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Psico-grafologia dei legami d’amore di Lidia Fogarolo, Graphe.it edizioni

Perché gli opposti si attraggono e i simili si comprendono? Una domanda complessa quella a cui desidera rispondere nel suo breve saggio, Graphe.it edizioni, la dottoressa Lidia Fogarolo, analista e perita grafologa. Una questione che vede coinvolte milioni di persone, un quesito che ognuno o di noi ha cercato di affrontare almeno una volta nella vita.

Il saggio Perché gli opposti si attraggono e i simili si comprendono? Psico-grafologia dei legami d’amore attraverso l’utilizzo di decine di scritture, alcune di coppie famose come John F. Kennedy e Jacqueline Bouvier, Adolf Hitler ed Eva Braun o Bob Dylan e Joan Baez, e la loro analisi eseguita per essere comprensibile da tutti, usa l’analisi grafologica per individuare quei tratti caratteristici dei legami d’amore capaci di chiarire alcune delle motivazioni che spingono l’individuo a innamorarsi e a condividere il proprio mondo interiore con qualcun altro.

Lidia Fogarolo usa la grafologia per rispondere alla classica domanda: Perché sono attratta da lui/lei? Il libro analizza le relazioni amorose partendo da un presupposto semplice, ma non sempre evidente: la somiglianza è alla base della comprensione.

Ci si rende conto che, di fronte a sentimenti così intensi, può sembrare ingenuo parlare di leggi psichiche che regolano la passione amorosa; eppure, anche se resta impossibile prevedere quale sarà l’individuo specifico che farà scoccare la freccia di Cupido, l’analisi grafologica è in grado

di chiarire alcune delle motivazioni che spingono un individuo ad avventurarsi oltre i confini entro i quali di solito rimane rinchiuso, per condividere il suo mondo interiore. Per fare questo chiediamo aiuto anche alla psicologia che ci spiega quali sono i prerequisiti di base che innescano la spinta a creare legami amorosi più o meno intensi.

Un saggio intenso, volutamente ideato per far riflettere il lettore, un concentrato di psicologia, scritto anche per chi non conosce e non ha mai affrontato lo studio della grafologia.

Nessuno può conoscere il destino di un essere umano, eccetto la parte profonda interiore dell’individuo

 

Lidia Fogarolo

Lidia Fogarolo è laureata in psicologia e specializzata in grafologia. Lavora come analista e perita grafologa, è consulente tecnico di tribunale nei procedimenti di verificazione di scritture e docente di grafologia applicata alle dinamiche interpersonali. Con EMP ha già pubblicato Il segno grafologico come sintesi psicologica (2011) e Tratti di personalità nella scrittura (2012).

Graphe.it edizioni

Nata nell’estate 2005, la Graphe.it edizioni è il coronamento di un desiderio tanto profondo da poter essere catalogato come “sogno” e, come casa editrice, pur nella sua ridottissima dimensione, desidera coltivare i “sogni” nella vita di ogni giorno convinti che, come sosteneva A. Schopenhauer, la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro; leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. La Graphe.it edizioni si propone di dare voce a scrittori, esordienti o meno, che abbiano qualcosa da dire in “maniera nuova” e che, forse, non trovano ascolto… Opera in una dimensione che potremo definire “artigianale” – una decina di libri l’anno – che consente di instaurare rapporti umani prima ancora che professionali.

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Graphe.it edizioni presenta: L’uomo solo e la formica di Alessandro Petruccelli

La formichina di Alessandro Petruccelli è davvero particolare, oltre a un coraggio da leone riesce a trasformare le sue paure in poesie, e rima dopo rima le sue avventure si trasformano in storie da raccontare ai bambini.

L’uomo solo e la formica è una favola per bambini dai 6 ai 10 anni, ma sembra che conquisti anche i più piccoli, scritta da Alessandro Petruccelli, illustrazioni di Emiliano Billai, Graphe.it edizioni in collaborazione con La Libreria di Margherita.

Una favola per grandi e piccini, una raccolta di poesie.

La formica dopo un incidente causato da una rondine, distratta, si perde in città, tra l’indifferenza generale e la tanta paura di finire sotto le auto, la formica riesce a catturare l’attenzione di un uomo che affascinato dalla sua particolare dote poetica accetta di accompagnarla dove potrà trovare una nuova famiglia.

Una storia semplice, che sta già conquistando i cuori dei bambini:

«La formica può parlare perché sta dentro un racconto e così la storia è più bella, perché c’è più fantasia e con la fantasia si può capire quello che la formica vuole dire. » Alessandra, 6 anni.

«La storia della formica è bella, e a lei piace stare sopra al naso del signore simpatico. La formica sta attenta con le macchine, come la Giulia.» Giulia, 3 anni.

Stampato su carta riciclata.

La collana I libri di Margherita

è realizzata in collaborazione con

LA LIBRERIA DI MARGHERITA – Formia (Lt)

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Odisseo e le onde dell’anima di Roberto Fantini, Graphe.it edizioni

Chi, vivendo, finge il sognare, sognando, in realtà, finge di vivere.

Lo conosciamo come Ulisse, ma i greci lo chiamavano Odisseo, lo scrittore Roberto Fantini affronta un viaggio insolito in compagnia dell’ amato eroe, Odisseo e le onde dell’anima, Graphe.it edizioni 2013, si presenta come un cammino introspettivo, analitico, la fine di una gloriosa vita.

Odisseo vaga. Odisseo va pensando che il suo vagare è come il sorriso dell’infinito, che il suo vagare è un eterno rilanciarsi di dadi, sa che la sua ricerca rincorre qualcosa che esiste soltanto nel suo cercarla; sa che se la sua vela si gonfia, la sua meta forse è già trovata.

Roberto Fantini accoglie un eroe umano, debolezze e virtù si presentano nella loro totale bellezza, fondendosi nello sfondo della sofferenza, della vecchiaia.

Odisseo ha paura del male fisico.

Nel cuore di Odisseo riaffiorano frantumi di ricordi, echi del passato, fantasmi della sua inquieta esistenza. Con loro, il vecchio Odisseo impara a dialogare, senza smettere mai di gettare lo sguardo verso i confini dell’Essere.

Il suo viaggio diventa il nostro viaggio, un confronto inesorabile che ci obbliga a fermarci per raccogliere i pensieri; un viaggio che il lettore è invitato a fare, sospinto da una bruniana ansia di infinito per approdare al sentimento dell’Unità della Vita cantato da tutti i grandi mistici.

Odisseo continua il suo andare, metà vagabondo dei mari, metà pellegrino dell’anima.

L’errore più grande di tutta la mia vita è forse questo: avere avuto la presunzione di andare da qualche parte, cercando qualcosa

Roberto Fantini

Insegna filosofia e storia in un liceo classico. Si occupa di educazione ai diritti umani all’interno di Amnesty International. Ha pubblicato: Pena di morte: parliamone in classe (2006); Liberarsi dalla paura. Tutela dei diritti umani e “guerra al terrore” (2007); Una giornata particolare (in collaborazione con Antonio Marchesi – 2010) e La morte spiegata ai miei figli (2010).

Cura la rubrica Human Rights per Free Lance International Press.

Dal 2004 si dedica anche alla pittura, partecipando a mostre collettive e personali il cui ricavato è stato destinato a Emergency e ad Amnesty International.

Nel 2012 per la Graphe.it edizioni ha pubblicato Il cielo dentro di noi. Conversazioni sui diritti umani (sul mondo che c’è e su quello che verrà).

Graphe.it edizioni

Nata nell’estate 2005, la Graphe.it edizioni è il coronamento di un desiderio tanto profondo da poter essere catalogato come “sogno” e, come casa editrice, pur nella sua ridottissima dimensione, desidera coltivare i “sogni” nella vita di ogni giorno convinti che, come sosteneva A. Schopenhauer, la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro; leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. La Graphe.it edizioni si propone di dare voce a scrittori, esordienti o meno, che abbiano qualcosa da dire in “maniera nuova” e che, forse, non trovano ascolto… Opera in una dimensione che potremo definire “artigianale” – una decina di libri l’anno – che consente di instaurare rapporti umani prima ancora che professionali.

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Graphe.it edizioni presenta: Dal Vesuvio alla steppa. Il teatro di Eduardo in russo di Natale P. Fioretto

Il nuovo libro della collana Parva, Graphe.it edizioni, si rivolge principalmente ai traduttori, professionisti così importanti per la letteratura mondiale, spesso confinati all’ombra dello scrittore. Il breve saggio Dal Vesuvio alla steppa. Il teatro di Eduardo in russo, di Natale P. Fioretto, si concentra sulle tecniche messe in campo dal traduttore per trasferire senza troppi sconvolgimenti e “tradimenti” un testo da un ambito culturale a un altro.

«Il traduttore unisce in sé i tratti dello scrittore e dello scienziato. Mentre i tratti dello scienziato sono nascosti in profondità, quelli dello scrittore emergono chiaramente.»

La rilettura di uno dei capolavori del teatro eduardiano affronta il difficile lavoro del traduttore in generale e nel particolare nell’ambito teatrale, non a caso dice Eduardo: Il teatro è parole di voce e non d’inchiostro.

La lingua ci mette a diretto contatto con la storia del popolo di cui è l’espressione, dal momento che non è solo un mezzo cognitivo, ma anche il luogo della conservazione, il deposito delle esperienze e del sapere dell’intera generazione. La ragion d’essere della comunicazione è il messaggio, che però non è l’unico elemento che la costituisce, essendo infatti permeato dall’indice che rivela contemporaneamente, e involontariamente, l’umore del momento, il carattere, la condizione sociale, il livello culturale dell’emittente.

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Racconti popolari giapponesi di Adriana Lisboa, Graphe.it edizioni

Per ricordare, e mai dimenticare, le oltre 30.000 vittime del terremoto, e successivo tsunami, che ha colpito le regioni di Sendai e del Tōhoku, l’11 marzo 2011, la Graphe.it edizioni presenta Racconti popolari giapponesi di Adriana Lisboa.
La grazia e l’incanto delle parole proprie della tradizione orale, fiabe e favole, riportate con estrema semplicità e amore nei confronti della cultura giapponese, rendono Racconti popolari giapponesi un opera unica, capace di trasportare il lettore, attraverso un lento incedere narrativo, dal mondo reale a quello onirico e fantastico tipicamente nipponico: la tartaruga marina, il cappello di bambù, la dama della neve, la teiera magica, la gru e il bambino-pesca.
Sei storie tratte dalla cultura nipponica, rivisitate e narrate dall’autrice brasiliana, che ne è venuta a conoscenza durante un viaggio nel paese del Sol Levante.
L’autrice sottolinea in diverse interviste come a suo avviso tutta la buona letteratura è universale, perché la buona letteratura si distacca da tutto ciò che è infimo e personale e si avvicina a un ambito universale e per questo universalmente comprensibile.
Questi racconti – i cui protagonisti conducono una vita frugale all’insegna di valori essenziali – sono metafora del comportamento umano, confermando la capacità della letteratura giapponese di oltrepassare i confini geografici.

Traduzione: Natale Fioretto

Cosa potrebbe e dovrebbe colpire il lettore nella lettura dei Racconti popolari giapponesi?
La bellezza visiva delle storie giapponesi, che spero di aver onorato nel momento della scrittura, e tutto il sentimento che la plasticità ci trasmette oltre alla lealtà presente in tanti momenti di questi racconti.
Adriana Lisboa

Adriana Lisboa è nata a Rio de Janeiro nel 1970. Laureata in Musica con un Master in Letteratura brasiliana, ha vissuto a lungo in Francia, dove si esibiva come cantante jazz. Attualmente vive in Colorado. Ha pubblicato dieci libri, tra romanzi, raccolte di racconti e di poesie e volumi per bambini.

Considerata una delle più importanti scrittrici brasiliane, ha vinto il prestigioso premio José Samarago con il romanzo Sinfonia em branco (2001). Tra gli altri, vale la pena ricordare: Azul-Corvo (2010), Rakushisha (2007) e Um beijo de colombina (2003). Nel 2012, inoltre, Eduardo Montes-Bradley ha realizzato Lisboa, un documentario sulla vita della scrittrice.

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Per vivere senza crudeltà sugli animali, del beato Tito Brandsma. Graphe.it edizioni

La Graphe.it edizioni inaugura la nuovissima collana Parva, saggi brevi proposti per porre domande e far scaturire riflessioni. Letture intense, curate da specialisti di vari settori del sapere umano che invitano a fermarsi e chiedersi cosa poter fare perché l’incendio possa divampare.

Parva scintilla magnum saepe excitat incendium. 
Una piccola scintilla è spesso causa di un grande incendio.

Il primo saggio della collana è Per vivere senza crudeltà sugli animali del beato Tito Brandsma, il libro riporta, per la prima volta in lingua italiana, la conferenza dell’autore Insegnare la prevenzione della crudeltà verso gli animali, del 1936.

«Non dovremmo dar per scontata la natura, come se non avesse nulla da dirci. Noi possiamo trovare una grande gioia nella natura, ma dobbiamo anche permettere al nostro intelletto, dopo averlo posto in ascolto, di parlarci a sua volta».

Attraverso il supporto di poche curate pagine, il testo sottolinea quanto troppo spesso ci dimentichiamo di far parte di un tutto e usiamo, noi esseri umani, il diritto di superiorità verso la natura, natura che da sempre è simbolo di perfezione.
Per vivere senza crudeltà sugli animali affronta l’etica animale da un punto di vista prettamente cristiano: amando Dio, l’uomo deve necessariamente amare anche ciò che Dio ama, ovvero la natura che ha voluto e creato. Non solo, l’amore verso gli animali rappresenta anche un interesse per gli esseri umani: amare gli animali ci rende più facile amarci gli uni gli altri.

Prefazione di Leonardo Caffo, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione, Università degli studi di Torino.

beato Tito Brandsma

Tito Brandsma (1931) nasce nel 1881 a Bolsward, nel nord dell’Olanda. A diciassette anni entra nell’Ordine Carmelitano presso il convento di Boxmeer e, nel 1905, viene ordinato sacerdote. Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia a Roma, nel 1909 torna in Olanda, dove si dedica all’insegnamento ai frati carmelitani e si inserisce nel mondo del giornalismo, collaborando con numerose testate e fondando la rivista Karmelrozen. Nel 1923 viene nominato professore all’Università Cattolica di Nimega e, nel 1932, riceve la carica di Rettore Magnifico. Tre anni più tardi diventa assistente nazionale dei giornalisti cattolici, incarico che terrà fino alla sua morte, avvenuta a Dachau nel 1942. Papa Giovanni Paolo II lo dichiara beato, martire per la fede, nel 1985.

Graphe.it edizioni

Nata nell’estate 2005, la Graphe.it edizioni è il coronamento di un desiderio tanto profondo da poter essere catalogato come “sogno” e, come casa editrice, pur nella sua ridottissima dimensione, desidera coltivare i “sogni” nella vita di ogni giorno convinti che, come sosteneva A. Schopenhauer, la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro; leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. La Graphe.it edizioni si propone di dare voce a scrittori, esordienti o meno, che abbiano qualcosa da dire in “maniera nuova” e che, forse, non trovano ascolto… Opera in una dimensione che potremo definire “artigianale” – una decina di libri l’anno – che consente di instaurare rapporti umani prima ancora che professionali.

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Graphe.it edizioni in collaborazione con La Libreria Margherita presentano: La mucca Sposella di Alessandro Petruccelli

I bambini conoscono gli animali, li amano, soprattutto quelli della fattoria, in particolare le mucche, grandi e belle, ma a volte non sono a conoscenza delle reali condizioni di vita imposte dall’uomo, e quando capiscono vengono spesso infuocati dal desiderio di salvarli.

La mucca Sposella di Alessandro Petruccelli, Graphe.it edizioni in collaborazione con La Libreria Margherita, è un libro illustrato per bambini dai 6 ai 10 anni; i testi e le splendide illustrazioni di Emiliano Billai accompagnano il bambino nella storia di Sposella, la mucca, e del suo amico Simone, un bambino deciso a salvarla.

La mucca Sposella è in un grosso guaio: il suo padrone non c’è più e lei è stata venduta. Ora vive in una stalla piccola e senza luce, non ha più da assaggiare le erbe fresche dei prati e il suo futuro è assai incerto. Per fortuna un giorno il piccolo Simone passa proprio di là…

Stampato su carta riciclata

La collana I libri di Margherita

è realizzata in collaborazione con

LA LIBRERIA DI MARGHERITA – Formia (Lt)

www.lalibreriadimargherita.com

 Graphe.it edizioni

Nata nell’estate 2005, la Graphe.it edizioni è il coronamento di un desiderio tanto profondo da poter essere catalogato come “sogno” e, come casa editrice, pur nella sua ridottissima dimensione, desidera coltivare i “sogni” nella vita di ogni giorno convinti che, come sosteneva A. Schopenhauer, la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro; leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. La Graphe.it edizioni si propone di dare voce a scrittori, esordienti o meno, che abbiano qualcosa da dire in “maniera nuova” e che, forse, non trovano ascolto… Opera in una dimensione che potremo definire “artigianale” – una decina di libri l’anno – che consente di instaurare rapporti umani prima ancora che professionali.

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Il mestiere di leggere, di Rogelio Guedea. Un saggio dalla parte del lettore – Graphe.it edizioni

La Graphe.it edizioni presenta Il mestiere di leggere di Rogelio Guedea, un saggio lucido, ironico, capace di incuriosire, un saggio dalla parte del lettore.

Troppo spesso la letteratura ci costringe a concentrarci sullo scrittore, sulla sua biblioteca, dove viene ritratto, o sulla sua scrivania, per non parlare delle letture d’infanzia e attuali; Rogelio Guedea decide che è giunta l’ora di cambiare punto di vista e sente la necessità di affrontare la categoria del lettore, perché varia e sempre in evoluzione.

Guedea si sofferma sul piacere del lettore, piacere dato, non sempre, dalla lettura, sottolineando come lo stesso libro può diventare buono o cattivo a seconda del momento, fino a sostenere chesono i libri a cercare il lettore, e spesso li scelgono a caso.

Divertente, Il mestiere di leggere affronta la cultura della letteratura con ironia sfrontata, riuscendo contemporaneamente a puntare l’attenzione sui capolavori intramontabili che ancora oggi accompagnano la sua storia.

Definito dallo stesso autore un omaggio alla lettura, Il mestiere di leggere è dedicato ad ogni lettore che ama abbandonarsi al piacere di leggere.

Ogni lettura, quando è vera,

cercherà in tutti i modi di rispondere

alla seguente domanda: «Chi sono?»”

Rogelio Guedea (Colima, Messico, 1974) è poeta, saggista, narratore e traduttore. Laureato in legge e in lingua e letteratura spagnola presso l’Università di Colima (Messico) e dottore in lettere presso l’Università di Córdoba (Spagna) è autore di premiati libri di poesia e di narrativa.

Attualmente scrive per i giornali messicani Ecos de la Costa e La Jornada Semanal e insegna letteratura latinoamericana presso il Dipartimento di Lingue e Culture dell’Università di Otago in Nuova Zelanda

Graphe.it edizioni

Nata nell’estate 2005, la Graphe.it edizioni è il coronamento di un desiderio tanto profondo da poter essere catalogato come “sogno” e, come casa editrice, pur nella sua ridottissima dimensione, desidera coltivare i “sogni” nella vita di ogni giorno convinti che, come sosteneva A. Schopenhauer, la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro; leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. La Graphe.it edizioni si propone di dare voce a scrittori, esordienti o meno, che abbiano qualcosa da dire in “maniera nuova” e che, forse, non trovano ascolto… Opera in una dimensione che potremo definire “artigianale” – una decina di libri l’anno – che consente di instaurare rapporti umani prima ancora che professionali.

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La dimensione del quotidiano di Carlos Mesters. Graphe.it edizioni

Graphe.it edizioni presenta La dimensione del quotidiano. Breve commento ai salmi del pellegrino di Carlos Mesters, una moderna chiave di lettura dei Salmi del pellegrino.

I salmi del pellegrino formano una serie di quindici salmi nel salterio (dal salmo 120 al 134). Sono salmi brevi. Il popolo li pregava nei pellegrinaggi, salendo verso il Tempio di Gerusalemme. Per questo erano detti anche cantici delle ascensioni. Dicevano: «Venite, saliamo sul monte del Signore» (Is 2,3); «Su, saliamo a Sion, andiamo dal Signore, nostro Dio» (Ger 31,6). Erano chiamati anche canti graduali o canti dei gradini, probabilmente a motivo della larga e maestosa scalinata di quindici gradini che dava accesso al Tempio di Gerusalemme. Da qui, forse, il perché la serie conta esattamente quindici salmi.

I pellegrinaggi a Gerusalemme si facevano tre volte l’anno, nelle tre grandi feste: la festa degli Azzimi o Pasqua, la festa del Raccolto o Pentecoste e le feste delle Tende o dei Tabernacoli (cfr Es 23, 14.17). Arrivavano a piedi dai luoghi più remoti della Palestina.

Il libro dei salmi fu completato nel IV o III secolo a.C. Difficile stabilire una data precisa. La serie dei salmi del pellegrino esisteva già prima del libro dei salmi e venne inserita nel libro stesso. I quindici componimenti sono di epoche e luoghi diversi. Alcuni, forse, di prima dell’esilio, all’epoca dei Re. La maggioranza, tuttavia, fu composta dopo l’esilio, verso il V o IV secolo a.C.

 Nonostante siano brevi i salmi del pellegrino nascondono una grande ricchezza. Sono un esempio concreto di come in quel tempo il popolo pregava e si metteva in contatto con Dio. Questi quindici salmi aiutavano il popolo a riconoscere le tracce di Dio nei fatti della vita dal momento che trasformavano tutto in preghiera, anche le cose più comuni della vita di ogni giorno. In maniera molto semplice, rivelano la dimensione del quotidiano.

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La dispensa delle spezie e delle erbe, Graphe.it edizioni

Graphe.it edizioni presenta La dispensa delle spezie e delle erbe. Cucinare con le spezie e le erbe aromatiche di Roberto Russo e Natale P. Fioretto.

Il libro si presenta come un interessante prontuario-ricettario, un aiuto per utilizzare al meglio spezie ed erbe che si trovano nelle nostre cucine.

Il profumato e misterioso mondo delle spezie è, da sempre, fonte di ispirazione non solo per narrazioni dai risvolti ora piccanti ora incantati, ma anche per i molti piatti che ogni giorno prepariamo per nutrirci. Nelle pagine del libro vengono presentate le spezie e le erbe aromatiche, le loro caratteristiche, i pregi e gli usi con alcune schede di approfondimento.

Il peperoncino (capsicum annuum), chiamato anche «capsico», «pepe cornuto» o «pepe rosso», è una pianta erbacea annuale, originaria del Messico e appartenente alla famiglia delle Solanacee. Ha fusto eretto, foglie strette di un bel colore verde, mentre i fiori bianchi presentano una particolare forma a stella con stami di colore giallo. Il frutto, ovvero il peperoncino vero e proprio, è una bacca che può avere colore rosso, verde o giallo e che ha dimensioni e forma diverse in base alla varietà. Ha forma bislunga e conica «a sigaretta», con l’apice appuntito e a volte ricurvo, oppure tondeggiante, «a ciliegia». Internamente possiede numerosi semi a forma di piccoli dischetti giallognoli, nei quali si

trova la maggior concentrazione di capsaicina.

Natale Fioretto

Docente di lingua italiana e di traduzione dal russo presso l’Università per Stranieri di Perugia. Si occupa da anni di metodologia dell’insegnamento della lingua italiana come L2. È appassionato di Valdo di Lione e Francesco d’Assisi. Oltre a varie pubblicazioni, per la Graphe.it ha curato la traduzione in italiano delle opere di Mario Quintana.

Roberto Russo:

Nato a Roma e vive a Perugia. Dottore in letteratura cristiana antica greca e latina, è appassionato del profeta Elia. Segue due motti: “Nulla che sia umano mi è estraneo” (Terenzio) e “Ogni volta che sono stato tra gli uomini sono tornato meno uomo” (Tommaso da Kempis). In questa tensione si dilania la sua vita. Tra le altre cose, è blogger su varie testate di nanopublishing.

Graphe.it edizioni

Nata nell’estate 2005, la Graphe.it edizioni è il coronamento di un desiderio tanto profondo da poter essere catalogato come “sogno” e, come casa editrice, pur nella sua ridottissima dimensione, desidera coltivare i “sogni” nella vita di ogni giorno convinti che, come sosteneva A. Schopenhauer, la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro; leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. La Graphe.it edizioni si propone di dare voce a scrittori, esordienti o meno, che abbiano qualcosa da dire in “maniera nuova” e che, forse, non trovano ascolto… Opera in una dimensione che potremo definire “artigianale” – una decina di libri l’anno – che consente di instaurare rapporti umani prima ancora che professionali.

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Il crocifisso e l’Islam Dialogo fra due religioni di Paolo Quaglia Graphe.it edizioni

Graphe.it edizioni presenta Il crocifisso e l’Islam. Dialogo fra due religioni di Paolo Quaglia, un tentativo di dialogo tra la religione cristiana e quella musulmana, partendo dal simbolo della croce. Da un lato, Paolo Quaglia presenta l’origine dell’immagine del crocifisso nella cultura cristiana, il suo occultamento nei primi secoli, il suo rifiuto da parte degli iconoclasti e la sua ricomparsa nel periodo carolingio. Dall’altro lato l’autore espone la nascita della religione islamica, evidenziano le cause che hanno portato i musulmani all’avversione nei confronti di ogni raffigurazione di persone o cose realmente esistenti.

Un dialogo tra due religioni, quello proposto nel libro, che si traduce anche in un aiuto per quanti vogliano conoscere gli insegnamenti fondamentali dell’Islam e un invito ai musulmani a tollerare quanto proviene da religioni e culture diverse.

Solo chi comprende è meno propenso a condannare. La comprensione è il primo passo verso la tolleranza ed è ciò che attesta il raggiungimento di un certo grado di civiltà.

 È necessario precisare che in quel periodo esistevano molte diversità tra Oriente e Occidente, soprattutto perché i popoli vivevano nell’isolamento e le comunicazioni erano scarse. Mentre i teologi occidentali ponevano l’accento sul momento più drammatico della vita di Cristo, cioè la crocifissione, al centro dell’attenzione della teologia bizantina c’era invece l’incarnazione, vista come riconciliazione di Dio con l’umanità. In particolare, per quanto riguarda la seconda persona della Trinità, nella Chiesa occidentale si sottolineava la cristologia, mentre in quella orientale la pneumatologia. Così, se in Occidente dominava l’immagine della crocifissione, in Oriente dominava quella della Pentecoste.

Paolo Quaglia, astigiano, ha conseguito la laurea in Filosofia teoretica presso l’Università di Torino. Ha pubblicato saggi e recensioni sulla rivista Filosofia dell’Università di Torino ed è anche anche autore di alcuni studi pubblicati da diverse case editrici.Per la Graphe.it edizioni Paolo Quaglia ha pubblicato il libro Il crocifisso e l’Islam. Dialogo fra due religionie ha tradotto il libro di E. R. Wierenga, La natura di Dio. Un’indagine sugli attributi divini.

Graphe.it edizioni

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Il crocifisso e l’Islam
Dialogo fra due religioni

Paolo Quaglia

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Graphe.it edizioni presenta L’etica sacramentale nell’opera di Dostoevskij di Saverio Finotti

Lo studio di Saverio Finotti approfondisce un argomento piuttosto nuovo nel panorama culturale in generale e di quello teologico in particolare: l’etica sacramentale.

La trattazione dell’etica sacramentale attraverso l’opera di Dostoevskij serve per rendere più chiara la materia stessa. Infatti la notorietà di Dostoevskij è garanzia per la sua storia che appare agli occhi nostri come un vero e proprio romanzo intendendo con questo termine l’impressione che la sua vita, come quella dei suoi personaggi, abbia un senso chiaro solo al termine di un preciso e travagliato percorso e che qualcuno e non lui stesso, sia il timoniere dei fatti della sua esistenza.

L’insieme degli avvenimenti della vita di ciascuno forma la storia ed essa si rivela come salvifica nel suo stesso dispiegarsi, in quanto aperta sempre a nuove possibilità che rimandano a un senso pieno e ultimo. In questo dispiegarsi storico l’etica assume un ruolo fondamentale; essa contempla il valore dell’agire umano come giustizia e come liberazione: il primo aspetto ne determina l’origine e il secondo il fine.

In un momento storico come il nostro in cui la teologia morale è chiamata a recuperare il suo statuto propriamente teologico, ossia di un discorso che parla di Dio, l’opera di Saverio Finotti è opportuna perché la sacramentalità dell’etica di cui tratta il testo non fa riferimento ai sette sacramenti della Chiesa, ma alla trasparenza del Dio rivelatosi in Gesù Cristo, che ogni proposta morale che si vuol chiamare cristiana deve mediare.

Il presente volume è un esercizio di intertestualità perché va dalla Sacra Scrittura alla letteratura russa dell’Ottocento, e invita a non accontentarsi di risposte facili sull’agire del credente nel mondo, ma a cercare e a trovare misticamente il modo di dare alla storia una valenza salvifica, come fanno i personaggi di Dostoevskij, che non trovano la giustificazione dell’esistenza in se stessi, ma in una assunzione solidale della sofferenza propria e del mondo. In questo senso lo studio di Saverio Finotti non soddisferà chi cerca una risposta semplice, ma aiuterà chi è orientato alla ricerca del senso. È, dunque, un invito alla lettura e un rimando ad andare al di là del testo per trovare nella vita «il richiamo vigoroso all’originalità del comportamento di fede». Un’originalità della quale il nostro mondo invecchiato e in crisi ha bisogno.

Diego Alonso Lasheras, docente di Teologia morale presso l’Università Gregoriana.

Saverio Finotti (Milano, 1969)

Sacerdote, è licenziato in Teologia e Dottore presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna.

È docente di antropologia teologica nella sede di Ferrara della Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna.

Dal 2000 svolge anche il servizio di parroco.

Con la Graphe.it edizioni ha pubblicato L’uomo immagine di Dio in Salita e Notte di san Giovanni della Croce.

Graphe.it edizioni

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L’etica sacramentale nell’opera di Dostoevskij

Saverio Finotti

Prefazione di Diego Alonso Lasheras

Stampato su carta riciclata

Graphe.it edizioni 2012

Scheda libro:

http://www.graphe.it/letica-sacramentale-nellopera-di-dostoevskij

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