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Il caffè riduce il rischio di cancro orale

I ricercatori hanno segnalato un forte legame tra un consumo moderato di caffè e un basso rischio di cancro alla bocca e alla gola.

Lo studio condotto ha dimostrato che gli uomini e le donne che bevono regolarmente caffè non decaffeinato hanno meno probabilità di morire di cancro alla bocca o alla gola. Coloro che bevono più di quattro tazze di caffè al giorno, invece, riducono tale rischio del 50%.

Il cancro orale è una delle cause di morte più comuni in tutto il mondo. Questo tipo di tumore colpisce di più gli uomini che le donne. Anche se il cancro alla bocca o alla gola può essere curato se scoperto in tempo, la maggior parte dei pazienti non richiede cure mediche finché il tumore non ha raggiunto uno stadio avanzato.

Nel 1982, l’American Cancer Society ha avviato uno studio di prevenzione del cancro di circa un milione di uomini e donne sani con un’età media di 57 anni. La loro dieta comprendeva anche il consumo di caffè e tè. I ricercatori hanno escluso dall’indagine quei pazienti che consumavano più di 20 tazze di caffè al giorno. Il 31 dicembre del 2008, solo 868 partecipanti erano morti di cancro alla bocca o alla gola.

I risultati della ricerca hanno mostrato che il rischio di morte, causata dal cancro orale, è stato inferiore del 49% per coloro che hanno bevuto 4-6 tazze di caffè al giorno, rispetto a quelli che hanno bevuto il caffè solo occasionalmente. Riduzioni di questo rischio sono state osservate anche nei consumatori più moderati.

Gli amanti del caffè ora hanno un motivo in più per godersi la loro bevanda preferita.

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Il decaffeinato contro le malattie degenerative del sistema nervoso

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  • 13 Febbraio 2012

La caffeina o teina è una sostanza alcaloide contenuta in alcune bevande e alimenti, come ad esempio i the, gli infusi, la cioccolata ed il caffè; precisamente la quantità di caffeina presente nei chicchi di caffè oscilla fra una percentuale del 1.5% al 2% mentre nelle foglie di the arriva anche al 5%.
L’azione principale della caffeina, nonché quella più conosciuta, è la sua capacità eccitante nei confronti del sistema nervoso e proprio per questo motivo la sua assunzione deve essere controllata in alcune categorie di soggetti, quali ad esempio gli insonni, i cardiopatici ed i bambini.
La scoperta rivoluzionaria che si è fatta in materia di proprietà del caffè è invece del tutto innovativa e destinata a segnare una svolta nel campo della medicina mondiale. Infatti secondo quanto emerso da una ricerca della Mount Sinai School of Medicine di New York l’assunzione regolare di caffè decaffeinato aiuterebbe a prevenire malattie degenerative del sistema nervoso.
Lo studio, eseguito su cavie da laboratorio affette da diabete di tipo 2, ha dimostrato che dopo cinque mesi di normale nutrizione affiancata alla somministrazione di caffè decaffeinato, il cervello dei topi riusciva a metabolizzare in maniera più efficace il glucosio; questa scoperta potrebbe quindi rivalutare l’assunzione di macinatidi questo tipo.
E’ proprio dalla scarsa e poco efficiente utilizzazione del glucosio che spesso si creano, in soggetti affetti da diabete di tipo 2, dei problemi neuro-cognitivi, quali ad esempio la demenza o altre patologie neurodegenerative come l’Alzheimer.

Questa scoperta quindi, condotta sotto la direzione di Giulio Maria Pasinetti, docente di Neurologia e Psichiatria al Mount Sinai, si dimostra quindi un primo passo nella lotta contro le malattie neurodegenerative e come sostiene il Dr. Pasinetti stesso, i benefici del caffè decaffeinato sono stati per la prima volta provati scientificamente anche per quanto riguarda il declino cognitivo causato dal diabete di tipo 2 e per contrastare l’invecchiamento.
E’ il caso quindi anche per gli affezionati del classico espresso, di considerare la miscela caffè decaffeinato come non solo una valida alternativa al caffè tradizionale (è dimostrato che il diverso contenuto di caffeina non ne altera sensibilmente il gusto), ma anche un valido aiuto contro le patologie degenerative del sistema nervoso.
Ma come bevono il caffè gli italiani? Nonostante i dati Istat rilasciati a inizio anno rivelino che a gennaio c’è stato un aumento dei prezzi dei generi alimentari dello 0.8% su base mensile e del 4.2% su base annua, quello che sembra non sentire la crisi è la voglia di acquistare, per sé o per i propri cari, dei piccoli elettrodomestici da cucina, in testa ai quali vi è appunto la macchina da caffè elettrica; attualmente sul mercato ve ne sono diversi modelli disponibili, da quelle delle marche più note, che puntano su testimonial d’eccezione a quelle meno conosciute ed economiche. La maggior parte delle persone sembra preferire le macchine a cialde, perché garantiscono un caffè di buona qualità e soprattutto sono estremamente comode anche per chi di caffè ne beve pochi ma non vuole rinunciare alla qualità ed alla praticità del monodose. Per chi sceglie le capsule poi vi è un altro vantaggio e cioè quello di poter acquistare piccole quantità di cialde contenenti anche miscele diverse, come ad esempio quelle appunto di decaffeinato o di caffè aromatizzato.

Serena Rigato
Prima Posizione srl- guida ottimizzazione motori

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