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In Spagna per il Cammino di Santiago

Nell’813, in Galizia, l’eremita Paio rinvenne la tomba di Giacomo il Maggiore, il figlio del Tuono, cui, secondo la tradizione, va il merito di aver evangelizzato la Penisola Iberica settentrionale, e, sin dalla sua scoperta, questa tomba è diventata un punto di riferimento per il mondo cristiano al pari di un magnete come Roma e Gerusalemme. Compostela ha attratto viandanti da tutti gli angoli della Terra, desiderosi di seguire l’itinerario delle stelle, la Via Lattea, per redimersi dalle proprie colpe, come si dice fece lo stesso imperatore Carlo Magno che, stando alla tradizione popolare, inaugurò l’itinerario di Santiago de Compostela.
Oltre alla sua valenza strettamente spirituale, il Cammino di Santiago (Patrimonio Mondiale dell’UNESCO) racchiude altri valori storici come il fatto di esser stato la colonna vertebrale dell’unità culturale europea, grazie al flusso di viandanti provenienti da Svezia, Polonia, Paesi Bassi, Irlanda, Gran Bretagna e Turchia diretti in Galizia. A questo flusso umano, Dante diede il nome di “pellegrinaggio”.
Il pellegrino intraprende così questo cammino di andata e ritorno, alla ricerca di se stesso e degli altri in ogni tappa, in ogni pensione e in ogni monjoie (monticello di pietra) fino alla tappa finale che lo condurrà dinnanzi all’altare dell’Apostolo. L’arrivo quindi a Compostela, centro dell’Europa e città di bellezza millenaria, traguardo di questa avventura, è agli occhi del viandante il culmine dei suoi desideri, l’accesso al paradiso che ciascuno ha saputo costruire per sé.
Esistono diversi cammini per raggiungere Santiago, ma il più popolare è il Cammino Reale Francese che attraversa le regioni Navarra, La Rioja, Castiglia e León e Galizia, e le città di Pamplona, Logroño, Burgos e León.
Il percorso si svolge principalmente su terreno sterrato, ma sono presenti anche brevi tratti su asfalto. Nella prima tappa del percorso si valicano i Pirenei, si prosegue poi nei boschi della Navarra per poi raggiungere La Rioja con le sue coltivazioni. Giunti a Burgos si attraversano gli altipiani delle mesetas fino alla città di Leon. Superati i Montes de León si giunge in Galizia con i suoi boschi di eucalipti. Giunti a Santiago è possibile proseguire per raggiungere l’oceano Atlantico a Capo Finisterre.
Decine di ostelli (chiamati albergues) sono operativi lungo tutto il percorso per assicurare un letto e a volte un pasto caldo ai pellegrini a cifre modiche.
Altri cammini da menzionare sono il Cammino Portoghese che nel suo percorso verso nord attraversa boschi, terre coltivate, villaggi, borghi e città storiche, quello del Nord, quello del Sud Est o Ruta della Plata ed infine il cammino di Finisterre e Muxia, l’unica via che ha origine da Santiago e ha come meta Capo Finisterre e il santuario da Virxe e da Barca a Muxia.
Il Girasole Viaggi propone una formula diversa di “vivere” il cammino, il bono iacobus, un servizio turistico concepito in modo specifico per il cammino di Santiago.
Questo servizio permette ai “pellegrini ” di poter godere dell’ospitalità di strutture rurali situate alla fine di ogni tappa e di assaggiare la cucina ricca e variegata, di un importante patrimonio artistico.
Il Girasole offre inoltre la possibilità di costruire programmi diversi, partendo dalle singole città italiane e richiedere quotazioni per piccoli e grandi gruppi.

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TURISMO ENOLOGICO IN SPAGNA

“Bevi del buon vino e lascia andare l’acqua al mulino”. Ecco uno dei tanti detti che impreziosiscono il vino, simbolo di conviavialità e di occasioni da festeggiare. In italia abbiamo vini tra i più pregiati e ricercati al mondo, ma sempre di più crese la curiosità e l’apprezzamento anche per vini non ‘Made in Italy’ e con provenienze una volta considerate non di grandissimo interesse. Da qui un flusso di turismo con crescita esponenziale verso la Spagna e i suoi vigneti, un giusto riconoscimento ai diversi vini che da nord a sud vengono prodotti, ciascuno con caratteristiche ben definite e differenziate a seconda delle regioni. In Andalusia si possono degustare i vini di Motilla-Moriles che si sono meritati riconoscimeni a livello internazionale, o il vino dolce “Pedro Ximénez” che prende il nome dalla varietà di uva autoctona più importante o i cosiddetti vini “generosos”, invecchiati sotto un velo di fiori in botti di rovere. Ottimi vini di qalità si producono anche a poche decine di chilometri da Barcellona nella zona del Penedès, situata tra le pianure della costa mediterranea e la sierra; qui viene prodotto ad esempio il celebre ‘cava’, vino bianco frizzante prodotto con metodo classico.  In Galizia, dove le viti si coltivano sulle ripide sponde delle valli e dei canyon solcati dai fiumi Sil e Miño, addirittura furono i monaci a riprendere nel Medioevo la produzione del vino, come testimoniano gli splendidi monasteri romanici che dominano queste valli un tempo inaccessibili. Il turismo enologico è sempre più apprezzato, soprattutto quando alle degustazioni si accompagna la visita a località storiche e ricche di cultura e i piaceri del sapere e del palato si amalgamano armoniosamente. Settembre e ottobre sono i mesi ideali per visitare le cantine e le città spagnole e perchè no, magari godersi qualche giorno di mare!

Il Girasole Viaggi, operatore specializzato sulla Spagna propone circuiti a tema in diverse zone, tutti personalizzabili a seconda del gusto e delle esigenze di ciascuno. Ecco il link di riferimento al sito con le offerte sulla Spagna: http://www.ilgirasoleviaggi.it/offerte-viaggi-e-vacanze/viaggi-in-spagna

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