Archives

Comunicati

“Fastener Fair” a Stoccarda dal 22 al 24 febbraio 2010

Si terrà a febbraio del 2001 la fiera più rinomata in Europa del settore dell’assemblaggio, dei fasteners e di tutti i sistemi di assemblaggio e finitura dei prodotti industriali.
Avrà luogo infatti dal 22 al 24 febbraio a Stoccarda la “Fastener Fair” che si conferma ancora una volta come luogo di incontro tra chi opera nel settore e chi vuole investire e approfondire le proprie conoscenze su questo particolare ramo della produzione industriale, assemblaggio e chiusure rapide ¼ di giro, sempre in evoluzione.

Saranno presenti come espositori alla manifestazione numerosi fornitori provenienti da tutta Europa produttori di tecnologie di fissaggio, di macchine e strumenti per produrre, trattamenti termici, dispositivi di fissaggio e bloccaggio. Evento unico all’interno del quale trovare occasioni sia di acquisto che di vendita. Molti saranno i prodotti che, come negli scorsi anni verranno proposti in tale occasione. In tutte le tipologie di finissaggio saranno esposti i migliori prodotti e le nuove innovazioni frutto del lavoro dei numerosi espositori. Dai rivetti a strappo metallici e inserti filettati, giunte meccaniche non smontabili utilizzate soprattutto per la giunzione di lamiere metalliche o incollaggi, fino ad arrivare a tutte le tecniche di assemblaggio e rifinitura estremamente avanzate e tecnologiche. Il tutto arricchito da interessanti conferenze ed eventi a cui parteciperanno i più gli esponenti più rinomati del panorama internazionale del settore industriale.

Numerosi saranno anche gli espositori che saranno in grado di offrire fornitura fasteners o altri tipi di assemblaggio e finissaggio, come tappi oleodinamica, occasioni imperdibili per chi durante l’anno fa un uso assiduo di tali prodotti e che all’interno della Fastener Fair può trovare occasioni esclusive proposte solo per l’occasione.

Fin’ora numerosissime sono state le iscrizioni da parte degli espositori all’evento, ben 516 provenienti da trenta paesi diversi, un boom che ha fatto decidere agli organizzatori di ampliare la superficie sulla quale si terrà l’evento. Una corsa alle iscrizioni che mette in evidenza come l’appuntamento di Stoccarda sia considerato il più prestigioso salone per l’esposizione e l’informazione su tali settori industriali perennemente in espansione e per i quali il continuo aggiornamento è fondamentale.

La fama dell’evento deriva soprattutto dalle scorse edizioni e in particolare dall’eccellente riuscita dell’evento dell’anno scorso. Ben 625 sono stati gli espositori provenienti da 33 paesi diversi di cui il 56% provenienti dal contesto europeo (Cina, Germania, India, Italia, Corea, I Paesi Bassi, Spagna, Taiwan, Turchia, Regno Unito) la maggior parte dei quali ha considerato l’afflusso del pubblico molto numeroso e qualitativamente elevato.

Ad oggi più di una decina sono gli espositori iscritti alla prossima edizione di provenienza italiana, elemento che denota come tale realtà sia in continua crescita e produzione nel nostro Paese che per tradizione, vanta un’industria molto avanzata e specializzata. E’ infatti noto come siano numerose in Italia le aziende dinamiche e in grado di innescare innovazioni che ormai sono in grado di garantire, oltre al rispetto di tutte le normative italiane ed europee, anche la risposta su misura ad ogni esigenza del singolo cliente. Un settore in continua crescita che si avvale delle migliori risorse in campo ingegneristico e che quindi può garantire l’avanguardia e la qualità che da sempre vengono richieste nelle operazioni meccaniche.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Ufficio stampa

No Comments
Comunicati

Sulla paventata chiusura di Mirafiori interviene Claudia Porchietto

Torino, 7 maggio 2009 – Le indiscrezioni sulla chiusura dello stabilimento Fiat di Mirafiori, nell’operazione di acquisizione di Opel da parte del gruppo del Lingotto, creano grandi preoccupazioni.
La candidata del centrodestra alla guida della Provincia di Torino, Claudia Porchietto, sottolinea la necessità di un intervento rapido a tutela dell’attività produttiva e del lavoro sul territorio torinese.

“Se le indiscrezioni dovessero essere confermate, l’impatto che la chiusura di Mirafiori avrebbe sull’economia del nostro territorio sarebbe molto preoccupante – spiega Claudia Porchietto -. Sia per i lavoratori di Mirafiori, sia per le aziende della componentistica che gravitano su diversi livelli attorno a Fiat. Per avere un’idea, le aziende che oggi sono legate a Mirafiori sul territorio torinese sono circa un migliaio. La chiusura dello stabilimento di Torino genererebbe in media una perdita del 30% del fatturato di queste imprese. Per moltissime di loro però vorrebbe dire la chiusura totale. A queste aziende poi vanno aggiunte altre fabbriche più piccole, a loro volta legate con rapporti di fornitura, che sono sovente a struttura quasi familiare, le quali verrebbero travolte. Rilevanti ripercussioni sulle aziende del torinese si avrebbero comunque anche se Mirafiori non chiudesse, ma venissero fermati gli altri stabilimenti Fiat di Termini Imerese e Pomigliano. Si tratta di un patrimonio umano, fatto di lavoratori e di grandi competenze, difficilissimo da quantificare ma di grandi dimensioni, che potrebbe andare del tutto perduto. Sono pronta a incontrare subito il presidente Fiat, Montezemolo, per difendere le ragioni di queste realtà produttive che rischiano l’azzeramento. Alcune di queste, tra l’altro, stanno già vivendo una grave crisi come è dimostrato dai più di mille addetti alla progettazione che da gennaio sono del tutto fermi. E come sappiamo, se non c’è progettazione non ci possono neanche essere nuove produzioni”.

“E’ fondamentale proteggere il lavoro delle aziende del nostro territorio – conclude Claudia Porchietto -. La Provincia deve avere un ruolo in questa partita, deve far sentire la sua voce a tutela dei lavoratori e di quelle realtà che sono la vera risorsa cui fare affidamento per uscire dalla crisi.  Da un lato il Governo è da tempo impegnato nella salvaguardia del settore auto, come dimostrano  i due miliardi di euro destinati al bonus rottamazione, dall’altra però non ci si può dimenticare di tutto ciò che gravita attorno a Fiat. Io ho fatto presente questa necessità allo stesso Ministro Scajola la scorsa settimana e in questo senso si è evidenziata una certa sensibilità, come dimostra il tempestivo intervento dello stesso Ministro che ha scritto a Marchionne”.

www.claudiaporchietto.it

No Comments