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Corso in Design del Gioiello: Manualità e gusto Made in Italy

Partirà a gennaio 2017 il Corso di Alta Formazione in Design del Gioiello, organizzato da POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano e diretto della Prof.ssa Alba Cappellieri, Presidente del Corso di Laurea in Design della Moda presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano.

Alle spalle 10 edizioni di successo a garanzia della qualità di questo percorso formativo che si conferma come uno dei corsi più interessanti per l’ambito fashion.

UNO SGUARDO A 360° SUL SETTORE DEI GIOIELLI

Il Corso intende guidare i partecipanti alla comprensione del “progetto gioiello”, iniziando dallo studio dei materiali e delle tecniche della gioielleria tradizionale per approdare a metodi e tecnologie di ultima generazione: gli studenti acquisiranno una visione globale del ciclo produttivo del gioiello per comprendere in poco tempo le logiche del settore e le nozioni di base relative alla produzione.

I trend più recenti, gli stili di consumo e la cultura storica del gioiello, le caratteristiche del mercato orafo, l’impresa, la distribuzione, il retail, la comunicazione: questi i temi che verranno approfonditi nelle 236 ore di didattica.

DA SUBITO ALL’OPERA CON PROGETTISTI DI FAMA INTERNAZIONALE

Nell’ambito del workshop progettuale, professionisti di fama internazionale lavoreranno fianco a fianco agli studenti nella definizione di un progetto, che verrà reso esecutivo attraverso il software di modellazione e prototipazione Rhinoceros.

Un mix di lezioni intensive ed esercitazioni pratiche che formerà professionisti in grado di gestire la complessità del progetto orafo: i partecipanti acquisiranno capacità progettuali specifiche e avranno la possibilità di collaborare con società di progettazione e design, aziende orafe ed enti fieristici.

COLLABORAZIONI AZIENDALI PRESTIGIOSE

Il network dei partner didattici include alcune tra le più importanti aziende del lusso, che si riservano la possibilità di accogliere gli studenti più meritevoli per un periodo di stage. Tra queste: Breil, Mario Buccellati, Bulgari, Mattia Cielo, Chimento, CieloVenezia, Damiani, De Beers Marketing Group, Fiera di Vicenza, Gruppo Roberto Giannotti srl, LiuJo Luxury, Mattioli, Nardelli, Platinum Guild, TJF Group, Vhernier e Vogue Gioiello.

GIORNATE DI PRESENTAZIONE

Per ulteriori informazioni sul programma e sulle modalità di iscrizione è possibile contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione di POLI.design ([email protected] , tel. 02.2399.7275) o partecipare ad una delle giornate di presentazione previste.

La prossima giornata di presentazione e selezione si terrà mercoledì 23 novembre alle ore 12:00 presso POLI.design, via Durando 38/A Milano.

 

Press Contact:

Ufficio Comunicazione POLI.design

Tel. (+39) 0223997201

[email protected]

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L’evocazione – The Conjuring

Nel 1971, ad Harrisville, nel Rhode Island, Carolyn e Roger Perron si trasferiscono in un vecchio casale con le loro cinque figlie. Durante il primo giorno le cose sembrano andare per il meglio, anche se trovano la porta della cantina stranamente sprangata e il loro cane si rifiuta di entrare in casa. Il mattino dopo, Carolyn si sveglia con un misterioso livido e il cane viene ritrovato morto. Nei giorni a seguire nella casa si verificano varie forme di attività paranormale, le quali culminano con Carolyn che si ritrova intrappolata in cantina mentre una delle figlie viene attaccata da uno spirito somigliante ad una donna anziana;  horror soprannaturale basato sui fatti riportati dalla coppia di ricercatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, le cui esperienze in precedenza avevano già ispirato film come Amityville Horror e The Haunting in Connecticut. La trama, ambientata nel 1971 nel New England, è quindi incentrata sul tentativo dei Warren, interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga, di aiutare una famiglia da poco trasferitasi in una casa infestata, i Perron, i cui genitori sono impersonati da Lili Taylor e Ron Livingston.

La sceneggiatura è per lo più fedele alle storie narrate dai reali protagonisti ed il regista Wan affermò come impronta stilistica di voler lavorare per sottrazione: «È quello che credi di vedere attraverso la musica e il design sonoro che realmente ti prende», spiegò il regista, il quale preferì quindi che per buona parte del film le entità demoniache potessero essere solo «percepite».

Il film funziona e fa paura: pur sfruttando clichè tipici riesce ad esser sempre sorprendente e con i giusti tempi di suspance ed attesa. Notevole in questo senso l’incipit affidato alla bambola Annabelle  – che sarà protagonista di un disastroso spin off (e di cui forse parlerò più in la, ma anche no) – e le scene del “nascondino” che ci introducono sadicamente verso terrori prevedibili e che proprio per quello spaventano; pensate alle classiche scene dove la fanciulla nuota ignara nelle temibile acqua dove vaga “lo squalo”… sappiamo tutti cosa accadrà da li a poco, eppure ne siamo terrorizzati. Alcuni sostengono che la paura sia la reazione davanti all’ignoto; il cinema spesso sovverte questa regola.

Sfruttando quasi la stessa, vincente squadra tecnico/artistica del precedente INSIDIUS, Wan si muove a suo agio nello spazio filmico e temporale, osando (cosa rara al giorno d’oggi) perfino di risultare controcorrente: nelle scene nelle quali i personaggi vedono un fantasma, il regista decide di non mostrarlo allo spettatore, il quale vede solo l’espressione terrorizzata del personaggio; tale senso di invisibilità rende una scena più paurosa, lasciando immaginare al pubblico cosa il protagonista potrebbe aver visto di tanto raccapricciante

Il direttore della fotografia è John R. Leonetti, spiegò di aver utilizzato una tavolozza di base per tutto il film, cercando di ottenere illuminazioni naturali; per la cantina invece venne usata solo una sola lampada da 250 watt, ed i fiammiferi che vediamo usati dai protagonisti.

Campione di incassi (meritato) ed un budget milionario che appena si percepisce, ma non per una possibile povertà stilistico/tecnica o qualitativa, ma perché ben sfruttato nella perseveranza di ottenere un unico risultato attraverso la fusione di tutti gli elementi senza sopraffazioni verso il raggiungimento dell’obiettivo: il film. Un’opera commerciabile, ma non commerciale che ci fa sperare nella ribalta di un genere troppo contaminato, troppo accomodante che ha trasformato i mostri in marionette al servizio del bell’eroe di turno, privandoli della loro originaria carica negativa che sta alla base di ogni anti-eroe filmico per eccellenza.

Le stesse tematiche ispirarono anche la serie di AMITYVILLE, in cui si respira – fortunatamente – la stessa aria malsana, la stessa impalpabile inquietudine, fornendoci una “ispirata” ma, purtroppo poco riuscita pellicola cult col primo film AMITYVILLE HORROR, per proseguire nel bellissimo sequel “italico” di Damiano Damiani AMITYVILLE POSSESSION (e di questo si, che presto parlerò!) per concludere miseramente con un terzo capitolo che sfrutta quelle produzioni di moda negli anni ’90, dei film in 3D… dimenticando però di fare anche il film assieme al 3D che propongono (ne furono vittime anche classici come Venerdi 13 e Lo squalo).

Tornando a CONJURING: pochi effetti speciali, calibrata ed efficacemente elegante la CGI che si presta a suggestioni mai pacchiane ed una scena di esorcismo elegante, insolita, quasi artistica nella scelta di lasciarci la posseduta sotto un telo, senza offenderci con l’ennesima sequela di faccette, occhiacci e vomiti abusati dalla cinematografia mondiale per 40 anni. A volte basta “togliere ” il superfluo per fare un buon film, a volte basta “solo” raccontare una storia, senza farne percepire il peso… per farcela vivere in prima persona. Wan ci riesce alla grande, supportato da attori credibilissimi, un ottimo sound design e le atmosferiche “corde” del compositore Joseph Bishara che inizia ad esser molto imitato nel genere. DA VEDERE!

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Al Politecnico di Milano per diventare Accessory Designer: una figura professionale che coniuga conoscenze tecniche con la creatività della moda e del design italiano

MASTER IN ACCESSORY DESIGN

Nel settore della moda e del fashion design, termini come “innovazione”, “creatività”, “stile” e “originalità” costituiscono le basi su cui è possibile costruire il successo di uno studio o di un brand.

Questo è vero soprattutto quando si entra nell’ambito degli accessori: vere e proprie icone e simboli del Made in Italy, parte fondamentale delle origini e del dna della moda italiana.

Le maison di moda, per questo motivo, sono alla costante ricerca di designer capaci di portare all’azienda uno stile personale, fresco e originale, ma allo stesso tempo attenti alle necessità pratiche della filiera produttiva e aggiornati sulle più recenti innovazioni tecnologiche.

Il Master internazionale in Accessory Design del Politecnico di Milano, gestito dal Consorzio POLI.design e diretto dalla Prof.ssa Alba Cappellieri, Presidente del Corso di Laurea in Design della Moda presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano, si propone di rispondere esattamente a questa esigenza: intende formare una figura professionale, quella del Designer dell’accessorio moda, capace di integrare le competenze del fashion system e le specificità tecniche del settore, in grado di progettare accessori di eccellenza sia dal punto di vista della qualità artigianale che della tecnologia, potendo così operare con successo nelle aziende del fashion, della pelletteria, della calzatura, dell’occhiale, del gioiello, dell’orologio, fino alla valigeria, al mondo dello sportwear, dell’intimo, dei costumi, della maglieria, dei cappelli e degli accessori tecnologici.

Per fare questo il Master affronta, nel corso di un anno, tutti gli aspetti inerenti l’ambito dell’accessorio: tredici moduli didattici tematici alternano lezioni frontali e laboratori, fornendo ampio spazio alle attività e alle esercitazioni pratiche; durante i Workshop, infatti, gli studenti sono chiamati a realizzare concretamente i prototipi di diversi accessori, mettendo alla prova la propria creatività e perfezionando il proprio stile grazie alle conoscenze teoriche e tecniche acquisite attraverso il percorso formativo, alle applicazioni tecnologiche più all’avanguardia, all’assistenza dei docenti e ai consigli forniti da testimoni aziendali.

Il mondo delle aziende ha risposto in maniera positiva all’impostazione didattica del Master: prestigiosi marchi hanno confermato la propria partnership al progetto e interverranno attivamente con docenze, testimonianze e case histories, oltre ad attivare tirocini formativi per gli studenti al termine del percorso didattico. Tra questi: Aquafil, Baraka, Comete, Damiani, Dior, Geox, Gianfranco Ferrè, Giorgio Armani, Gubo Design, I Gregori, Luxottica, Maglificio Ripa, Maymoma, Morellato, Moschino, Pandora, Pasquale Bruni, Pianegonda, Pomellato, Rebecca, Res, Rosantica, Samsonite, Slam, Stefan Hafner, Valentino, Versace, Vhernier, Vogue, Yamamay e Zero Edizioni.

La collaborazione diretta con il mondo produttivo fa in modo che lo studio non sia avulso dalla realtà cui si riferisce: un autentico plus che appartiene all’anima del Politecnico di Milano e che costituisce una concreta opportunità di sbocco professionale per gli studenti.

Il Master in Accessory Design è erogato in lingua Inglese (gli studenti italiani potranno effettuare le revisioni in lingua italiana) e si avvale di una Faculty di docenti che rappresenta l’eccellenza italiana e internazionale in campo universitario e professionale; si rivolge a laureati di primo e secondo livello in design e moda, a diplomati di scuole d’arte, operatori del settore e a tutti coloro che intendono specializzarsi nel design dell’accessorio.

Le lezioni si svolgeranno a partire dal 26 ottobre 2015 presso la sede di POLI.design, in via Durando 38/A a Milano.

 

 

Per informazioni

Ufficio Coordinamento Formazione

POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano

Tel. (+39) 02.2399.7217 –  [email protected]

 

Press Contact

Ufficio Comunicazione POLI.design

Tel. (+39) 02.2399.7201

[email protected]

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Design del Gioiello

APERTE LE ISCRIZIONI ALLA 10^ EDIZIONE DEL CORSO DI ALTA FORMAZIONE DI POLI.design DEDICATO AL MONDO DELLA GIOIELLERIA

 

Partirà a gennaio 2016 la decima edizione del Corso di Alta Formazione in Design del Gioiello, organizzato da POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano e diretto della Prof.ssa Alba Cappellieri, Presidente del Corso di Laurea in Design della Moda presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano.

UNO SGUARDO A 360° SUL SETTORE DEI GIOIELLI

Il Corso intende guidare i partecipanti alla comprensione del “progetto gioiello”, iniziando dallo studio dei materiali e delle tecniche della gioielleria tradizionale per approdare a metodi e tecnologie di ultima generazione: in questo modo si propone di fornire agli studenti una visione globale del ciclo produttivo del gioiello, permettendo loro di comprendere in poco tempo le logiche del settore e le nozioni di base relative alla produzione.

I trend più recenti, gli stili di consumo e la cultura storica del gioiello, le caratteristiche del mercato orafo, l’impresa, la distribuzione, il retail, la comunicazione: questi i temi che verranno approfonditi nelle 207 ore di didattica.

DA SUBITO ALL’OPERA CON PROGETTISTI DI FAMA INTERNAZIONALE

Nell’ambito del workshop progettuale, progettisti di fama internazionale lavoreranno fianco a fianco agli studenti nella definizione di un progetto, che verrà reso esecutivo attraverso il software di modellazione e prototipazione Rhinoceros.

Due mesi di lezioni intensive ed esercitazioni pratiche che formeranno professionisti in grado di gestire la complessità del progetto orafo: i partecipanti acquisiranno capacità progettuali specifiche e avranno la possibilità di collaborare con società di progettazione e design, aziende orafe ed enti fieristici.

COLLABORAZIONI AZIENDALI PRESTIGIOSE

Anche per questa edizione è confermata la collaborazione di alcune tra le più importanti aziende del lusso, che si riservano la possibilità di accogliere gli studenti più meritevoli per un periodo di stage. Tra queste: Breil, Mario Buccellati, Bulgari, Mattia Cielo, Chimento, CieloVenezia, Damiani, De Beers Marketing Group, Fiera di Vicenza, Gruppo Roberto Giannotti srl, LiuJo Luxury, Mattioli, Nardelli, Platinum Guild, TJF Group, Vhernier e Vogue Gioiello.

GIORNATE DI PRESENTAZIONE

Per ulteriori informazioni sul programma e sulle modalità di iscrizione è possibile contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione di POLI.design ([email protected] , tel. 02.2399.7275) o partecipare ad una delle giornate di presentazione previste: la prossima è in programma per lunedì 7 settembre,  alle ore 10:00 presso la sede di POLI.design in via Durando 38/A, a Milano.

 

Per informazioni

Ufficio Coordinamento Formazione

POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano

via Durando 38/A – V Piano – 20158 Milano

Tel. 02.2399.7275

[email protected]

www.polidesign.net/ddg

 

Press Contact:

Ufficio Comunicazione POLI.design

Tel. (+39) 0223997201

[email protected]

 

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