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1° Motoraduno Interforze

COMUNICATO STAMPA

 

Quando un’estate finisce cominciamo a pensare come mettere a “riposo” la nostra moto meditando su cosa poter fare durante i mesi invernali per presentarla alla nuova stagione nel migliore dei modi.

Il Gruppo Motociclisti “A..Manete” dell’A.N.P.S., hanno invece impiegato  questo tempo di riposo anche per preparare strade più sicure, utenti della strada più attenti e partecipi dei pericoli che tutti corriamo quando ci adagiamo nel lungo fiume d’asfalto.

Per vedere al futuro hanno necessariamente girato il capo per guardare indietro, sbiancando alla lunga lista di bikers che ogni estate riempiono le pagine di cronaca.

Vero è che il motociclista è più vulnerabile e molto spesso vittima delle nostre infrastrutture e della disattenzione altrui, non a caso gli inviti alla prudenza ed al rispetto delle regole, da parte della Polizia di Stato e della nostra Associazione, sono incessanti.

Troppi anche quest’anno i sinistri che hanno coinvolto amici motociclisti in prossimità degli incroci ove altri utenti, per disattenzione, hanno impegnato i crocevia causando incidenti quasi sempre mortali ai danni dell’utente debole.

Quando scendono dalla vettura, shoccati, traumatizzati dall’evento, tra le lacrime, non smettono di urlare “Giuro, non l’ho visto”.

Onestamente, come non credere a questo sfogo?

Non si riesce ad immaginare un automobilista che la mattina esce di casa, saluta la famiglia, sale sul suo veicolo con il pensiero “oggi vado a stendere un motociclista”.

E questa riflessione ha consegnato solo domande, una in particolare “Come ha fatto a non vederlo?”. Le moto solitamente hanno colori sgargianti, le luci anabbaglianti non hanno più nemmeno l’interruttore per essere spente e quindi sono sicuramente accese, i motociclisti indossano caschi variopinti e tute con inserti colorati…. ma allora come hanno fatto a non vederlo?

La risposta che il Gruppo Motociclisti A…Manete si è dato è che, nella fisica dell’occhio umano, qualcosa impedisce di vedere l’arrivo di una moto. Forse una sola luce quasi fissa all’orizzonte, forse le dimensioni del veicolo lo fanno fermare e confondere con l’orizzonte, forse ……. ci possiamo mettere troppi forse, troppi quanti sono gli amici bikers che ogni anno ci lasciano, lasciano gli amici e gli affetti più cari con un vuoto che nulla potrà colmare

Da queste riflessioni hanno inteso promuovere, dopo la nostra lotta contro i guard-rail,  una nuova campagna:

“Giuro, non l’ho visto”

Nell’elaborazione di questa idea si sono dati dei punti, dei passi da compiere per cercare di rendere visibile ciò che pare sia invisibile.

–        La creazione di un gruppo di lavoro: attraverso l’organizzazione di un motoraduno interforze si vuole cercare un dialogo con tutti gli operatori del soccorso pubblico che intervengono su sinistri stradali allo scopo di creare un team di esperti che, coordinandosi, raccolga direttamente dal luogo del sinistro i dati e lo stato di fatto dell’incidente, dati importanti che saranno poi trasmessi al gruppo di studio;

–        Formare quindi un gruppo di studio: proporre i dati raccolti ad un gruppo di studiosi provenienti da  facoltà universitarie coinvolte nella ricerca e studio delle dinamiche della luce e dell’occhio umano per ipotizzare nuovi proiettori e/o dispositivi di illuminazione;

–        Coinvolgere produttori di gruppi ottici e di motoveicoli nella realizzazione e sperimentazione di quanto potrà emergere dal gruppo di studio;

–        Trovare le forze politiche ed i modi per proporre modifiche al C.d.S. in fatto di abbigliamento ad alta visibilità e nuovi gruppi ottici.

Con questo progetto il lavoro inizia quest’anno, con il primo passo, l’incontro di tutti gli operatori del soccorso pubblico, con l’organizzazione di un motoraduno riservato proprio a loro e a tutti i motociclisti che vogliano civilmente condividere questo progetto e lo spirito che anima questi uomini e donne.

Sarà un motoraduno che verrà dedicato a tre agenti della Polizia di Stato deceduti in servizio proprio mentre prestavano la propria opera a tutela della pubblica incolumità, tre agenti di Polizia uccisi con una bomba da dei vigliacchi l’antivigilia di Natale del 1998.

Da questa idea e questo grande ricordo sempre vivo nel nostro cuore nasce il:

I° Motoraduno Regionale Interforze

Zanier – Cragnolino – Ruttar

Con questo appuntamento, partiranno dalla bellissima città di Cividale del Friuli, il 31 maggio 2015.

Dopo il concentramento e la registrazione, tutti i partecipanti saranno dotati di giubbotti ad alta visibilità, andando a creare un serpentone fluo di moto che con un giro turistico del territorio friulano, li porterà sino a San Daniele del Friuli chiuderanno la manifestazione con il saluto delle Autorità invitate e convenute e l’illustrazione del progetto.

Notizie dell’evento saranno disponibili sulle pagine dell’evento create  sul sito www.anps.udine.it.

Nonostante il carattere di Regionale verranno invitati a partecipare gli appartenenti di tutti i Gruppi Motociclisti ANPS del territorio nazionale.

Dipende da tutti noi imparare ad essere più visibili, a spiegare a tutti gli altri utenti della strada che il motociclista non è un delinquente ma un utente della strada che utilizza un veicolo fantastico che lo rende vulnerabile e quindi dobbiamo rispettarlo dedicandogli un secondo in più quando si impegna un incrocio.

Seguiteci e cercateci nel nostro sito e sulle nostre pagine, chiedeteci informazioni sulla nostra casella di posta elettronica [email protected].

Vi aspettiamo numerosi a Cividale del Friuli il prossimo 31 maggio 2015.

 

 

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