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Alessandro Testa alla mostra “Spoleto Arte” a cura del prof. Vittorio Sgarbi

“Spoleto Arte” è il titolo della nuova ed attesissima mostra organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e curata dall’illustre Vittorio Sgarbi. Il vernissage si terrà sabato 27 giugno 2015 alle ore 18.30 presso lo storico Palazzo Leti Sansi, nel cuore della suggestiva città umbra di Spoleto, e avrà come protagonisti il Prof. Sgarbi, nonché Amanda Lear, artista poliedrica, cantautrice, attrice, presentatrice e pittrice, che espone alcune sue originali creazioni.

L’esposizione, visitabile con ingresso libero fino al 27 luglio, si svolge in concomitanza del Festival dei 2 Mondi, manifestazione d’interesse internazionale che ogni anno attira non solo turisti, ma anche esperti e appassionati d’arte. Dunque, un’occasione imperdibile per gli artisti di “Spoleto Arte”, i quali avranno maggiore possibilità di farsi conoscere. Tra questi troviamo anche Alessandro Testa.

Il noto Prof. Alberto D’Atanasio scrive di lui: «La funzione dell’arte per Testa è pura comunicazione tra artista e realtà. Ciò che, in effetti, muove il fare arte di Alessandro non è la ragione che deriva dal ragionamento di un’osservazione della realtà oggettiva o la coscienza dell’uomo che ha già un vissuto, ciò che anima il suo fare arte è la ragione dei sentimenti che non può avere tempi, non ha età e non sente Crono. Vive la pulsione del momento, trasforma l’energia interiore in gesto che diviene esso stesso opera d’arte nel lavoro che applica il colore che diviene pulsione visibile dell’universo interiore. Alessandro Testa vive della stessa scintilla eterna che regolò la creazione e muove ogni uomo che vive per amore della libertà».

«Osservando la sua produzione pittorica – evidenzia la rinomata curatrice di testi d’arte Elena Gollini – riecheggiano le eloquenti parole pronunciate nel 1973 dal poeta Ambrogio Bazzero, secondo il quale “L’arte è la grande arpa a innumeri corde, l’arpa del cuore a cui corrispondono i suoni del creato: è l’immenso prisma, che svela i colori della luce”. I dipinti di Testa, sull’impronta di queste intense riflessioni, esprimono un misticismo soggettivo di notevole impatto visivo, affiancato da un’elaborazione interiorizzante, libera dai condizionamenti della raffigurazione figurale. I criteri compositivi alludono simbolicamente e metaforicamente a quelli sonori, nel trionfo e nel tripudio colorato del risveglio dei sensi. […] Nella sua arte l’uso del pigmento colorato riveste una posizione di primaria centralità nella costruzione scenica d’insieme e assume un ruolo di fondamentale rilevanza nella trasmissione del messaggio artistico, connesso alla straordinaria visione di una prospettiva immaginifica, che si trasforma in articolate “architetture della psiche” trasferite e trasportate all’interno dei dipinti».

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Alla Milano Art Gallery Alessandro Testa espone le sue originali opere con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes e la presenza di Andrea Pinketts di Italia Uno

In occasione della prestigiosa esposizione collettiva “Evoluzioni Artistiche” che si terrà nella storica “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano, a due passi dal centro cittadino e dal Duomo, il pittore Alessandro Testa presenterà una corposa serie di dipinti caratterizzati dal vivace e multiforme cromatismo della materia astratta. L’evento, organizzato dal manager produttore Salvo Nugnes, sarà inaugurato con la presenza d’eccezione del noto scrittore noir e popolare volto televisivo Mediaset Andrea Pinketts. L’esclusivo vernissage è previsto in data Sabato 20 Dicembre 2014 alle ore 18.00. L’allestimento resterà in loco fino al 9 Gennaio 2015, con ingresso libero per le visite. 

Di recente l’artista spoletino ha partecipato con successo alla grandi mostre di “Spoleto Arte” e “Spoleto incontra Venezia” con l’autorevole curatela del professor Vittorio Sgarbi, che nel commentarne le connotazioni stilistiche distintive ha dichiarato Al gusto di Tancredi si ispira Alessandro Testa. Nei quadri gesti incisivi e nervosi graffiano la superficie limacciosa innaffiata da macchie zafferano e nere”.

Sul suo percorso artistico Testa spiega Essendo un autodidatta non ho tecniche particolari, seguo l’istinto. Uso colori acrilici e smalti, senza l’uso dei pennelli. Pittoricamente parlando, mi sento severamente sotto esame davanti a ogni tela, sfido sempre me stesso e non mi accontento quasi mai. Solo dai battiti del cuore capisco se la mia opera è riuscita, per la straordinaria emozione, che mi infonde. Vorrei essere ricordato come un pittore, forse anomalo, ma liberissimo, che non ha mai accettato costrizioni e condizionamenti”.

La sua evoluzione di ricerca stilistica è incentrata e focalizzata sulla sperimentazione delle cromie e sfumature tonali. Il colore nel suo utilizzo più vario ed eterogeneo, diventa il protagonista principale sulle tele e viene distribuito quasi con gestualità impulsiva, per trasmettere intensi messaggi, che lo spettatore deve saper cogliere e interpretare in modo soggettivo e personalizzato. Il suo campo d’applicazione è l’informalismo e l’astrattismo materico, con un linguaggio espressivo scaturito e guidato dal moto dell’anima più spontaneo e dall’istinto di pura irrazionalità. L’impatto visivo delle creazioni è di immediato coinvolgimento emozionale. Fin dal primo sguardo l’osservatore rimane quasi ipnotizzato e viene conquistato dalla dirompente irruenza impressa, recependone la vibrante enfasi ideativa.

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Prestigiosa esposizione nello stand della Milano Art Gallery alla fiera Arte Padova dei dipinti di Alessandro Testa

Lo stand della nota galleria milanese “Milano Art Gallery” (che si trova a Milano in via Alessi 11)  vicinissima al centro storico) nel contesto del Padiglione 7, stand 74, della Fiera di Arte Padova 2014, accoglierà una serie di pregiati dipinti di Alessandro Testa. L’iniziativa, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, si terrà dal 14 al 17 Novembre 2014.

Di recente il pittore spoletino ha partecipato alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” curata dal Professor Vittorio Sgarbi e diretta da Salvo Nugnes, svoltasi nella splendida cornice veneziana di due nobili dimore, Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. Nell’occasione Testa ha ricevuto significativi encomi ed apprezzamenti. In particolare su di lui Sgarbi ha dichiarato “Al gusto di Tancredi si ispira Testa. Nei quadri gesti incisivi e nervosi graffiano la superficie limacciosa innaffiata da macchie zafferano e nere”.

La sua evoluzione di ricerca stilistica è incentrata e focalizzata sulla sperimentazione cromatica. Il colore nel suo utilizzo più vario ed eterogeneo diventa il protagonista principale sulle tele e attraverso le molteplici sfumature e tonalità in cui viene distribuito, trasmette intensi messaggi, che lo spettatore deve cogliere e interpretare in modo personalizzato. Il suo campo d’applicazione è l’informalismo materico e astratto, con un linguaggio espressivo scaturito e guidato dal moto dell’anima più spontaneo e dall’istinto di pura irrazionalità. L’impatto visivo delle creazioni è di immediato coinvolgimento emozionale. Fin dal primo sguardo l’osservatore rimane quasi ipnotizzato e viene conquistato dalla dirompente irruenza impressa, recependone la vibrante enfasi ideativa.

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“Spoleto incontra Venezia”: Si consolida il successo del pittore spoletino Alessandro Testa

La grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” a cura di Vittorio Sgarbi si è tenuta dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 con forte risalto mediatico. Allestita nell’emozionante atmosfera di Venezia presso due strutture di antichissima tradizione nobiliare, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes ha coinvolto numerose personalità di prestigio del panorama odierno. Tra i rinomati artisti presenti il pittore Alessandro Testa ha ottenuto ottimi riscontri a favore con le sue opere di matrice astratta, dove l’elemento cromatico assume una rilevanza di primo piano.

 

Nel commentarne lo stile espressivo è stato scritto “Per lui la pittura è essenzialmente simbolo di colore, che s’intreccia, si espande e si dipana all’interno del quadro come un arcobaleno variopinto, trasformandosi in un prezioso strumento per suscitare emozioni e sensazioni, così come in efficace e potente mezzo per generare un legame armonioso ed inscindibile, tra se stesso e le immagini realizzate. Dipinge di getto, senza schemi dogmatici predefiniti, senza filtri, senza barriere emotive. Le opere sono il frutto di una miscela di ribellione e caparbietà, tenacia e disperazione con una vena di speranza e positività, che affiora nel tripudio colorato“.

 

Testa spiega: “Nell’atto di dipingere il mio intento primario è quello di lanciare un messaggio da poter condividere con lo spettatore“. Sgarbi, che l’ha paragonato a Tancredi ha sottolineato: “Testa lavora con gestualità marcata e incisiva, istintiva quasi nervosa e irrazionale, graffiando le superfici limacciose e materiche delle tele, con macchie distribuite a sprazzi di colori volutamente contrastanti“.

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Alessandro Testa: l’istintività dell’arte a “Spoleto incontra Venezia”

Il noto artista Alessandro Testa è stato intervistato in occasione della sua partecipazione alle grandi mostre “Spoleto incontra Venezia” curate da Vittorio Sgarbi e dirette dal manager Salvo Nugnes. L’esposizione è allestita fino al 24 Ottobre 2014, presso due storici edifici veneziani: Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich.

 

D: Per Lei l’arte è stata una valvola di sfogo nella Sua vita?

R: Sì. Non saprei più farne a meno.

 

D: A quale corrente artistica si ispira?

R: Non mi sono ispirato a nessuna corrente artistica, la mia pittura é  istintiva. Solo in seguito, da vari critici, il mio modo di pitturare è stato considerato affine a grandi pittori come Pollock e Tancredi, che nella mia ignoranza, non conoscevo.

 

D: Qual è l’emozione più forte che le ha dato creare una Sua opera?

R. Nel creare le mie opere provo sempre emozioni straordinarie. Non saprei dire quale sia stata la più forte. Di sicuro, per me, é sempre un crescendo.

 

D: Come concepisce l’arte?

R: L’arte, a mio parere, è potersi esprimere in tutti i modi, con libertà e senza condizionamenti.

 

D: Cosa l’ha spinta a dipingere?

R: Per molti anni, mi sono dedicato alla scultura in legno e bassorilievi in rame, poi, quasi improvvisamente, ho sentito la voglia  con la pittura di esprimere i miei sentimenti, la rabbia verso le ingiustizie, l’insoddisfazione e anche la mia gioia.

 

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Intervista al noto pittore Intervista all’artista Alessandro Testa in occasione delle mostre di Spoleto incontra Venezia

Il noto pittore Alessandro Testa esporrà le sue opere alla prestigiosa mostra di “Spoleto incontra Venezia” che avrà sede nella storica residenza nobiliare di Palazzo Falier, edificio affacciato sul Canal Grande. L’esposizione sarà curata da Vittorio Sgarbi, con la direzione di Salvo Nugnes, e si terrà dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014. Di seguito, l’intervista all’artista. 

D: Come nasce l’occasione di partecipare a questo importante evento espositivo?

R: L’occasione nasce dopo aver partecipato e apprezzato l’organizzazione e il successo della mostra ”Spoleto Arte” tenutasi dal 27 Giugno al 24 Luglio 2014, presso Palazzo Leti Sansi, a Spoleto.

D: È la prima volta che espone a Venezia?

R: No, ho esposto in diverse mostre collettive, tra le quali “Venezia Misteriosa 2^ edizione “presso Ca’ Zanardi nel 2010, “Carnevale di Venezia” nel 2011, Magazzini del Sale Bucintoro 1882 (L’Apocalisse) nell’anno 2012.

D: Quali opere esporrà e quale orientamento tematico seguono?

R: Presenterò 12 opere, che seguono l’orientamento pittorico dell’Astrattismo. 

D: Quando e come è avvenuto il suo approccio al mondo dell’arte?

R: La mia esperienza artistica inizia sin dal 1979, con la produzione di bassorilievi e sculture in legno e rame figurativi. Pittoricamente parlando, invece, dal 2005, perché con la pittura astratta riesco a esprimere meglio tutta la mia energia e rabbia.

D: Un commento di riflessione in parallelo tra Spoleto e Venezia, come poli di eccellente portata, nella divulgazione dell’arte e della cultura, con fama internazionale?

R: Sono due città che ospitano l’arte a tutto tondo.

D: È compiaciuto di esporre accanto a illustri nomi del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altri nomi di spicco del panorama contemporaneo?

R: Certamente sì. Ne sono onorato.

D: Se dovesse dare una breve definizione sul concetto di arte in generale? 

R: La mia modesta opinione è che l’arte andrebbe apprezzata in ogni sua sfaccettatura in quanto non è mai statica, ma evolve con i tempi.

D: Ci sono degli artisti e/o delle correnti, che apprezza in modo particolare?

R: Io sono affascinato soprattutto dal mitico Jackson Pollock e dai grandi pittori Joan Mirò, Vasilij Kandinskij e Tancredi Parmeggiani.

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SPOLETO INCONTRA VENEZIA: TRA GLI ARTISTI PARTECIPANTI ALESSANDRO TESTA

In occasione delle rinomate mostre di “Spoleto incontra Venezia” l’affermato pittore spoletino Alessandro Testa porterà le sue variegate visioni pittoriche di matrice astratta informale. L’iniziativa di livello internazionale, è curata dal professor Vittorio Sgarbi, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes. L’esposizione si terrà dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, tra le storiche pareti del Palazzo Falier, splendida struttura risalente al XV secolo, situata nel cuore di Venezia, sul Canal Grande.   Testa, ha già partecipato con successo a “Spoleto Arte” ricevendo significativi commenti ad elogio anche da parte del curatore Sgarbi, che lo ha accostato al gusto stilistico di Tancredi, come fonte ispiratrice, che lo guida dichiarando “Lavora con gestualità marcata e incisiva, istintiva quasi  nervosa e irrazionale, graffiando le superfici limacciose e materiche delle tele, con macchie distribuite a sprazzi di colori volutamente contrastanti”.   Per lui la pittura è essenzialmente simbolo di colore, che si intreccia, si espande e si dipana all’interno del quadro come un arcobaleno variopinto, trasformandosi in un prezioso strumento per suscitare emozioni e sensazioni, così come in efficace e potente mezzo per generare un legame armonioso ed inscindibile, tra se stesso e le immagini realizzate.   Sul suo campo d’applicazione spiega “Non so dipingere, cerco solo di creare per lanciare un messaggio da condividere con il fruitore”.

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Alle mostre di Spoleto incontra Venezia le incantevoli creazioni di Alessandro Testa

In occasione delle rinomate mostre di “Spoleto incontra Venezia” l’affermato pittore spoletino Alessandro Testa porterà le sue variegate visioni pittoriche di matrice astratta informale. L’iniziativa di livello internazionale, è curata dal professor Vittorio Sgarbi, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes. L’inaugurazione ufficiale si terrà Sabato 27 Settembre con uno sfarzoso vernissage. L’esposizione durerà fino al 24 Ottobre 2014, allestita tra le storiche pareti del Palazzo Falier, splendida struttura risalente al XV secolo, situata nel cuore di Venezia, sul Canal Grande. 

Testa, ha già partecipato con successo a “Spoleto Arte” ricevendo significativi commenti ad elogio anche da parte del curatore Sgarbi, che lo ha accostato al gusto stilistico di Tancredi, come fonte ispiratrice, che lo guida dichiarando “Lavora con gestualità marcata e incisiva, istintiva quasi  nervosa e irrazionale, graffiando le superfici limacciose e materiche delle tele, con macchie distribuite a sprazzi di colori volutamente contrastanti”.

Per lui la pittura è essenzialmente simbolo di colore, che si intreccia, si espande e si dipana all’interno del quadro come un arcobaleno variopinto, trasformandosi in un prezioso strumento per suscitare emozioni e sensazioni, così come in efficace e potente mezzo per generare un legame armonioso ed inscindibile, tra se stesso e le immagini realizzate.

Sul suo campo d’applicazione spiega “Non so dipingere, cerco solo di creare per lanciare un messaggio da condividere con il fruitore”.

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Il pittore dell’armonia, Alessandro Testa, presente alle mostre di “Spoleto Arte”

Si può senza dubbio affermare, che il pittore spoletino Alessandro Testa ha meritatamente raccolto gli “onori di casa” per i pregevoli quadri esposti alle mostre di “Spoleto Arte” attualmente allestite fino al 24 Luglio presso il secolare edificio di Palazzo Leti Sansi e inaugurate con trionfale ovazione il 27 Giugno. L’iniziativa è affidata alla curatela del Professor Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes.

 

Dapprima sperimenta la scultura del legno, lavorando il melo, il tiglio, il noce con particolare predilezione per l’ulivo. Per l’artista, che Sgarbi ha avvicinato al gusto di Tancredi, la pittura costituisce una sfida. Le sue mani desiderano confrontarsi con la corposità e con la superficie del colore. Le tinte, che si espandono sulle tele sono per lui come strumenti musicali, che evocano vibrazioni emotive.

 

Al riguardo afferma “Non so dipingere, cerco solo di creare per lanciare un messaggio”. Pone dunque la comunicazione al centro della sua esperienza, che a livello stilistico richiama l’arte informale, pur senza mai riferirsi a una corrente specifica. Le sue opere non sono mai mute. Infatti, la sua anima continua a muoversi, a vibrare tra le cromie con indomita armonia e poetico equilibrio.

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