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Il misterioso fenomeno delle coliche neonatali

Le coliche neonato rappresentano un disturbo capace di mandare in tilt i genitori di bambini di pochi mesi (meno di 6), ma ancora a dir poco inesplorato dallo stesso mondo della medicina specializzata nelle patologie della primissima infanzia, la neonatologia appunto, al punto che alcuni pediatri risultano discordanti persino sulla loro effettiva esistenza, adducendo che altro non sarebbero che particolari “forme di espressione” del pianto del neonato.

In realtà, le coliche neonatali sembrano esistere, eccome, a giudicare dai frequentissimi casi di bambini tra le poche settimane di vita (in generale il termine della seconda segna l’inizio del “periodo”) e i 3 mesi (in alcuni casi fino ai 5-6) che quotidianamente sono preda di attacchi violenti di pianto immotivato con grande dispiego di energie ed evidente stato di sofferenza.

 

Principalmente, si ritiene che queste coliche anche definite gassose derivino dall’immaturità delle funzioni gastrointestinali del neonato alla nascita e nel periodo immediatamente successivo, con conseguente formazione di aria e gas dovuta alla difficoltà di assimilare completamente il lattosio, senza che si sia necessariamente in presenza di un’intolleranza.

Oltre a questa eventualità infatti, tra i tanti motivi che potrebbero essere alla base delle coliche gassose del neonato vi sono anche la probabilità che il bimbo incameri aria durante la poppata al seno oppure attraverso il biberon con tettarella dal foro non adeguato; o, ancora, la presenza di un’alterazione nella flora batterica, fino al condizionamento generato da genitori troppo ansiosi.

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