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Immobili: in un anno i prezzi medi di vendita calano del 4,2%

Il mercato immobiliare italiano continua a soffrire ma se i primi mesi del 2013 non invertono la tendenza, quantomeno la arrestano in molte parti d’Italia. Questa è la prima conclusione a cui è giunto l’Osservatorio sul Mercato Immobiliare residenziale italiano condotto da Gruppo Immobiliare.it (www.immobiliare.it) e relativo non solo al secondo semestre 2012, ma anche al primo bimestre del 2013. Mentre a livello nazionale il prezzo medio degli immobili è diminuito del 4,2% su base annua, e del 2,6% su base semestrale, grandi e piccoli centri hanno evidenziato importanti differenze: «La flessione dei prezzi è stata comune su tutto il territorio nazionale – dichiara Guido Lodigiani, Direttore Corporate e Ufficio Studi di Gruppo Immobiliare.it ma nei comuni con oltre 250.000 abitanti la contrazione è stata del 6,5%, quasi doppia rispetto al -3,8% registrato nei centri con meno di 250.000 residenti».

Nord, Centro e Sud

Analizzando i dati relativi alle macro aree del Nord, del Centro e del Sud Italia, è evidente come la diminuzione dei prezzi richiesti per la vendita degli immobili sia stata maggiore nel Meridione. Qui, su base annua, il calo è stato pari al 7%, vale a dire più del doppio di quanto non sia stato nel Centro Italia (-3,3%) e comunque superiore anche rispetto al Settentrione, dove la diminuzione annuale è stata del 5%. Concentrandosi sul solo secondo semestre, invece, le differenze si fanno meno nette, ed è al Nord che i prezzi diminuiscono in maniera maggiore. Nelle regioni settentrionali gli ultimi sei mesi dell’anno hanno fatto registrare una flessione pari al 3,1%, mentre il Centro Italia ha chiuso il semestre con un -1,7% e le regioni del Sud con un -2,5%. I prezzi più alti per comprare casa sono stati richiesti, a dicembre 2012, in Centro Italia (2.665 €/al metro quadrato), mentre quelli più bassi al Sud (1.790€/al metro quadrato).

Affitti e Compravendite

Sia le domande di compravendita sia quelle di locazione diminuiscono ancora e, come rilevato già nel semestre scorso, continua a crescere l’interesse per gli affitti rispetto alle compravendite: nel corso del secondo semestre, infatti, il calo delle domande di compravendita è stato pari al 15%, quello delle domande di affitto all’11%. Al contrario, l’offerta immobiliare continua a crescere e, pur avendo subito un leggero calo nel mese di ottobre 2012, è aumentata in maniera pressoché costante fino a dicembre; anche gennaio e febbraio 2013 fanno registrare incrementi rispetto ai medesimi periodi dell’anno precedente, sia pure inferiori alla chiusura del 2012. Gli italiani, notoriamente popolo restio a concedere in affitto le proprie case, stanno però cambiando lentamente idea o, forse, fanno di necessità virtù. Ecco quindi che, in generale, in tutto il 2012 e nel primo bimestre 2013 la crescita dell’offerta di immobili in affitto è stata superiore a quella dell’offerta degli immobili in vendita nella misura del 6%; va detto tuttavia, che la disponibilità di immobili in vendita sul mercato italiano rimane superiore a quella degli immobili in affitto. Le più care e le meno costose Secondo i numeri dell’Osservatorio di Gruppo Immobiliare.it, nell’ultimo mese del 2012 le città più care d’Italia sono state quelle d’arte: in tutte il prezzo medio di vendita è stato superiore ai 4.000€ al metro quadro. Roma è prima con 4.742€ al metro quadro, seguita da Venezia (4.330€), Siena (4.175€) e Firenze (4.150€). Rimane fra le città più costose anche Milano (4.179€). Le meno care, invece, sono tutti capoluoghi di provincia del Sud e con una popolazione residente inferiore ai 250.000 abitanti: Caltanissetta (1.125€), Reggio Calabria (1.230€) e Vibo Valentia (1.240€).

I prezzi nel primo bimestre 2013

Se il quadro del 2012 è chiaro, i primi mesi di 2013 che segnali stanno dando? «Le realtà che hanno vissuto flessioni forti dei prezzi – continua Lodigiani sembrano essere avviate su una linea di maggior tranquillità». I prezzi nelle città con oltre 250.000 abitanti appaiono quasi in stallo con una diminuzione, nel primo bimestre del 2013, di appena lo 0,6%; meglio di quanto rilevato nei comuni con meno di 250.000 residenti, dove il dato arriva a -1%. Medesimo discorso anche per le macro aree italiane: il Centro Italia, fino ad oggi più restio ad abbassare i prezzi, nei primi due mesi del 2013 ha fatto registrare una contrazione degli importi richiesti pari all’ 1,6%. Dato molto più forte rispetto sia al -0,6% del Nord sia al -0,2% del Sud.

Le variazioni nei 20 capoluoghi di regione

Ecco di seguito le variazioni di prezzo al metro quadro rilevate nei 20 capoluoghi di regione italiani:

Regione Città Var. II Sem 2012 Var. Anno 2012 Var. I bimestre 2013
Abruzzo L’Aquila

-0,1%

0,6%

-0,2%

Basilicata Potenza

-3,6%

-1,3%

0,2%

Calabria Catanzaro

2,4%

-2,2%

-8,6%

Campania Napoli

-0,2%

-5,7%

0,0%

Emilia R. Bologna

-3,4%

-8,1%

-1,8%

Friuli V.G. Trieste

-4,1%

-0,1%

0,0%

Lazio Roma

-3,0%

-4,0%

0,0%

Liguria Genova

-1,4%

-2,1%

-3,0%

Lombardia Milano

-1,1%

-2,9%

0,0%

Marche Ancona

-2,9%

-1,0%

-2,9%

Molise Campobasso

-4,1%

-4,6%

0,1%

Piemonte Torino

-1,8%

-3,3%

0,0%

Puglia Bari

-3,8%

-5,2%

-0,3%

Sardegna Cagliari

-10,9%

-12,7%

0,5%

Sicilia Palermo

-1,6%

-9,0%

-4,1%

Toscana Firenze

-2,8%

-4,8%

0,0%

Trentino A.A. Trento

-1,4%

-1,7%

-1,9%

Umbria Perugia

-5,4%

-6,9%

-3,5%

Valle d’Aosta Aosta

-9,8%

0,4%

-0,2%

Veneto Venezia

-2,6%

-10,4%

-0,5%

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Mercato immobiliare: prezzi medi di vendita in calo del 2,7%

Se il sogno degli italiani è sempre la casa ora, complice la crisi, l’obiettivo non è più l’acquisto bensì l’affitto: secondo Immobiliare.it nel primo semestre 2012 la domanda di immobili in locazione è cresciuta a un ritmo due volte superiore rispetto a quella degli immobili in vendita e il trend si conferma anche sul fronte dell’offerta.

Queste le prime evidenze emerse dall’analisi del mercato immobiliare residenziale nel primo semestre 2012, elaborata da Immobiliare.it (www.immobiliare.it) sulla base delle rilevazioni effettuate sugli oltre 700.000 annunci presenti quotidianamente sul sito. Lo studio rivela che, da gennaio a giugno, il prezzo medio di vendita delle abitazioni nei capoluoghi italiani è sceso del 2,7%.

«La difficoltà ad ottenere un mutuo ha reso l’iter per l’acquisto di una casa sempre più complesso – dichiara Guido Lodigiani, Direttore Corporate e Ufficio Studi di Gruppo Immobiliare.ited è naturale che gli Italiani abbiano dirottato il loro interesse verso soluzioni in affitto, pur perdendo i vantaggi del risparmio forzoso che garantisce l’acquisto di una casa; il calo dei prezzi di vendita degli immobili è diretta conseguenza di questo fenomeno».

Domanda e offerta nel primo semestre 2012

Le rilevazioni sul fronte della domanda di compravendita indicano un trend positivo, interrotto solo nel mese di giugno, che ha portato a una crescita complessiva della domanda del 10%. Un dato positivo, ridimensionato però se confrontato con il ritmo di crescita (doppio) della domanda di appartamenti in locazione. Anche sul fronte dell’offerta di case in vendita si registra un incremento deciso (+9%), ma, ancora una volta, inferiore a quello che ha interessato gli affitti (+16%).

Le ragioni del fenomeno non sono da ricercare solo nelle dinamiche dell’economia, ma anche nei cambi normativi che hanno interessato il settore immobiliare. È questo il caso dei tanti proprietari di immobili, magari con necessità di liquidità e difficoltà di vendita, che hanno preferito concedere in locazione il bene posseduto per evitare di sostenere la nuova tassazione IMU per immobili inutilizzati.

Il fattore prezzo

Analizzando le città italiane dal punto di vista sia geografico sia di densità di popolazione, si nota come tutto il territorio nazionale sia contraddistinto da un calo dei prezzi medi di vendita. La maglia nera spetta al Sud e alle isole – con la Sardegna che raggiunge quasi il -7%, seguita da Basilicata e Puglia che si attestano a -4% – anche se al Nord non va meglio, con decrementi che superano il 5%, fatta eccezione per Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige dove si segnalano dati positivi. Solo il Centro Italia sembra tenere: qui il livello di decrescita si arresta all’1,1% e l’Abruzzo – unica regione italiana – segna dati positivi in ogni Provincia.

Se si tiene conto delle dimensioni delle città, invece, si registrano significative differenze: nei centri di grandi dimensioni (che superano cioè i 250 mila abitanti) la contrazione dei prezzi è stata, in media, più rilevante (-3,4%) rispetto a quella evidenziata nelle città più piccole (-1,5%). Tra i capoluoghi fanalino di coda della classifica è la città di Venezia (-8,0%) seguita da Palermo (-7,5%), mentre Roma e Milano “tengono” registrando rispettivamente -1,0% e -1,9%.

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Guido Lodigiani è il nuovo Direttore Corporate di Gruppo Immobiliare.it

Dopo oltre 13 anni passati in Tecnocasa e altri 4 anni in cui ha fatto parte del gruppo immobiliare Gabetti, Guido Lodigiani ha assunto dallo scorso primo settembre il ruolo di  Direttore Corporate in Gruppo Immobiliare.it (www.immobiliare.it).

Nato a Milano nel 1968, laureato in Marketing in Bocconi nel 1992, Guido Lodigiani comincia la sua carriera all’interno dell’Ufficio Studi di Tecnocasa nel 1993; per questa società ha curato la pubblicazione dell’Osservatorio Immobiliare, di cui è stato Direttore Responsabile e, dal 1998, Lodigiani diventa in Tecnocasa anche Direttore Marketing.

Nel 2007 Guido Lodigiani fa il suo ingresso nel gruppo Gabetti, dove ricopre la carica di Direttore Ufficio Studi, e partecipa alla progettazione di Gabetti Valore. Dal 2008 collabora anche con Patrigest, società di consulenza del  gruppo, che si occupa di ricerche di mercato e  valutazioni.

Col nuovo incarico, diventato effettivo dal primo settembre 2011, Guido Lodigiani porterà Gruppo Immobiliare.it ad esser un interlocutore ideale e ancora più qualificato verso i  clienti di grandi dimensioni comprendendone appieno la complessità e peculiarità.

Il lavoro di Lodigiani permetterà, inoltre, di organizzare e valorizzare l’enorme patrimonio informativo residenziale e commerciale a disposizione del Gruppo Immobiliare.it nei confronti di tutti coloro che sono interessati ad avere una visione completa delle dinamiche del mercato immobiliare nazionale o locale.

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