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Protezione e sostenibilità i temi dell’inchiesta GIFASP: nei risultati la famiglia è al centro mentre tra gli alimenti la pizza è al top e i devices tecnologici superano i giocattoli

Pensieri, ricordi, sogni, alimenti e oggetti e la loro cura e conservazione sono gli argomenti su cui si è soffermata l’inchiesta lanciata dall’Associazione Gifasp riguardante i momenti importanti da proteggere nella vita. Oltre 200 bambini e ragazzi hanno dato la loro risposta su cosa vogliono conservare della propria vita, in sintonia con il claim “Cultura della protezione e della sostenibilità” sviluppata da GIFASP durante tutto il 2015, ricordando che conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della vita. Una particolarità: dalle indicazioni emerse risulta molto importante non solo il cibo ma anche chi lo cucina… L’alimento più gradito è quella preparato dalla mamma o dalla nonna

“Conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita” è il titolo della campagna che GIFASP, il Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli, aveva scelto per Expo Milano 2015, a favore di “un packaging attivo sul fronte della cultura della protezione e della sostenibilità”. La raccolta dei questionari si è svolta attraverso vari eventi-laboratorio: “Schiscetta box” organizzato al MUBA – Museo del Bambino di Milano con due classi di seconda elementare della Scuola Primaria Setti Carraro Dalla Chiesa di Milano e con una prima media della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo di Altedo-Malalbergo-Baricella , l’evento “Incontro a Merenda” presso l’ExpoGate in centro a Milano ed infine con cinque classi di quarta della Scuola Elementare Aldo Moro di Canegrate (Mi) durante il secondo laboratorio “Schiscetta box”.

I questionari dell’inchiesta sono stati compilati con le risposte da 207 partecipanti in totale, bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni di età.

I pensieri e i ricordi più frequenti da conservare per i bambini riguardano la famiglia, intesa sia come attività in ambito familiare (esperienze condivise con genitori, nonni, fratelli e cugini), sia come famiglia unita, sia ricordi di un parente, soprattutto i nonni, che magari non ci sono più, con il 18% delle preferenze; un bambino ha ricordato, per esempio, il tatuaggio della sua mamma e un altro la propria famiglia biologica. Seguono le gite (al mare, a parchi e giardini, a fare un picnic, in cascina o a visitare le fattorie con gli animali) con il 12%, poi le vacanze o i viaggi (al mare o in città italiane come Bologna, Venezia, Lucca, Napoli, Roma e Pisa o straniere come Parigi, ma anche in luoghi più lontani come la Lapponia, Dubai e gli USA) con il 10%. Sull’8% si attestano poi i ricordi riguardanti un oggetto o un gioco (tecnologico e non) avuto magari in regalo e avvenimenti avvenuti a scuola o all’asilo con il 7%. Il 6% dei bambini ha ricordato eventi legati all’amicizia (in genere con il migliore amico) e all’infanzia. La nascita di un fratellino o una sorellina e la presenza di un animale domestico (in genere un cane, spesso deceduto) si pongono tra i ricordi più importanti insieme ad attività sportive, legate magari alla vincita di una coppa o una medaglia o a buoni risultati ottenuti, con il 4% delle preferenze. Seguono con il 3% delle risposte il laboratorio “Schiscetta box” (per i bambini più piccoli in quanto le interviste sono state fatte in contemporanea al laboratorio), la visita all’Expo (per i bambini di Canegrate, che hanno partecipato al laboratorio a pochi giorni di distanza dalla visita) e feste come il Natale. Una bambina ha ricordato un maestro della sua patria d’origine.

Per quanto riguarda i sogni, spesso i bambini li confondono con i ricordi e non riescono a mettere a fuoco perfettamente la differenza tra i due. In ogni caso, il 24% si focalizza su una professione futura, meglio se importante e conosciuta; ne hanno nominate moltissime: oltre ai classici cantante, attrice, parrucchiera, atleti come calciatore, giocatore di basket, ballerina e campionessa di nuoto oppure dottore, ingegnere e architetto, le più curiose sono state fumettista, militare, pittrice, pianista, inventore, poliziotto, scienziato e operaio (cioè lavorare in fabbrica); alcuni bambini sognano poi di diventare famosi e/o di essere ricchi. Molti sogni vertono poi su un desiderio, come quello, per il 14% di chi ha risposto all’inchiesta, di essere supereroi (dei fumetti o dei cartoni animati) o avere superpoteri, in particolare di volare; il 12% ha invece come sogno quello di continuare a stare bene in famiglia, di averla felice e unita e un bimbo sogna di vedere ancora i suoi genitori insieme. Il 6% desidererebbe avere un cane o un gatto e il 5% vorrebbe che ci fosse la pace nel mondo o che venisse sconfitta la fame (solo i bambini di Canegrate hanno risposto in questo modo). Il 3% desidera andare al mare oppure ha un sogno riguardante l’amicizia, magari che duri per sempre quella con il migliore amico; il 2% vorrebbe girare il mondo oppure fare una bella gita (in piscina o al parco) o vacanza e sempre la stessa percentuale avrebbe il sogno di continuare a giocare, di stare immerso nella natura e di essere bravo a scuola. Qualcuno sogna poi di avere la macchina del tempo o più semplicemente… Di visitare Expo (non i bambini di Canegrate, ovviamente, che sono stati tutti ad Expo).

I cibi che i bambini prediligono, stando alla nostra inchiesta, sono la pizza per il 18% e la pasta per il 14%, quest’ultima con vari condimenti (pomodoro, pesto, carbonara ma anche cozze) o sue varianti come i tortellini, i ravioli, gli gnocchi e lasagne; i bambini di Canegrate (almeno in due casi) amano invece i pizzoccheri. Se l’8% sceglie come cibo le patatine fritte, il 9% predilige la verdura (soprattutto carote, broccoli, spinaci e insalata) e l’8% la frutta (in particolare le fragole, le pesche e le banane). Il 5% ama la carne, come, indicata dalla stessa percentuale, la cotoletta mentre il pesce non è stato indicato da nessuno. Tra i dolci, il cioccolato, il gelato e la torta sono tra i cibi più gettonati ma comunque più bassi dell’attesa. Tra gli alimenti più originali che sono stati nominati troviamo i ravioli primavera, il cous cous con la zucca, la frittata, le lumache, il kebab e lo zucchero filato. Si può in definitiva dire che i cibi più gustosi per i bambini restano sempre i primi e gli alimenti meno sani, ma molta strada stanno facendo la frutta e la verdura; una particolarità: dall’inchiesta è emerso che è molto importante anche chi prepara i piatti, perché spesso è stato specificato che l’alimento gradito è quella preparato dalla mamma o dalla nonna. Per i bambini è poi molto importante con chi si consuma il pasto (dato emerso dalla composizione della schiscetta): la maggioranza (55%) vede ideale la compagnia della mamma; un terzo quella del papà (34%) e il 10% circa quella di un parente (12% nonno, 9% zia, 8% cugino, 7% nonna). La famiglia è in primo piano, dunque (arrivando a circa il 90% delle preferenze), anche nella scelta degli alimenti.

Tra gli oggetti da conservare, infine, i prescelti sono stati gli oggetti tecnologici con il 15% delle preferenze (tra cui cellulare, TV, iPad, tablet, Play Station, computer, Wii, Nintendo e macchina fotografica) ma seguono, con la scelta del 14% dei bambini, giocattoli più tradizionali come peluche o oggetti di altro materiale a forma di animale, soprattutto orsacchiotti (anche risalenti all’infanzia, ma hanno nominato anche il cavallo, il dinosauro e il canguro) e i pupazzi con l’11% (tra cui alcuni regalati ad Expo). Il 10% dei bambini annovera, tra gli oggetti da conservare, quelli di gioielleria e bigiotteria, spesso regali, legati a persone (parenti o amici) o momenti della propria vita; per l’8% dei bambini sono da conservare le fotografie, ancora una volta collegate alla famiglia o a persone che non ci sono più, per il 7% le macchinine (o camion e moto) e per il 6% la palla, il pallone o altri attrezzi legati allo sport praticato (canestro, racchetta, skateboard). Poche preferenze sono andate ad un libro e al Lego. Alcuni hanno citato altri giochi tradizionali come le biglie, i pattini e il monopattino oppure oggetti vari come i trucchi, il mappamondo, il letto, il carillon, il rosario della nonna e in due casi la propria casa. L’inchiesta ha messo in evidenza quanto molti bambini amino la tecnologia ma anche che i giochi tradizionali ricoprono ancora un ruolo molto importante.

 

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Riflessioni e consuntivo in un dopo-Expo ricco di spunti sul rapporto imballaggio-spreco alimentare. “Gifasp for Expo”: sette mesi di eventi continui

Per i sei mesi di Expo Milano 2015, una lunga serie di eventi targati “Gifasp for Expo”, per fare conoscere l’importanza dell’imballaggio nella lotta contro gli sprechi. Questo impegno è stato perseguito con estrema determinazione ed ha toccato i luoghi clou dell’Esposizione Universale: Expo 2015 nel padiglione Cascina Triulza, Expogate nel centro di Milano, nel MUBA alla Rotonda della Besana senza dimenticare la piantumazione in Kenya di 50 alberi a compensazione del CO2 emesso e i laboratori con la Scuola Primaria di Canegrate. Qui di seguito tutti gli eventi organizzati da Gifasp durante i sei mesi di Expo

“La cultura della protezione e della sostenibilità: conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita” è stato il claim seguito da Gifasp – Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli in occasione di Expo Milano 2015. Il gruppo che crede nello sviluppo, nell’innovazione e in un nuovo ruolo del packaging, ha infatti organizzato per tutta la durata dell’Esposizione Universale una serie di eventi, “Gifasp for Expo”, per fare conoscere l’importanza dell’imballaggio nella lotta contro gli sprechi. Questo impegno è stato perseguito con estrema determinazione ed ha toccato i luoghi clou dell’Esposizione Universale: Expo 2015 nel padiglione Cascina Triulza, Expogate nel centro di Milano, il MUBA alla Rotonda della Besana senza dimenticare la piantumazione in Kenya di 50 alberi a compensazione del CO2 emesso durante un evento e le scuole decentrate, ma non per queste meno attive sul fronte delle iniziative Expo. Queste sono state infatti coinvolte attraverso i laboratori, come la Scuola Primaria di Canegrate, che ha visto mobilitate cinque classi e una decina di insegnanti. Qui di seguito un elenco completo di tutti gli eventi organizzati da Gifasp durante i sei mesi di Expo.

Il programma “Gifasp for Expo – La cultura della protezione e della sostenibilità” è cominciato il 21 aprile 2015 con un laboratorio per bambini denominato “Schiscetta Box”. Questo si è svolto una prima volta al MUBA – Museo del Bambino di Milano con due classi di seconda elementare della Scuola Primaria Setti Carraro Dalla Chiesa di Milano e con una prima media della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo di Altedo-Malalbergo-Baricella e una seconda volta, il 20 ottobre 2015, con cinque classi di quarta della Scuola Elementare Aldo Moro di Canegrate. Gifasp in questo caso ha lavorato sul concetto di “Lunch box ideale” (o, come si dice a Milano, di “schiscetta”), creando un laboratorio dell’immaginario sul cibo e sugli assets immateriali che accompagnano questo momento topico per bambini dai 5 ai 12 anni. La “Schiscetta box” ha invitato perciò i piccoli a preparare la loro “schiscetta” ideale, mettendo in una scatola di cartone disegnata ad hoc (da Francesca Meana, così come tutte le figurine in cartoncino riciclabile) tutto quello che per loro è importante e non deve mai mancare nel loro pranzo: oltre ai cibi, le persone e le emozioni. In questo modo i bambini hanno descritto cosa significa per loro “il pasto del mezzogiorno” in tutte le sue accezioni.

In contemporanea è partita l’inchiesta “Scrivi i tuoi momenti importanti da proteggere (ricordi, emozioni, sogni ed anche alimenti e oggetti)” con questa premessa: “abbiamo perso, noi appartenenti alle società evolute, la percezione del grande impatto positivo che prodotti ormai a noi familiari (imballaggi, frigidaire, scatole, rivestimenti ed altro ancora) producono contro lo spreco alimentare; in questo scenario interventi di conservazione migliorativa possono produrre, nel giro di poco tempo, risultati straordinari. Può dare un contributo importante avviare una campagna di sensibilizzazione che allarghi il proprio raggio di intervento dalla sola conservazione e protezione degli alimenti sino a toccare i momenti importanti della vita, poiché anch’essi necessitano di uguale protezione, essendo i punti di riferimento del nostro essere quotidiano”.

Il 22 giugno 2015 presso il Centro Cucine Arclinea a Milano si è invece svolto l’evento “Good design, food design – Interior and exterior food landscapes” organizzato da Gifasp e da Arclinea, uniti nel nome della “cultura del design” coniugata con “la cultura del cibo”, in collaborazione con la rivista Interni. Questo appuntamento è stato parte del format “Design meets food, Milano meets the world – Conversazioni sulla creatività” ed è stato uno Showcooking – Talk con al centro una ‘Orange Experience’ che ha avuto come giovani interpreti Fabrizio Sansoni, Food stylist, Designer & chef e Francesca Meana, Paper designer, che hanno raccontato e mostrato il loro punto di vista sulla coerenza tra contenuto, forma, funzione e consumo. Al centro dell’incontro è stata infatti l’arancia, sulla base della quale Sansoni e Meana si sono raccontati, declinando entrambi, in base alle proprie competenze, il concetto di “Good Design” di Bruno Munari.

“Facciamo luce sul ruolo del packaging nella lotta agli sprechi alimentari” è stato invece il nome del convegno promosso da Gifasp, sempre seguendo “La cultura della conservazione e della sostenibilità”, con la partecipazione di CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi, Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica e Istituto Italiano Imballaggio. Si è svolto il 18 settembre 2015 dentro il Civil Society Pavilion Cascina Triulza di Expo Milano 2015 e ha visto alternarsi interventi sulla lotta allo spreco, la sostenibilità ed il ruolo del packaging, una performance teatrale e il live tweeting. Per comunicare con più efficacia il messaggio di impegno civile, ha visto la piantumazione, in collaborazione con l’organizzazione Treedom di Firenze, di 50 alberi in Kenya a compensazione del CO2 prodotto dall’evento. La condivisione del tema principale è avvenuta in modalità dinamica grazie alle testimonianze in diretta; l’imballaggio e le sue caratteristiche, il ruolo del packaging nello spreco alimentare, il confezionamento sostenibile e le prospettive future del settore sono stati i temi affrontati da esperti e opinion leader, giornalisti e blogger insieme a talenti del settore del packaging. Ecco i nomi di riferimento che sono stati presenti al convegno, che ha visto il coordinamento di Fabrizio Bellavista, fondatore di Expopportunity: Emilio Albertini, Presidente Gifasp; Fulvia Lo Duca, Managing Director Gruppo Cartotecnico Abar Litofarma e Past President di Gifasp; Eliana Farotto, Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco; Marco Sachet, Direttore dell’Istituto Italiano Imballaggio; Piero Capodieci del CdA Conai; Pietro Lironi, Presidente Assografici e Federazione Filiera Carta e Grafica; Marco Ardemagni, Conduttore Radio2, poeta e autore; Tonino Dominici, Presidente Box Marche; Adriano Facchini, Direttore Consorzio Agrario di Ferrara; Silvia Leoncini, Food blogger e scrittrice; Andrea Pozzo, Sistemi Qualità, Ambiente e Sicurezza LucaPrint Group; Massimo Falcinelli, Account Manager Iggesund; Fabrizio Sansoni, Food stylist e chef; Paola Negrin, Comunicazione Lab#ID LIUC; Paola Favarano, Presidente Comitato Donne AiFOS e Massimo Caviola, Managing Director Metsä Group. L’incontro è stato arricchito dalla performance teatrale dei Poeticanti “Prova tu ad essere un prodotto dentro un packaging” che ha approfondito le tematiche del convegno sfatando molte percezioni erronee.

Il 5 ottobre 2015, infine, all’Expogate di Milano, si è svolto l’ultimo evento “Gifasp for Expo”, “Dal buon cibo al cibo giusto”, un incontro organizzato dal Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli in collaborazione con Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica e Istituto Italiano Imballaggio. Rivolto ad un target di famiglie e bambini, ha visto alternarsi interventi sulla protezione, sulla sostenibilità e sulla creatività, una performance teatrale, tanta musica e una merenda di chef ed è stato parte del palinsesto di Expoincittà e del Children Share Network. La merenda è stata realizzata da Fabrizio Sansoni, Food Stylist e Chef, che ha preparato anche una mousse contenuta in un packaging progettato ad hoc (design by Francesca Meana) e distribuito come gadget finale. Emilio Albertini, Presidente Gifasp, ha introdotto l’incontro, moderato da Fabrizio Bellavista, Fondatore di Expopportunity; si sono poi alternati i temi della protezione e sostenibilità a cura di Alessandra Alessi, Responsabile comunicazione dell’Istituto Italiano Imballaggio e di Eliana Farotto, Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco, della creatività con Lorenzo Marini, Fondatore della Lorenzo Marini Group e con Silvia Lora Ronco, conosciuta come Silvia Deifiori, Flower designer e della psicologia con la conduzione di Fulvia Lo Duca, psicologa e Past President di Gifasp. Tutto il pomeriggio è stato animato dalla performance teatrale dei Poeticanti che hanno simulato il tragitto di un prodotto all’interno di un imballaggio dal titolo “Impara tu ad essere un prodotto dentro una scatola!!!” e hanno intonato filastrocche e canzoni con tutti i presenti.

 

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Alimentazione, packaging e sostenibilità all’Expogate per vivere i valori dell’Esposizione Universale di Milano

Incontro con famiglie e bambini per veicolare una nuova visione più attenta all’ambiente. “Dal buon cibo al cibo giusto”: un evento di GIFASP for Expo” che ha visto alternarsi interventi sulla protezione, sulla sostenibilità e sulla creatività, una performance teatrale, tanta musica e una merenda di chef. Come sarebbe la vita degli alimenti se togliessimo, all’improvviso, tutti gli imballaggi, i confezionamenti e le scatole? La catena alimentare ne avrebbe un danno considerevole: queste ed altre considerazioni nell’evento nel centro di Milano

E’ stato un incontro diversificato quello che GIFASP – Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli ha organizzato in collaborazione con Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica e Istituto Italiano Imballaggio lunedì 5 ottobre 2015 all’Expogate in piazza Castello a Milano. Questo evento è stato parte del palinsesto di EXPOINCITTA’ e del CHILDREN SHARE NETWORK ed è venuto subito dopo l’incontro in collaborazione con la Cascina Triulza in Expo 2015; questo ennesimo appuntamento nell’agenda di Gifasp for Expo ha visto alternarsi musica, interventi su sostenibilità e creatività, una performance teatrale e filastrocche cantate coralmente con i presenti.

Si è partiti da una merenda realizzata da Fabrizio Sansoni, Food Stylist e Chef, che ha preparato per quest’occasione tre diversi tipi di cookies e una mousse al cioccolato contenuta in un packaging progettato ad hoc (design by Francesca Meana) e distribuito come gadget finale; afferma Sansoni : “la protezione e la conservazione, anche per i professionisti della cucina, è un fattore determinante nella lotta anti-spreco”, mentre la Meana ha sottolineato l’importanza del riutilizzo degli imballaggi: “non di solo riciclo dobbiamo tener conto: la creatività applicata al riutilizzo è fondamentale nell’educazione dei bambini”.

Emilio Albertini, presidente GIFASP, ha poi introdotto l’incontro ponendo una domanda certamente coinvolgente: “cosa succederebbe se all’improvviso togliessimo tutti i packaging, le confezioni e le scatole? Sarebbe immediatamente un disastro di vastissime proporzioni: oggetti non protetti che si rompono, alimenti delicati immediatamente inutilizzabili, altri cibi che nel giro di brevissimo tempo andrebbero in deperimento….”.

Alessandra Alessi, responsabile comunicazione dell’Istituto Italiano Imballaggio, ha invece sottolineato: “si è calcolato che si maneggiano 20 pack al giorno, per un totale di circa 8.000 all’anno” e ha presentato la Carta Etica del Packaging, che mette in evidenza 10 caratteristiche importanti dell’imballaggio, cioè: “responsabile, equilibrato, sicuro, accessibile, trasparente (non deve ingannare), informativo, contemporaneo, lungimirante, educativo e sostenibile”. Per aderire: http://www.cartaeticadelpackaging.org.

Lorenzo Marini, fondatore della Lorenzo Marini Group, moderno narratore della comunicazione italiana, nel proprio slalom linguistico ha toccato gli estremi opposti con una visione orientale, per atterrare poi sulla “favola del cibo scorretto” con protagonisti un tostapane, una bianca (e buona) macchina da popcorn e una rosa (e cattiva) dello zucchero filato….

Eliana Farotto, Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco, ha invece presentato “Il cartometro”, che aiuta a fare “la raccolta differenziata di carta e cartone in modo corretto, perché ognuno nel suo piccolo può fare grandi cose” e permette a questo materiale di rientrare in circolo ed essere riutilizzato.

Fulvia Lo Duca, psicologa e Past President di GIFASP, ha spiegato la valenza psicologica del cibo e cosa sono i “comfort food”, quegli alimenti che danno consolazione e ci fanno stare bene e ha poi evidenziato come il cibo “ha un importante valore culturale (faremmo molta fatica a mangiare, per esempio, una cavalletta) e dà un’immagine di noi agli altri (se sono esile e bionda, la gente non pensa che possa mangiare pane, salsicce e milza). Il cibo è un’esperienza complessa….”. Fabrizio Bellavista, fondatore della unit Expopportunity, ha coordinato i lavori.

Questo incontro a merenda con un percorso artistico e scientifico che ha portato dal buon cibo al cibo giusto è stato intervallato dalla musica e dalle filastrocche dei “Poeticanti” (Roberta Turconi e Paolo Provasi) che ha come identità espressiva la poesia in musica, la recitazione e il canto. Il gruppo ripercorre infatti i versi di alcuni tra i più noti poeti internazionali, sia in forma di canto con accompagnamento di vari strumenti musicali, sia attraverso la recitazione (in questo caso, tra gli altri, Rodari). I “Poeticanti in scena”, in collaborazione con l’attrice Irma Albrizio, si sono poi esibiti in una performance teatrale dal titolo “Impara tu ad essere un prodotto dentro una scatola!!!” che ha simulato il tragitto di un prodotto all’interno di un imballaggio.

Gli eventi “GIFASP for Expo” avranno una successiva tappa a breve, martedì 20 ottobre 2015, con la seconda sessione del laboratorio “Schiscetta” presso una scuola elementare nella Provincia di Milano. La prima sessione è stata realizzata il 21 aprile 2015 al MUBA – Museo dei Bambini di Milano.

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Lunedì 5 ottobre 2015: merenda e musica nell’incontro “Dal buon cibo al cibo giusto” in Expogate, in centro a Milano

“Incontro a merenda – Dal buon cibo al cibo giusto” è il titolo della nuova iniziativa di GIFASP for Expo che, insieme a Comieco e Istituto Italiano Imballaggio, organizza un pomeriggio (l’inizio è previsto per le 17.15) per famiglie e bambini che sarà arricchito dalla performance teatrale dei Poeticanti, insieme a tante filastrocche da cantare insieme e ad un intervento sulla protezione e sostenibilità (a cura di Eliana Farotto e Alessandra Alessi), sulla psicologia (condotto da Fulvia Lo Duca) e sulla creatività (grazie a Lorenzo Marini). Prima di tutte queste iniziative, la merenda dello chef Fabrizio Sansoni e, sempre a firma del famoso food stylist, un contenitore speciale con una leccornia in dono!

Lunedì 5 ottobre 2015 alle 17.15 nello Spazio Sforza di Expogate in Piazza Castello, vi sarà una merenda di chef per famiglie e bambini preparata da Fabrizio Sansoni, Food Stylist e chef; si alterneranno poi brevi interventi in un percorso multisensoriale scherzoso: si comincerà con una performance teatrale condotta da tre attori (i Poeticanti) che simuleranno il tragitto di un prodotto all’interno di un imballaggio dal titolo “Impara tu ad essere un prodotto dentro una scatola!!!”, a cui seguirà un intervento sulla protezione e sostenibilità a cura di Eliana Farotto, Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco; sulla psicologia con la conduzione di Fulvia Lo Duca, psicologa e Past President di GIFASP e sulla creatività con Lorenzo Marini, fondatore della Lorenzo Marini Group. Il pomeriggio continuerà con l’intrattenimento musicale, per passare poi ad un nuovo intervento sulla sostenibilità grazie ad Alessandra Alessi, responsabile comunicazione dell’Istituto Italiano Imballaggio e si chiuderà in musica, sempre con i Poeticanti, che coinvolgeranno i presenti con filastrocche e canzoni note.

L’evento fa parte del palinsesto di EXPOINCITTA’ e del CHILDREN SHARE NETWORK.

 

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“Incontro a merenda – Dal buon cibo al cibo giusto”

5 ottobre 2015

Spazio Sforza di Expogate (Piazza Castello)

Ore 17.15

 

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Al 78,3% il recupero di imballaggi in Italia: Gifasp sostiene cultura anti-spreco e riciclo con un evento dentro Expo Milano 2015

La “cultura della conservazione e della sostenibilità” è il concetto attorno al quale il Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli ha impostato la sua campagna in occasione di Expo Milano 2015. Questo sarà anche l’argomento centrale del convegno “Facciamo luce sul ruolo del packaging nella lotta agli sprechi alimentari”, il 18 settembre 2015 alle 14.30 a Cascina Triulza, dentro il sito espositivo di Expo Milano 2015. Gifasp promuove così il corretto riciclo della carta e del cartoncino, oggi molto diffuso se si pensa che la raccolta differenziata in convenzione ha avuto un + 6,1% a livello nazionale e ha inoltre lanciato un’inchiesta sui momenti importanti da proteggere

In base alla Relazione 2014 del CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, garante del raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio a livello nazionale anche della carta, i dati indicano una quota di rifiuti di imballaggio avviata a riciclo che si attesta al 68,3% sul totale dell’immesso al consumo, con un aumento di circa 0,5% rispetto all’anno precedente. In termini quantitativi, i rifiuti di imballaggio trasformati in materia prima seconda hanno visto un incremento del 3,3% rispetto all’anno precedente con l’avvio a riciclo di circa 8 milioni di tonnellate. Il 78,3% dei rifiuti di imballaggio viene quindi valorizzato, cioè più di 3 imballaggi su 4 vengono sottratti alla discarica e gli aumenti sono principalmente legati al grande sviluppo della raccolta differenziata in convenzione, con un + 6,1% a livello nazionale. In 15 anni il recupero dei rifiuti di imballaggio in Italia è passato dal 33% a quasi l’80%, con un risparmio di 350 miliardi di kilowattora.

Questi risultati confortanti rafforzano Gifasp – Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli nel perseguimento del suo programma variegato di iniziative in occasione di Expo Milano 2015; la sua campagna sulla “Cultura della protezione e della sostenibilità” ha l’obiettivo di far conoscere l’importanza del prodotto dell’Associazione nella lotta contro gli sprechi ed esercitare un’azione di approfondimento riguardo il suo basso impatto ambientale. Maggiori informazioni su http://www.gifasp.com/content/expo-2015-il-perch%C3%A9-di-una-grande-esposizione-universale.

Proprio su questo tema verterà il convegno “Facciamo luce sul ruolo del packaging nella lotta agli sprechi alimentari”, venerdì 18 settembre alle 14.30 dentro il Civil Society Pavilion Cascina Triulza di Expo Milano 2015, organizzato da Gifasp con la partecipazione dell’Istituto Italiano Imballaggio e del CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi. E’ stato tra l’altro stipulato un accordo con Treedom per la piantumazione in Africa di una mini foresta di 50 alberi intitolata al convegno. Grazie anche alla performance teatrale “Prova tu ad essere un prodotto dentro una scatola!!!” dell’attrice Roberta Turconi, si approfondiranno le erronee percezioni riguardanti il packaging, condividendole con esperti del settore e opinion leader insieme a giovani talenti: https://gifaspforexpo2015.wordpress.com/2015/09/01/la-cultura-della-protezione-e-sostenibilita-convegno-si-puo-affrontare-un-tema-cosi-impegnativo-con-creativita-arte-ed-interattivita/.

Sulla scia della “Cultura della protezione e della sostenibilità” è anche l’interesse di Gifasp per un corretto riciclo della carta e del cartoncino: questi possono essere infatti smaltiti nel contenitore della carta e del cartone, contribuendo così a creare la base per la produzione di nuovo cartoncino. Per un corretto riciclo bisogna però distinguere i rifiuti di carta riciclabili da quelli che non lo sono; appartengono al primo gruppo e sono riciclabili: giornali, riviste, libri, fumetti e tutta la stampa commerciale (dèpliant, pieghevoli pubblicitari); i sacchetti per gli alimenti, per il pane o per la frutta; i sacchetti di carta con i manici; i fogli di carta di ogni tipo e dimensione; i contenitori di prodotti alimentari (come astucci per la pasta, per il riso, per i corn flakes ecc.); le fascette in cartoncino di prodotti come conserve, yogurt e bevande; le scatole delle scarpe; le confezioni, grandi e piccole, di prodotti come detersivi per lavatrici e lavastoviglie; le scatole dei medicinali, del dentifricio, ecc.; gli imballaggi in cartone ondulato di qualsiasi forma o misura (ad esempio per apparecchi televisivi o elettrodomestici); i contenitori in cartone per frutta e verdura e i cartoni per bevande (come ad esempio quelli di latte, succhi di frutta, vino, panna e similari) svuotati, sciacquati e appiattiti. Non sono riciclabili, invece, tutti i materiali non cellulosici, i contenitori di prodotti pericolosi, carte sintetiche, carte fotografiche ed ogni tipo di carta, cartone e cartoncino che sia stato sporcato (ad esempio carta oleata, carta e cartone unti, fazzoletti di carta usati, tovaglioli di carta sporchi di cibo, carta plastificata, fustini del detersivo). Parole chiave: riciclo carta e cartoncino, gifasp per il riciclo della carta, riciclo packaging gifasp.

La “Cultura della protezione e della sostenibilità: conservare le cose importanti vuol dire proteggere e difendere i punti di riferimento, non solo materiali, della nostra vita” di Gifasp significa anche che questa conservazione non deve riguardare soltanto i beni materiali, ma specialmente gli immaterial assets, cioè le cose importanti della vita. Per questo motivo è partita l’inchiesta “Scrivi i tuoi momenti importanti da proteggere (ricordi, emozioni, sogni ed anche alimenti e oggetti)” con la premessa che abbiamo perso, noi appartenenti alle società evolute, la percezione del grande impatto positivo che prodotti ormai a noi familiari (imballaggi, frigidaire, scatole, rivestimenti ed altro ancora) producono contro lo spreco alimentare; in questo scenario interventi di conservazione migliorativa possono produrre, nel giro di poco tempo, risultati straordinari. Può dare un contributo importante avviare una campagna di sensibilizzazione, che allarghi il proprio raggio di intervento dalla sola conservazione e protezione degli alimenti sino a toccare i momenti importanti della vita, poiché anch’essi necessitano di uguale protezione, essendo i punti di riferimento del nostro essere quotidiano. Questo è quello che Gifasp vuole perseguire, anche in occasione dell’Esposizione Universale. Parole chiave: cultura conservazione sostenibilità gifasp, gifasp expo milano 2015, packaging expo milano 2015, imballaggio expo milano 2015.

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