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L’impegno di Eni per l’ecosostenibilità ambientale

Sarà Venezia ad ospitare, il prossimo 26 aprile, la conferenza mondiale sul cold ironing, il sistema di alimentazione elettrica delle navi in banchina, che consente di spegnere i motori ausiliari delle navi attraccate, azzerando così le loro emissioni. Ultimamente, notizie ed eventi di questo genere si susseguono a ritmo sempre maggiore, e testimoniano un aumento della sensibilità, da parte di industria, servizi, piccola e media impresa, rispetto al tema dell’ ecosostenibilità ambientale. Eni, in qualità di azienda leader mondiale nei servizi petroliferi, è coinvolta sia nel processo di adeguamento degli obiettivi del mercato mondiale, che nello sviluppo di tecnologie e prodotti sempre più ecocompatibili.

Del resto, eco-sostenibilità ambientale vuol dire innanzitutto ridurre in maniera significativa i rischi e gli impatti locali su aria, acqua e suolo. Il tutto senza rinunciare alla competitività, ma anzi orientandola verso il raggiungimento di obiettivi condivisi e la salvaguardia del pianeta. D’altra parte, il Protocollo di Kyoto impone il contenimento delle emissioni di gas serra in tutti i settori di attività, vincolando fortemente il settore energetico che è basato sullo sfruttamento delle fonti fossili in cui è presente carbonio. Contenere le emissioni vuol dire ad esempio orientare gli approvvigionamenti energetici verso risorse come il gas naturale, una fonte che al pari del petrolio non è rinnovabile, ma che richiede una lavorazione meno costosa in termini di dispendio energetico e di prodotti di scarto. Un altro passo importante per l’ecosostenibilità ambientale è poi indubbiamente quello di dedicare risorse maggiori al carbon management e in particolare alla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche per il confinamento geologico, la biofissazione della CO2 e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili.

La prevenzione dell’impatto ambientale avviene anche e soprattutto grazie allo sviluppo di un know how adeguato. Una competenza tecnologica permette ad esempio di rilevare perdite minime di idrocarburi da tubazioni e serbatoi interrati e fuori terra, o di intervenire prontamente con operazioni di bonifica laddove si verificano casi di inquinamento. Eni è da sempre impegnata in prima linea in questa prospettiva di tutela e sostenibilità ambientale soprattutto attraverso i suoi studi, valutazioni ed investimenti in corso per raggiungere l’opzione “scarico zero”.

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Leader2000: lavapavimenti e spazzatrici “green”

Materiali di qualità per ridurre la produzione di rifiuti tecnologici, l’esclusiva tecnica del “taglio ad acqua” per i telai e le parti meccaniche: la tutela dell’ambiente inizia dalla progettazione e dalla costruzione.

Impatto ambientale, sostenibilità, riduzione degli sprechi energetici sono temi che toccano sempre più da vicino il mondo delle pulizie industriali. In particolare, Leader2000, specializzata nella progettazione e nella realizzazione di lavapavimenti industriali, spazzatrici e motoscope, mette in atto il massimo rispetto per l’ambiente fin dal momento della costruzione, con l’impiego di materiali di qualità, che hanno tempi di deterioramento molto lenti. Di conseguenza, le macchine hanno una vita più lunga e si riduce la quantità di rifiuti tecnologici prodotti. Ma non è tutto: l’elevata efficienza delle macchine permette di ridurre la quantità di detergenti e di acqua necessari. Meno sprechi e maggiore attenzione ai consumi sono i criteri che guidano Leader2000 nella progettazione delle proprie macchine per la pulizia industriale.

Il metodo produttivo di LEADER2000 è basato su sistemi a basso impatto ambientale, come l’utilizzo del “taglio ad acqua” nella realizzazione dei telai e delle parti meccaniche. Questa tecnica esclusiva può considerarsi uno dei sistemi più ecologici, dato che non produce rifiuti pericolosi, inoltre, l’abrasivo utilizzato non è tossico ma bensì un minerale inerte assolutamente naturale. In questo modo non vengono prodotte polveri, fumi o vapori nocivi all’ambiente interno o esterno.
Per LEADER2000 l’attenzione all’ambiente inizia dalla produzione. Ogni fase, dalla progettazione all’assemblaggio, viene seguita da uno staff specializzato con una cura quasi artigianale.
Il catalogo prodotti offre una vasta gamma macchine in grado di rispondere ad esigenze diverse: dalla Mini +, la lavasciuga agile e maneggevole, che grazie al suo speciale manubrio raggiunge anche gli spazi più angusti alla MIG 85-100, la lavasciuga per uso professionale con una pista di pulizia di 860 – 1000 millimetri, che agisce efficacemente su tutti i tipi di macchia sia in ambienti chiusi che all’aperto.

Per maggiori informazioni sui prodotti di Leader2000, fra cui motoscope, macchine lavapavimenti, detergenti per la pulizia e motoscope, vi invitiamo a visitare il sito www.leader2000.it
Contatti:
Layoutweb, Layout Advertising Group
Public Relation Department
Simona Bonati
E-mail: [email protected]
www.layoutweb.it

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Ambrogio Robot il tagliaerba partecipa a Sana 2011, salone internazionale del naturale

Il benessere fisico e mentale dell’individuo, il rispetto dell’ambiente, l’attenzione all’ecologia sono i presupposti che da sempre si celano dietro la filosofia imprenditoriale che ha portato alla progettazione di Ambrogio Robot, il rasaerba automatico. In questo contesto prende vita la partecipazione a Sana 2011 che si terrà a Bologna dall’8 all’11 di settembre presso il centro fieristico.

“Gli addetti al settore robotica e giardinaggio conoscono ormai molto bene il robot tagliaerba Ambrogio, piccolo efficiente e performante. È giunto dunque il momento di raggiungere nuove platee, di farsi apprezzare da chi è alla ricerca di strumenti che gli consentano di vivere in modo armonioso con il proprio tempo e con l’ambiente circostante”. Con queste poche, ma incisive, parole è stata presentata la partecipazione di Ambrogio alla fiera Sana 2011, una manifestazione a livello internazionale che trova ispirazione nel buon vivere, concetto che sempre più persone cercano di fare proprio per sottrarsi alla vita frenetica di oggi.

Un’edizione quella di quest’anno che ha tutte le caratteristiche per rappresentare una vera svolta per il salone, che diviene un punto di incontro e scambio dedicato al biologico e al naturale, nelle più ampie accezioni dei termini.

Ambrogio Robot ha fatto di sé un paladino del rispetto ambientale, non solo perché si prende cura dei prati e dei giardini, migliorandone l’aspetto ma soprattutto la vitalità in modo del tutto naturale. Sua prerogativa fondamentale è il ridotto impatto ambientale in fase produttiva così come durante lo svolgimento delle sue mansioni quotidiane: ridotti i consumi e i conseguenti costi, 0 l’inquinamento e le emissioni tossiche, diminuito l’impiego di concimi, diserbanti grazie all’effetto mulching che sminuzza l’erba durante il taglio e che la rende il fertilizzante ideale per conservare il manto erboso nelle migliori condizioni.

Con questi presupposti Ambrogio si guadagna a pieno titolo il diritto di partecipare a questo evento, mostrando a professionisti e non le sue indiscusse qualità tecnologiche e comunicando il profondo rispetto per l’ambiente in cui si trova ad operare.

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I pavimenti in cotto Il Palagio rivelano la loro anima Green

L’acqua, oltre ad essere il bene più prezioso per l’umanità tanto da essere considerato il petrolio del 21° secolo, è anche uno degli elementi alla base della produzione di pavimenti e rivestimenti in cotto. Il Palagio rivolge un’attenzione sempre più consapevole all’ambiente e nello specifico al riciclo dell’acqua all’interno del suo stabilimento produttivo. Adottare gli accorgimenti giusti per il risparmio dei consumi ed ottimizzarne il recupero, questi alcuni gli aspetti su cui si focalizza la mission aziendale del marchio di cotto imprunetino.

L’acqua insieme all’argilla è l’elemento chiave nella produzione di elementi in cotto: le prestigiose tavelle nascono per l’appunto dalla loro unione. Proprio per questo motivo Il Palagio ritiene che il riciclo dell’acqua, oltre ad essere un’importantissima risorsa per l’azienda in quanto permette notevoli risparmi energetici ed economici, rappresenti in realtà un atteggiamento responsabile nei confronti di un ambiente così generoso: “L’area imprunetina fornisce un’argilla di assoluta eccellenza che ci consente di produrre un prodotto di grande pregio, è nostro dovere osservare il territorio lavorando in modo da preservarlo”.

Il riciclo produce un risparmio di acqua pregiata, ne migliora la qualità dell’approvvigionamento, la rende disponibile per l’ambiente ed inoltre riduce la quantità di affluente trattato, che viene quotidianamente riversato in fiumi e mari in ogni angolo del pianeta, riducendo il conseguente inquinamento.

Nello stabilimento di Il Palagio si effettua un riciclo completo dell’acqua durante le varie fasi di lavorazione del cotto. I risultati, nel corso degli ultimi due anni, sono stati così eccellenti da aver portato ad una riduzione del consumo idrico annuale di circa i ¾. A livello produttivo l’unica acqua che viene effettivamente ancora dispersa  è quella sotto forma di vapore nella fase di essiccatura.

Infine Il Palagio si occupa anche di depurare l’acqua di servizi, docce, spogliatoi e mensa per mezzo di metodologie a basso impatto ambientale, quali i fanghi biologici, prima che essa venga scaricata nei corsi d’acqua, in modo da ridurre l’impatto sul sistema ecologico e sulle riserve idriche per uso alimentare.

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Un brand italiano a servizio della sicurezza e dell’innovazione

Francesco Morace affronta l’emozionalità all’interno dell’ambiente domestico unitamente alla presentazione da parte di FBS di una nuova concezione di finestra blindata. Il claim è ‘Non lasciamo entrare dalle finestre ciò che siamo riusciti a chiudere fuori con le nostre porte!’

Milano, Circolo della Stampa, 3 febbraio – FBS è un’azienda italiana che, da più di vent’anni, realizza a mano porte blindate che riassumono tutti gli attributi richiesti ai prodotti antieffrazione: innovazione nel disegno e nei materiali, attenzione all’estetica, artigianalità nella costruzione, garanzia, durata e multiprestazionalità delle funzioni. In riferimento a quest’ultima Silvano Forapan, Amministratore Delegato di FBS, dichiara: “Questo è un concetto che l’azienda porta avanti da tempo, come dimostrano le certificazioni dell’Istituto DIN Certco di Berlino a norma ENV 1627-30 in classe 3 e 4”.

Dopo essersi dedicata per un ventennio alla realizzazione artigianale delle porte di ingresso, FBS lancia ora sul mercato la prima finestra blindata. Il nuovo prodotto KomFort verrà presentato al Circolo della Stampa di Milano martedì 3 febbraio nella conferenza stampa “All’insegna della virtuosità italiana: l’innovazione delle porte d’ingresso e delle finestre multiprestazionali che trasformano la casa”.
Interverranno, oltre a Silvano Forapan, Gianluca Marrocu, Product Manager e responsabile commerciale FBS Srl e Francesco Morace, sociologo, scrittore e giornalista, Presidente di FutureConceptLab. Moderatore sarà Ennio Braicovich, Direttore editoriale Reed Business Information.

Tra i prodotti di punta dell’azienda la porta blindata PRECIOUS made with crystallized tm-swarovski elements, con inserimento di cristalli puri o di colore, la collezione delle porte d’ingresso STONE, con rivestimento di marmo o pietra naturale e il portoncino d’ingesso SUNGATE (creato con la collaborazione del Politecnico di Milano), la prima porta fotovoltaica multifunzionale e a prestazioni energetiche integrate ed autosufficienti che azzera costi energetici e impatto ambientale.

www.fbsblindate.com

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