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Terna, AD Flavio Cattaneo, replica ai giudizi di Tabarelli sul documento Autorità energia elettrica

Terna replica alle affermazioni di Davide Tabarelli, Presidente di Nomisma energia, in controtendenza con Confindustria, Sindacati, Associazioni ambientaliste, imprese elettrotecniche, esimi professori universitari ed ex ministri come Alberto Clo’ e molti altri in linea con Terna, sul documento dell’Autorità per l’energia elettrica relativamente alle nuove tariffe
A queste polemiche, Terna, AD Flavio Cattaneo, risponde puntualmente.

Terna: rispettiamo regole e leggi, stupiti da giudizi Tabarelli
“Terna da sempre rispetta le regole e le leggi, e sempre le rispetterà. E’ nel suo dna, ed è provato dai fatti. Meglio sarebbe però se a rispettarle fossero tutti. Tabarelli rispetti innanzitutto il galateo, e sappia che ne’ lui ne’ il suo centro di ricerche, da anni molto conosciuto da tutti gli attori del mercato elettrico della produzione, possono arrogarsi il diritto di dare giudizi sommari e scrivere le regole”. Lo afferma Terna in una nota con la quale replica alle affermazioni di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, sul documento dell’Autorità per l’energia relativamente alle nuove tariffe.

“Ci stupisce come un professore, che si presume esperto della materia, consideri assurdo ed esagerato ciò che gli analisti hanno rilevato come punitivo per contenuti e discontinuità a proposito degli orientamenti del secondo documento di consultazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, che non riconosce una remunerazione adeguata a sostegno degli investimenti di rete che tutti – come anche di recente hanno sottolineato Confindustria, Sindacati, Associazioni ambientaliste, imprese elettrotecniche, esimi professori universitari ed ex ministri come Alberto Clò e molti altri – reputano necessari per abbattere i costi del sistema. Oltre 20 analisti finanziari – aggiunge il comunicato – dicono il contrario di Tabarelli, e Terna lunedì scorso è stato tra i 10 peggiori titoli delle centinaia di titoli presenti nel listino italiano.

Terna non pretende nulla, ha solo messo in evidenza che alcuni punti del documento dell’Autorità , se confermati entro la fine dell’anno, costringerebbero l’azienda a rivedere i propri investimenti a danno dello sviluppo delle reti, e quindi di un vero risparmio per cittadini e imprese, e a scapito della sicurezza del sistema elettrico italiano. Tabarelli, senza gli argomenti, va in difesa di qualcuno: sono molti, infatti – conclude Terna – i soggetti ai quali il corretto sviluppo delle reti ad alta tensione può dare fastidio. Ce ne dispiace”.

Fonte: IlCorriere.it

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