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Cerco lavoro Perugia: Media-Work facilita la ricerca

Cerco lavoro Perugia. Ma le ricerche sono non solo per la città umbra che si potrebbe sostituire con Roma, Milano, Ancona e così via. La ricerca di lavoro è sempre più difficile e non sembra semplificarsi viste le condizioni critiche dell’economia nazionale. A cercare di venire incontro alle diverse esigenze dei singoli lavoratori e chi è in cerca di una posizione professionale, le agenzie per il lavoro Media-Work, specializzate nella selezione del personale e distribuite in tutte le principali città del territorio nazionale, offrono dei servizi importanti per cercare di affrontare in maniera concreta le problematiche attualmente legate al mondo professionale.

Attraverso il sito di Media-Work all’indirizzo www.media-work.it sono disponibili le varie posizioni ancora aperte che vengono inserite dalle aziende che si affidano alle agenzie per il lavoro. Ogni singolo lavoratore perciò può fare una ricerca specifica inserendo ad esempio Cerco lavoro Perugia. Grazie allo strumento del sito, verranno elencate tutte le varie offerte di lavoro specificando la mansione, il tempo, le competenze richieste e la località precisa.

Un servizio esclusivo che agevola la ricerca del lavoro, ottimizzando tempo e risorse.

Per ulteriori informazioni sulle agenzie per il lavoro Media-Work, visita il sito all’indirizzo ufficiale www.media-work.it per essere costantemente aggiornato sulle news del mondo professionale.

 

 

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I Centri per l’Impiego al centro del rilancio della “formazione utile”

Torino, 11 giugno 2009 – Sarà necessario realizzare un piano per valorizzare la formazione utile, quella cioè quella coerente all’agevolazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con l’obbiettivo di generare un maggior numero di impieghi a tempo indeterminato.

Nel programma di Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla guida della Provincia di Torino, la formazione ha un ruolo fondamentale, vista la necessità di rilancio del lavoro sul territorio.

In questo contesto un ruolo primario lo avranno i 13 centri per l’impiego (Cpi) provinciali, che sono attualmente in funzione con risultati non del tutto convincenti.
I centri per l’impiego andranno rivisti in termini di efficacia ed efficienza, il che non vuole dire che verranno diminuiti, ma che dovranno essere rilanciati in modo che l’offerta di lavoratori che proviene da queste strutture sia effettivamente appetibile per il mercato del lavoro. Ciò potrà avvenire con diversi strumenti tra cui, ad esempio, un accordo quadro tra Cpi e Agenzie per il Lavoro (APL), utilizzando al meglio il fondo FORMATEMP (oggi sottoutilizzato). Altra idea sarà la creazione di un Coordinamento provinciale dei Centri per l’Impiego e degli operatori privati per governare ed indirizzare il mercato e le politiche del lavoro, al fine di predisporre un sistema costante di rilevazione ed analisi delle dinamiche del lavoro sul territorio.
“La Provincia ha un compito fondamentale nella nostra società – spiega Claudia Porchietto -. Quello di promuovere la formazione per garantire ai cittadini un lavoro sicuro e tutelato dai diritti, in modo da combattere la disoccupazione e promuovere l’emersione dal lavoro nero. Oggi la sensazione è che le aziende in cerca di validi operatori non si rivolgano ai centri per l’impiego della Provincia. Questo perché, di fatto, tali strutture oggi non sono in sintonia con le necessità di chi offre posti di lavoro.
Ciò è dovuto principalmente alla scarsa attenzione della giunta uscente a potenziare e riformulare queste realtà, che invece di proporre innovative ed adeguate azioni di politica attiva del lavoro a chi è in cerca di occupazione tendono a rimanere, salvo rare e lodevoli eccezioni, strutture appesantite da vincoli burocratici e meno “pronte” a registrare i repentini cambiamenti del mercato del lavoro e della congiuntura economica. I centri per l’impiego hanno perciò una sempre crescente necessità di personale realmente qualificato che possa operare con strumenti all’avanguardia, nel giusto numero, formato internamente e pronto a gestire il delicato compito che è loro affidato trovandosi a contatto con una realtà difficile com’è quella della disoccupazione.
Poi, è fondamentale rimodulare l’offerta di lavoratori in accordo con le reali necessità delle aziende che cercano operatori. Solo a questo modo si potranno avere dei centri per l’impiego efficienti e utili davvero, pronti a ridurre la disoccupazione. In sintesi non si tratta di tagliare i centri per l’impiego, ma di far render al meglio il denaro che oggi è impiegato per il funzionamento di queste strutture che svolgono anche un importantissimo ruolo sociale”.

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