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Il noto imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti parla della diffusione del Cohousing in Italia

Arriva anche in Italia la moda del cohousing, ovvero del “coabitare”. E’ stato interpellato in merito, il dinamico imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti, l’ideatore della Giax Tower, l’avanguardistico grattacielo eco-friendly che spicca nello skyline milanese. 

1) Prima di tutto, cos’è il “cohousing”?

Il “cohousing” è un nuovo modo di vivere e di abitare basato sulla condivisione. Tutto parte da una solida progettazione partecipata, tra 20/40 nuclei famigliari, che scelgono di ideare una loro soluzione abitativa intelligente, combinando i normali alloggi privati con spazi, risorse e servizi condivisi. Potrebbe assomigliare ad una specie di “residence” per capirsi.

2) E’ una modalità residenziale diffusa in Italia?

In questi ultimi anni si sta sviluppando anche nel nostro Paese. Bisogna pensare che il cohousing è nato negli anni ’60 in Scandinavia, mentre la Rete Nazionale italiana si è costituita intorno al 2010. Ora è molto diffusa in Inghilterra, Danimarca, Olanda, Svezia, Australia, Stati Uniti, Giappone e Australia. 

3) Quali sono i servizi e le aree che possono essere condivise?

Sono i più svariati. Si parte da zone comuni come parco giochi, orti e piscine, per arrivare a lavanderie, palestre, campi sportivi, hobby room, biblioteche, pub, grandi sale da pranzo, uffici, laboratori e molto altro ancora. 

4) Cosa ne pensa di questa innovazione dell’abitare?

Sono assolutamente sulla stessa linea d’onda del cohousing. Per la Giax Tower abbiamo infatti progettato numerose aree comuni, dove tutti i residenti possono rilassarsi e svagarsi insieme, dove i contatti e le relazioni sociali sono messi al primo posto, dove si può star bene con sé stessi e gli altri nella tranquillità della propria casa. Piscine, palestra, spa, club house, library room e solarium, sono solo alcune di queste. Credo sia molto importante sentirsi parte di una comunità.

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Intervistato Giovanni Gelmetti, ideatore della Giax Tower, sul nuovo modo di vivere: il cohousing

Arriva anche in Italia la moda del cohousing, ovvero del “coabitare”. E’ stato interpellato in merito, il dinamico imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti, l’ideatore della Giax Tower, l’avanguardistico grattacielo eco-friendly che spicca nello skyline milanese.

1) Cos’è il “cohousing”?

Il “cohousing” è un nuovo modo di vivere e di abitare basato sulla condivisione. Tutto parte da una solida progettazione partecipata, tra 20/40 nuclei famigliari, che scelgono di ideare una loro soluzione abitativa intelligente, combinando i normali alloggi privati con spazi, risorse e servizi condivisi. Potrebbe assomigliare ad una specie di “residence” per capirsi.

2) Cosa ne pensa di questa innovazione dell’abitare?

Sono assolutamente sulla stessa linea d’onda del cohousing. Per la Giax Tower abbiamo infatti progettato numerose aree comuni, dove tutti i residenti possono rilassarsi e svagarsi insieme, dove i contatti e le relazioni sociali sono messi al primo posto, dove si può star bene con sé stessi e gli altri nella tranquillità della propria casa. Piscine, palestra, spa, club house, library room e solarium, sono solo alcune di queste. Credo sia molto importante sentirsi parte di una comunità. 

3) Quali sono i servizi e le aree che possono essere condivise?

Sono i più svariati. Si parte da zone comuni come parco giochi, orti e piscine, per arrivare a lavanderie, palestre, campi sportivi, hobby room, biblioteche, pub, grandi sale da pranzo, uffici, laboratori e molto altro ancora. 

4) E’ una modalità residenziale diffusa in Italia?

In questi ultimi anni si sta sviluppando anche nel nostro Paese. Bisogna pensare che il cohousing è nato negli anni ’60 in Scandinavia, mentre la Rete Nazionale italiana si è costituita intorno al 2010. Ora è molto diffusa in Inghilterra, Danimarca, Olanda, Svezia, Australia, Stati Uniti, Giappone e Australia.

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Il noto imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti parla del “cohousing” una nuova modalità residenziale basata sulla condivisione

Arriva anche in Italia la moda del cohousing, ovvero del “coabitare”. E’ stato interpellato in merito, il dinamico imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti, l’ideatore della Giax Tower, l’avanguardistico grattacielo eco-friendly che spicca nello skyline milanese.

1) Cos’è il “cohousing”?

Il “cohousing” è un nuovo modo di vivere e di abitare basato sulla condivisione. Tutto parte da una solida progettazione partecipata, tra 20/40 nuclei famigliari, che scelgono di ideare una loro soluzione abitativa intelligente, combinando i normali alloggi privati con spazi, risorse e servizi condivisi. Potrebbe assomigliare ad una specie di “residence” per capirsi.

2) Cosa ne pensa di questa innovazione dell’abitare?

Sono assolutamente sulla stessa linea d’onda del cohousing. Per la Giax Tower abbiamo infatti progettato numerose aree comuni, dove tutti i residenti possono rilassarsi e svagarsi insieme, dove i contatti e le relazioni sociali sono messi al primo posto, dove si può star bene con sé stessi e gli altri nella tranquillità della propria casa. Piscine, palestra, spa, club house, library room e solarium, sono solo alcune di queste. Credo sia molto importante sentirsi parte di una comunità. 

3) Quali sono i servizi e le aree che possono essere condivise?

Sono i più svariati. Si parte da zone comuni come parco giochi, orti e piscine, per arrivare a lavanderie, palestre, campi sportivi, hobby room, biblioteche, pub, grandi sale da pranzo, uffici, laboratori e molto altro ancora. 

4) E’ una modalità residenziale diffusa in Italia?

In questi ultimi anni si sta sviluppando anche nel nostro Paese. Bisogna pensare che il cohousing è nato negli anni ’60 in Scandinavia, mentre la Rete Nazionale italiana si è costituita intorno al 2010. Ora è molto diffusa in Inghilterra, Danimarca, Olanda, Svezia, Australia, Stati Uniti, Giappone e Australia.

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L’imprenditore Giovanni Gelmetti intervistato sulle novità dell’edilizia e sul calo del mercato immobiliare

Secondo i dati, il 2013 è stato un anno nero per il mercato immobiliare. Le compravendite sono calate del 10% circa, con numeri al di sotto dei livelli del 1985. Abbiamo contattato l’imprenditore Giovanni Gelmetti, molto attivo nel settore, ideatore di uno dei grattacieli residenziali di Milano, la Giax Tower, per sentire il suo parere da esperto.

 

D: Cosa pensa si potrebbe fare per iniziare a risollevare l’immobiliare?

R: Secondo me, prima di tutto bisogna credere nelle innovazioni. Sono convinto che tutte le idee originali e creative che stanno nascendo e che si stanno sviluppando in Italia, porteranno un grande beneficio al nostro Paese.

 

D: A proposito di novità. Una delle ultime tendenze punta all’edilizia etica. Si stanno infatti sviluppando dei progetti di cohousing per anziani. In cosa consistono e cosa ne pensa?

R: Credo siano progetti imprenditoriali molto ambiziosi e lodevoli. Premetto che seguo particolarmente la filosofia del “coabitare”, che ho applicato anche per l’ideazione della Giax Tower, dunque sostengo fortemente queste iniziative. Il cohousing per anziani semplificherà la vita di molti, perché andrà in contro alle esigenze e alle necessità di chi non è in grado di pagare ingenti affitti, di chi è stanco di stare da solo, di chi vuole vivere bene nel contesto della propria abitazione. Ho sentito inoltre che in queste palazzine, che non hanno nulla a che vedere con le Residenze Sanitarie Assistenziali, ci saranno molteplici aree comuni, la possibilità di avere la spesa a domicilio, il personale domestico, servizi infermieristici e soprattutto la vigilanza 24 ore su 24.

 

D: Oltre allo sviluppo di “idee creative”, cos’altro potrebbe giovare al mercato?

R: Sicuramente la popolazione ha bisogno di incentivi. I giovani tendono a restare in famiglia, le famiglie faticano ad arrivare a fine mese, i pensionati non hanno abbastanza introiti, gli investitori non credono più nel settore e via dicendo, dunque la maggior parte degli italiani evita di acquistare, cambiare o costruire casa. C’è bisogno di un aiuto, una spinta da parte dell’alto, che faccia sentire alla popolazione un reale sostegno. L’immobiliare è un indotto incredibile dell’economia e bisogna prestarne particolare attenzione. Dopotutto, ognuno di noi deve avere una casa, è un bene primario.

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Berloni: nuovi progetti digitali

ToBeBerloni e Co+Housing: due spazi digitali che rappresentano la dinamicità comunicativa e l’interesse verso il nuovo da parte dell’azienda

Novembre 2009. La nota azienda di Pesaro produttrice da ben 50 anni di cucine e arredamento per tutta la casa, progettando da sempre un’abitare rigorosamente “Made in Italy” creato su misura per l’individuo, lancia due nuovi progetti digitali che riflettono, in un contesto nuovo e interattivo, la grande attenzione di Berloni all’ascolto e all’interazione con il mondo e lo stile di vita contemporaneo del proprio “pubblico”.

Sono proprio le persone e le loro esperienze, infatti, i protagonisti di ToBeBerloni e Co+Housing, due innovativi spazi digitali che rappresentano bene la dinamicità comunicativa e l’interesse verso nuovi progetti da parte dell’Azienda pesarese.

ToBeBerloni è uno spazio “corporate” che offre una visione a 360° sull’universo Berloni. E’ un’area esclusiva con la quale Berloni può dialogare con i propri partner commerciali. Un canale di comunicazione alternativo per la presentazione di tematiche di fondamentale interesse per l’Azienda –eco sostenibilità, nuovi progetti e nuovi prodotti– e che conferisce, contemporaneamente, al rivenditore il ruolo del protagonista.

Attraverso la condivisione di informazioni e testimonianze della propria esperienza di “Berloni”, i rivenditori possono, infatti, inviare ogni tipo di contenuto -video, testi, file audio, immagini- che presenti il proprio punto vendita in modo originale. ToBeBerloni condividerà periodicamente i contenuti tra gli utenti, realizzando una multimedia room grazie alla selezione dei contributi più interessanti.

Co+Housing è, invece, un magazine on-line trasversale supportato da Berloni, che esplora il concetto di “condivisione”, non solo di spazi abitativi ma di contenuti, progetti, pensieri, modi di vedere le cose.

Questa iniziativa è stata fortemente voluta da Berloni per esplorare più da vicino una visione contemporanea del lifestyle, portatrice di nuove modalità creative.

Il magazine, infatti, si divide in quattro sezioni per riuscire, con una periodicità mensile, a riportare un’istantanea dettagliata dello sviluppo, all’interno della realtà quotidiana, del concetto di “condivisione”:

1. Co-housing: Spazi condivisi per ri-Costruire tessuti sociali

2. Co-working: Watermap, networking e creatività a favore dell’eco sostenibilità

3. Co-sharing: Swapping Shirts and Wonderful Anoraks and Pullovers

4. Co-gardening: High Line Park NYC, the community input to re-green the world

All’interno del I numero si parlerà di “spazi condivisi” come collante sociale, di giovani progetti collettivi, del ritorno del “baratto” come reazione eco-chic all’attuale situazione economica e di coalizione comunitaria per la riqualificazione urbana.

Entrambi i progetti sono realizzati da O-One, agenzia che da ormai diversi anni affianca Berloni in tutti i progetti sui media digitali. La redazione che si occuperà di gestire i contenuti e diffonderli in rete sarà quella di dr.O-one, la unit dedicata alle attività di Digital Relations e Interactive Pr.

Ufficio Stampa Berloni – MilleEventi, tel. 02-48518662

Benedetta Mele, [email protected]

Giovanna Lazzari, [email protected]

Redazione online – Dr.O-one, tel. 0522-930078

Enza Capobianco, [email protected]

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