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Il Governo Letta copia (male) Fare

Il decreto Fare si appropria del nome del nostro partito e ne copia malamente e in modo riduttivo alcuni punti del programma.

 

Roma, 12 giugno 2013.  Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, per bocca di Dario Franceschini, ha annunciato il decreto “fare” con interventi in favore del rilancio del sistema economico italiano; l’intenzione è lodevole, peccato che al governo abbia fatto difetto un minimo di fantasia visto che ha avuto il cattivo gusto di appropriarsi del termine “Fare”, che identifica un partito che del governo non fa parte.

D’altra parte, un verbo non ha copyright e l’uso “indebito” è solo sintomo di mancanza di creatività e di stile, doti di cui questo governo scarseggia. Passi per lo stile, che è soggettivo, ma maggiore creatività sarebbe decisamente necessaria, viste le condizioni del paese.

Il problema più grosso dell’idea alla base di questo decreto comunque non sta tanto nel nome, quanto piuttosto nei contenuti: infatti Letta e il Governo dopo essere stati costretti a prendere atto della vacuità dei programmi economici dei partiti che li sostengono (principalmente PD e PDL, che invece di concentrarsi sull’economia hanno preferito studiare slogan elettorali) hanno scopiazzato qua e là interventi scoordinati per fronteggiare l’emergenza. Saccheggiando anche (ma non solo) il programma di Fare.

Il problema è che il decreto annunciato dal Governo ha un’impostazione profondamente riduttiva; contiene piccoli interventi-tampone ma nessuna azione (e ci dimostri il contrario chi pensa di averne la capacità) capace di impattare strutturalmente e risolvere problemi di medio o lungo periodo.

Gli otto punti del decreto annunciato dal Governo Letta sono piccoli rattoppi, copiati senza metodo e messi malamente assieme; al contrario, i 10 punti del programma di Fare sono una ricetta strutturale per cambiare il corso delle cose. Dirò di più: mentre gli interventi del Governo sono scollegati e incoerenti, i 10 punti del programma di Fare sono concatenati a formare un piano strategico. Infine, i punti del Governo tentano di risolvere (forse) qualche aspetto ma lo fanno solo in un’ottica momentanea, mentre il programma di Fare affronta i temi economici e sociali con interventi strutturali.” E’ la condanna senza appello di Boldrin al “metodo Letta”.

Nel decreto infatti non si parla dei mali veri, come tassazione, spesa pubblica e strangolamento burocratico del paese, né si danno misure concrete per rimuoverli; non si parla di dismissioni pubbliche, di riduzione dei costi dell’apparato dello stato, di sistema creditizio, e men che meno di riduzione della pressione fiscale, anzi si aumenta la tassa sui rifiuti e si dà una stretta alle esenzioni sulla sanità, che è una ulteriore tassa implicita

Insomma, nella pratica Letta continua nel solco tracciato da Monti: a parole dice di voler rilanciare l’economia e il lavoro  mentre nella pratica sa soltanto aumentare le tasse.

Fare, al contrario, da agosto del 2012 ha il vero “decreto del FARE”, su cui in pochi mesi abbiamo addirittura costruito un partito. Al Presidente del Consiglio rivolgiamo dunque un invito: caro Letta, invece di copiare sotto banco, venga a parlare con noi: le spiegheremo che “A CAMBIARE L’ITALIA SI FA COSI’”

 

Fare per Fermare il Declino è il partito politico scaturito dal movimento nato lo scorso agosto. Il manifesto di appello agli italiani da cui il momento di origine del movimento, pubblicato su sei quotidiani e intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”, è basato su 10 punti programmatici, semplici e realizzabili, e ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, che ha permesso di partecipare alle elezioni politiche già dopo pochi mesi dalla costituzione. Oggi il movimento conta oltre 70mila adesioni. www.fermareildeclino.it – www.fare2013.it.

 

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Oscar Giannino a Campi Bisenzio per Fermare il declino

Il leader di Fermare il Declino apre la campagna elettorale in Toscana.

Dopo l’annuncio della discesa in campo alle prossime elezioni, Fermare il Declino inizia la sua campagna elettorale in Toscana da Campi Bisenzio, dove sabato 15 il comitato locale appena costituitosi si presenterà organizzando la prima uscita pubblica nella nostra regione di Oscar Giannino, che lo scorso sabato ha ricevuto a Milano l’investitura della leadership del movimento.

Oscar Giannino a Campi Bisenzio

Il vulcanico giornalista, opinionista, economista di fama internazionale e fondatore del movimento, oltre che seguitissimo conduttore radiofonico, sarà protagonista di un incontro pubblico che si preannuncia affollatissimo, come del resto accade sempre a Giannino, dal titolo “Liberare il lavoro, liberare l’impresa, tornare a crescere”.
All’ incontro parteciperanno anche Mauro Pelatti (Imprese che Resistono) e Federica Piran (imprenditrice e blogger) che con Giannino si confronteranno sui temi dell’impresa, del lavoro e delle tasse. A queste tematiche, di forte attualità viste le difficoltà in cui versano imprese e famiglie a causa della crisi e dei disastri della politica, Giannino contrapporrà le ricette concrete che Fermare il Declino propone per una decisa inversione di tendenza, per fermare il declino e tornare finalmente a crescere.

Con l’occasione Giannino aprirà ufficialmente la campagna elettorale toscana di Fermare il Declino, il movimento che si articola su un programma di dieci punti, rappresentativi di altrettanti interventi da compiere per risanare l’economia italiana, incentivare il lavoro e lo sviluppo, ridurre le tasse e la spesa pubblica, impedire alla cattiva politica di arricchirsi alle spalle dei cittadini.
Per questo motivo il movimento sta reclutando, in base a un rigorosissimo codice interno etico e di autodisciplina, candidati provenienti dalla società civile, di specchiata onestà, privi di legami con la vecchia classe politica e dotati di grandi e comprovate capacità professionali che vogliano mettere al servizio della cosa pubblica.

L’incontro si terrà sabato 15 Dicembre alle ore 15.15 al Teatro Comunale di Campi Bisenzio in Piazza Dante 23.

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Fermare il Declino è un movimento politico nato lo scorso agosto per iniziava di sette promotori indipendenti , il più noto dei quali è Oscar Giannino, liberi da legami politici con i partiti attuali, che hanno pubblicato a proprie spese su sei quotidiani nazionali (“Il Fatto”, “Il Mattino”, “Il Foglio”, “Il Sole 24 Ore”, “Il Gazzettino” e “Il Messaggero”), un Manifesto di appello agli italiani intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”. Il Manifesto, basato su 10 punti programmatici, semplici e soprattutto realizzabili, ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, talmente ampia che ad appena due mesi dalla sua pubblicazione ha ottenuto circa 30mila adesioni; allo stesso tempo anche la macchina organizzativa del movimento è cresciuta notevolmente, arrivando oggi a poter disporre di coordinamenti in 20 delle 21 regioni italiane. Informazioni su www.fermareildeclino.it.

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Leonardo Ristori
Responsabile rapporti con la stampa di Fermare il Declino – Regione Toscana
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Comitato Fermare il Declino di Campi Bisenzio:
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Fermare il declino a Lucca

Sabato 1 Dicembre, con la presenza di Oscar Giannino, la presentazione ufficiale del movimento Fermare il Declino a Lucca.

Fermare il Declino a Lucca

Si terrà sabato 1 Dicembre alle ore 17 presso l’auditorium di San Romano, nel pieno centro di Lucca, la presentazione ufficiale del movimento “Fermare il Declino”. All’evento parteciperà Oscar Giannino, giornalista, opinionista, economista di fama internazionale e fondatore del movimento, oltre che conduttore della seguitissima trasmissione radiotelefonica “Nove in punto – La versione di Oscar” su Radio 24. L’intervento di Giannino sarà preceduto da una Introduzione del Professor Fabio Pammolli, professore ordinario di Economia e Management e già Direttore del prestigioso IMT Lucca. Fermare il Declino è un movimento nato lo scorso agosto per iniziava di sette promotori indipendenti, liberi da legami politici con i partiti attuali, che hanno pubblicato a proprie spese su sei quotidiani nazionali un Manifesto di appello agli italiani intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”.

Il Manifesto, basato su 10 punti programmatici, semplici e soprattutto realizzabili, ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, talmente ampia che ad appena due mesi dalla sua pubblicazione ha ottenuto circa 40mila adesioni; allo stesso tempo anche la macchina organizzativa del movimento è cresciuta notevolmente, arrivando oggi ad poter disporre di coordinamenti in 20 delle 21 regioni italiane.

A Lucca Oscar Giannino illustrerà nei dettagli i punti programmatici del Manifesto, tra i quali spicca l’azione di riduzione del debito pubblico realizzata senza aumentare la pressione fiscale bensì attraverso le privatizzazioni e l’alienazione del patrimonio pubblico con criteri e prezzi di mercato e dunque senza i favoritismi per gli “amici degli amici”, classico spettacolo della vecchia politica per cui gli italiani mostrano ogni sempre più insofferenza.
Giannino illustrerà anche una nuova proposta politica di tagli alla spesa pubblica che incidano sugli sprechi e non sul welfare, con il conseguente utilizzo delle risorse recuperate al fine di ridurre la pressione fiscale di almeno 5 punti in 5 anni.

L’incontro di Lucca, insieme ad altri analoghi che si stanno tenendo in tutta Italia, ha una valenza strategica in quanto mira a tastare il polso dell’opinione pubblica nell’ottica di un ulteriore salto di qualità per arrivare alla trasformazione del Movimento in un nuovo soggetto politico, che possa presentarsi alle prossime elezioni politiche nazionali con l’obiettivo di scardinare l’attuale impasse politico e costituire una seria alternativa alla classe politica odierna, colpevole di aver portato l’Italia sull’orlo del baratro finanziario e morale.

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Leonardo Ristori – Rapporti con la Stampa
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Laura Da Prato – Coordinamento del Comitato di Lucca
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Dismettere la casta

Giulio Zanella, economista e docente all’Università di Bologna parla di dismissioni e privatizzazioni e risponde alle domande del pubblico, con Giuseppe Mascambruno in veste di moderatore.

Pisa, 2 novembre 2012Giulio Zanella, autorevole studioso di temi economici, docente di economia politica all’università di Bologna e coordinatore di Fermare il Declino, sarà a Pisa il prossimo sabato per partecipare a un incontro pubblico sul tema delle dismissioni e delle privatizzazioni.

L’incontro, che si terrà il prossimo sabato 24 novembre alle 17.00 presso l’Hotel Repubblica Marinara in viale Matteucci 81 (di fronte a Mediaworld), avrà l’impegnativo titolo “Dismettere la casta” e si svolgerà sotto l’attenta conduzione di Giuseppe Mascambruno, giornalista politico molto noto nella nostra provincia, che avrà il compito di introdurre la presentazione del professor Zanella sulle proposte concrete allo studio per realizzare un serio e attuabile programma di privatizzazioni e quindi di stimolare e condurre il dibattito in sala, quando la parola passerà al pubblico presente.

Al termine del dibattito verrà offerto a tutti gli intervenuti un rinfresco che sarà anche l’occasione per conoscere gli aderenti a Fermare il Declino.

L’incontro è stato infatti organizzato dal comitato pisano di Fermare il Declino (www.fermareildeclino.it), movimento fondato lo scorso agosto da Oscar Giannino, Luigi Zingales, Michele Boldrin e altri intellettuali ed economisti di fama internazionale che in poche settimane ha già raccolto oltre 35.000 aderenti e decine di circoli in tutta Italia con una proposta politica riassunta dai dieci punti del Manifesto stilato dai suoi fondatori.

La proposta di Fermare il Declino sta ottenendo ampi consensi in ogni parte d’Italia e anche a Pisa Fermare il Declino ha iniziato un percorso di incontri con i simpatizzanti che ha già portato in città personaggi importanti come gli economisti di fama internazionale Boldrin e Stagnaro; è stata già aperta anche una pagina Facebook sulla quale i simpatizzanti possono condividere idee e opinioni.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il referente Antonio Masala ([email protected]).

Giulio Zanella, professore all’università di Bologna e coordinatore per la toscana del movimento “Fermare il declino” è autore di numerosi articoli sui più attuali temi economici e ha partecipato alla realizzazione del libro “Tremonti, istruzioni per il disuso”.

Fermare il Declino è un movimento politico nato lo scorso agosto per iniziava di sette promotori indipendenti , il più noto dei quali è Oscar Giannino, liberi da legami politici con i partiti attuali, che hanno pubblicato a proprie spese su sei quotidiani nazionali (“Il Fatto”, “Il Mattino”, “Il Foglio”, “Il Sole 24 Ore”, “Il Gazzettino” e “Il Messaggero”), un Manifesto di appello agli italiani intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”. Il Manifesto, basato su 10 punti programmatici, semplici e soprattutto realizzabili, ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, talmente ampia che ad appena due mesi dalla sua pubblicazione ha ottenuto circa 30mila adesioni; allo stesso tempo anche la macchina organizzativa del movimento è cresciuta notevolmente, arrivando oggi a poter disporre di coordinamenti in 20 delle 21 regioni italiane.

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“Fermare il declino” a Prato con Oscar Giannino

Prato, novembre 2012. Il movimento “Fermare il Declino” arriva a Prato. Il tour di incontri e dibattiti, che stanno riscuotendo grande successo in Italia e in particolare in Toscana, prevede per martedì 20 novembre un incontro pubblico dal tema “Cambiare la politica, Fermare il Declino, tornare a crescere” che vedrà protagonista Oscar Giannino, giornalista, opinionista, economista di fama internazionale e fondatore del movimento. L’evento avrà luogo alle 18.30 presso la Sala Meeting del Wall Art Hotel in Viale della Repubblica 4/6.

Fermare il Declino è un movimento nato lo scorso agosto per iniziava di sette promotori indipendenti, liberi da legami politici con i partiti attuali, che hanno pubblicato a proprie spese su sei quotidiani nazionali (“Il Fatto”, “Il Mattino”, “Il Foglio”, “Il sole 24 ore”, “Il Gazzettino” e “Il Messaggero”), un Manifesto di appello agli italiani intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”.

Il Manifesto, basato su 10 punti programmatici, semplici e soprattutto realizzabili, ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, talmente ampia che ad appena due mesi dalla sua pubblicazione ha ottenuto circa 30mila adesioni; allo stesso tempo anche la macchina organizzativa del movimento è cresciuta notevolmente, arrivando oggi a poter disporre di coordinamenti in 20 delle 21 regioni italiane.

L’incontro di Prato, insieme ad altri analoghi che si stanno tenendo in tutta Italia,  ha  una valenza strategica in quanto mira a tastare il polso dell’opinione pubblica nell’ottica di un ulteriore salto di qualità per arrivare alla trasformazione del Movimento in un nuovo soggetto politico, che possa presentarsi alle prossime elezioni politiche nazionali con l’obiettivo di scardinare l’attuale impasse politica e costituire una seria alternativa alla classe politica odierna, colpevole di aver portato l’Italia sull’orlo del baratro finanziario e morale. Per informazioni: www.fermareildeclino.it.

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Fermare il Declino: a Siena un dibattito pubblico

Come fermare il declino e tornare a crescere, a Siena e in Italia? E’ questo il tema del dibattito pubblico che si svolgerà a Siena venerdì 16 Novembre.

Prof Michele Boldrin

L’evento è stato organizzato dal comitato locale di Fermare il declino, il movimento politico promosso da Oscar Giannino, Michele Boldrin, Sandro Brusco, Alessandro De Nicola, Andrea Moro, Carlo Stagnaro e Luigi Zingales, che conta ad oggi più di 33000 aderenti.

Sarà proprio uno dei promotori del movimento, il professor Michele Boldrin del dipartimento di economia della Washington University in St. Louis, a intervenire al dibattito insieme al professor Giulio Zanella (nato a Siena nel 1974), del dipartimento di scienze economiche dell’Università di Bologna.
Siena è diventata l’emblema della tragicomica gestione politica degli istituti di credito da parte delle fondazioni bancarie. L’unico risanamento utile al Monte dei Paschi di Siena (e alle altre banche italiane) è sottrarle del tutto al controllo e all’influenza della politica, in primis quella locale. Michele Boldrin e Giulio Zanella discuteranno questa tesi e presenteranno alcune proposte per fermare il declino a Siena e in Italia, stremate dall’inefficienza dell’apparato pubblico e dal peso delle tasse che lo finanziano.

Il dibattito sarà preceduto da una conferenza stampa con Boldrin e Zanella alle ore 17:30, presso la Sala dei Mutilati in viale Maccari 1 -la Lizza – (stesso luogo del dibattito).

Per ulteriori informazioni sono a disposizione Luca Mosè Sanna e Marcello Semboli, promotori del Comitato Fermare il declino “Luigi Einaudi” – Siena:
• Luca Mosè Sanna, cell. 333 71 64 692, e-mail: [email protected]
• Marcello Semboli, cell. 333 32 88 749, e-mail: [email protected]

Per informazioni su Michele Boldrin: http://www.fermareildeclino.it/i-promotori

Per informazioni su Giulio Zanella: http://www2.dse.unibo.it/zanella/

Michele Boldrin e Giulio Zanella sono redattori del blog http://noisefromamerika.org/ e nel 2010, insieme ad Alberto Bisin, Sandro Brusco e Andrea Moro , hanno scritto il saggio “Tremonti: istruzioni per il disuso” (http://www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=7173).

Comunicato stampa emesso da RGR Comunicazione.


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Fermare il declino si presenta a Prato

La prima uscita ufficiale a Prato del movimento “Fermare il Declino” si terrà giovedì 8 novembre alle 18.30 con un incontro dal titolo “Le Tesi economiche di Fermare Il Declino”, presso la Sala Conferenze della Circoscrizione Centro, in via Accademia 42.

All’evento interverranno il professor Ugo Arrigo, dell’Università di Milano-Bicocca, e il professor Giulio Zanella dell’Università di Bologna, che parleranno delle tesi economiche alla base del movimento, per entrare poi nel merito di temi importanti come quello delle dismissioni del patrimonio di Stato, della riduzione del debito pubblico, del taglio delle tasse e della spesa pubblica.
Una parte importante del tempo sarà dedicata all’interazione con il pubblico, che potrà intervenire con domande a tema.
Fermare il Declino è un movimento nato lo scorso agosto per iniziava di sette promotori indipendenti, tra cui il più noto al grande pubblico è certamente Oscar Giannino, giornalista, opinionista, economista di fama internazionale oltre che conduttore della seguitissima trasmissione radiotelefonica “Nove in punto – La versione di Oscar” su Radio 24.
I fondatori, liberi da legami politici con i partiti attuali, hanno pubblicato a proprie spese su sei quotidiani nazionali (“Il Fatto”, “Il Mattino”, “Il Foglio”, “Il sole 24 ore”, “Il Gazzettino” e “Il Messaggero”), un Manifesto di appello agli italiani intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”.
Il Manifesto, basato su 10 punti programmatici, semplici e soprattutto realizzabili, ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, talmente ampia che ad appena due mesi dalla sua pubblicazione ha ottenuto circa 30mila adesioni; allo stesso tempo anche la macchina organizzativa del movimento è cresciuta notevolmente, arrivando oggi a poter disporre di coordinamenti in 20 delle 21 regioni italiane.
L’incontro di Prato, insieme ad altri analoghi che si stanno tenendo in tutta Italia, ha una valenza strategica in quanto mira a tastare il polso dell’opinione pubblica nell’ottica di un ulteriore salto di qualità per arrivare alla trasformazione del Movimento in un nuovo soggetto politico, che possa presentarsi alle prossime elezioni politiche nazionali con l’obiettivo di scardinare l’attuale impasse politica e costituire una seria alternativa alla classe politica odierna, colpevole di aver portato l’Italia sull’orlo del baratro finanziario e morale.

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Fermare il Declino è anche a Pisa

Si costituisce e lancia la sua prima iniziativa il comitato cittadino del movimento fondato da Giannino, Zingales, Boldrin e altri intellettuali

 

 

Oscar Giannino, Cofondatore del movimento fermare il Declino

Pisa, 31 ottobre. C’è una voce nuova che arricchisce il dibattito politico e culturale cittadino, portatrice di una proposta originale e trasversale: a Pisa si è costituito il comitato locale di Fermare il Declino, il movimento politico fondato lo scorso agosto da Oscar Giannino, Luigi Zingales, Michele Boldrin e altri intellettuali ed economisti, che in poche settimane ha già raccolto oltre 30.000 adesioni e per il quale stanno nascendo decine di circoli in tutta Italia.
Fermare il Declino è un movimento che raccoglie consensi trasversali, prendendo le distanze dai partiti tradizionali e dai tutti coloro che ne hanno fatto parte, prefiggendosi di aggregare le forze più sane e professionalmente preparate della società civile, finora estranee alla cosa pubblica, per coinvolgerle nello sforzo di risanamento del paese.

In questo senso già il prossimo 6 novembre sarà a Pisa Carlo Stagnaro uno dei fondatori del movimento, che si confronterà sullo spinoso tema delle tasse, del debito pubblico e delle riforme strutturali, per un dibattito pubblico organizzato dal neonato comitato cittadino.

La proposta politica di Fermare il Declino (www.fermareildeclino.it) si riassume nel Manifesto messo a punto dai suoi fondatori, un semplice e asciutto documento di politica economica che affronta i temi più critici della situazione italiana odierna e propone un programma in 10 punti, immediati e pragmatici, come la riduzione parallela della spesa pubblica e della pressione fiscale incidendo sull’assistenzialismo e non sul welfare, e la necessità di riduzione del deficit attraverso un vasto ma controllato programma di liberalizzazioni.
La proposta di Fermare il Declino, elaborata da studiosi ed economisti di fama internazionale, sta ottenendo ampi consensi in ogni parte d’Italia e anche a Pisa il comitato ha già aperto anche una pagina Facebook sulla quale i simpatizzanti stanno iniziando condividere idee e opinioni.
Caratteristica originale dei circoli di Fermare il Declino è la loro forma estremamente liquida, destrutturata e non gerarchica: aperti a tutti gli esponenti della società civile, purché non coinvolti con la vecchia politica (per evitare ogni rischio di imbarcare personaggi “riciclati”, non accettano chi abbia ricoperto cariche pubbliche significative), i circoli si stanno organizzando con grande attenzione per il dialogo interno e la democrazia, evitando di creare figure di leader carismatici, così da dare a chiunque la possibilità di apportare al massimo il proprio contributo.

I promotori del nuovo Circolo di Fermare il Declino di Pisa invitano tutti i simpatizzanti a partecipare ai prossimi incontri. Luoghi e orari degli incontri possono essere trovati su Facebook alla pagina:
http://www.facebook.com/#!/pages/Fermare-il-Declino-Circolo-Pisa/492367954114956
oppure contattando il referente Antonio Masala: ([email protected]).

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Dalla Washington University a Firenze: l’economista Michele Boldrin incontra la cittadinanza

Per i fiorentini appassionati ai temi dell’economia, dell’attualità e della politica sarà un appuntamento da non perdere; giovedì 18 ottobre alle 18.30 a Firenze, dove è atteso presso la sala dell’Istituto Medlight, in via Claudio Monteverdi 2.Il professor Boldrin insegna economia alla Washington University di St Louis e in prestigiose università statunitensi ed è anche promotore, insieme tra gli altri a Oscar Giannino e a Luigi Zingales, del manifesto “Fermare il Declino”, apparso ad agosto sulle pagine di alcuni quotidiani nazionali.

Il Manifesto è un documento di politica economica che tocca i temi fondamentali della situazione odierna ed è basato su 10 punti programmatici, semplici e pragmatici, come la necessità della riduzione della spesa pubblica e della pressione fiscale e di un vasto programma di liberalizzazioni. Questo approccio ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, talmente ampia che ad appena due mesi dalla sua pubblicazione ha ottenuto circa 30mila adesioni, mentre la macchina organizzativa del movimento è cresciuta notevolmente, arrivando oggi a disporre di coordinamenti in quasi tutte le regioni italiane.
Boldrin si soffermerà in particolare sulle concrete possibilità di introdurre tagli alla spesa pubblica senza toccare il welfare, per 6 punti percentuali di Pil in 5 anni e sulle conseguenti modalità di utilizzare le risorse recuperate per alleggerire il carico di imposte su lavoratori e imprese, arrivando a ridurre la pressione fiscale di almeno 5 punti in 5 anni.
Il tour toscano del professor Michele Boldrin si concluderà domenica 21 ad Arezzo dove, alle 11 parteciperà a un incontro pubblico presso la suggestiva sala del Caffè dei Costanti, lo storico locale del centro di Arezzo famoso anche per aver ospitato il set del film-capolavoro “La Vita è Bella” di Roberto Benigni.

Fermare il Declino è un movimento nato lo scorso agosto per iniziava di sette promotori indipendenti, tra cui Oscar Giannino e Luigi Zingales, liberi da legami politici con i partiti attuali, che hanno pubblicato a proprie spese su sei quotidiani nazionali (“Il Fatto”, “Il Mattino”, “Il Foglio”, “Il Sole 24 Ore”, “Il Gazzettino” e “Il Messaggero”), un Manifesto di appello agli italiani intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”. Il Manifesto, basato su 10 punti programmatici, semplici e soprattutto realizzabili, ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, talmente ampia che ad appena due mesi dalla sua pubblicazione ha ottenuto circa 30mila adesioni; allo stesso tempo anche la macchina organizzativa del movimento è cresciuta notevolmente, arrivando oggi a poter disporre di coordinamenti in 20 delle 21 regioni italiane.

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Il Movimento Fermare il Declino ad Arezzo

All’evento parteciperà uno dei fondatori del movimento, l’economista di fama internazionale Michele Boldrin.

La prima uscita ufficiale del movimento “Fermare il Declino” ad Arezzo si terrà domenica 21 ottobre alle 11.00, presso il Caffé de Costanti, storico locale del centro di Arezzo famoso anche per aver ospitato il set del film-capolavoro “La Vita è Bella” di Benigni. Sarà presente all’evento Michele Boldrin, professore in prestigiose università statunitensi tra cui la Washington University di St Louis. Editorialista del Fatto Quotidiano, è co-autore del libro “Tremonti, istruzioni per il disuso” ed opinionista in numerose trasmissioni TV e radio come Ballarò e Caterpillar.

Arezzo ospiterà la tappa finale dell’intenso tour toscano di Fermare il declino con il professor Michele Boldrin, che inizierà a Siena e a Firenze il 18 ottobre e si ad Arezzo domenica 21. Qui Boldrin incontrerà la cittadinanza per illustrare nei dettagli i punti programmatici del Manifesto, tra i quali spiccano la riduzione del debito pubblico senza aumento della pressione fiscale, una seria politica di tagli alla spesa pubblica per 6 punti percentuali di Pil in 5 anni e il conseguente utilizzo delle risorse recuperate per alleggerire il carico di imposte su lavoratori e imprese, arrivando alla riduzione della pressione fiscale di almeno 5 punti in 5 anni.

L’incontro di Arezzo, insieme ad altri analoghi che si stanno tenendo in tutta Italia, ha una valenza strategica in quanto mira a tastare il polso dell’opinione pubblica nell’ottica di un ulteriore salto di qualità per arrivare alla trasformazione del Movimento in un nuovo soggetto politico, che possa presentarsi alle prossime elezioni politiche nazionali con l’obiettivo di scardinare l’attuale impasse politica e costituire una seria alternativa alla classe politica odierna, colpevole di aver portato l’Italia sull’orlo del baratro finanziario e morale.

 

Fermare il Declino è un movimento nato lo scorso agosto per iniziava di sette promotori indipendenti, tra cui Oscar Giannino e Luigi Zingales, liberi da legami politici con i partiti attuali, che hanno pubblicato a proprie spese su sei quotidiani nazionali (“Il Fatto”, “Il Mattino”, “Il Foglio”, “Il Sole 24 Ore”, “Il Gazzettino” e “Il Messaggero”), un Manifesto di appello agli italiani intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”. Il Manifesto, basato su 10 punti programmatici, semplici e soprattutto realizzabili, ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, talmente ampia che ad appena due mesi dalla sua pubblicazione ha ottenuto circa 30mila adesioni; allo stesso tempo anche la macchina organizzativa del movimento è cresciuta notevolmente, arrivando oggi a poter disporre di coordinamenti in 20 delle 21 regioni italiane.

 

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Dalla Washington University a Siena: attesa per il seminario pubblico dell’economista Michele Boldrin

Per i senesi appassionati ai temi dell’economia, dell’attualità e della politica sarà un appuntamento da non perdere; giovedì 18 ottobre alle 14 il professor Michele Boldrin terrà a Siena un seminario aperto al pubblico presso l’aula cinema della facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Siena, in via Roma 47.

Professore di economia alla Washington University di St Louis,  Boldrin ha insegnato in prestigiose università statunitensi ed oggi è promotore, insieme (tra gli altri) ad Oscar Giannino e Luigi Zingales, del manifesto “Fermare il Declino”, apparso ad agosto sulle pagine di alcuni quotidiani nazionali.

Il Manifesto è basato su 10 punti programmatici semplici e pragmatici e tocca temi fondamentali, dalla necessità della riduzione della spesa pubblica e della pressione fiscale a un vasto programma di liberalizzazioni. Questo approccio ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, talmente ampia che ad appena due mesi dalla sua pubblicazione ha ottenuto circa 30mila adesioni, mentre la macchina organizzativa del movimento è cresciuta notevolmente, arrivando oggi a disporre di coordinamenti in quasi tutte le regioni italiane.

Al termine del seminario senese il professor Boldrin interverrà a Firenze, dove è atteso in serata a un incontro organizzato presso la sala dell’Istituto Medlight, in via Claudio Monteverdi 2. Qui illustrerà, in particolare, la  proposta di tagli alla spesa pubblica per 6 punti percentuali di Pil in 5 anni e il conseguente utilizzo delle risorse recuperate per alleggerire il carico di imposte su lavoratori e imprese, arrivando a ridurre la pressione fiscale di almeno 5 punti in 5 anni.

Il tour toscano del professor Michele Boldrin si concluderà domenica 21 ad Arezzo dove, alle 11 parteciperà a un incontro pubblico presso la suggestiva sala del Caffè dei Costanti, lo storico locale del centro di Arezzo famoso anche per aver ospitato il set del film-capolavoro “La Vita è Bella” di Roberto Benigni.

Fermare il Declino è un movimento nato lo scorso agosto per iniziava di sette promotori indipendenti, tra cui Oscar Giannino e Luigi Zingales, liberi da legami politici con i partiti attuali, che hanno pubblicato a proprie spese su sei quotidiani nazionali (“Il Fatto”, “Il Mattino”, “Il Foglio”, “Il Sole 24 Ore”, “Il Gazzettino” e “Il Messaggero”), un Manifesto di appello agli italiani intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”. Il Manifesto, basato su 10 punti programmatici, semplici e soprattutto realizzabili, ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, talmente ampia che ad appena due mesi dalla sua pubblicazione ha ottenuto circa 30mila adesioni; allo stesso tempo anche la macchina organizzativa del movimento è cresciuta notevolmente, arrivando oggi a poter disporre di coordinamenti in 20 delle 21 regioni italiane.

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