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Il cantante napoletano Luca Maris dichiara il suo desiderio di far parte della giuria di un talent

Luca Maris, eclettico protagonista del panorama musicale contemporaneo sa spaziare abilmente dalla musica popolare agli arrangiamenti dalla coinvolgente carica spirituale. La profonda valenza filosofica ed educativa, che attribuisce alla musica fa di lui un autore e un uomo dai valori elevati. La sua arte canora è come un dono simbolico, che vuole condividere con generosità in tutta la suggestiva bellezza e intensità, come un “virtuoso talento” ricevuto da distribuire e diffondere, perché possa generare i frutti più proficui e non sterili e fini a se stessi.

 

Parlando delle nuove generazioni e del giusto metodo per inculcare l’amore verso la musica sottolinea: “I giovani dovrebbero entrare in modo più serio e meno superficiale nel mondo della musica, ma anche nella dimensione della vita stessa. Due mondi vasti e sconfinati, che per loro dovrebbero anche rappresentare un messaggio educativo e di riflessione, con un senso di appartenenza universale. Basta avere la voglia di applicare e rispettare le regole della vita e parimenti della musica. Inoltre, bisognerebbe non avere pregiudizi su niente e nessuno, poiché ogni creatività così come ogni essere umano può costituire un’esperienza da vivere e che può insegnare qualcosa d’importante nel bene e nel male. La musica come la vita è un linguaggio universale, che appartiene di diritto a tutti. Le nuove leve di aspiranti cantanti e cantautori devono essere disposti a sostenere tanti sacrifici, a fare tante rinunce e ad attendere con tenacia il momento giusto per poter emergere e fare carriera“.

 

Sui talent show canori sottolinea: “Ritengo possano offrire buone opportunità per emergere. Tuttavia, penso serva anche un periodo di -gavetta- altrimenti dopo l’immediata popolarità derivante dal talent se non si acquista esperienza concreta, si è poi quasi inevitabilmente destinati a subire un declino professionale. Mi piacerebbe essere chiamato nella giuria di un talent e accetterei volentieri l’invito“.

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Brescia, invito per al pulizia Parco Falcone.

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  • 9 Agosto 2014

 

Brescia questa Domenica 10 Agosto i volontari del gruppo “La via della
felicità” si incontreranno alle ore 10 presso il Parco Falcone (angolo via Dei
Mille via Bronzetti) per la consueta pulizia dell’area.
I volontari attrezzati di guanti, sacchi e pinze faranno il giro del parco e
delle zone circostanti.
Invitando i cittadini che volessero unirsi alla raccolta, “ispirati” dal motto
“Brescia sei tu, teniamola pulita” lanciata dal sindaco Del Bono.
L’iniziativa è basata sui precetti del libro “La via della felicità”:
“Proteggi e migliora il tuo ambiente” e “Dai il buon esempio”.

Maggiori informazioni Gabriele 3494466098 o www.laviadellafelicita.org

 

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Invito in spiaggia per la prevenzione alle droghe – “Giornata internazionale contro il consumo di droghe e il crimine”, dell’ONU.

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  • 27 Giugno 2014

 

Domenica 29 Giugno i volontari del “No alla droga” invitano ad unirsi al
gruppo per un pomeriggio in spiaggia un po inusuale: all’insegna della
prevenzione, per distribuire i libretti: “Scopri la verità sulle droghe”.
Passeranno dalle spiagge di Padenghe sino a Sirmione.
Così per “festeggiare” la giornata internazionale “contro il consumo di droga
e il crimine” (26 Giugno) indetta dall’Onu. Tutti uniti dal motto: “Sballati
di salute, non di droga”.
Da diversi anni i volontari dell’associazione partecipano a quest’evento e lo
fanno con un ampia distribuzione di materiale di prevenzione oltre a
conferenze e dando DVD. L’anno scorso in un solo fine settimana sono stati
distribuiti oltre 3000 libretti.
“Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono tutto
sommato l’unica ragione di vivere” (Citazione di L. Ron Hubbard)
per unirsi al gruppo o per maggiori informazioni tel 3494466098

 

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La Milano Art Gallery – Spazio culturale invita scrittori e poeti a presentare le loro pubblicazioni letterarie

La Promoter Arte, società che si occupa di mostre, editoria e comunicazione, si propone di creare nuovi e proficui rapporti di collaborazione, con autori e scrittori, affermati o emergenti, per supportarli efficacemente, dando loro l’opportunità di promuovere le loro pubblicazioni, con ottimi riscontri, di visibilità e di ritorno commerciale. Gli incontri letterari si svolgeranno presso la rinomata “Milano Art Gallery Spazio Culturale” situata in via G. Alessi n.11, nel cuore del capoluogo lombardo, in posizione centrale e ben fruibile, con i mezzi pubblici. La location, sarà predisposta al meglio e sarà possibile allestire anche un bookshop, destinato alla vendita dei libri, durante le presentazioni.

Il noto manager Salvo Nugnes, direttore di Promoter Arte e agente di illustri personaggi, organizza inoltre, con ampio consenso, di pubblico e di critica, il Festival Artistico Letterario “Cultura Milano” allo scopo di rendere la cultura accessibile a tutti, con eventi ad ingresso libero, che ospitano personalità di spicco, in ambito arte, letteratura, giornalismo, scienza, moda, musica. Tra gli illustri personaggi intervenuti: Margherita Hack, Vittorio Sgarbi, Corrado Augias, Umberto Veronesi, Francesco Alberoni, Patty Pravo, Antonino Zichichi, Silvana Giacobini, Mogol, Elio Fiorucci, Katia Ricciarelli, Vittorio Feltri.

Chi desidera ricevere ulteriori informazioni e ragguagli, sull’opportunità di presentare le proprie opere letterarie presso lo spazio culturale Milano Art Gallery, può contattare il numero 02-76280638 oppure inviare una mail, fornendo i dati di riferimento, a [email protected].

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Bancomail – Pinterest, il social che piace anche a Google

http://www.bancomail.it/blog/index.php/pinterest-il-social-che-piace-anche-a-google/
Nato nel marzo 2010, ma sbocciato tra il 2011 e il 2012, Pinterest è un social network basato sulla condivisione di immagini, non di quelle che eseguiamo con talento artistico – per queste c’è Flickr – né di quelle delle nostre vacanze – per quello c’è Facebook – e neppure di quelle per così dire on-the-go – per queste c’è Twitter-. Su Pinterest si condividono quelle foto che in ufficio attacchiamo alle bacheche in sughero e a casa sul frigo con una calamita.
Pinterest è un social network tra il didascalico e l’emozionale, che prende il nome dall’unione delle parole inglesi pinboard (bacheca) e interest (interesse). Lo scopo è quello di connettere le persone proprio ai loro interessi e anche il sistema di funzionamento tende a evidenziare questo aspetto. Gli utenti iscritti devono infatti creare tante lavagne quanti interessi desiderano condividere (viaggi e arredamento, per dirne due) e poi scegliere dove apporre le proprie puntine (pin) scegliendo da foto trovate in rete o pubblicate da altri pinners.
La qualità delle immagini, la tipologia e la loro preziosità ha portato i più attenti a confrontare Pinterest con Tumblr. Il primo, che al momento funziona con un invito* così rapido che è utile più a creare l’attenzione che a filtrare l’utenza, ha dalla sua un approccio più semantico e ordinato di Tumblr, nonché un gusto più specificatamente theme oriented.
La content curation è un fenomeno che si è evoluto significativamente nell’ultimo anno e che mira a raccogliere l’impressionante mole di contenuti prodotti fino ad oggi in un compendio dell’eccellenza. Social Network come Pinterest basati su questa caratteristica possono essere utili alle aziende per la valutazione della percezione e diffusione dei propri prodotti e servizi. Diversi brand hanno già colto l’opportunità di Pinterest e sfruttato il sistema di vetrine per ottenere maggiore visibilità.
Nordstrom appone le pin sulle ultime scarpe messe in vendita organizzandole in board tematiche, Whole Foods in aggiunta alle ricette che si possono fare con i propri prodotti in vendita, propone sulla sua pagina ispirazioni di arredamento cucina, impiattamento e riciclo. Nonostante Pinterest venga promosso in prima linea per attività più femminili, solo poco più della metà (il 58% a gennaio 2012) è effettivamente di sesso femminile. Per questo molti altri brand, come Mashable e Time Magazine, stanno utilizzando Pinterest per promuvoere trasversalmente le proprie storie. Much Better Adventures, agenzia di viaggi, attraverso le immagini propone invece i propri itinerari e HGTV, canale via cavo specializzato nella casa, propone una collezione di ispirazioni. Board collaborative sono quelle di Domestica e West Elm che sfruttano la possibilità di invitare gli utenti a inserire nelle proprie lavagne immagini non necessariamente autoreferenziali per stimolare più condivisioni.
Perché Pinterest è interessante nel marketing B2C e B2B?
Diversamente da Facebook e Twitter, che richiedono monitoraggio e attitudine al dialogo, Pinterest appare al momento come un social network poco impegnativo: l’interazione è ridotta al minimo. Lo sforzo richiesto al brand è di tipo semantico: tag corretti e board pertinenti. Il resto lo farà il sistema di ricerca.
Ovviamente, tag, descrizioni e titoli concorreranno a generare traffico verso il sito collegato al prodotto pinnato, grazie soprattutto all’attributo no follow assegnato ai contenuti repinnati, che fanno così riferimento esclusivamente alla fonte della prima immissione. Inoltre, superato un certo numero di condivisioni, le immagini vengono promosse nell’homepage di Pinterest aumentando senza dubbio la portata di diffusione.
Da giugno a dicembre del 2011, Pinterest ha avuto un incremento di utilizzo del 4.000%, un dato rilevante che giustifica, tra l’altro, l’interesse di Google nella sua acquisizione. Google, che dopo svariati insuccessi, sembra non riuscire ancora a eccellere nel mondo del social networking, secondo alcune fonti, sta cercando di mettere le mani su chi l’ha superato in visite nell’ultimo mese.
Il progetto, che Google ha già tentato di raggiungere con il fallito acquisto di Path (altro social network fresco di rilascio), sarebbe quello di integrare il sistema di Pinterest su Google+ in modo da creare (finalmente) un prodotto nuovo e davvero competitivo con i giganti dei social network.
La possibilità di seguire non esclusivamente un profilo, ma solo alcune delle board create, consente inoltre alle aziende di segmentare ancor meglio la diffusione dei contenuti senza creare fastidiose multicanalità per gli utenti con specifici interessi. Più le board saranno attinenti a un singolo tema e dunque di nicchia, più popolarità si otterrà.
La flessibilità di utilizzo di Pinterest (“pin what you know and love”) consente di poter condividere qualsiasi contenuto, purchè organizzato sotto un profilo logico. Condividete la vita nei vostri uffici come parte della vostra content strategy, ma utilizzate Pinterest per mostrare anche le vostre capacità e la vostra esperienza nel settore in cui operate. Bacheche aperte e collaborative vi consentiranno di creare un ambiente partecipativo e di non annoiare il vostro pubblico: ricordate sempre di allargare il campo. Pinterest, come ogni social network, guarda fuori da sé, non consideratelo come un doppione del sito web. Due buoni esempi italiani da cui trarre spunto sono Casa.it e COIN (da tempo attenta alle dinamiche social come avevamo già avuto modo di osservare) che fanno un uso di Pinterest decisamente più ampio ed emozionale di Benetton o Sisley.
Infine, due suggerimenti brevi, ma fondamentali:
• Non dimenticate di inserire il “pin it button” sul vostro sito per consentire ai vostri visitatori di pinnare autonomamente i vostri contenuti.
• Aggiungete il simbolo $ o £ ai vostri pin linkando la pagina di acquisto, il prezzo apparirà come label sulla vostra immagine e verrà incluso anche nella sezione Gift.

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Il Fake Party si avvicina: 18 febbraio 2009 al Victory Milano

La febbre del fake sta salendo e sta conquistando proprio tutti, così come continua a lievitare l’attesa del ‘Fake Party’ (v. gruppo ‘No Fake Party’ su Facebook) del 18 febbraio al Victory Milano, in via Borgogna 5 a Milano, a numero chiuso e ad invito. Le selezioni avverranno attraverso una valutazione dei contributi che i partecipanti dovranno inviare sull’argomento ‘fake’: è già in atto una grande raccolta di materiale creativo (testi, foto e video) sul concetto di ‘falso’. Se vi sentite “fake” inviate un contributo; se sarete selezionati, riceverete l’invito personale via mail. L’ultima frontiera del fake è questa: il vero che sembra finto! Sembra, infatti, che il fake abbia contagiato anche la moda. Forse è per questo che il fashion system ha preso in prestito la parola fake per indicare i bijoux e gioielli veri, lavorati in modo da sembrare finti: sono il must della prossima estate! Durante il party, bieche imitazioni (Spalmella contro Nutella, Cola contro Coca Cola..), una sfilata in abiti falsi su passerelle a ritmo di ‘Thriller’ dell’INvero per eccellenza Michael Jackson, falsi d’autore appesi alle pareti, notizie e personaggi falsi…Tra le brevi performance andrà in scena una preview ‘fake version’ di “Blackberry Love” di Anna Scardovelli, regia di Federico Cambria, uno spettacolo multimediale in cui teatro, video e telefonia si fondono (in cartellone dal 21 al 24 marzo al Teatro Libero di Milano). È attesa anche la presenza e una performance degli organizzatori del RomaEuropa FAKEfactory (nato dall’iniziativa “Freedom for Remix”).Gli organizzatori dell’evento credono fermamente nel ‘fake consapevole’ e non nelle contraffazioni!Fake Party.18 febbraio 2009. Milano, Victory Milano Lounge Cafè, via Borgogna 5 (a pochi passi dal Duomo). Strettamente ad invito. Per essere invitati, inviare il proprio contributo nel gruppo ‘No Fake Party’ su Facebook: http://www.facebook.com/group.php?gid=37962207983&ref=mfStay creatively tuned!

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