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VIGNALE (PROGETT’AZIONE- PDL): AZZERAMENTO DEL PDL: RINNOVAMENTO E NON RICONDIZIONAMENTO. SI INIZI DAL PIEMONTE

Ha ragione Gianni Alemanno: l’azzeramento del PDL è improrogabile se si vuole salvare il centro destra.

Il disgusto provocato da atteggiamenti che arricchiscono la fame di antipolitica non dà infatti spazio a pseudo soluzioni: è arrivato il momento di azzerare l’attuale classe dirigente che da alcuni decenni in modo autoreferenziale governa il centro destra piemontese per dare spazio senza alcun filtro alle tante persone che, nonostante tutto, oggi hanno ancora passione e volontà di impegnarsi nella vita politica quotidiana senza badare a interessi di poltrone o di sottogoverno.

Bisogna però fare molta attenzione a non trasformare il rinnovamento in ricondizionamento. Non si accettano più infatti politici ‘ricondizionati’, ovvero rimessi a nuovo per l’occasione. Serve una classe politica dirigente nuova, che nulla ha a che vedere con quella vecchia, in grado di far poggiare la propria azione su schemi e modalità di lavoro del tutto nuovi.

Con queste fondamenta la casa del centro destra avrà una nuova chance. E sono convinto che dopo anni di silenzio e perdita di credibilità dal Piemonte possa partire questa sfida, anche grazie a chi da anni si batte per un centro destra trasparente, moralmente intransigente e in cui avvenga un vero rinnovamento generazionale.

Per chi da tempo sta lavorando per creare un nuovo centro destra in Piemonte, e che, in contrasto con i vertici del PDL piemontesi, ha creato nell’aprile del 2011 un’associazione, divenuta lo scorso maggio un gruppo consiliare in Regione, la sfida lanciata ieri da Alemanno è stata già accettata mesi fa .

Il dilemma che si pone oggi è: tutti i dirigenti del PDL, coordinatori in testa e subito dietro i loro fidi, saranno in grado di accettare la sfida, facendo diventare il nuovo centro destra un palazzo di vetro? O dimostreranno ancora una volta che ai valori e alle idee preferiscono la loro bella poltrona?

 

Gian Luca Vignale

Consigliere Regionale Progett’Azione

Componente Assemblea nazionale del PDL

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Il Comune di Roma nel ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine

Il sindaco Gianni Alemanno ha inaugurato nel pomeriggio di ieri una targa commemorativa per le vittime italiane dell’eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944. Il massacro compiuto a Roma dalle truppe di occupazione della Germania nazista, ai danni di 335 persone, rastrellate a caso tra personale civile e sanitario, militari, membri attivi della Resistenza e prigionieri italiani, fu un atto di violenza inaudita deciso dal comando nazista come l’unica risposta possibile all’attacco partigiano del giorno precedente. Il 23 marzo, infatti, in via Rasella a Roma, 12 partigiani del Gruppo di Azione Patriottica, su emanazione del CLN, uccidevano con una bomba 31 militari tedeschi. Dieci ostaggi fucilati per ogni tedesco ucciso, questa, la decisione nella notte degli ufficiali della SS. 

Per la sua barbarie, l’enorme numero di vittime e per le insolite circostanze che portarono al compimento di un simile gesto, il massacro delle Fosse Ardeatine rappresenta, oggi, una delle pagine più tristi e violente della storia nazionale, un esempio crudo ed efferato di ciò che fu il sopruso nazista durante il periodo dell’occupazione italiana. Le stesse cave, teatro del massacro, furono scelte dal comando nazista quale miglior luogo di esecuzione per occultare i cadaveri e i corpi della rappresaglia, e custodire con maggiore segretezza l’illogicità dell’accaduto.Nella giornata di ieri, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il sovraintendente ai Beni culturali del Comune di Roma, Umberto Broccoli, hanno partecipato alla cerimonia per l’anniversario delle Fosse Ardeatine, per omaggiare il ricordo delle vittime italiane con una targa commemorativa posta all’ingresso di palazzo Barberini.

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Gran Premio di Roma e Gran Premio di Monza: pace fatta?

Dal blog di Alemanno  la notizia, attesa, dell’accordo tra Bernard Charles Ecclestone, l’imprenditore britannico che, di fatto, ha definito e reso azienda l’impero sportivo della Formula 1, e la Sias, la società che gestisce l’autodromo brianzolo, accordo che garantisce l’appuntamento con il Gran Premio automobilistico di Monza  fino all’anno 2016. La firma è, quindi, un segnale inequivocabile della volontà, per entrambe le parti, di mantenere il circuito nella città lombarda a prescindere dalla presenza prossima del Gran Premio per la Roma Capitale. Coesistenza possibile, quindi, e cadrebbero, così d’un tratto, qualsiasi accusa o qualsivoglia critica lanciata negli ultimi tempi all’amministrazione comunale romana, di voler mettere in discussione il Gran Premio d’Italia a Monza, allo scopo ultimo di regalare beneficio, esclusività, profitto al solo circuito romano.

Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, lo aveva ripetuto più volte, e oggi, finalmente, le sue dichiarazioni ritrovano i riscontri e le conferme dovute: le accuse sono totalmente prive di fondamento e l’ennesimo emendamento della Lega contro il Gran Premio di Roma non ha alcuna ragione d’essere, un incomprensibile e inaccettabile tentativo di interferire nella vita interna della città. Dal 2012 o al massimo dal 2013, l’Italia potrà vantare l’invidiabile situazione di avere ben due Gran Premi di Formula 1 sul proprio territorio, manifestazioni sportive che rafforzeranno e incrementeranno la promozione turistica e la valorizzazione commerciale del nostro Paese.

Il Gran Premio di Roma è un nuovo indotto necessario per l’economia nazionale, in termini di turismo locale, occupazione, investimenti, una condizione estremamente favorevole per risollevare l’immagine e le tasche del Paese e non un evento concorrente nato al solo scopo di fagocitare storia e successi del Gran Premio d’Italia. Roma lo sa, in tanti, purtroppo, non riescono ancora a capirlo.

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Il 20 Marzo il sindaco Gianni Alemanno in piazza per la manifestazione PDL

A soli due giorni dalla manifestazione nazionale PDL, confermata la presenza in piazza del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, a convalidare unità ed evidenza politica, volontà totale di partecipazione, collaborazione, sostegno.

“La manifestazione del 20 marzo non è solo di protesta ma sarà il momento in cui il presidente del Consiglio firmerà un patto programmatico con i 13 candidati governatori che verranno tutti alla manifestazione. Quindi non può essere visto come un evento di protesta e di tensione, ma è una manifestazione in cui si chiede il diritto di votare”. Queste le parole del sindaco Gianni Alemanno in merito alla manifestazione nazionale organizzata dal PDL per il 20 Marzo a Roma.

“Sarò presente in piazza – ha aggiunto Alemanno – perché non dimentico di essere il sindaco di tutti i romani”. Per Alemanno la manifestazione di sabato “sarà un evento per chiedere di andare avanti e dove si vuole sostanzialmente vincere nelle competizioni elettorali, non solo nel Lazio ma anche nelle altre Regioni”. E per quanto riguarda, invece, il tema caldo della questione lista Pdl per le elezioni di Roma e Provincia, Alemanno ha dichiarato: “E’ chiaro che abbiamo di fronte altri momenti di giudizio richiesti correttamente dai dirigenti del Pdl. Da qui a sabato ci saranno altri momenti di verifica. Personalmente mi auguro che la lista venga riammessa perché un’ elezione regionale senza il Pdl a Roma è un fatto incontestabilmente negativo per tutti”. Nel caso poi la lista non fosse riammessa alla competizione elettorale, Alemanno ha precisato: “E’ chiaro che se anche la lista non sarà presente la campagna elettorale andrà avanti”.

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