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Dolore Operatorio: più di un paziente su sei soffre nei 12 mesi dopo l’operazione

Dolore post operatorio, una percentuale significativa di pazienti che affronta un intervento di ernia, isterectomia o toracotomia sperimenta un dolore cronico postoperatorio nei 12 mesi successivi all’ intervento. Sul sito di Marco Filippini, nato per contribuire al raggiungimento degli standard medi europei in fatto di terapia del dolore, da Pain Medicine news di Gennaio 2013.

Questi i dati (v. tabella) di uno studio pubblicato a gennaio dal dottor A. Montes Perez dell’Ospedale del Mar di Barcellona . I dati generali sono consistenti con quelli pubblicati in letteratura, e suggeriscono che il rischio di sviluppare dolore cronico è più alto nei pazienti ansiosi o preoccupati del proprio dolore, in quelli che subiscono la lesione di qualche nervo durante l’operazione e in quelli che non hanno avuto un’appropriata terapia del dolore postoperatorio.

I pazienti che hanno dolore persistente nei tre mesi successivi all’intervento dovrebbero essere indirizzati a terapisti del dolore specializzati. “Dobbiamo essere più aggressivi nel trattare il dolore nel periodo perioperatorio” ha detto il Dr Montes. “È fondamentale diminuire l’intensità del dolore nel periodo perioperatorio”. Una speranza per i molti pazienti che potrebbero non sviluppare dolore nei mesi successivi all’ intervento.

Pain Medicine news Genn 2013

FONTE: marcofilippini.it

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Dolore post operatorio, sul sito di Marco Filippini le novità presentate in Spagna

Dolore post operatorio, sul sito di Marco Filippini le novità presentate in Spagna, da Pharmastar.it del 28 febbraio 2013.

In ambito ospedaliero, il trattamento del dolore post-operatorio presenta notevoli vantaggi dal punto di vista qualitativo e quantitativo, con una maggiore serenità dell’assistito, un abbattimento del rischio clinico, dei tempi di degenza e dei costi sanitari, come ha puntualizzato Marco Scardino, Responsabile Anestesista del Servizio di Chirurgia Protesica del prof. Guido Grappiolo, IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI).

Un’ efficace controllo della sintomatologia dolorosa conseguente a un intervento di chirurgia protesica d’anca è fondamentale, per ottenere una rapida mobilizzazione e una buona risposta funzionale in questi pazienti, che vanno scrupolosamente seguiti affinché possano essere sottoposti a riabilitazione precoce.

Nella nostra struttura abbiamo preso in esame circa 300 soggetti appena operati, con un’età media di 60 anni. Il protocollo terapeutico, che prevedeva la somministrazione di un oppiaceo agonista-antagonista ogni 12 ore e per un minimo di 4 giorni, si è confermato efficace: ha garantito un miglior controllo degli effetti avversi, mantenendo un’ottima azione analgesica.

Il 90% dei pazienti ha affermato di non aver mai avvertito sofferenza, mentre il 100% ha conservato la motilità intestinale.

La combinazione di ossicodone-naloxone – ha concluso Scardino – può essere dunque la chiave vincente per alleviare il dolore post-operatorio, eliminando l’insorgenza delle complicanze legate alla terapia con oppioidi”.

Da Pharmastar.it 28 Febb 2013

FONTE: marcofilippini.it

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