occuperà automaticamente di inoltrare traffico e utenti ad un server alternativo e funzionante, onde garantire la massima disponibilità delle applicazioni.

“Siamo stati molto lieti di collaborare KEMP nella preparazione dei test atti a verificare la compatibilità delle soluzioni LoadMaster con il Lync Server 2010 e nella produzione della documentazione inerente tale integrazione. In corso d’opera abbiamo riscontrato nei prodotti KEMP soluzioni estremamente affidabili, che non necessitano di alcuna conoscenza tecnica specifica per poter implementare rapidamente le funzionalità di load balancing in ambiente Lync”, commenta Johan Delimon di Ordina Belgium, reponsabile della sezione Unified Communications della Ordina, riconosciuto per il terzo anno di fila quale Microsoft MVP (Most Valuable Professional ) in ambito Lync Server 2010 e OCS. “L’integrazione di KEMP quale progetto di riferimento per chi adotta le piattaforme Lync garantirà alla clientela Lync massimo supporto.”

“La certificazione dell’interoperabilità del nostro intero portafoglio con Microsoft Lync Server 2010 è un’ulteriore conferma che, anche per i clienti che impiegano le applicazioni Microsoft, i LoadMaster si rivelano soluzioni affidabili, sicure e robuste”, dichiara Peter Melerud, Vice Presidente Esecutivo del Product Management presso KEMP Technologies. “Le soluzioni LoadMaster per server Lync 2010 convalidate da Microsoft riducono ulteriormente la barriera del prezzo, assicurando nel contempo ad aziende di qualsiasi dimensione la massima disponibilità di tutte le applicazioni.

Solo fornitori selezionati sono autorizzati a sottoporre le proprie soluzioni al processo di certificazione con il Lync Server 2010. Questo programma nasce per garantire, in modo concreto e documentato, l’interoperabilità tra i produttori, quali appunto KEMP e Microsoft,. L’intera gamma delle soluzioni hardware LoadMaster, il Virtual LoadMaster (VLM) per Hyper-V ™ ed il Virtual LoadMaster (VLM) per VMware ™ – è ora certificata per l’impiego con Lync Server 2010. Tutti i prodotti KEMP vengono forniti con una garanzia completa per il primo anno, coadiuvata da un contratto di assistenza tecnica a partire da soli 1.490 dollari. Per maggiori informazioni pregasi consultare la guida all’installazione delle soluzioni LoadMaster di KEMP per Microsoft Lync 2010.

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KEMP Technologies e Sintel: nuova partnership nel segno della business continuity

L’accordo di distribuzione appena siglato dalle due aziende prevede la commercializzazione immediata delle soluzioni KEMP sul territorio nazionale. Le soluzioni KEMP rispondono in modo mirato alle esigenze di affidabilità delle infrastrutture IT della clientela Sintel: le due aziende intendono sviluppare forti sinergie nel corso dell’anno, con l’intento di favorire e promuovere l’instaurarsi di modelli di business innovativi sul territorio.

Bergamo / Roma – KEMP Technologies, produttore statunitense di Load Balancer e Application Delivery Controller di nuova generazione e Sintel, azienda europea leader nella distribuzione di soluzioni di comunicazione e sicurezza, annunciano oggi di aver stipulato un accordo con validità immediata per la commercializzazione delle soluzioni KEMP sul territorio nazionale.

“A due mesi dall’apertura della filiale italiana, KEMP Technologies trova in Sintel un partner eccellente, con cui sviluppare importanti sinergie sul territorio” afferma Chris Heyn, Territory Channel Manager Italy di KEMP Technologies. “L’adozione delle nostre tecnologie per ottimizzare l’impiego dell’infrastruttura IT riducendone i costi operativi e avvalendosi nel contempo di funzioni chiave per garantire la continuità dei servizi critici, è foriera di nuove prospettive di business: la clientela ne trarrà sostanziali vantaggi competitivi in un mercato in piena evoluzione, quale quello dell’hosting di dati e servizi (telefonia IP, IP video conferencing e webinar), del Software as a Service, delle piattaforme e-commerce e e-gov,” aggiunge Heyn.

Con i dispositivi LoadMaster di KEMP, il distributore a valore Sintel offrirà quindi alla propria clientela più dinamica, tra cui noti Carrier e Service Provider, oltre a numerosi System Integrator e VAR, soluzioni sia hardware sia virtualizzate, le cui funzioni erano sinora ad esclusivo appannaggio di aziende con elevati budget per l’infrastruttura IT.

“Siamo lieti di questa partnership, per la quale abbiamo già riscontri positivi presso la nostra clientela”, conferma Giacomo di Scotto Vettimo, Sales Manager Italy di Sintel. “I LoadMaster di KEMP Technologies consentono ad aziende di qualsiasi dimensione di avvalersi delle stesse caratteristiche di prodotti collocati nella fascia alta del mercato, ad un prezzo concorrenziale: dal server load balancing, al caching, alla compressione del flusso di dati, fino all’accelerazione del traffico SSL e allo switching dei contenuti per il corretto smistamento e la messa in sicurezza del traffico generato dalle applicazioni. Queste caratteristiche rispondono in modo mirato alle esigenze della nostra clientela, consentendoci di servirla al meglio”.

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KEMP Technologies annuncia la versione 6.0 delle sue soluzioni LoadMaster

Con la nuova versione 6.0 della linea di dispositivi LoadMaster, KEMP Technologies riduce in modo consistente l’implementazione di soluzioni di load balancing attraverso wizard pre-configurati per la gestione del traffico generato da applicazioni web o aziendali. La versione 6.0 integra altresì funzionalità avanzate di protezione contro attacchi DoS e di gestione dei certificati SSL

Bergamo – KEMP Technologies annuncia oggi la disponibilità della versione 6.0 delle sue potenti soluzioni hardware o virtualizzate per un efficace bilanciamento del carico dei server e la gestione delle applicazioni aziendali. Con la versione 6.0 KEMP integra nei suoi LoadMaster modelli applicativi pre-configurati e sviluppati per ridurre il tempo e le risorse necessarie a massimizzare la fruibilità di applicazioni aziendali critiche. Impiegando tali modelli, il manager IT può ottimizzare velocemente, facilmente e automaticamente le modalità operative di LoadMaster con numerosissime applicazioni, tra cui Microsoft Exchange 2010, SharePoint, Microsoft Lync e applicazioni accessibili via HTTP. Basterà installare uno dei modelli specifici per una data applicazione tramite l’apposito wizard, per attivare rapidamente la corretta distribuzione delle applicazioni ed avvalersi dei LoadMaster di KEMP con una configurazione ottimizzata.

La versione 6.0 di LoadMaster integra altresì funzioni di sicurezza contro attacchi DoS (Denial of Service) di livello 4-7 ai danni di applicazioni web-based e server. LoadMaster rileva e blocca rapidamente gli attacchi DoS e protegge sia l’infrastruttura sia le applicazioni web. Con la versione 6.0, Loadmaster è stato anche dotato di una nuova libreria dei certificati SSL, archivia gli stessi centralmente facilitandone quindi gestione ed aggiornamento. Nel loro regolare ciclo di vita, i certificati SSL possono infatti scadere o essere revocati, rendendo necessari continui rinnovi o upgrade. Con la versione 6.0 di Loadmaster l’amministratore di sistema installa i certificati una volta sola, attingendo direttamente dall’archivio del dispositivo con un risparmio significativo di tempo e risorse.

Per le aziende che accedono alle applicazioni attraverso un’infrastruttura virtualizzata, LoadMaster 6.0 supporta anche la creazione di liste bianche (o nere) per tutti i servizi virtuali. Attraverso un filtro granulare del traffico, applicabile anche a singoli indirizzi IP a livello di Internet, Extranet o Intranet, gli amministratori di sistema acquisiscono una maggior flessibilità e riprendono il controllo sulla sicurezza dell’intera infrastruttura.

“LoadMaster 6.0 è uno dei pochi ADC (Application Delivery Controller) che offre le funzioni standard del server load balancing come il caching, la compressione, l’accelerazione SSL ed il switching dei contenuti, in combinazione con funzioni avanzate per lo smistamento del traffico applicativo e la sicurezza, caratteristiche precedentemente accessibili solo a grandi aziende con elevati budget per l’infrastruttura IT”, dichiara Peter Melerud, Vice Presidente del Product Management di KEMP Technologies. “La versione 6.0 di LoadMaster è stata sviluppata per consentire ad aziende di qualsiasi dimensione di massimizzare l’efficienza e la performance dei propri data center avvalendosi, ad un prezzo accessibile, di funzionalità e caratteristiche che contraddistinguono le soluzioni di nuova generazione”.

Infine, con la versione 6.0 tutte le soluzioni LoadMaster supportano IPv6.

Il nuovo firmware è disponibile per l’intera famiglia di prodotti KEMP, che include i dispositivi LoadMaster 2200, 2600, 3600, 5500, e le appliance virtuali per il bilanciamento del carico per Hyper-V e VMware.

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