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Hard disk rotto e recupero dei dati

Riparare il computer diverse volte vuol dire praticamente andare ad agire sull’hard disk. Già, perché è proprio il disco rigido, dispositivo di vitale importanza in quanto dispositivo di archiviazione di massa connesso ad uno o più dischi magnetici per l’archiviazione, a mettere al sicuro tutti i file che noi utilizzatori immettiamo all’interno del laptop. Difatti tutte le azioni più adatte per la memorizzazione e il buon mantenimento di tutti i file e della macchina stessa, come ad esempio il backup, il processo della deframmentazione, il processo di partizionamento, la procedura della formattazione, il processo di scrittura-lettura dei diversi dati, la pulizia del disco e lo scandisk riguardano giust’appunto con l’hard disk, perché vengono proprio applicate su esso.

 

La rottura dell’hard disk è un qualcosa di davvero grave, perché si mette in pericolo l’integrità dell’intero software. Tutto ciò diventa peggiore nel caso in cui gli utilizzatori del PC non hanno adottato qualche precauzione per salvaguardare i loro dati, nel caso fossero sorte complicazioni di tale genere. Il computer, da solo, è in grado di farci udire segnali che ci avvisano di qualche problematica inerente il disco rigido: non potete accedere a delle cartelle, saranno presenti segnali del software, e ancora, il computer fa dei rumori diversi dal solito.

 

I possibili danni di un disco rigido si dividono nei diversi guasti fisici e guasti logici. I primi riguardano proprio l’hardware, ovvero il congegno di immagazzinamento dei dati; i secondi concernano al contrario il software, ovvero quando nonostante la parte fisica funziona in maniera corretta, è presente una malformazione nella struttura dei dati, che causa errori e li rende inaccessibili al soggetto. Potrebbe capitare che entrambi i guasti si possano trovare allo stesso tempo sul vostro PC.

 

Comunque sia, se avete capito che il vostro hard disk presenta diversi problemi che non avete mai percepito in via precedente, è meglio rivolgersi immediatamente ad un professionista nella riparazione dei PC, trovando il punto vendita e riparazione più vicino a voi. Per esempio, se avete residenza a Roma e non sapete in quale zona cercare per far riparare il vostro dispositivo, basta una ricerca “con il vecchio metodo”, cioè discutendo con degli amici oppure cercando nelle pagine gialle, tutte le voci riguardanti l’assistenza computer a Roma. La cosa del tutto sconsigliata è quella di tentare una riparazione fai-da-te. L’utilizzatore dei PC, nella propria casa, non ha tutti gli strumenti necessari per la fase di riparazione di un componente così importante, senza tener conto poi che un qualunque intervento sbagliato può seriamente andare a compromettere l’integrità dei vostri dati.

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La deframmentazione di apparecchi odierni

La deframmentazione è un’operazione finalizzata ad aumentare la velocità del PC in scrittura e lettura di files e la loro archiviazione su disco.Una scarsa o mancata manutenzione può causare malfunzionamenti del computer stesso sicché potrebbe apparire affaticato o in tilt. Infatti, come consigliano gli addetti alla riparazione del PC a Roma , la deframmentazione è essenziale se non si vuol incappare in un’estrema lentezza del PC nell’apertura di datio software.
La deframmentazione però riduce soltanto la frammentazione esterna. Difatti un documento, quando viene scritto nel disco, va a popolare il primo spazio libero disponibile come tutti i seguenti file scritti finché il disco non è pieno. Ogni tanto capita che il file è più grande rispetto allo spazio libero e quindi viene ripartito in più parti non adiacenti.
Per questa ragione scatta una procedura per trovare tutti i frammenti di file uno ad uno. Dunque, l’operazione di gestione effettuata abitualmente dal computer, è finalizzata a ricercare tutti i pezzi di files situati in diversi settori dell’hard disk. Logicamente più il file viene modificato e più saranno grandi le dimensioni, maggiori saranno gli spazi liberi che richiede.

La deframmentazione invece fa l’opposto: riavvicina i frammenti in un ordine logico in modo tale che il disco rigido ha più facilità nel ricercarli non essendo più essi dispersi in modo non comunicante. Chi contatta l’ assistenza del pc verrà subito avvisato che questa è un’operazione che avviene in tempi medi o lunghi, perché c’è tutto un lavoro di copiatura da parte del SO e tutto una procedura di aggiornamento di ogni file.

 

http://www.assistenzacomputeraroma.com/riparazione-pc-roma/

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TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SULLA CHIAVETTA USB

Le penne usb sono gioia e delizia dei nostri tempi. Questo strumento tecnologico, è indispensabile, come un cellulare, tanto che, in un recente sondaggio della Kingston Tecnology, ampiamente pubblicizzato da giornali e TV, non la possiede soltanto il 3 %  degli intervistati; mentre il 25 % dichiara di averne più di 5. Ci vorrà ancora del tempo prima che “l’icloud”, venuto prepotentemente alla ribalta con l’annuncio del compianto Steve Jobs, al WWDC del 2011, metta definitivamente in soffitta la chiavetta usb.  Per inciso, la paternità ’ del termine “cloud computing” è controversa. Fra i tanti chiacchierati pretendenti citiamo: Eric Schmidt di Google agosto 2006, in una conferenza sui motori di ricerca, John Markoff  in un articolo sul  New York Times aprile 2001,  Mitchell Kapor  in un articolo pubblicato nel 1996, come metafora per la connessione internet.
Molti, nella scelta della chiavetta usb, si soffermano sulla capienza dei dati, 4, 8 16 gb e sul prezzo, trascurando, la velocità di trasferimento dati in  scrittura e lettura, che, spesso, determina, delle differenze di prezzo, anche notevoli, a parità di capacità e di standard di trasmissione, che può essere 2.0 o 3.0.
Lo standard USB è una tecnologia seriale di input/output, utilizzata per il collegamento di una periferiche ad un PC o di più periferiche tra di loro,  La velocità di trasferimento dati di un dispositivo USB 3.0 può raggiungere 5 Gbit/s rispetto ai 480 Mbit/s di un dispositivo USB 2.0.  Le differenze prestazionali si spiegano con il flusso dati bidirezionale simultaneo Dual-simplex per SuperSpeed, invece di un flusso unidirezionale half-duplex.

  1. Se volete testare la velocità di scrittura e lettura della pennetta usb, vi consigliamo un programma Freeware denominato SpeedtOut. L’applicazione, completamente portatile, esegue un test completo definendo, i valori effettivi delle velocità.
  2.  Nelle unità USB, i dati cancellati, come molti hanno sperimentato a proprie spese, non transitano dal cestino del PC, ma vengono cancellati definitivamente senza possibilità di recuperarli. L’utility iBin, opensource, è un piccolo software portable (che può essere avviato proprio dal nostro drive o unità USB) che consente di inserire  il classico cestino.
  3. Se volete impedire che, dati importanti del PC, a Vs. insaputa, possano essere copiati su Penne Usb o Memory card. Vi consigliamo l’utility NetWrix USB Blocker, che  blocca una o più porte USB, impedendo l’uso non autorizzato di dispositivi rimovibili.
  4. Se volete impedire la scrittura su una chiavetta usb, si possono utilizzare dei software quali USBDefender o USbWriteProtect, che tenuti sulla pennetta usb, consentono, all’occorrenza, di proteggerla da scrittura, evitando  virus e malware.
  5. Se volete creare sulla chiavetta usb una partizione nascosta, in cui riporre dati importanti, Vi suggeriamo Secret Disk, una utility che crea una partizione nascosta, protetta password.

Maggiori informazioni, potete trovarli sul sito di E-commerce di prodotti informatici www.shopping-az.it, dove potere trovare un più ampio approfondimento e i link per scaricare i software freeware e Open source.

 

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