Archives

Comunicati

Sonar Festival, l’elettronica invade la Spagna!

  • By
  • 14 Giugno 2010

L’edizione del 2010 del Sonar ha in serbo una bella sorpresa per tutti i suoi fan: per la prima volta lo storico festival raddoppia!

Quando una cosa piace, si sa, non se ne ha mai abbastanza. È probabilmente per questo motivo che gli organizzatori del Sonar, storico festival di musica elettronica e arti multimediali che si svolge ogni anno a Barcellona (e che sicuramente piace) hanno avuto la bella idea di raddoppiare: per la prima volta nella sua storia, infatti, il Sonar non si terrà solamente nel capoluogo della Catalogna, ma anche a La Coruña, in Galizia. Due città invase dall’arte e dalla musica, da interfacce audio digitali quali l’M-Audio Torq Conectiv Vinyl/CD Pack e da consolle, e soprattutto dal popolo dell’elettronica, che mai come quest’anno in Spagna troverà pane per i propri denti.

L’edizione 2010 del Sonar si svolgerà tra il 17 e il 19 giugno, giorni in cui le città spagnole si preparano ad accogliere decine di migliaia di visitatori. Nelle edizioni passare Barcellona è stata invasa da circa 80.000 persone, ma non serve essere dei veggenti per prevedere che quest’anno, complice il dislocamento del festival anche a La Coruña, queste cifre potrebbero crescere in modo esponenziale. Una bella evoluzione per questo festival, che si avvia ormai verso il conseguimento della maggiore età (l’evento è stato organizzato per la prima volta diciassette anni fa) senza però lasciar trasparire i segni del tempo. Al contrario, i termini che meglio identificano il festival sono ancora novità e innovazione, modernità e sperimentazione: insomma, nonostante il passare degli anni, il Sonar non accenna affatto a diventare qualcosa di vecchio e scontato, rimanendo anzi fedele allo spirito e al progetto che lo hanno fatto nascere.

La musica è sicuramente l’elemento centrale del festival, e difatti Barcellona e La Coruña saranno invase da tastiere master come l’M-Audio Midair 25 e da tutti gli altri “ferri del mestiere” usati dai musicisti che si esibiranno durante la tre giorni spagnola, ma il Sonar si presenta come un evento di più ampio respiro, capace di mixare (e anche in questo si può intravedere lo spirito innovatore e in continuo movimento del Sonar) diversi mezzi espressivi, dalla musica al cinema, passando attraverso diversi tipi di arte multimediale. Oltre ai (numerosi) concerti e DJset, il programma del Sonar prevede anche show ed installazioni di artisti internazionali, affermati ed emergenti, SonarCinema, ossia la sezione dell’evento dedicata alla presentazione di produzioni audiovisivi, e SonarMàtica, il settore espositivo del festival, dedicato quest’anno alla robotica, con l’esposizione di oggetti più che mai innovativi.

E la musica? Per quanto riguarda questa parte essenziale, basilare, vitale dell’evento, il Sonar quest’anno ha messo a segno dei gran bei colpi: ad esibirsi sul palco del Sonar ci saranno, fra gli altri, i Chemical Brothers, con il loro carico di strumenti, tra i quali mixer del genere dell’M-Audio NRV 10, che costituiscono la loro immensa consolle e che permette al duo di creare suoni ormai inimitabili, gli LCD Soundsystem, che proporranno il proprio mix di dance e punk, gli Air, il duo francese che propone un genere che potremmo definire come pop elettronico e contemplativo, i Roxy Music, uno di quei gruppi che hanno fatto la storia della musica pop, e Jónsi, il cantante dei Sigur Rós.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – posizionamento motori di ricerca

No Comments
Comunicati

Roma: Concerto Kings of Convenience, 28 Ottobre 2009

  • By
  • 2 Novembre 2009


“A friend is not a means you utilize to get somewhere”…sono poche le persone che, leggendo e soprattutto sentendo questo verso non cominciano a fischiettare o canticchiare, riconoscendo uno dei brani più popolari di qualche anno fa. Era il 2004 e la canzone era “Misread”, forse il pezzo più conosciuto dei Kings of Convenience, flemmatico duo norvegese balzato agli onori della cronaca musicale proprio grazie a questa canzone dalla melodia delicata.

Dopo 5 anni dalla pubblicazione di “Riot on an Empty Street”, album che ha fatto conoscere i Kings of Convenience al grande pubblico, il duo originario di Bergen pubblica finalmente “Declaration of Dependence”, smentendo coloro che, visto il lustro di apparente inattività, li aveva già dati per finiti. E invece Erlend e Eirik, dopo aver dedicato un po’ di tempo ai rispettivi progetti paralleli (Erlend si è trasferito a Berlino nel 2004 e ha fondato la band The Whitest Boy Alive, mentre Eirik ha dato vita ai Kommode), tornano non solo col suddetto album, preceduto dal singolo “Mrs Cold”, ma anche con una tournée che li porterà anche in Italia, per due spettacoli imperdibili: i “re della convenienza” saranno nella capitale il 28 ottobre e a Milano il 29, per cui se vi trovate da quelle parti farete bene a mettere il naso fuori dal vostro Bed & Breakfast di Roma o Milano e godervi il duo norvegese dal vivo, che con i suoi suoni docili e le sue canzoni sussurrate riesce sempre a creare un’atmosfera impareggiabile ovunque suoni.

Apparentemente può sembrare strano che un gruppo norvegese riesca a stare al passo coi colleghi anglofoni, e soprattutto si può far fatica a pensare che una canzone dalle atmosfere dolci e quasi melanconiche (e qui si ritorna a “Misread”) sfornata da due ragazzi efebici provenienti dal freddo nord sia riuscita a diventare una delle hit, quasi un tormentone, dell’estate (anche se del tormentone la canzone in questione ha gran poco), insieme a pezzi allegrotti e danzerecci. Non dobbiamo però dimenticare che, sebbene i paesi anglofoni, Inghilterra in particolare, detengano il potere quando si parla di musica, la Norvegia negli anni ha saputo dare i natali a vari gruppi famosi appartenenti ai generi più diversi, che si sono imposti nel panorama internazionale, dalle band Black Metal, genere che ha trovato nei paesi scandinavi la propria patria, ai celeberrimi Motorpsycho, senza dimenticare l’elettronica chillout dei Röyksopp.

Tra i portabandiera della musica norvegese nel mondo ci sono ormai anche i Kings of Convenience, che in poco più di 10 anni hanno saputo attirare l’attenzione di critica e pubblico, pubblico che sicuramente li seguirà anche nel loro tour, magari organizzando un viaggio a Roma per gustarsi la loro musica in una delle città più suggestive del mondo. Oltre ai pezzi del nuovo album, i Kings of Convenience proporranno con tutta probabilità anche le canzoni dei dischi precedenti, dal già citato “Riot on an Empty Street” al precedente “Quiet is the New Loud”, pubblicato nel 2001 e considerato come uno degli album più rappresentativi del “new acoustic movement”. Se amate questo gruppo non lasciatevi sfuggire l’occasione di prenotare hotel 5 stelle a Roma e godervi uno spettacolo magico.

Biglietti: vari prezzi
Date: 28 Ottobre 2009
Location: Palalottomatica, Rome, Italy
A cura di Fb-engine.com – prenotazione diretta

No Comments
Comunicati

L’importanza dell’educazione musicale fin dalla nascita

La musica è arte, cultura, spettacolo, divertimento, emozioni e quant’altro. Gli stimoli musicali sono in continuo aumento durante tutto l’arco della nostra vita, ma gli spazi per la vera educazione musicale scarseggiano sempre più.

È importantissimo invece avvicinare i bambini fin da piccoli alla musica. I bambini fin da piccoli non sono solo esserini da accudire e nutrire, ma anche individui portatori di bisogni cognitivi, che una corretta educazione musicale fin dalla nascita può aiutare a sviluppare. Sia che da grandi diventino musicisti o meno, che suonino strumenti musicali o siano ascoltatori, in ogni caso entrerà molte volte in un negozio musica, è importante perciò che questo talento venga nutrito e potenziato fin dall’inizio. I primi tre anni di vita sono ormai considerati fondamentali per l’apprendimento musicale, proprio come succede nell’apprendimento linguistico. L’attitudine musicale, e cioè la potenzialità di apprendimento in musica, comunemente definita talento musicale, vede infatti nei primi anni di vita dell’individuo un importante momento di sviluppo. Questa attitudine fa parte del patrimonio personale di ogni individuo, ed è innata; ma un ambiente ricco di stimoli musicali è la condizione indispensabile perché si sviluppi al massimo delle sue potenzialità, così come un ambiente povero di stimoli musicali ne decreta automaticamente l’involuzione.

Se questi anni vengono sprecati, si perde così il modo di sviluppare l’attitudine musicale del bambino, producendo in questo modo uno spreco di risorse umane.
Negli anni successivi poi si può anche pensare di cominciare a suonare qualche strumento, i rivenditori strumenti musicali non sono numerosissimi ma in ogni città se ne trova almeno uno.

Infatti queste sono abilità che si acquisiscono solo praticandole, con la voce e con gli strumenti. Mentre al bambino che stona, con la voce o con il flauto dolce, l’insegnante di un tempo chiude la bocca, l’insegnante illuminato insegna proprio a intonare. Intonare non è un prerequisito del far musica, è un obiettivo. Chi potrebbe reprimere la gioia che il bimbo piccolo prova quando canta Madama Dorè, per il fatto che le note emesse dalle sue corde vocali hanno magari poco a che vedere con l’originale? Questa stessa soddisfazione si ripropone a livelli avanzati, quando il piccolo flautista, o pianista, o violinista, si cimenta al meglio delle sue capacità, piccole o grandi che siano. Si suona e si canta per se stessi, prima di tutto, per la propria soddisfazione e il proprio benessere.
L’educazione musicale è sempre più bandita dai programmi della scuola, con spazi e orari sempre più ridotti, scarsità di materiali e di fondi, non resta perciò che rivolgersi alle scuole private, che si occupano di formare i bambini musicalmente e arricchire così il loro bagagli culturale.

Anche per chi non è più nell’età dello sviluppo, in ogni caso, la pratica di uno strumento può essere un utile esercizio. Anche se il tempo scarseggia, la vendita strumenti online ci viene in aiuto, ma si possono trovare anche spartiti, corsi, consigli, lezioni. Magari non diventeremo grandi artisti, ma almeno potremo passare moltissimi momenti di benessere personale, ampliare le nostre conoscenze e abilità e magari anche trovare un pubblico che apprezzi i nostri sforzi e allietare le serate in compagnia.

A cura di Martina Meneghetti
Prima Posizione Srl – Pubblicità Turismo

No Comments