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CRISTIANO DE ANDRÉ LANCIA UN APPELLO A FRANCESCO DE GREGORI IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA TENUTA INSIEME AL MANAGER SALVO NUGNES NEL CARCERE MILANESE DI BOLLATE

Dall’istituto di reclusione di Milano Bollate, Cristiano De André intervenuto in conferenza intitolata “De André si racconta tra musica e parole” strutturata in stile autobiografico, ha lanciato un significativo appello simbolico a Francesco De Gregori, manifestando forte stima e ammirazione verso di lui, definito un autentico poeta della canzone d’autore, per creare una sinergica collaborazione canora e intavolare insieme positivi progetti professionali futuri. Non mancherà certamente la pronta risposta di De Gregori all’amico collega. Durante l’incontro, svoltosi Venerdì 11 Luglio, con finalità di solidarietà sociale per i detenuti carcerari, De André è stato affiancato dal manager Salvo Nugnes, in qualità di relatore. L’evento rientra nel novero del variegato programma di Cultura Milano il Festival Artistico Letterario, con il motto trainante di rendere la cultura accessibile a tutti, coinvolgendo esponenti di spicco del calibro di Umberto Veronesi, Corrado Augias, Antonino Zichichi, Bruno Vespa, Flavio Caroli, Margaret Mazzantini, Mogol, Vittorio Feltri, Patty Pravo, Stefano Zecchi, Katia Ricciarelli, Francesco Alberoni, Roberto Gervaso.

 

De André ha eseguito dal vivo una serie di pezzi accompagnato dalla chitarra, suscitando intensa partecipazione emozionale tra i presenti. Con grande disponibilità ha parlato e descritto le fasi più salienti della sua lunga carriera artistica, coronata da numerosi successi nazionali e internazionali, soffermandosi con particolare premura sul nuovo CD, a cui tiene moltissimo. Il cantautore ha evidenziato come “L’album –Così in cielo come in guerra- è un disco davvero calzante, che mi corrisponde totalmente, perché dentro ci sono io, le mie convinzioni più intime, il mio modo di essere anarchico, ma anche uno sguardo sulla nostra società e verso la politica”. E aggiunge “Nel brano, che prende il titolo, il cielo è vuoto, perché ce lo hanno svuotato dai nostri sogni, facendoci inseguire falsi ideali come il denaro. Come se fossero i soldi a regalare la felicità. La felicità si conquista dando da mangiare alla propria anima, non inseguendo la furbizia e il guadagno rapido. Questi 40 anni di sottocultura ci hanno distrutto i sogni e il pensiero”.

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CALOROSA ACCOGLIENZA PER CRISTIANO DE ANDRÉ OSPITE IN CONFERENZA NEL CARCERE MILANESE DI BOLLATE INSIEME AL MANAGER SALVO NUGNES

Il noto cantautore Cristiano De André è stato protagonista di una conferenza autobiografica dal titolo “De André si racconta tra musica e parole” che si è svolta, a scopo benefico solidale in data Venerdì 11 Luglio, dinanzi ai detenuti del Carcere milanese di Bollate, ricevendo un’accoglienza trionfale. Ad affiancarlo nel ruolo di relatore è stato il noto manager produttore Salvo Nugnes, ideatore e organizzatore del Festival Artistico Letterario Cultura Milano nel quale rientra il corposo calendario di iniziative presso gli istituti penitenziari di Bollate, Opera e San Vittore, finalizzati a rendere la cultura accessibile a tutti. Tanti i nomi illustri, che si sono avvicendati durante gli incontri: Bruno Vespa, Francesco Alberoni, Umberto Veronesi, Alessandro Sallusti, Margaret Mazzantini, Giorgio Forattini, Roberto Gervaso, Vittorio Sgarbi, Paolo Crepet, Toni Capuozzo, Silvana Giacobini, Piero Chiambretti, l’indimenticabile Margherita Hack e molti altri.

 

Nel raccontare il suo intenso percorso nel mondo della musica d’autore, De André ha parlato della recente esperienza sanremese, dove ha ottenuto il meritato premio della critica con lo splendido brano “Invisibili” sul quale ha spiegato “Questa canzone è dedicata a un mio amico morto di overdose. Invisibili eravamo noi, i ragazzi di 18 o 20 anni tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, in mezzo allo scontro sociale, alle contrapposizioni ideologiche e alla lotta di classe. Era la Genova dell’eroina, arrivata di prepotenza a incunearsi negli sfasci familiari. Per molto l’eroina era una specie di mamma ideale e consolatoria, non era solo il fascino del proibito o il gusto del vizio”.

 

Davvero toccante e coinvolgente la performance canora dal vivo con la chitarra, con l’esecuzione anche della mitica “Marinella” in omaggio simbolico al padre Fabrizio, che ha commosso tutti i presenti. Nell’occasione De André ha lanciato un appello simbolico a Francesco De Gregori, definendolo un vero poeta ed esprimendo il desiderio di poter intraprendere insieme qualche bel progetto in futuro, magari salendo sul palco per uno strepitoso concerto a due o cimentandosi nello scrivere un pezzo. Si attende con trepidazione la risposta del grande maestro De Gregori, perché sarebbe senza dubbio una collaborazione straordinaria e di eccellente qualità.

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Il manager Salvo Nugnes su Fabrizio De André: ” I suoi brani sono ascoltati anche dalle generazioni più giovani che ne traggono profondi messaggi esistenziali”

In occasione dell’anniversario dei 15 anni dalla scomparsa del maestro Fabrizio De André, che cade l’11 Gennaio, il manager produttore Salvo Nugnes agente di nomi di prestigio in ambito cultura e spettacolo, durante una recente intervista ha espresso una riflessione in merito affermando “Ho avuto l’enorme piacere di incontrare e conoscere di persona Fabrizio De André e ne conservo un ricordo meraviglioso. È stato un vero mentore della canzone d’autore, i suoi brani riecheggiano indimenticabili e sono sempre attuali e molto ascoltati anche dalle generazioni più giovani di fan, che ne traggono interessanti spunti di riflessione e profondi messaggi esistenziali“.

Poi aggiunge “Ho un rapporto d’amicizia da lunga data con il figlio Cristiano, che ha ereditato le eccellenti doti canore e musicali dell’illustre padre ed è un artista dal poliedrico talento“.

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NOTTURNO DELLE RAGANELLE -Compagnia Bruzia Ballet

Debutto dell’opera musicale “Notturno delle Raganelle”

 

Giovedì 3 dicembre, alle ore 21, presso il Teatro di tradizione “A. Rendano” di Cosenza  è prevista la prima nazionale del Notturno delle Raganelle, opera musicale e specialissimo tributo che la compagnia calabrese Bruzia Ballet dedica a Fabrizio de Andrè, nel decennale della morte. Il lavoro – che vede in scena alcuni dei personaggi di Faber cantare e raccontare la vita, i pensieri e i sentimenti propri e quelli dell’umanità cui appartengono – prevede momenti di musica, teatro e danza; valori aggiunti, questi ultimi, che vanno oltre il consueto tributo musicale ed offrono spunti innovativi ed interessanti per conoscere e comprendere, anche visivamente, la piccola parte della produzione deandreiana rappresentata. L’idea di uno spettacolo su De Andrè è nata dalla profonda passione che Antonio Conti – regista, attore ed autore teatrale  – e Barbara Bruni – attrice ed autrice – nutrono per il poeta-cantautore. Una passione giovanile trasformata col tempo in conoscenza profonda e che ha contagiato anche il maestro Paolo Gagliardi, autore di uno straordinario contributo coreografico scaturito dalle suggestioni che le storie e la conoscenza dei personaggi di De Andrè hanno prodotto sulla sua rutilante creatività. Il sodalizio Bruni-Conti-Gagliardi, avviato con il musical Barabba, continua e anche stavolta non manca la solidale presenza della Projecto Bom Pastor, la onlus che patrocina lo spettacolo per continuare la raccolta di fondi da destinare alla costruzione di una casa di accoglienza e formazione per i niños de rua ad Ilheus Bahia, in Brasile. Tra gli altri patrocinatori dello spettacolo – tra cui le amministrazioni comunale e provinciale di Cosenza e l’agenzia di prevendita Inprimafila – è da segnalare la significativa e preziosa presenza della Fondazione De Andrè, con cui Bruzia Ballet è sempre stata in contatto fin dall’ideazione del progetto e dalla scelta del titolo che vuole ricordare ed omaggiare l’idea di alcune composizioni musicali che il grande Fabrizio aveva in mente e che non ha potuto realizzare. Ancora un’opera corale, dunque, per Bruzia Ballet che, per l’allestimento del Notturno, si avvale oltre che degli interpreti e del corpo di ballo della compagnia – assistente alle coreografie Orlando Capitano – anche di un gruppo di validissimi musicisti – Ivano Biscardi, Antonio Castrovillari – cui è affidato il coordinamento musicale –  Leonardo Conforti, Pino Murano, Maurizio Sirangelo, Gianpaolo Tiesi – che, come nella migliore tradizione concertistica di De Andrè, eseguono le musiche dal vivo. Il coordinamento delle voci e delle parti corali è di Pina Conti. Particolarmente suggestivi gli inserti teatrali che fanno da trés d’union dei brani, talvolta anticipando l’argomento principale del testo, altre volte chiosandolo o tracciando addirittura uno scarto che, in ogni caso, costringe a profonde riflessioni. Il grande ed appassionato lavoro degli autori Bruni-Conti, alla fine, è questo: aver saputo ricercare nella vastissima produzione di De Andrè – non solo testi delle canzoni ma anche interviste, appunti, scritti di vario genere – le espressioni che più si attagliano allo spettacolo e che si fanno portatrici di un doloroso e intenso grido d’accusa contro la cecità del potere. Assolutamente nulla è lasciato alla creatività ed all’invenzione degli autori del progetto, che si sono limitati – si fa per dire – ad una scrupolosa ed amorevole esegesi dei testi e degli scritti di De Andrè. La presentazione di questo composito spettacolo avverrà il 23 novembre, presso la Libreria Ubik di Cosenza, con inizio alle ore 18.

VIDEO PROMOZIONALE

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