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Chicco spiega i vantaggi dell’utilizzo dei succhietti

Spesso l’abitudine dei bimbi di utilizzare il succhietto viene malvista da mamme in papà, in realtà ciò è un luogo comune e sarebbe bene fare chiarezza su questo mito da sfatare. Chicco, da sempre attenta alla salute ed al benessere dei più piccoli in ogni momento della loro crescita, consiglia di assecondare il desiderio di suzione da parte dei neonati. Questo istinto nasce già mentre il bimbo è nell’utero materno ed il suo soddisfacimento è fondamentale sia da un punto di vista psichico, tranquillizzando e gratificando il bambino, sia da un punto di vista fisico, favorendo la corretta formazione della lingua e lo sviluppo dei muscoli periorali. I succhietti Chicco della linea Pyshio con tettina Active sono pensati per adattarsi alla morfologia della bocca dei bimbi ed assecondando le loro necessità e sono realizzati con materiali e design di alta qualità, rigorosamente made in Italy. La base dei succhietti Pyshio Chicco è sottile per facilitare la chiusura della bocca, inoltre favoriscono il naturale posizionamento della lingua ed il corretto sviluppo della bocca. Gli esperti dell’osservatorio Chicco consigliano l’utilizzo del succhietto fino ai 24 mesi per diversi motivi: per donare tranquillità al bebè, per favorire lo sviluppo dell’apparato masticatorio e per ridurre il rischio di SIDS, cioè di morte nella culla (secondo uno studio pubblicato su Pediatrics). L’utilizzo dei succhietti quindi, non è affatto controproducente come si è soliti pensare, ma è comunque necessario fare attenzione ad alcuni accorgimenti. Bisogna evitare di utilizzare edulcoranti come miele o zucchero, al fine di prevenire la carie, ed è buona norma privilegiarne l’uso quando il desiderio del bambino è evidente e non quando, ad esempio, esprime la voglia di comunicare. Per conoscere le caratteristiche dei succhietti della linea Chicco e di tutti gli altri prodotti per pappa ed allattamento del marchio più famoso del settore, è possibile sfogliare il catalogo online di Newbabyland, corredato di schede tecniche approfondite e fotografie. L’acquisto può essere effettuato direttamente online in pochi rapidi passaggi e la merce sarà spedita a domicilio in 24/48 ore.

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Con l’allattamento del neonato si diminuisce il rischio di malattie croniche

Nella società moderna il tempo per se stessi è sempre minore, la maggior parte di esso è dedicato al lavoro o alle attività personali.

E’ una tendenza degli ultimi 20 anni quella che porta le neo mamme ad allattare sempre meno al seno i propri pargoli, terminando l’allattamento dei bambini prima dei sei mesi.

Da una recente ricerca si è potuto notare come un allattamento del neonato minore di sei mesi non incida immediatamente sulla sua salute, ma come gli effetti siano visibili nella maggiore età, portando la persona a sviluppare con maggiore frequenza malattie di tipo cronico.

Lo studio, che si è tenuto nell’università australiana e pubblicato sull’importante rivista Journal of Public Health Nutrition, ha dimostrato come i soggetti presi in esame, tutti tra i 35 e 40 anni, che da piccoli sono stati allattati al seno per tempi diversi, abbiano incidenze nelle malattie croniche molto diverse, facendo notare come il 30% delle persone che sono stati svezzati prima dei sei mesi, presentino una maggiore incidenza delle malattie croniche.

L’allattamento in questi soggetti è stato terminato prematuramente a causa di politiche sbagliate, che non aiutavano le madri a prendersi cura dei proprio bambini per più di sei mesi, non incentivando quindi l’allattamento al seno.

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