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Il ruolo del linguaggio nello sviluppo delle potenzialità del bambino ipo e non-vedente. Intervista alla Prof.ssa Paola Gravela

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  • 19 Aprile 2016

Il bambino videoleso, fin dalla più tenera età, deve vivere una vasta gamma di esperienze per sviluppare le proprie potenzialità senso-percettive e psicomotorie.
Ma se è fondamentale l’apporto dell’ambiente nell’influenzare il processo evolutivo di ciascuno, lo è in misura ancora maggiore nel caso del bambino ipo o non-vedente.
Se la famiglia e la scuola, dunque, sono i primi contesti sociali che devono adoperarsi al massimo affinché il bambino possa esprimere le proprie potenzialità, fondamentale si pone la questione del linguaggio.

Prof.sa GravelaNe parliamo con la Prof.ssa Paola Gravela: già docente a contratto presso l’Università di Basilicata: Supervisore di Tirocinio; Conduttrice dei Laboratori dei Linguaggi non verbali (Braille) e di Educazione Logica-Matematica presso la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria. Già VicePreside nella Scuola dell’Obbligo. Autrice di saggi, articoli e pubblicazioni sull’argomento. Attualmente docente e coordinatrice presso INPEF

– Prof.ssa Gravela, si parla ormai da parecchi anni di “Codice Braille”, ma le informazioni in proposito sono alquanto approssimative. E’ un vero e proprio linguaggio? E quanto è conosciuto?

“Il codice Braille è un linguaggio universale, che consente a ipovedenti e non vedenti di essere autonomi nella ricezione delle informazioni, restituendo a queste persone una piena dignità e favorendone il pieno inserimento nel contesto sociale.
Purtroppo si tratta allo stesso tempo di un linguaggio ancora poco noto e poco insegnato tra i normovedenti”.

– Questo significa che sia i familiari che gli addetti ai lavori non sono sempre dotati delle opportune conoscenze?

“Esatto. Ed è per questo che l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare ha sviluppato ormai da tempo un prezioso Corso, proprio dedicato alla formazione di chi è o vorrebbe entrare in relazione con persone videolese, per favorire la comunicazione e le relazioni.
E’ pensato per le figure da lei appena citate ma è anche particolarmente indicato per chi opera nel contesto scolastico, nell’ottica dell’inclusione dei soggetti più deboli”.

– Vista la natura particolare di tale linguaggio, che taglio ha il Corso INPEF “Codice Braille”?

“La formazione ha un taglio assolutamente  pratico, essendo orientata in special modo all’esplorazione aptica, ovvero ad esercitazioni che stimolino la sensibilità del tatto, per avvicinare l’esperienza delle persone normodotate a quella delle persone videolese ed affinare la capacità di riconoscere oggetti anche senza l’ausilio della vista”.

Gli obiettivi del Corso Intensivo INPEF “Codice Braille” – la cui prossima edizione con la Prof.ssa Gravela è prevista il 4 e 5 giugno 2016 presso la sede di Via dei Papareschi, 11 a Roma – sono dunque lo sviluppo dello schema corporeo, il movimento e il suo rapporto con lo spazio, il sostegno alla famiglia, la guida per l’ingresso del bambino videoleso nella scuola dell’obbligo, la percezione aptica (tattile), la comunicazione, produzione e fruizione attraverso la lettura e scrittura del codice Braille, con l’uso della apposita Tavoletta, l’uso del cubaritmo (matematica per non vedenti) e la disposizione dei numeri.

Per informazioni ed iscrizioni:
Contatti:  [email protected]
06.55302868 – tel/fax 06.5803948 –  329.9833862

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INVITO CONFERENZA STAMPA “ACCESSIBILITÀ DELL’INFORMAZIONE PER I CONSUMATORI CON MINORAZIONI VISIVE”

Presentazione delle guide audio e in braille di Movimento Consumatori e tavolo di confronto

 Roma, mercoledì 19 giugno, ore 10.30 – Sala Carte Geografiche – Centro Congressi iCavour – via Napoli, 36

 

Saluto iniziale e presentazione delle guide di Open door – campagna per i diritti dei cittadini con minorazioni visive* – Alessandro Mostaccio, segretario generale Movimento Consumatori

Presentazione dell’indagine “Impatto della tecnologia sulla qualità della vita delle persone non vedenti” – Elisabetta Marini, Field Service Italia Srl

 Interventi:

Elisabetta Patrizi, Direzione generale per il Terzo settore e le formazioni sociali – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Giuseppe Terranova, vicepresidente nazionale Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus

Lucia Rita Gregori, presidente Consulta Handicap – Municipio X – Roma Capitale

Paola Petrone, direttore generale AMSA S.p.A. – Azienda Milanese Servizi Ambientali (gruppo A2A)

 

*Open door è la campagna nazionale, lanciata da Movimento Consumatori a tutela dei diritti dei cittadini con minorazioni visiveIl progetto è realizzato con il contributo del Fondo per l’Associazionismo (ex  l. 383/2000) – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direttiva 2011 e in collaborazione con L’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti Onlus. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di Agrorinasce – Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, del Comune di Perugia, del Municipio di Roma ex XVII e della Provincia di Torino, ed è stato realizzato per informare in modo adeguato le persone con questi deficit sui loro diritti di consumatori, sia mediante la classica assistenza tramite sportello, sia attraverso l’utilizzo di supporti informativi ad hoc. Sono state infatti realizzate, in formato audio e braille, cinque guide tematiche (assicurazioni e banche;  casa e utenze; commercio e garanzie; trasporti e turismo; farmaci e salute) distribuite sul territorio nazionale, grazie allo sviluppo di partenariati e di collaborazioni con enti locali, aziende di servizi e associazioni operanti nel settore. Obiettivo dell’iniziativa è migliorare le condizioni di vita di coloro che non possono contare sulla vista per lo svolgimento delle loro attività quotidiane, coinvolgendo l’insieme degli stakeholders e innescando un processo virtuoso di scambio di informazioni e di cambiamento. Parte integrante del progetto è stata anche la realizzazione di un’indagine per analizzare l’impatto che la tecnologia ha sulle persone non vedenti, in termini di promozione della parità e dell’inclusione sociale, e delle linee guida, per enti, aziende e istituzioni, contenenti le indicazioni per migliorare l’accesso e la fruibilità delle informazioni da parte di ciechi e ipovedenti. Lo scopo è quello di arrivare a redigere le “linee guida Open door” che aiutino i soggetti interessati ad abbattere alcune delle barriere e degli ostacoli che i cittadini con minorazioni visive si trovano
ad affrontare nel corso della loro vita quotidiana. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.movimentoconsumatori.it

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