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IPv6 e FRITZ!Box

La consumerizzazione di internet e la conseguente crescita di dispositivi che vi accedono ha portato il protocollo su cui si basano le moderne telecomunicazioni (IPv4) ai propri limiti. Produttori, operatori, organizzazioni lavorano da anni all’implementazione del sostituto (IPv6), avviando quasi silenziosamente una rivoluzione che consentirà prima o poi a qualunque apparecchio di avere un proprio indirizzo IP ed aprendo agli utenti un universo di nuove possibilità.

Berlino. L’internet come lo conosciamo oggi ha ben poco a che fare con l’internet di „ieri“. Il vecchio modem fischiante ha ormai ceduto il passo a router a banda larga e alla connettività mobile. L’utente 2.0 posta contenuti sui “social” con il suo laptop, tablet o smartphone. I moderni televisori, i set top box o le console di gioco possono accedere da tempo ad internet. A questi si aggiungono miliardi di apparecchi già collegati in reti machine to machine, tra cui autovetture di nuova generazione, automatici per bevande e snack, semafori, bancomat, distributori di benzina, per fare alcuni esempi, che necessitano di un proprio indirizzo IP. Non c’è da meravigliarsi quindi che il protocollo con cui sinora si è gestita l’assegnazione degli indirizzi di rete (per un massimo di 4,3 miliardi di indirizzi di rete unici assegnabili) sia giunto al limite. La necessaria migrazione ad IPv6 è stata già avviata e risulta, all’atto pratico, impercettibile per l’utente. L’impatto maggiore risiede indubbiamente presso le Telco ed i produttori di dispositivi di rete: Ipv6 non è retro compatibile e il suo impiego presuppone una completa rivisitazione delle strutture e delle tecniche di rete.

A differenza dell’attuale gestione degli indirizzi IP, con IPv6 qualunque apparecchio con connettività di rete potrà ricevere e conservare il proprio indirizzo IP univoco, con cui accederà ad Internet e sarà direttamente raggiungibile via Internet. Che si tratti di comunicazione automatizzata tra macchine o della realizzazione concreta della “casa intelligente”, non appena ogni dispositivo potrà disporre del proprio indirizzo IP potremo avvalerci di infiniti scenari di impiego. Alcuni operatori di rete e Internet Service Provider sono in grado di offrire servizi e linee a banda larga basati su IPv6, ma per poterne fruire, occorre un router ADSL che lo supporti. Per un’implementazione funzionale ed efficace del nuovo protocollo, occorre un contenuto di ingegneria e innovazione che non è presente, se non sui dispositivi più evoluti.

Proprio in virtù dello spirito pionieristico che la caratterizza, AVM ha introdotto già nel marzo 2009 il supporto nativo di IPv6 nelle proprie CPE, ne ha seguito i successivi sviluppi elevando tale supporto allo stato dell’arte odierno. Lo specialista per la comunicazione berlinese ha esperito per tempo tutte le opportunità del nuovo protocollo IPv6, fondamento ideale della “casa intelligente”, mettendole con largo anticipo a disposizione dei propri utenti. Per garantire una migrazione trasparente dal vecchio protocollo IPv4 ad IPv6, lo specialista delle comunicazioni berlinese ha integrato nei suoi dispositivi anche la funzionalità “DS-Lite” (ndr. più evoluto del noto Dual Stack), che consente di impiegare in parallelo entrambi i protocolli. Il lavoro svolto da AVM a supporto dell’adozione di IPv6 presso l’utenza consumer e professionale è stato ben accolto dai numerosi carrier sul territorio italiano attualmente impegnati con il roll-out di IPv6. Dopo accurati test funzionali, Telecom Italia ad esempio ha validato la compatibilità dei router FRITZ!Box con la propria infrastruttura di rete IPv6, come si legge nella sezione online dell’assistenza tecnica, ove l’operatore illustra come sia possibile sperimentare IPv6 su una linea Telecom Italia qualora l’utente disponga di un FRITZ!Box (per informazioni: indicazioni di Telecom)

Con la migrazione ad IPv6 comunque nessuno dovrà preoccuparsi che gli indirizzi IP disponibili si esauriscano rendendo velocemente obsoleti i dispositivi che oggi sono di nuova generazione. A fronte di una popolazione mondiale di circa sette miliardi di individui, i 340 sestilioni di indirizzi offerti da IPv6 dovrebbero essere sufficienti per una piccola eternità…

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I load balancer di KEMP sono pienamente compatibili con IPv6

Test indipendenti sulla compatibilità IPv6 dei dispositivi LoadMaster di KEMP attestano che i load balancer di KEMP sono una soluzione per l’ottimizzazione della fruibilità delle applicazioni (ADC – Application Delivery Controller) a prova di futuro. Il test condotto sui LoadMaster di KEMP conferma l’assenza di qualsivoglia calo di prestazioni a livello 7 della pila OSI (applicativo) in fase di transizione da IPv4 a IPv6.

New York – A pochi giorni dal lancio definitivo di IPv6 (World IPv6 Launch Day, 6.06.2012) KEMP Technologies, produttore statunitense di Load Balancer e Application Delivery Controller di nuova generazione, annuncia la conclusione positiva dei test condotti sul suo LoadMaster 3600 (LM 3600) e la conseguente validazione delle ottime prestazioni del dispositivo sia in IPv4 sia in IPv6 per il traffico applicativo (L7 della pila OSI). I severi test condotti da “Broadband Testing”, noto laboratorio indipendente, hanno dimostrato che i load balancer di KEMP forniscono un throughput eccellente – appena sotto i 3 Gbps – garantendo l’alta disponibilità di qualsiasi applicazione web-based (layer 7) critica, sia con IPv4 che con IPv6. Indipendentemente dalle proprie dimensioni o dal budget, le aziende necessitano di bilanciare il traffico web per mantenere un livello ottimale di prestazioni ed affidabilità delle applicazioni web-based. Broadband Testing ha confermato che KEMP Technologies agevola la migrazione ad IPv6, senza che essa si traduca in un calo delle prestazioni dell’infrastruttura.

Impiegare IPv6 è l’unica soluzione a lungo termine per la penuria di indirizzi IPv4. Specie nel caso di applicazioni fruibili attraverso la connettività mobile, le aziende devono assicurare che le proprie risorse siano accessibili attraverso reti IPv6, garantendo nel contempo elevate performance, la prevedibilità e l’affidabilità dei servizi di rete di cui l’utente desidera avvalersi. KEMP Technologies si è adoperata affinché la migrazione a IPv6 sia trasparente per gli utenti, anticipando e risolvendo le problematiche che impattano sulle prestazioni della rete, tipiche di quando si aggiunge il supporto di un nuovo protocollo alla rete. Gli sforzi di KEMP sono stati riconosciuti da Broadband Testing.

Logo World IPv6 Launch Day“In fase di integrazione del protocollo IPv6, KEMP Technologies era perfettamente conscia del potenziale impatto del nuovo protocollo sulle prestazioni di rete ed ha sviluppato una nuova architettura del proprio firmware, che da un lato azzera eventuali cali di prestazioni e dall’altro ottimizza ulteriormente l’operatività del kernel a livello di rete”, commenta Steven Broadhead, fondatore e direttore di Broadband Testing. “I risultati positivi registrati confermano sia la scalabilità del dispositivo LoadMaster, sia la sua capacità di gestire operazioni complesse a livello 7 della pila OSI con performance al top. Molti opinionisti suggeriscono che i dispositivi operanti a livello applicativo (layer 7) possono subire forti cali delle prestazioni in fase di transizione da IPv4 a IPv6. Nel caso dei bilanciatori di carico di KEMP non ne abbiamo riscontrato alcuno”.

Il laboratorio d’analisi ha utilizzato dispositivi Spirent per generare traffico web sia su IPv4 sia su IPv6. Impiegando scenari di traffico reali, il laboratorio ha poi creato traffico HTTP usando un file transattivo da 100 KB con l’obiettivo di verificare quanta pressione il LoadMaster 3600 può sopportare prima che cominci a perdere i pacchetti. In alcuni casi la velocità di trasferimento dati in IPv6 superava addirittura il throughput raggiunto in IPv4. Broadband Testing ha riscontrato che il LoadMaster poteva gestire facilmente una velocità di fino a 3,4 Gbps a livello 4 della pila OSI e 2,9 Gbps a livello 7 (tramite 8x porte Gigabit) e 5000 transazioni SSL al secondo!

“La convalidazione delle performance del LoadMaster in infrastrutture IPv6 è un ulteriore prova che KEMP anticipa le esigenze dei propri clienti assecondando l’evoluzione della tecnologia”, commenta Jon Braunhut, Chief Scientist di KEMP Technologies. “I clienti di KEMP possono essere certi che i load balancer di KEMP sono pronti per IPv6, come dimostrato dai test completi condotti da Broadband Testing sul traffico di livello 7”.

“Il 6 giugno, giornata mondiale del lancio di IPv6, si avvicina rapidamente”, continua Braunhut. “In quella data i più innovativi provider di connettività, servizi ed applicazioni fruibili via internet abiliteranno in modo permanente il protocollo IPv6 per i propri prodotti e servizi. KEMP gli si affianca offrendo ai propri clienti soluzioni di load balancing che supportano pienamente il nuovo protocollo e presentano il miglior rapporto prezzo/prestazioni sul mercato”.

Una copia dell’intero report di Broadband Testing è disponibile al link http://www.kemptechnologies.com/us/loadbalancingresource/kemp-tech-white-papers-web-ip-load-balancer-information.html

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FRITZ!OS – il nuovo firmware per FRITZ!Box con nuove funzioni per la rete domestica, la WLAN e la telefonia

  • La nuova release del firmware „FRITZ!OS“ è disponibile sin da ora gratuitamente
  • Più connettività, perfezionato l‘accesso remoto
  • Maggior intuitività, perfezionata la WLAN e la telefonia
  • MyFRITZ! – servizio innovativo per l’accesso remoto al FRITZ!Box
  • Berlino. Con il nuovo FRITZ!OS, lo specialista delle comunicazioni berlinese da nuovamente riprova che gli utenti del FRITZ!Box possono avvalersi di nuove funzioni per il proprio dispositivo anche a posteriori dell’acquisto. Il nuovo FRITZ!OS 5.21 per FRITZ!Box offre numerose nuove funzionalità per la rete wireless e cablata e per la telefonia, con un particolare occhio di riguardo per l’accesso remoto protetto al FRITZ!Box con smartphone e tablet attraverso il nuovo servizio MyFRITZ!. La nuova release FRITZ!OS 5.21 per FRITZ!Box 7390 è disponibile gratuitamente per il download. A breve saranno aggiornati anche gli altri modelli di FRITZ!Box.

    Highlight del FRITZ!OS 5.21: una panoramica

    MyFRITZ! – il cloud di cui ci si può fidare

    Il nuovo servizio gratuito MyFRITZ!, presentato in anteprima al CeBIT ed attualmente ancora in beta test in Germania, è stato già integrato nel nuovo firmware, in attesa di localizzazione. Che ci si connetta remotamente tramite computer, notebook, smartphone o tablet, con MyFRITZ! il FRITZ!Box è facilmente raggiungibile ovunque ci si trovi in modalità cifrata attraverso un accesso ben definito, indipendentemente dalle costanti variazioni degli indirizzi IP forniti dagli operatori. L’utente del servizio MyFRITZ! potrà informarsi velocemente sullo stato operativo del FRITZ!Box, sulle chiamate ricevute e sulla presenza di messaggi in segreteria.

    Maggior intuitività dell’interfaccia e accesso facilitato alle periferiche di rete

    L’interfaccia grafica del FRITZ!Box presenta tutti gli utenti e le periferiche attive nella rete. I dispositivi che dispongono di un’interfaccia di gestione web-based (stampanti e altre periferiche di rete), sono raggiungibili con un click. La panoramica di rete mostra tutti i dispositivi e gli host connessi, inclusi i rispettivi dettagli.

    Personalizzazione del nome del FRITZ!Box

    Ora è possibile impostare un nome individuale per il FRITZ!Box. Tale nome viene assegnato dall’utente una volta ed automaticamente impostato per la rete, il server multimediale, l’interfaccia e il codice SSID della WLAN, facilitando la gestione dell’intera rete.

    Condivisione di un accesso internet alternativo via WLAN

    Qualora l’utente non disponga di una linea internet propria, ad esempio in vacanza o in situazioni di coabitazione ove si condivide con altri una singola linea internet flat, gli utenti del FRITZ!Box hanno la possibilità di collegare ad internet il proprio apparecchio in modalità “access point” attraverso la WLAN generata da un altro router (“access gateway”), avvalendosi quindi parallelamente dell’accesso fornito dal provider di connettività wireless locale e delle funzioni di rete ed internet del proprio FRITZ!box.

    Accesso per ospiti anche via LAN

    La funzione di connettività internet per ospiti attraverso la rete wireless è stata estesa anche alla LAN, proteggendo il resto della rete.

    Verifica della qualità della linea internet

    Il FRITZ!Box informa l’utente sulla qualità della linea internet attraverso l’invio di notifiche “push” giornaliere o settimanali che includono una rappresentazione grafica della banda impiegata. E’ altresì possibile impostare l’invio dell’attuale indirizzo IPv4 / IPv6 del FRITZ!Box.

    Wake on LAN via internet

    Avvalersi della funzione Wake on LAN attraverso l’internet è ancora più facile. Alla ricezione del primo pacchetto dati attraverso internet il PC, il NAS o il Server si riattivano automaticamente dallo stand-by.

    Telefonate in qualità eccellente attraverso la WLAN

    La FRITZ!App Fon consente di effettuare con smartphone Android o iPhone telefonate via WLAN avvalendosi della linea fissa/VoIP configurata sul FRITZ!Box. Alle conversazioni avviate attraverso la rete wireless viene data immediatamente la massima priorità, rispetto al regolare flusso di dati in rete. La conversazione ha quindi luogo senza ritardi e viene trasmessa con la miglior qualità possibile.

    Nuova schermata principale, nuovi caratteri e nuove suonerie per il FRITZ!Fon

    La schermata principale del FRITZ!Fon MT-F presenta istantaneamente il tipo ed il numero di nuovi messaggi ricevuti. Le telefonate in ingresso vengono visualizzate con caratteri più grandi per una migliore leggibilità. Sono altresì state aggiunte nuove suonerie ottimizzate per FRITZ!Fon.

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