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Analisi fondamentale Forex 14 – 18 Maggio 2012

Analisi fondamentale Forex 14 – 18 maggio 2012

La settimana si apre con importanti notizie che potrebbero avere un impatto non trascurabile sulla crisi della zona euro.

Prima fra tutte è la situazione politica della Grecia seguita dal settore bancario spagnolo e dalla crescita.

La Grecia alla fine della scorsa settimana era ancora senza guida ma voci di venerdì suggerivano la formazione di una coalizione moderata il che riaprirebbe alla possibilità di far tornare i greci alle urne. Stante così le cose sarà data al popolo ellenico la possibilità di decidere chi guiderà il Paese in questa situazione così difficile. Questa decisione ha implicazioni molto ampie per il blocco valutario e già l’agenzia Fitch si esprime riguardo la circostanza dell’uscita di scena della Grecia dell’Europa parlando di un downgrade per tutti i Paesi.

Secondo l’agenzia di raiting un’uscita significherebbe infrangere uno dei principi fondamentali dell’Europa Unita ovvero quello di struttura politica permanente. Tuttavia non tutti i mali vengono per nuocere e l’uscita greca potrebbe servire anche come catalizzatore per un’unità fiscale e politica più stretta.

Ma la situazione greca non resta isolata e il rischio di contagio per la Spagna è molto alto.

Questo Paese sta affrontando tutte le problematiche che ha con il suo settore bancario e proprio venerdì scorso ha annunciato riforme drastiche al fine di tracciare una linea in riferimento alla bolla immobiliare che ha fatto esplodere conseguenze terribili per i creditori della Spagna. Prima tra le riforme la nazionalizzazione di Bankia a Madrid e poi l’incarico per le società di revisione di valutare l’esposizione vera del settore bancario all’immobiliare domestico al fine di rendere le cose completamente trasparenti.

Inoltre il governo costringerà le banche a mettere da parte trenta miliardi di fondi dell’Unione Europea contro le perdite sui crediti immobiliari. Il rischio che si corre in questa situazione è duplice, in primo luogo le banche sono destinate a subire pesanti perdite sui crediti non performing, soprattutto se essi vengono vendute a prezzi “di mercato”, in secondo luogo il governo presterà dei soldi alle banche non in grado si coprire le loro perdite ma ciò potrebbe destabilizzare ancora di più le finanze pubbliche della Spagna e quindi pesare sul rating. C’è anche un’altra questione. Durante questa settimana si avranno i dati Q1 PIL e CPI che potrebbero pesare sull’euro.

Tuttavia ci sono stati segnali incoraggianti da parte della Germania, segnali che possono stimolare tutto il blocco valutario. Con queste condizioni i funzionari di Berlino si sono detti disponibili a consentire un aumento dell’inflazione, in particolare la crescita dei salari, in tutta la Germania per cercare di aiutare il “riequilibrio” dell’economia della zona euro. Tutto ciò potrebbe aprire la strada ai tagli dei tassi della BCE nei prossimi mesi che andrebbe a rafforzare i mercati obbligazionari periferici a breve termine. Ovviamente sono delle ipotesi ma il fatto che la Germania sia disposta ad “ammorbidirsi” è un buon passo verso il cambiamento.

Le borse europee sono state vendute pesantemente la scorsa settimana, ma il ritmo del declino è rallentato in prossimità del week end. L’indice spagnolo è stato colpito con particolare durezza nelle ultime settimane, ma ha recuperato dopo essere caduto bruscamente durante l’annuncio della riforma bancaria venerdì. Ciò suggerisce che il mercato ha accolto con favore l’iniziativa promossa dalla Spagna e preferirebbe vedere la completa trasparenza sullo stato dei problemi spagnoli.

Le banche spagnole hanno recuperato nel pomeriggio di venerdì con gli indici globali azionari europei. L’euro veniva scambiato appena sotto il livello chiave di 1,2950 contro il dollaro alla chiusura dei mercati europei. Si tratta di un livello di resistenza chiave e suggerisce che ci potrebbero essere ulteriori perdite nei prossimi giorni. Tuttavia, se la Grecia può formare un governo moderato di coalizione ci si può aspettare un rally di rilievo nel breve termine.

Continuiamo a vedere EUR/USD spostarsi a ribasso, ma pensiamo che sarà un calo incrementale piuttosto che una prolungata tendenza al ribasso.

Spostiamoci negli Stati Uniti dove la domanda di sicurezza ha provocato una riduzione dei rendimenti del Tesoro. I funzionari della Fed continuano a ribadire la loro riluttanza ad impegnarsi in un ulteriore QE. Il presidente della Fed di Dallas la settimana scorsa ha ribadito che non avrebbe sostenuto un nuovo quantitative easing mentre quello di Minneapolis ha mantenuto la sua linea dura dicendo che potrebbe essere necessario per la banca tagliare lo stimolo in 6/9 mesi. In un ambiente in cui è alta la speculazione sul QE3 tendiamo a vedere i rendimenti del Tesoro a ribasso, rialzi sulle azioni e un dollaro più debole. Ultimamente è stato osservato che l’ambiente sembra essere guidato dal sentimento del rischio, fattore principale che guiderà l’USD ad avere un dollaro forte per la settimana entrante.

L’analisi tecnica è costruttiva per il dollaro, con il Dollar Index, che è scambiato sopra il livello di 80,00. L’indice ha anche rotto a rialzo un canale di medio termine orso, che è iniziato a metà dicembre, suggerendo la continuazione del rialzo. Il canale può essere visto collegando i massimi di gennaio, marzo e aprile e tracciando una linea parallela verso il basso per collegare i minimi del 21 dicembre, inizio febbraio e fine febbraio. Dagli Usa ci spostiamo nel Regno Unito, dove la BoE ha mantenuto i tassi in attesa al termine della sua riunione di maggio tenutasi la scorsa settimana ma nello stesso momento ha permesso al programma di acquisto di attività di giungere alla fine.

L’attenzione della banca si concentra sulla crescita e sull’inflazione. Le previsioni di crescita sono suscettibili di essere riviste al ribasso, anche se la banca ritiene che l’economia britannica sia più forte di quel che dicono i dati ufficiali i quali suggeriscono previsioni di crescita al ribasso con una contrazione dello 0,2%. Per ciò che concerne l’inflazione la banca prevede che questa possa ridursi drasticamente nei primi mesi del prossimo anno. Se il Regno Unito resterà in attesa si può vedere la sterlina continuare ad essere più performante rispetto a euro e dollaro.

Per quanto riguarda il cross EUR/GBP stretto intorno al livello 0.8015/20 questo è significativo in quanto è il rintracciamento del 100% del rialzo dal luglio 2011 quando questa coppia scambiava appena sopra 0.90 quindi la prossima settimana potremmo vedere un’ulteriore gamba ribassista. GBP/USD sembra ben supportato sopra 1,6060, ma siamo più cauti sulla forza potenziale in questa coppia a causa di un forte ribasso da 1,6300 – un livello di resistenza chiave – il mese scorso, e a causa dello status di porto sicuro del dollaro che potrebbe mantenere il biglietto verde a buy, soprattutto se la crisi del debito della zona euro resta al culmine.

Gli appuntamenti più importanti per la settimana prevedono:

  • Produzione industriale euro (lunedì)
  • PIL euro (martedì)
  • ZEW tedesco (martedì)
  • Vendite al dettaglio USA (martedì)
  • Indice prezzi al consumo USA (martedì)
  • Indice prezzi al consumo euro (mercoledì)
  • Nuovi permessi di costruzione USA (mercoledì)
  • Produzione industriale USA (mercoledì)
  • Variazione sussidi disoccupazione UK (mercoledì)
  • Indice di fiducia del Michigan (venerdì)

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Analisi fondamentale Forex 16 – 20 aprile 2012

Analisi fondamentale Forex 16 – 20 aprile 2012

La settimana che si è appena chiusa è stata negativa per l’Europa che ha visto il suo azionario chiudersi in grande ribasso mentre i titoli a 10 anni spagnoli hanno visto salire i tassi fino al 6%.
Il costo per assicurarsi contro l’insolvenza del debito spagnolo ha raggiunto un livello record, mentre i rendimenti obbligazionari sono a soli 70 punti base dai livelli record raggiunti nel novembre 2011.

Questa accelerazione ribassista della Spagna non è giustificata da nessuna notizia negativa, anche in passato abbiamo potuto constatare come le situazioni tendano a deteriorarsi velocemente come con la Grecia, Portogallo ed Irlanda. Tutto ciò non fa prospettare niente di buono anzi potremmo dover affrontare un’altra pericolosa fase della crisi del debito sovrano. Ad oggi la BCE resta l’unica entità in grado di affrontare questa crisi e c’è attesa che possa fare un passo indietro sul mercato e acquistare più debito dei governi periferici come previsto da parte del suo programma SMP.

Ciò ha contribuito a rafforzare il sentiment temporaneamente, però, senza ulteriori dettagli o conferme da parte delle alte sfere di potere dell’area euro il sentiment di mercato si è inasprito su tutti gli asset legati all’euro. Ad oggi il problema per la BCE è che i suoi strumenti potrebbero non essere efficaci così come in passato al fine di controllare questa crisi.

L’idea di base dello SMP è quella di voler ridurre la pressione sui rendimenti obbligazionari e mostrare come la Banca Centrale agisca come un garante finanziario cosa che potrebbe invogliare gli investitori ad acquistare il proprio debito. Nonostante ciò la Grecia ha rinegoziato i suoi debiti quest’anno e attuato tagli ai suoi obbligazionisti lasciando il settore privato con un sapore amaro in bocca soprattutto perché la BCE è rimasta esente da perdite.

Così, se la BCE agisce come acquirente di ultima istanza per il debito spagnolo, e magari anche per quello italiano, può aver bisogno di spendere molto di più dei 200 miliardi di euro che ha speso comprando il debito pubblico in passato. Crescono le tensioni anche nel settore bancario che venerdì ha visto diverse banche italiane sospendere le azioni nella Borsa Italiana dopo che il loro prezzo era crollato al di sotto di una certa soglia. Il settore bancario del Eurostoxx 50, indice azionario pan-europeo, ha registrato un calo netto, ed è sceso più del 15% rispetto al picco di marzo.

L’operazione LTRO ha avuto solo un impatto temporaneo sulle banche e, dal momento che gli istituti di credito spagnoli e italiani hanno usato il denaro per caricare sul debito sovrano, il deterioramento del mercato obbligazionario sovrano questo sta rendendo le cose ancora peggiori per le banche. Questa situazione ostacola la BCE nella risoluzione della crisi e le banche periferiche stanno man mano morendo e mostrano i prezzi delle loro azioni in calo e la qualità dell’attivo deteriorata. Ciò costringe ad utilizzare il denaro offerto dalla BCE non per acquistare debito pubblico ma per assicurarsi il massimo finanziamento interno al fine di superare l’ultima deflagrazione di questa crisi.

Il quadro generale della zona Euro è senz’altro debole: rendimenti dei titoli periferici, i CDS e i mercati azionari europei sono stati devastati dagli orsi della zona euro e l’indice azionario della Spagna l’Ibex 35 è sceso al livello più basso dal 2009 la scorsa settimana ed è ora a solo il 10% di distanza dai minimi raggiunti durante la crisi Lehman Brother’s.

Per la prossima settimana gli eventi chiave saranno le due aste, del 17 e 19 aprile, per il debito spagnolo. Durante l’asta del 19 aprile si venderanno i titoli a 10 anni e se questa dovesse deludere o se i rendimenti dei titoli saliranno a livelli insostenibili per la Spagna sarà la fine. Pensiamo che le autorità europee cercheranno in tutti i modi di evitare il collasso ma la mancanza di una soluzione, ad ora, rende la situazione molto preoccupante.

Altro appuntamento importante è previsto per venerdì 20 aprile quando si aprirà il G20 che potrebbe dare all’Euro un’ulteriore spinta ribassista che la scorsa settimana si è portato a 1.3200 contro il dollaro per poi chiudere a 1.3080. Si prospetta un’ulteriore discesa, sotto l’1.3000 anche se di breve durata. Dall’Europa ci spostiamo negli USA, dove i membri della Federal Reserve sono stati molto cauti nel parlare di interventi sulle prospettive economiche e della politica monetaria. I mercati e le attività di rischio in particolare hanno reagito positivamente alle osservazioni che indicano la possibilità di un nuovo allentamento, mentre le dichiarazioni che indicano un accomodamento sono state salutate con un sell-off del rischio.

Sul mercato c’è l’idea che la Fed dovrebbe mantenere la sua strada e tenere altre opzioni sul tavolo. Sorprese positive dai dati o commenti più forti dovrebbero essere favorevoli al dollaro mentre la prospettiva di un ulteriore allentamento peserebbe sul dollaro. Maggiore trasparenza non significa necessariamente maggiore chiarezza e i mercati sono stati stoppati mentre gli operatori cercano di decifrare le recenti parole della Fed e valutare le opinioni di vari funzionari.

Torniamo in Europa ma ci spostiamo nel Regno Unito, dove l’economia ha recuperato dopo il deludente quarto semestre del 2011, quando risultava ancora allo 0.3%. Le indagini PMI del mese di marzo sono state più forti di quanto previsto mentre le vendite al dettaglio, come misurate dal British Retail Consortium dell’ultimo mese, hanno sorpreso al rialzo.

La prossima settimana si avranno i dati per quel che concerne l’inflazione, la vendita al dettaglio e le misure della BoE. Questi ultimi dati forniranno un quadro completo dell’economia del Regno Unito prima del rilascio del Q1 del 25 aprile. È veramente importante conoscere questi dati che potrebbero significare un nuovo stimolo della BoE nella sessione di maggio. In questo momento la prospettiva di un aumento dell’APF è bilanciata. La prossima settima dunque occhi puntati sull’inflazione dalla quale la BoE si attende una forte contrazione dato l’aumento dei prezzi del petrolio nel primo trimestre.

Dovrebbero rimanere stabili i prezzi al consumo (3,4%) anno su anno a marzo, tuttavia i prezzi alla produzione erano più forti il mese scorso, ciò aumenta il rischio di superamento dell’obiettivo dell’inflazione. Il cable la scorsa settimana ha seguito EUR/USD portandosi quasi a 1.6000 per poi ricadere di nuovo nella giornata di venerdì. Se il dato sull’inflazione ci restituirà un aumento, la sterlina potrebbe nuovamente apprezzarsi, in caso contrario, e soprattutto in seguito ad un ulteriore ribasso del dollaro, potrebbe ritornare in area 1.5700.

Ci spostiamo in Estremo Oriente, dove la Banca del Giappone ha mantenuto la sua politica attendista, anche se la pressione politica è in aumento nei confronti della banca ad essere più attiva e le chiede di adottare nuove misure per combattere la deflazione con i membri attuali prima che si insedino i nuovi candidati. Venerdì i commenti del governatore Shirakawa hanno rafforzato l’intensione della collaborazione tra banca e governo nella lotta contro la deflazione al fine di perseguire un quantitative easing potente.

Stante così le cose è probabile che la BoJ nel corso della riunione politica del 27 aprile agirà e lo yen perderà appeal. Atteso per questa settimana USD/JPY in lieve recupero, sopra soglia 82.00.

Per questa settimana diversi importanti appuntamenti:

  • Vendite al dettaglio USA (lunedì)
  • Indice dei prezzi al consumo UK (martedì)
  • ZEW tedesco (martedì)
  • Indice dei prezzi al consumo Euro (martedì)
  • Nuovi cantieri edili e permessi di costruzione USA (martedì)
  • Produzione industriale USA (martedì)
  • Variazione sussidi di disoccupazione UK (mercoledì)
  • Fiducia dei consumatori Euro (giovedì)
  • Indice IFO tedesco (venerdì)
  • Vendite al dettaglio UK (venerdì)
  • Meeting G20 (weekend)

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Analisi fondamentale Forex 19 settembre 2011

Analisi fondamentale Forex 19 settembre 2011

La Banca Centrale Europea, la Federal Reserve, la Bank of England, la Bank of Japan e la Banca Nazionale Svizzera hanno deciso di mettere in atto una manovra congiunta che prevede l’aumento di liquidità nel sistema bancario europeo affinché si eliminino le difficoltà di approvvigionamento di dollari da parte del sistema bancario. Grazie a questa operazione l’Euro ha tirato un sospiro di sollievo anche se saranno i prossimi giorni a deciderne la validità. Prima conseguenza di questa manovra è stata la perdita di un punto del Dollar Index, indice di misurazione del Dollaro e le agenzie americane iniziano a correre al riparo. Si riunisce il FOMC per due giorni durante i quali stabilire un nuovo piano di stimolo per l’economia americana e la FED nel frattempo vaglia la possibilità di riaprire le linee swap con le banche centrali al fine di evitare un rialzo dei tassi di prestito interbancario. Questa misura fu adottata già nel 2008 all’inizio dell’attuale crisi economica. Nella settimana che si è appena conclusa il dollaro ha perso qualche posizione nei confronti dell’Euro, anche se il cambio non ha superato 1.39, e ha guadagnato contro la Sterlina. Nella scorsa settimana era anche prevista la riunione dell’Ecofin all’utilizzo di Eurobond. L’ospite d’eccezione Geithner, ministro del Tesoro Statunitense, ha spiegato che per risolvere la crisi del debito europeo bisogna mettere euro a disposizione degli Stati in difficoltà, ampliando la dotazione dell’EFSF attraverso l’emissione di Eurobond. Ma le nazioni europee non hanno accolto benissimo questa soluzione e la Germania come altre nazioni hanno detto no a questa misura. L’Europa continua a navigare in pessime acque e i vari governi con e la BCE sono sempre più divisi tra di loro mentre la Grecia continua a non rispettare i patti presi con la Trojka. Le monete di rifugio, come Yen e Franco svizzero, continuano a non cedere posizioni anche se la situazione interna del Giappone non è delle migliori e la Bank of Japan si prepara a prendere misure di contrasto alla crisi. In questa settimana ci sarà l’indice ZEW tedesco atteso in calo e dagli USA arriveranno i vari indicatori del settore delle costruzioni.

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Community Forex: Capire il Forex, Analisi Tecniche, migliori Brokers e Notizie sul mondo del Forex

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Oggi il mondo del Forex sta coinvolgendo sempre più persone. Sono tantissimi infatti, dai più esperti ai meno, che si cimentano in questa esperienza. È un modo per guadagnare, un modo per divertirsi, un modo per mettersi alla prova, ma è un mondo difficile e complesso. Community Forex ti apre una strada, ti da una mano a “capirci qualcosa”, ti fa da guida e consigliera. Per entrare nel mondo del Forex bisogna essere molto preparati ed avere conoscenza approfondita di diversi aspetti. Non per forza bisogna essere un genio della finanza ma c’è bisogno della conoscenza di concetti imprescindibili. Una guida è senz’altro utile per conoscere questo mondo e gli aspetti salienti che lo caratterizzano. Ma questo non è sufficente. Il mercato del Forex è un mercato dinamico, che cambia di continuo sotto la spinta di pressioni economiche, culturali e sociali e studiare questi elementi non è secondario. Un aggiornamento quotidiano è la regola principale per vivere in questo mondo.

Capire il forex

Il miglior approccio è sapere cosa sia il Forex. Detto in breve il Forex è un mercato mondiale di scambio di valute (Euro, Dollaro, Yen, Sterlina e tante altre). Lo scopo principale di questo mercato è quello di creare profitto attraverso lo scambio di valute. Teoricamente avere profitto è facile, acquisto una moneta ad un determinato prezzo e la rivendo ad uno più alto, ma in pratica questa semplice operazione risulta condizionata da differenti elementi e dal loro variare che bisogna fare in modo di conoscere e prevedere il più possibile. Il mercato del Forex è organizzato in coppie di valute e l’elemento base è il tasso di cambio ovvero il valore che ha, in un determinato momento, una valuta espresso in un’altra valuta. Il tasso di cambio è soggetto a molte variazioni che sono determinate a loro volta da avvenimenti rilevanti. Ancora una volta avere una guida al tuo fianco è la soluzione migliore. Una guida che ti tenga aggiornato sui tassi di cambio ma soprattutto sugli elementi che lo fanno variare. Oggi c’è internet che facilita tutto e al mondo del Forex ha dato una marcia in più. Da sempre considerato il più grande mercato del mondo, il Forex con l’avvento del web ha abbattuto ogni limite. 24 ore su 24 durante la settimana che permettono a tutti, dall’America alla Cina, dall’Australia all’Italia, di poter operare quando si ha voglia o quando si può. Nell’approfondire la nostra conoscenza, subito dopo le nozioni fondamentali, non può mancare un glossario Forex che riporti tutti i termini più utilizzati. Ogni settore ha il proprio linguaggio specifico e il mercato Forex non è da meno. Conoscere i “termini Forex” e il loro significato ci guiderà ad una comprensione immediata e precisa.

Analisi e Strategie Forex

Dopo avere delineato le caratteristiche principali del mercato del Forex facciamo un ulteriore passo in avanti. Tutto quello che ci serve lo abbiamo immagazzinato adesso bisogna passare a cose un po’ più difficili che sono il cuore del Forex: Strategie, analisi tecnica e analisi fondamentale. Vista la complessità di questo mercato è necessario che prima di agire si abbia una strategia. Sono diverse le strategie che, nel corso degli anni, sono state teorizzate e messe in pratica. Conoscere le più importanti sarà utile per prepararne una propria o utilizzarle nei propri tentativi di guadagno. Strategie adatte al proprio modo di operare, al periodo economico che si sta vivendo, all’orario in cui si sceglie di fare operazioni. Esistono diverse strategie ma la prerogativa è conoscerle e metterle in atto nel giusto modo. Ancora una volta preme sottolineare che la conoscenza è il primo elemento da possedere per entrare in questo mercato. Una conoscenza approfondita di tutti gli elementi. A costo di sembrare ripetitivi è utile sottolineare ancora una volta che gli elementi che influenzano questo mercato sono molteplici e diversi. Per questo motivo esiste l’analisi fondamentale che prende in considerazione tutte quelle variabili che possono influenzare il valore di una valuta. Cambiamenti economici, culturali e sociali di grande portata che hanno ripercussioni sull’andamento valutario e che quindi influenzano il tasso di cambio e condizionano l’operato dei traders. Al variare del tasso di cambio varia il rapporto tra le valute. Per questo c’è l’analisi tecnica che, quotidianamente, riporta il valore di tutte le maggiori coppie di valute e le relative previsioni per la giornata.

Brokers

Il primo passo per iniziare il tuo viaggio nell’affascinante mondo del Forex è l’apertura del conto presso un broker, in pratica l’intermediario che eseguirà sul mercato gli ordini di acquisto e di vendita che tu gli impartirai. La scelta di un buon broker, affidabile e regolato dai vari organismi pubblici di controllo (come Consob e FSA) è condizione primaria per ottenere il giusto successo nel trading, è ancora più importante delle giuste strategie. L’offerta di broker on-line è gigantesca, alcuni si propongono anche con pubblicità molto allettanti quanto irreali, rendendo un percorso ad ostacoli la scelta giusta dell’intermediario per i neo-trader. Per questo noi di Community Forex offriamo, sul nostro sito, una selezione di broker seri, regolati ed affidabili con i quali noi stessi operiamo e abbiamo quindi sperimentato sul campo.

Queste poche righe non saranno abbastanza ma possono farci capire quale sia la portata del mercato del Forex, quanto sia complesso e quanto impegno richieda. Una guida è senz’altro una cosa molto utile per addentrarsi in questo mondo e conoscere i diversi aspetti che lo caratterizzano.

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Analisi fondamentale Forex 25 luglio 2011

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Finalmente l’Unione Europea è riuscita a raggiungere degli accordi riguardo il nuovo piano di aiuti, 160 miliardi di Euro. A partecipare saranno la BCE con 109 miliardi, il Fondo Monetario Internazionale con 23 ed è prevista una partecipazione privata volontaria tra banche e assicurazioni. La definizione di questo piano è stata ben accetta dai mercato che hanno spinto l’Euro al recupero e a trasformare il lunedì nero della scorsa settimana solo in un ricordo. L’euro durante questa settimana ha toccato nuovamente quota 1.44. Quello della Grecia resta un caso a se stante, ci tiene a sottolinearlo l’Unione Europea che dice che questo tipo di aiuti non ci saranno mai più per nessun altro Paese ma che le manovre economiche verranno messe in atto prima, al fine di evitare di arrivare alla tragica situazione greca. Quanto appena detto non deve indurci a pensare che basti un accordo per cancellare il problema greco o altri che si sono avuti in questa settimana (speculazione su Spagna e Italia), l’Euro è senza dubbio una moneta forte a livello mondiale ma nel medio periodo continuerà a risentire di alcune problematiche. Sempre restando in Europa la Bank of England continua a non volere aumentare i tassi di sconto e così facendo la Sterlina si vede vincente nei confronti del Dollaro americano ma perde qualcosa nei confronti dell’Euro. Per questa settimana è prevista una crescita in calo e la coppia GBP/USD che potrebbe portarsi a 1.60. Dall’Europa ci spostiamo negli USA dove sono ancora in corso trattative tra Obama e i Repubblicani sulla questione dell’aumento del tetto legale del deficit pubblico entro il 2 agosto, teso ad evitare il default tecnico. Ormai manca pochissimo tempo e anche se l’accordo venisse raggiunto durante questa settimana, gli USA dovrebbero poi essere in grado di metterlo in atto nel minor tempo possibile. La Fed dal canto suo Fed ha ricominciato a pompare liquidità nel sistema prendendo a prestito denaro dal fondo pensioni e dai mutui e attingendo alle riserve petrolifere e di gas patrie con l’obiettivo di abbassare il prezzo dei carburanti che figura tra le prime voci di spesa dell’americano medio. Questa manovra ha permesso alla Borsa americana di salire. In questo quadro le monete di rifugio hanno perso terreno e l’oro ha segnato nuovi massimi. Se la manovra americana dovesse mettersi in atto ci sarebbero sicuramente ripercussioni sul rapporto EUR/USD e USD/JPY. Durante questa settimana si dovrà attendere l’epilogo delle trattative tra Obama e i Repubblicani e le occasioni di trading saranno tantissime. In Europa è previsto per mercoledì la pubblicazione dell’indice di fiducia delle imprese manifatturiere italiane e dell’indice dei prezzi al consumo tedeschi, attesi in aumento dello 0.3%. Giovedì invece ci sarà la pubblicazione del tasso di disoccupazione della Germania atteso stabile al 7% e dell’indice di fiducia della Commissione UE di luglio atteso in calo a 104.5, poichè sconta ancora il problema greco. Venerdì avremo dati importanti come le vendite al dettaglio della Germania e le spese per i consumi francesi attesi entrambi in rimbalzo rialzista. Sempre per questa settimana ci si aspetta che l’inflazione dell’area euro sia stabile al 2.7% e che i prezzi al consumo italiani siano in rialzo dello 0.4%. Tornando negli USA per martedì sarà pubblicato il dato sulla vendita di nuove abitazioni atteso in calo a 305mila e la fiducia delle famiglie del Conference Board atteso in aumento a 60; mercoledì sarà pubblicato il dato sugli ordinativi di beni durevoli di giugno atteso in lieve rialzo e in serata il Beige Book dell’ultima riunione del FOMC; venerdì chiuderanno i dati macro statunitensi la prima stima del PIL del 2° trimestre attesa in rialzo del 2.2%, la fiducia delle famiglie elaborata dall’Università del Michigan attesa in recupero a 68 e il Chicago PMI di luglio atteso in recupero a 63.

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Analisi fondamentale Forex 18 luglio 2011

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La settimana appena trascorsa è stata molto turbolenta. Il cross EUR/USD ha toccato 1.39 per poi avere un forte rimbalzo. Questa situazione è determinata dalle vicissitudini economiche che i due Paesi stanno attraversando e che hanno inciso sul breve periodo generando delle forti variazioni di prezzo caratterizzati da un forte volatilità senza precedenti storici. Due monete in crisi. Ad approfittarne sono le monete di rifugio quali yen, franco svizzero e l’oro il quale ha segnato un nuovo record storico. Si vocifera di un immediato intervento della BoJ (Bank of Japan) se il cross USD/JPY dovesse tornare sotto 79. È uno scenario molto complesso quello del Forex delle ultime settimane dove anche “i migliori” fanno fatica a sopravvivere. La moneta europea è stata incapace di approfittare della debolezza del Dollaro e lunedì e martedì ha subito degli importanti crolli che non è riuscita a riassorbire nonostante i forti rimbalzi. Ma la debolezza dell’Euro non si mostra solo con il diretto rivale americano. Segnali negativi anche nei confronti del Franco svizzero e dello Yen. Venerdì con la chiusura dei mercati sono stati effettuati gli stress test sulle maggiori banche europee che hanno visto 8 bocciate su 91 (5 spagnole, 2 greche e 1 austriaca) un risultato positivo almeno a prima vista ma la maggioranza pensa che sia un risultato fittizio pubblicato solo per dare fiducia agli investitori. Anche dal Regno Unito arrivano segnali negativi ma la Sterlina resiste e guadagna contro il dollaro fino a raggiungere quota 1.6193. La Bank of Englad è intenzionata a mantenere l’attuale politica economica fino alla metà del 2012 nonostante l’alta inflazione. Negli USA la situazione non migliora e l’economia si trova di nuovo sull’orlo della recessione. Forti contrasti tra Obama e i Repubblicani riguardo l’aumento del debito pubblico ma il mondo intero sta ad aspettare e si chiede cosa succederà il 2 agosto se gli Stati Uniti dovessero andare in default tecnico. Le conseguenze immediate sarebbero il congelamento dei pagamenti governativi ed effetti negativi su consumi e domanda aggregata. In ragione di ciò le agenzie Moody’s e Standard &Poor’s hanno messo sotto vigilanza il rating USA. Viste queste premesse, questa settimana si apre con la questione del debito pubblico USA dominante e l’Europa che inizia a riflettere su un fallimento pilotato della Grecia. In Europa è prevista anche la pubblicazione, martedì 19 luglio, dell’indice ZEW che prevede un calo di -12 mentre per mercoledì 20 è prevista la pubblicazione dell’indice di fiducia dei consumatori anch’esso in calo a -11. La settimana si chiuderà con gli indici di fiducia delle imprese francesi e tedesche entrambi attesi in calo. Nuove pubblicazioni anche per gli USA per le quali si prevedono dei leggeri aumenti i quali, però, non porteranno ad un miglioramento della situazione economica americana.

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Analisi fondamentale Forex 4 luglio 2011

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La scorsa settimana è trascorsa all’insegna della Grecia. Molta attenzione ha attirato l’approvazione del piano di austerity da parte delle autorità locali il che ha scatenato molti movimenti di mercato. Questa nuova settimana si apre all’insegna del Bel Paese e il suo debito. La Consob ha convocato le agenzie Moody’s e Standard & Poor’s le quali si dichiarano non concordi rispetto alle manovre fiscali del Consiglio dei Ministri italiano. Ma a destare attenzione non c’è solo l’Italia. La situazione greca ha smosso diverse nazioni europee a partite dalla Francia, con il suo piano di salvataggio per la Grecia, e la Gran Bretagna che dopo l’approvazione del piano di salvataggio si è portata a 1.61 nei confronti del dollaro americano. Londra dal canto suo deve risolvere alcuni problemi legati all’inflazione e alla crescita produttiva. Superando i confini europei e arrivando fino a Wall Street la situazione migliora. Le ultime due settimane sono state per gli USA le migliori due degli ultimi due anni. Questa positività si è generata in seguito alla turbolenta situazione europea della quale il dollaro americano ha saputo approfittare. Due settimane di crescita che riportano il Dollaro in corsa anche se i grandi problemi, come il debito pubblico, restano. Da occidente ad oriente per constatare che le manovre economiche della banca centrale cinese iniziano a produrre gli sperati frutti. Anche in questa settimana appena iniziata i debiti pubblici continueranno a tenere banco e condizioneranno gli andamenti delle loro valute.

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Analisi fondamentale Forex 27 giugno 2011

Analisi fondamentale Forex 27 giugno 2011

Giorni di crisi nera per la appena passata settimana, in discesa moltissimi valori: petrolio, oro, EUR/USD, GBP/USD, USD/CAD. Dopo la fiducia accordata dal governo europeo a quello di Papandreu ci si aspetta la partenza del piano di austerity al fine di poter ricevere i successivi aiuti. Ma nel frattempo c’è stato uno spostamento di interesse e dalla Grecia, in mano alla speculazione, si è passati all’Italia dove Piazza Affari ha vissuto un venerdì di panico chiudendo con un -1,6%. Il motivo di questa discesa a picco non è chiaro ma si vocifera ci sia stato un downgrade per l’Italia nel week end appena passato e che molte banche non abbiano superato gli stress test che saranno pubblicati il 13luglio. Nel frattempo i grandi problemi degli Usa restano la disoccupazione e la debolezza dei consumi seguiti da un calo di produzione. La conferenza di Bernanke che ha seguito la conferma dei tassi tra lo 0% e lo 0.25% ha scatenato la chiusura di posizioni in sell sul dollaro visto che Bernanke ha detto che, come previsto, il QE2 da 600 miliardi di dollari sarà dismesso a fine giugno ma che continueranno a essere reinvestiti i capitali in scadenza, tacendo del tutto sul potenziale varo del QE3, questa era la notizia che catalizzava l’attenzione degli operatori. La prima conseguenza di ciò è l’andamento nervoso di Wall Strett. Durante la scorsa settima anche la Gran Bretagna ha fatto segnalare una diminuzione dei voti a favore del rialzo dei tassi e ciò ha scatenato consistenti vendite di Sterline. In aggiunta l’attività economica della Gran Bretagna non mostra nessun segno di ripresa. Per la settimana appena iniziata l’attenzione si concentrerà ancora sulla situazione della Grecia. In particolare si starà a vedere se ci sarà l’approvazione del piano di austerità.

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Analisi fondamentale Forex 20 giugno 2011

Analisi fondamentale Forex 20 giugno 2011

La situazione macro economica mondiale aggiornata a lunedì 20 giugno vede la Cina che avanza al rialzo mentre la situazione europea desta ancora preoccupazioni. Non si è raggiunta alcuna decisione in merito alla questione degli aiuti che slittano alla metà di luglio. Il Consiglio Ecofin (consiglio Economia e Finanza, consiglio Agricoltura e consiglio Affari Generali) vuole valutare attentamente la situazione greca e verificare che il Governo di Papandreu si impegni dopo la fiducia accordatagli. Sempre riguardo la situazione greca sembra che la Francia e la Germania si siano mosse per la raccolta di aiuti privati per il salvataggio del Paese ellenico. Nel frattempo Moody’s segnala anche un downgrade dell’Italia per i prossimi mesi. E’ chiaro che la situazione europea non sia delle migliori e che la barca cacci acqua da tutti i buchi ma al contrario di quello che si può credere l’Euro si mantiene ancora forte e stabile a quota 1.42 contro il Dollaro Americano. A generare questi valori sono i comportamenti opposti delle due Banche Centrali da una parte l’aggressiva BCE e dell’altra la più mite e cauta Federal Reserve. In tutta questa situazione c’è anche chi ipotizza la creazione di due valute una per i Paesi del nord Europa, più ricchi ed industrializzati, con la Germania in testa, e un’altra per i Paesi più poveri dei quali farebbe parte anche la Francia. Lasciando l’Europa la situazione Americana non si mostra migliore. A regnare è il pessimismo. Il Governo si impegna nella risoluzione del debito e teme che si possa verificare un downgrade per i prossimi mesi. Dal canto suo il Fondo Monetario Internazionale ha previsto un ulteriore ribasso per l’economia statunitense portandola dal 2.5% al 2.8% e in seguito a questa notizia la Russia ha predisposto una diminuzione dei Treasury nel proprio portafoglio.

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Analisi fondamentale Forex 13 giugno 2011

Analisi fondamentale Forex 13 giugno 2011

Dopo la settimana scorsa il ribaltone. Solo lunedì scorso era tempo di festeggiamenti per l’Euro che in seguito agli eventi economici positivi aveva rinforzato la sua posizione nei confronti del Dollaro americano, ma adesso non è più così. L’Euro ha perso alcune posizioni e negli ultimi giorni ha mostrato un andamento ribassista. Non è una situazione facile.

Il valore delle monete subiscono molto i cambiamenti economici, e non solo, che il loro Paese attraversa e, in un periodo come questo, sono davvero tanti, tutti pronti a far salire e scendere continuamente il volare delle monete. Gli operatori di questo mercato si trovano in balia dell’incertezza, non sapendo bene quale sia la posizione da prendere e attendono le notizie economiche di volta in volta pubblicate.

Ma che cos’è che ha rimesso in moto questo desiderio per il Dollaro Americano a discapito dell’Euro e della Sterlina? Protagonista la Cina che, timorosa riguardo la ripresa economica, ha minimizzato l’erogazione di mutui e prestiti e la prima conseguenza è stato il rialzo delle riserve bancarie. A favore del Dollaro anche l’incerta situazione dell’Europa, dominata dalla Germania e dal suo disaccordo con la BCE nella questione greca. Anche se il dollaro è in leggera ripresa i dati che arrivano dagli Usa non sono molto confortanti. Il presidente della Fed di New York, Dudley, ha dichiarato che i rischi della ripresa economica sono aumentati, i prezzi delle abitazioni continuano la loro discesa, gli imprenditori non assumono e i consumatori non acquistano. La disoccupazione continua ad essere altissima e le richieste di sussidio salgono.

Da quanto appena detto si comprende il forte legame economico che esiste a livello economico e come delle decisioni prese in un continente possano influenzare il valore della moneta di un altro. La Cina ha paura, cresce la voglia di Dollaro, l’Euro e la sterlina frenano ed ecco che l’interesse si sposta nuovamente verso il Dollaro anche se nel suo Paese le cose non sono migliorate, anzi, ma è pur sempre la moneta di riferimento mondiale.

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Analisi Tecnica Fondamentale Forex

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Nel mondo del mercato del forex esistono moltissime variabili che possono influire su l’andamento della valuta. È risaputo che questo mercato si basa sulla compravendita di valute ed è fondamentale il valore che queste di volta in volta assumono.

Le valute sono vendute e comprate in coppie ed acquista valore fondamentale il tasso di cambio. Il tasso di cambio è un indice che esprime il valore di una valuta in termini un’altra valuta. L’euro vale un determinato quantitativo di dollari. Ma il tasso di scambio non è solo l’espressione matematica di un valore, il tasso di cambio è il risultato matematico di diversi avvenimenti politici, economici, sociali e storici.

Il valore di una determinata valuta è molto condizionato da quello che succede nel suo Paese. Crisi politiche, economiche o di altro genere influiscono sul valore della valuta e sul loro scambio. Nella settimana appena passata ci sono stati diversi eventi che hanno influito sulla “condizione” delle diverse monete. Settimana positiva dell’Euro che ha visto il suo valore crescere grazie alla risoluzione della crisi greca. La BCE, l’UE e il FMI hanno deciso difatti di elargire nuovi aiuti al paese ellenico e permettere che questo non dichiarasse banca rotta.

Un avvenimento di questa portata e il suo epilogo avrebbero sicuramente influenzato il sistema monetario dell’Euro e il suo valore attuale. La svolta positiva ha fatto si che l’Euro si rafforzasse nei confronti del dollaro e nono solo. Altro input positivo è arrivato dalla Spagna che ha messo in vendita i suoi bond andati a ruba. Maggiori acquirenti la Cina, il Giappone e la Russia. Per una moneta vincente ce n’è una in perdita. Parliamo del Dollaro statunitense che sta attraversando un periodo di sofferenza scaturito dalla crisi economica a sua volta generata dal gigantesco debito pubblico. Gli Stati Uniti d’America stanno attraversando un periodo “nero” che vede la disoccupazione salire, il debito pubblico aumentare e il dollaro soffrire per questo.

Queste situazioni di cui abbiamo appena parlato hanno molto influito sui valori delle monete e sul loro andamento nei mercati finanziari. Se pensiamo al fatto che le banche commerciali europee e la stessa BCE erano molto esposte in bond greci è chiaro che il fallimento e la dichiarazione di Banca Rotta da parte del Governo greco avrebbe portato una situazione di instabilità in tutta l’area economica dell’Euro. Negli Stati Uniti la situazione è grave se si pensa al grande debito pubblico e all’inflazione che sale scaturendo perdita di potere d’acquisto del Dollaro, il dollaro si indebolisce nella sua Nazione ma anche rispetto ad altre monete attualmente più forti. Spesse volte a determinare le situazioni economiche c’è la politica, la società, dei forti cambiamenti culturali.

È l’effetto domino, un cambiamento che a sua volta ne genera degli altri. Nel momento in cui si opera nel Forex, o in qualsiasi mercato finanziario, nessuna variabile va tralasciata bisogna prestare attenzione a diversi avvenimenti e soprattutto rendersi conto di quanto questi possano avere influenza sulla moneta. Non c’è un modo univoco e preciso di affrontare la situazione ma uno studio attento potrà senz’altro garantire un margine d’errore minore.

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Non tutti conoscono il mondo del Forex e chi lo conosce spesso e volentieri ne ha un’idea sbagliata e distorta. Poche nozioni che lo dipingono come un mercato dove si “buttano” soldi, un mercato rischioso, un mercato d’azzardo. Ma così non è o meglio nel momento in cui si entra nel mercato Forex si può decidere che questo sia altro, che sia un mercato con una fonte inestimabile di guadagno, che sia un mercato dove investire, che sia un mercato dove divertirsi. Tutto ciò può farsi soltanto con il giusto approccio che prevede pazienza, diligenza, conoscenza, professionalità, studi e analisi, insomma niente di avventato.

Forex Trading

Il Mercato del Forex è un mercato complesso, è un mercato che si basa sullo scambio di valute e dipende dalla variazione del valore di queste ultime. Il valore di una valuta e le sue variazioni sono degli elementi che dipendono da diverse variabili e solo un attento studio può permetterci di comprendere appieno il loro significato. In questa sede per valore della moneta non si intende il valore intrinseco o quello nominale ma il valore che la moneta ha all’interno del mercato, quindi il valore che ha in relazione alle altre monete. È a questo punto che dobbiamo introdurre il concetto di tasso di cambio. Il tasso di cambio è il valore di una unità di moneta espresso in un’altra valuta. Le variazioni del valore della moneta corrispondono alle variazioni del tasso di cambio che possono scendere o salire (es. nel mese di maggio acquisto 1euro con 1,4327 Dollari Statunitensi e nei mesi successivi potrò acquistarlo con un quantitativo maggiore o miniore di Dollari Statunitensi). Ovviamente le variazioni del tasso di cambio dipendono da tantissime variabili che riguardano l’economia, la cultura, la politica e la società del Paese di appartenenza. Il mercato del Forex, come accennato precedentemente, si basa sulla compravendita di valute motivo per il quale entrano in gioco tutte queste variabili. Queste variabili vanno studiate attentamente, vanno conosciute, vanno comprese e vanno prevenute. A tutto ciò va aggiunto che il mercato del Forex è il più grande del mondo per estensione e per quantità di affari ed è aperto 24 ore su 24, fatta eccezione per il fine settimana. Stante così le cose si deduce che il mercato del Forex è un mercato accessibile per tutti e soprattutto un mercato che offre diverse possibilità di guadagno ma bisogna conoscerlo.

Glossario e nozioni base Forex

Nel momento in cui si entra nel mercato del Forex bisogna essere pronti ad entrare in contatto con nuovi termini ed un lessico specifico di questo ambiente, bisogna possedere tutta una serie di nozioni basilari per farsi spazio in questo mondo. Non possedendo un lessico specifico e non conoscendo quali siano le nozioni base si rischia di essere tagliati fuori in partenza.

I Brokers del Forex

Da quello detto fin’ora si comprende la complessità del mondo Forex. Quello che dicevamo inizialmente, ovvero che spesso il mercato del forex è considerato un mercato vizioso e sbagliato è vero se non si possiede un bagaglio culturale appropriato. Si comprende che operare in questo mercato non è cosa facile e soprattutto non è una cosa che si può fare in modo avventato. Se non siamo in grado di entrare in possesso di tutte queste nozioni e studiare continuamente, o semplicemente non ne abbiamo la voglia e il tempo esistono delle figure professionali che possono farlo al posto nostro: i brokers. I brokers sono degli intermediari finanziari che offrono diversi servizi. Sono delle persone o degli enti molto preparati professionalmente che riusciranno a far seguire ai tuoi investimenti la giusta direzione verso il guadagno. Activ Trades, WH Selfinvest e AVA FX tre brokers che hanno riscosso moltissimo successo a livello europeo. Società come queste oltre ad essere autorizzate e regolamentari ti seguono nell’ingresso del mondo del forex e la loro presenza continua quotidianamente. Consigli utili e spiegazioni riguardo tutte le azioni da intraprendere e gli obbiettivi da conseguire. Una guida nel mondo del Forex che saprà farti scoprire solo il meglio.

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