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Diffusori da pavimento e utilizzo: dal teatro al salotto

Chi mastica la musica live o chi lavora con gli strumenti musicali, sa bene che tra gli elementi essenziali di un impianto audio vi sono i diffusori da pavimento. Essi, non solo da un punto di vista qualitativo, appaiono elementi indispensabili anche per curare l’estetica del luogo in cui sono utilizzati giacché sono oggetti che immediatamente risaltano all’occhio dello spettatore.

Nel caso di scenografie teatrali, i diffusori da pavimento possono conferire quel quid in più a un lavoro di scenografia già apparentemente perfetto. Come avrete ben inteso, le casse da pavimento possono costituire anche un ottimo elemento da arredo da tenere nel proprio salotto di casa, pertanto esse devono regalare il massimo sia dal punto di vista della qualità del suono, sia dal punto di vista estetico ed elegante.

Quali sono le caratteristiche di un diffusore da pavimento?

Gli altoparlanti da pavimento sono costruiti in maniera da riprodurre il suono musicale senza alcun limite, grazie principalmente alle loro dimensioni. Che si tratti di un cantante, di una band o di una grande orchestra, il suono conferito dai diffusori da pavimento è realmente unico nel suo genere. Le casse da pavimento sono disponibili in commercio in diverse tipologie: a due, a tre o a più vie; a cassa chiusa oppure in reflex. Gli altoparlanti di questo genere nascono proprio per essere utilizzati in spazi di piccole e medie dimensioni. Essi si distinguono dagli altoparlanti a scaffale perché hanno la capacità di riprodurre una grande pressione del suono, di conseguenza emanano una musica ad alto volume senza generare alcuna distorsione nella qualità finale.

Esistono diffusori da pavimento in differenti misure: si prediligono gli altoparlanti più grandi per rendere il suono migliore in ambienti altrettanto ampi. Per quanto riguarda il materiale in cui sono costruiti i diffusori da pavimento, esso è generalmente l’MDF, composito definito “sordo” in quanto è poco risuonante e consente un perfetto isolamento del cabinet e riduce l’emissione di vibrazioni non desiderate. I colori con cui sono distribuiti sono, generalmente, il bianco o il nero. Negli ultimi tempi si stanno diffondendo anche altoparlanti da pavimento nelle differenti gradazioni di marrone o legno.

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Diffusori e casse acustiche professionali: quali scegliere

Non è semplice trovare le casse acustiche professionali soprattutto se non si è dei veri esperti e non si conoscono tutte le caratteristiche essenziali che deve avere un prodotto.

Ci sono persone che ascoltano la musica preferita o guardano un film, desiderano ottenere l’esperienza migliore in tema audio e sono loro i clienti più apprezzati dal mondo delle casse acustiche professionali.

Si tratta di una richiesta normale per chi ama musica e vuole ascoltarla nel modo migliore, per questo motivo è importante saper fare la scelta giusta. Per ottenere le prestazioni ottimali è necessario acquistare le casse acustiche professionali in Kit, ma quali scegliere?

Se state scegliendo un set di qualità elevata, ricordatevi che prima dell’acquisto è importante informarsi e parlare con un esperto del settore. La scelta migliore ricade sempre sul design esterno che deve colpire lo sguardo, inoltre devono essere pronte a supportare tutte le tecnologie del momento per essere in grado di offrire delle prestazioni elevate.

Le caratteristiche delle casse acustiche professionali

Alcuni modelli hanno una potenza di 14 Watt Rms per Canale e solitamente le varianti più vendute sono quelle a due canali. Le prestazioni ottimali vengono confermate con una risposta di frequenza pari a 50Hz, il massimo per chi vuole vedere un film in perfette condizioni audio direttamente da casa sua.

Non da meno le occasioni speciali proposte dal settore, spesso disponibili ad un prezzo anche economico e adatto a tutte le persone che non hanno un grosso investimento da effettuare. Per la prima volta, vi accorgerete di poter ottenere potenza e forza giovanile da ogni singolo Kit.

Fate un giro per i negozi prima dell’acquisto ufficiale e alla fine scegliete solo le alternative migliori mai considerate fino ad ora. I dettagli estetici sono variabili e adatti ad ogni appassionato di musica, per questo motivo vale investire dei soldi in casse acustiche professionali.

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Composizione delle chitarre acustiche ed elettriche

Le prime chitarre, anche se non con la forma a noi consueta, nacquero molti secoli fa nel medio oriente. Nel corso dei secoli, questo strumento cordofono (ovvero a corde), che utilizzava un sistema di amplificazione a cassa armonica, subì innumerevoli trasformazioni, fino ad arrivare infine allo strumento che conosciamo noi.
Naturalmente anche adesso ne esistono svariati tipi, ma il più comune è la chitarra a sei corde. La chitarra è composta da molti pezzi, cominciando dall’alto troviamo: la paletta che insieme con le chiavi serve a tenere in tensione le corde ed a cambiarne l’accordatura. Di seguito troviamo il manico, la cui lunghezza può variare a seconda del tipo di chitarra; il manico è suddiviso in tasti che servono a tendere le corde ed ottenere le note desiderate. Infine poi troviamo il corpo con la cassa armonica ed il ponte da dove si dipartono le corde.

Naturalmente nelle chitarre elettriche non troveremo la cassa armonica ma un corpo solido (full body) che per catturare e diffondere i diversi suoni utilizza dei pick-up che sono posti dove sarebbe il foro per la cassa armonica. È importantissimo ricordare che nel caso delle chitarre non elettriche la qualità del suono e la sua unicità dipendono totalmente dal tipo di legno usato per costruire la cassa ed il tipo di incastri all’interno.

Anche nelle chitarre elettriche il legno è molto importante poiché il manico è sottoposto ad una tensione di molto superiore alle chitarre acustiche infatti presenta anche un anima in metallo; un buon manico deve saper sopportare la tensione e i suoi variare quando si cambia accordatura e inoltre deve essere scorrevole per farci scivolare bene la mano. Una delle parti più importanti sono di certo le corde, che pizzicate con le dita o con il plettro emettono il suono caratteristico di questi strumenti musicali accessori.

Le corde sono tese in maniera differente al fine di ottenere note diverse. L’accordatura più comune, è mi-sol-re-la-mi, ovvero la scala dalla corda più acuta alla più grave. Questa accordatura, in cui l’intervallo tra due corde adiacenti è di una quarta giusta (tranne che tra seconda e terza corda, che distano di una terza maggiore) si è imposta per la sua praticità nel formare accordi. Nelle chitarre con più corde come quelle con sette o otto corde vengono aggiunte note più gravi per ottenere un suono più cupo e potente, caratteristica peculiare della musica metal.

La potenza del suono della chitarra elettrica è data principalmente dal tipo di pickup installati che caratterizzano la potenza ed il tipo di suono che verrà espresso tramite l’ utilizzo di amplificatori che possono alterare in vari modi il sound. Gli amplificatori più comuni sono i combo e quelli costituiti da una testata più un diffusore o casse acustiche.

La detrizione tecnica però non rende giustizia alle emozioni e sensazioni che si provano suonando questi strumenti. In conclusione quando suoni scopri una parte di te che non sapevi che esistesse.

A cura di Martina Meneghetti
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