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Selecta ottimizza la sua infrastruttura con KEMP

Logo_Kemp_web_NUOVOIl Gruppo Selecta è la realtà industriale privata più significativa del mercato italiano e una delle principali a livello europeo nel settore della stampa, della gestione documentale e dei servizi per la comunicazione d’impresa, di marketing e obbligatoria. L’azienda vanta, tra i suoi clienti, oltre 200 Istituti di credito, 120 Aziende municipalizzate, tutte le compagnie telefoniche, le principali compagnie assicurative e alcune tra le più grandi aziende manifatturiere italiane. Gruppo Selecta ha 500 dipendenti, 4 stabilimenti produttivi in Italia, 1 in Slovacchia e uffici commerciali distribuiti sull’intero territorio europeo.

Selecta_webInfrastruttura di difficile manutenzione

Selecta disponeva di un’infrastruttura composta da numerosi Application Server http accessibili attraverso reti DMZ create ad hoc. Ogni Application Server veniva implementato in configurazione ridondata. Gli accessi ai server erano gestiti attraverso coppie di reverse proxy con tecnologia Apache o utilizzando il servizio di Network Load Balancing (NLB) di Microsoft. La crescita esponenziale del Gruppo Selecta ha generato nel tempo una proliferazione di macchine, DMZ e reverse proxy, che ha reso l’infrastruttura inefficiente e di difficile manutenzione. A fronte della natura critica e sensibile dei dati elaborati da Selecta e dell’esigenza di garantire il massimo livello di continuità dei servizi (minacciata dal grande numero di macchine potenzialmente fallibili in uso) il Gruppo avvia un progetto di ottimizzazione dell’infrastruttura, onde assicurare un maggior controllo del flusso dei dati e la massima protezione dei dati stessi.

Una scelta oculata e vincente
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Il Gruppo Infor collabora da numerosi anni con Selecta nell’ambito della virtualizzazione e terminalizzazione oltre che di Active Directory e del messaging. Selecta ha incaricato il System Integrator di vagliare una soluzione in grado di semplificare gli strumenti di lavoro e rispondere alle esigenze sopra indicate. Dopo un’attenta valutazione tecnica delle soluzioni implementabili Infor ha proposto l’adozione di due bilanciatori di carico di KEMP Technologies.

Rispetto alle altre soluzioni vagliate (F5, ACE di Cisco, Radware) KEMP offriva vantaggi di natura tecnica, che non avrebbero giustificato l’investimento in soluzioni di altri brand. Oltre all’eccellente rapporto prezzo / prestazioni, i KEMP LoadMaster si sono rivelati vincenti per l’alta disponibilità, erogata in modalità “active – active”, per il reverse proxing e per la presenza di ASICs che garantiscono il massimo throughput. Attraverso i KEMP LoadMaster ed una adeguata gestione dei virtual server e delle VLAN, Selecta ha potuto altresì dismettere numerosi server, riducendo la complessità dell’infra-struttura ed il dispendio di risorse deputate alla gestione della stessa.

Installazione semplice, assistenza rapida e competente

Grazie ad un’interfaccia grafica avanzata ed intuitiva, che offre un supporto concreto alla configurazione, i due KEMP LoadMaster 2600 sono stati installati in un’unica fase nella rete di Selecta ed erogano un servizio di bilanciamento a carico fisso. Tramite la gestione delle VLAN è stato possibile realizzare numerose interfacce presentate alle varie sottoreti bilanciate dai dispositivi KEMP.

Loadmaster_2600_webDurante l’installazione Infor si è rivolto al servizio di assistenza tecnica di KEMP per risolvere una problematica insorta in fase di configurazione delle VLAN. Da allora non è stato più necessario alcun intervento tecnico sui due dispositivi.

Sviluppi futuri

L’installazione è da ritenersi conclusa al momento ma, vista la dinamicità di Selecta nel modificare ed implementare servizi per la propria clientela, l’infrastruttura è in continua evoluzione. Al variare delle esigenze non si esclude quindi l’adozione di ulteriori appliance per ridondare altri servizi, le piattaforme di messaging, citrix o altro. Inoltre con l’aumento dei front-end Selecta intende l’implementazione delle funzionalità di bilanciamento dinamico offerte dai dispositivi KEMP, laddove attualmente il cliente ha preferito una gestione a carico fisso.

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Soluzioni anti “network downtime” – la ricetta di KEMP Technologies

La maggior parte delle aziende dipendono ormai da internet e da applicazioni web-based per la conduzione delle proprie attività. I manager IT si confrontano con una gestione necessariamente dinamica delle risorse di rete necessarie a tali applicazioni. Che si tratti di e-shops che basano il proprio successo commerciale su applicazioni web o di organizzazioni che dipendono dalle informazioni fornite loro attraverso il web, garantire la disponibilità continua dei servizi di rete si impone sempre più spesso come priorità.

Arcene (BG) – Il problema di fondo è semplice: un sito o applicazioni fruibili via web non accessibili o lente frustrano i clienti, che abbandonano repentinamente il sito o l’applicazione. Se il reparto IT non è conscio di eventuali problemi di accessibilità, l’azienda difficilmente prenderà seriamente eventuali lamentele in merito al sito o all’applicazione web, generando involontariamente un circolo vizioso che equivale – a livello globale – ad un’inavvertita defenestrazione di milioni di dollari di fatturati. L’indisponibilità o la carente fruibilità dei servizi di rete può mettere in ginocchio qualsiasi azienda e sembra presentarsi sempre nel momento peggiore. Conoscere e comprendere l’utilizzo delle applicazioni web ed il traffico da esse generato può aiutare a prevenire futuri mal di testa a fronte di cambiamenti oggi sempre più inattesi e picchi di traffico improvvisi. Analizzando i seguenti punti i manager IT possono ridurre tali evenienze:

1. Impiego delle piattaforme internet aziendali.

In primis è necessario comprendere come viene impiegato il sito aziendale. Il tipo di traffico ed i picchi associativi dipendono dalla tipologia del sito, è un e-shop? Un sito multimediale? Una piattaforma di servizi hosted che offre accesso remoto via web alle applicazioni aziendali? Sono noti orari particolari durante il giorno in cui si instaurano picchi di traffico o periodi dell’anno in cui vengono lanciate eventuali promozioni? Che contenuti offre il sito? Ci sono molti video o immagini da visualizzare o è un sito più testuale? Tutti questi elementi determinano strategie infrastrutturali diversificate. Oggi sono disponibili numerosi strumenti di monitoraggio della rete che favoriscono una più profonda comprensione dell’impiego attuale delle risorse web e una più concreta previsione dei trend futuri.

2. I server

Quanti server vengono impiegati in azienda? Ad un certo punto sarà necessario aggiungerne di nuovi, ma se non si coordina il traffico su tutti i server tale investimento non darà i frutti sperati. Il traffico può essere gestito con soluzioni intelligenti, in grado di coordinare i flussi dietro le quinte indirizzando il traffico su uno o sull’altro server in modo affidabile. Esistono application delivery controller (ADC) che distribuiscono il traffico su due o più server attraverso una serie di algoritmi di bilanciamento e regole di switching dei contenuti, che indirizzano il traffico sui server che, in un dato momento, offrono

le migliori prestazioni. Tali soluzioni avanzate, proposte sia come device hardware sia come software per piattaforme virtuali, sono ormai disponibili sul mercato a condizioni decisamente abbordabili.

3. Delocalizzazione dei server

Un sito può essere irraggiungibile per più motivi, da un improvviso picco di traffico ad un attacco DoS (Denial of Service), dal black-out al malfunzionamento dello switch o dei server impiegati. E’ necessario valutare se sia opportuno mantenere tutti i server in uno stesso luogo o se non sia meglio mettere altrove eventuali server applicativi aggiuntivi. Esistono ADC in grado di operare su più location. In questo caso, qualora i server posti in un dato luogo diventino troppo lenti o addirittura inaccessibili l’infrastruttura presente in una seconda location può farsi carico del traffico applicativo proveniente dai server lenti o indisponibili della prima location, garantendo la costante operatività aziendale.

4. Applicazioni che richiedono “persistenza”

La maggior parte delle applicazioni di tipo transattivo salvano temporaneamente informazioni sullo “stato della sessione” o altri dati prima che essi vengano archiviati in via definitiva nel log dell’applicazione. La funzione di “persistenza” dei server o della sessione indirizza un dato utente sempre allo stesso server per l’intera durata della “sessione”, onde garantire all’utente un’esperienza di fruizione del sito positiva e lineare. Ad esempio il carrello di un sito e-commerce deve essere dotato di tale funzione in modo da consentire al cliente di collegarsi allo stesso web server per l’intera durata della sessione senza perdere tutti i dati inseriti nel carrello. In caso di improvvisa indisponibilità del server, un ADC è in grado di mantenere inalterati tutti i dati, trasportando l’intera sessione su un altro server, in modo trasparente per l’utente.

5. Copertura dei server

Se un server diventa inaccessibile, l’ADC è in grado di metterlo off-line e di reindirizzare il traffico ai server restanti. Questa funzione è chiamata failover e richiede capacità avanzate di monitoraggio dello stato operativo del server, onde identificarne tempestivamente eventuali crolli di performance o l’indisponibilità ed inoltrare immediatamente il traffico ad un altro server. In questo modo, tutte le applicazioni impiegate in un’azienda vengono dotate della alta disponibiità di norma garantita solo per applicazioni critiche, semplificando l’infrastruttura e riducendo nel contempo i costi operativi.

I server gestiscono enormi quantitativi di dati e nelle attuali infrastrutture di rete si possono instaurare colli di bottiglia che rallentano le applicazioni web-based, un guaio se proprio in quel momento si registra un traffico elevato. Per le aziende tali evenienze possono dar luogo alla perdita di potenziali clienti / acquirenti e alla riduzione della produttività degli impiegati. Una gestione adeguata del traffico consente di individuare eventuali picchi e di indirizzare il traffico su server meno utilizzati, ottimizzare quindi con effetto immediato le prestazioni delle applicazioni ed evitare direttamente di chiedersi se una carente fruibilità dei servizi di rete può sotterrare l’azienda.

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