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ARRIVA DON PAPA RUM 10 ANNI.

Arriva finalmente in Italia Don Papa 10 Anni, l’upgrade del primo Rum filippino distribuito in Italia, dove sta conoscendo uno straordinario, ininterrotto successo.

 

Gli appassionati dei migliori Rum del mondo saranno conquistati da Don Papa 10 Anni, un Rum invecchiato in edizione speciale limitata, distillato sull’isola filippina di Negros. Il brindisi perfetto per concludere la giornata. Don Papa 10 Anni stupirà con il suo gusto pieno, ricco e concentrato.

 

Ultimo nato della Bleeding Heart Rum Co. di Manila, Don Papa 10 Anni è l’esempio più classico dell’arte della distillazione portata alla perfezione: frutto di un processo di produzione completamente artigianale, è ottenuto da un team di specialisti che padroneggiano da sempre tutti i segreti della tradizione filippina della lavorazione del Rum. La materia prima è al 100% la canna da zucchero dell’isola di Negros, raccolta nei terreni più fertili; le melasse più piene e più dolci vengono poi distillate a colonna per salvaguardare gli aromi più sottili. Il Rum viene quindi invecchiato per 10 lunghi anni in fusti di quercia americana tostati una seconda volta, che donano al distillato note sottili di legno e di vaniglia. L’attentissimo processo di selezione finale sceglie poi soltanto i fusti migliori per la produzione e l’imbottigliamento del Don Papa 10 Anni.

 

Di carattere ricco e potente, Don Papa 10 Anni deve al clima caldo e umido delle Filippine – responsabile di una delle più alte “parti degli angeli” del mondo – la gran quantità di liquido che evapora durante l’invecchiamento. Gli artigiani più autentici del Rum filippino non reintegrano i fusti dopo l’evaporazione, e ottengono così un Rum estremamente scuro, intenso e concentrato. Oltre alla scelta giudiziosa dei fusti veramente migliori, il Master Distiller ha inoltre stabilito che per Don Papa 10 Anni sarebbe stata opportuna una gradazione alcolica un po’ più alta, e ha così deciso di fissarla a 43 gradi.

 

Di colore ambrato scuro, Don Papa 10 Anni è profondo, ricco e potente al naso. In bocca ha un ingresso discreto, per poi allargarsi in sentori ampi di frutta secca e di cacao, con un’elegante punta finale di legno. Può essere apprezzato liscio, o al massimo con un cubetto di ghiaccio nelle notti estive più calde.

 

Fin dal suo lancio nel 2012, Don Papa ha conquistato estimatori in tutto il mondo per il suo gusto pieno e vellutato. Ha anche ottenuto diversi riconoscimenti, fra cui l’ “Innovatore dell’Anno” al Paris Cocktail Spirits Show del 2013 e la Doppia Medaglia d’Oro per il packaging alla San Francisco World Spirits Competition, sempre nel 2013.

 

L’introduzione di Don Papa 10 Anni è un passo avanti nell’esperienza di questo distillato. Stephen Carroll, il fondatore di Don Papa, afferma: “Siamo molto orgogliosi di questo 10 Anni, e di poter così condividere con il resto del mondo questo grande Rum filippino. Siamo lusingati per l’accoglienza che Don Papa ha avuto da subito, sia da parte degli addetti ai lavori sia da parte del pubblico, e contiamo che il 10 Anni incontri lo stesso successo. Pur provenendo senz’ombra di dubbio dalla scuderia Don Papa, il 10 Anni ha il suo carattere peculiare e la sua gradazione più elevata, che ne esalta i suoi attributi più classici di Rum da meditazione”.

 

Il nome Don Papa si ispira alla figura di Papa Isio, un capo rivoluzionario dall’indole romantica che guidò una banda di guerriglieri la quale si oppose in armi alle truppe spagnole durante la guerra d’indipendenza, alla fine del XIX secolo. Il suo spirito indomito, il suo orgoglio nazionalista e il suo senso della giustizia sociale si riflettono nel carattere di Don Papa.

 

Prodotto nelle Filippine, il secondo mercato di Rum al mondo, Don Papa è stato lanciato a Manila nel 2012 ed è ora distribuito in Francia, Belgio, Italia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Svezia e Regno Unito. È inoltre disponibile nei Duty Free delle Filippine.

 

 

 

 

Don Papa 10 Anni in breve.

Don Papa 10 Anni è un Rum invecchiato super premium, di piccola produzione e di tiratura limitata, proveniente dall’isola filippina di Negros, nella sua parte più occidentale. Distillato a partire da alcune delle canne da zucchero migliori del mondo, è invecchiato per 10 anni in fusti di quercia di seconda tostatura, ai piedi del monte Kanlaon, prima di essere assemblato alla perfezione. Per maggiori informazioni, andare al sito www.donpaparum.com o seguire su Facebook (www.facebook.com/DonPapaRum) o anche su Twitter (@donpaparum). 

 

 

 

 

Distributore esclusivo per l’Italia: Fratelli Rinaldi Importatori S.p.A., tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail [email protected], www.rinaldi.biz.

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Dea Orh Art Gallery di Praga: Intervista al rinomato artista Braco Dimitrijević in occasione del vernissage della sua mostra

Intervistato Braco Dimitrijević, uno dei più importanti e premiati artisti a livello internazionale, nonché pioniere dell’Arte Concettuale, originario di Sarajevo. Le sue opere sono state presentate nei contesti delle gallerie e dei musei più influenti del mondo, come la Sperone Westwater di New York, la Tate Gallery di Londra, il Museo Ludwig di Colonia, l’Israel Museum di Gerusalemme. L’artista, cha ha partecipato ben sette volte alla Biennale di Venezia e tre volte alla Documenta di Kassel, inaugurerà la mostra personale Giovedì 24 Ottobre 2013, presso la rinomata Dea Orh Art Gallery di Praga. Dea Orh Gallery e una delle più importanti e prestigiose gallerie private della Repubblica Ceca, l’unica ad aver creato una piattaforma teorica e pratica per gli studi di potenzialità, tecniche, tecnologie e filosofie relative al medium della pittura nella produzione artistica contemporanea. Nel processo di continua ricerca, la parte teorica si trasforma in pratica, tramite la realizzazione di straordinarie mostre d’arte in loco, nonché la partecipazione ad esposizioni e fiere internazionali, come la Biennale d’Arte di Venezia e la Art Basel. L’obiettivo principale è quello di valorizzare e dar spazio soprattutto agli artisti del panorama ceco, ma non solo. Come Braco Dimitrijević, la Dea Orh supporta anche artisti dall’estero, al fine di dar loro il giusto valore e merito.

 

Di seguito l’intervista all’artista.

1- Si considera un artista ispirato dall’arte informale o da una particolare corrente/movimento artistico?

Diciamo che sono ispirato da un’attività culturale. L’artista contemporaneo è obbligato a riferirsi all’eredità culturale che ha ricevuto.

2- Quando e come è iniziata la sua carriera artistica?

Ho tenuto la mia prima mostra all’età di 10 anni, durante la quale ho esposto 40 oli su tela. Successivamente ho continuato, ma mi rendevo conto che la pittura non riusciva ad esprimere la complessità del mio pensiero. Ho dunque smesso e mi sono dedicato alle competizioni di sci alpino, che per me, a quei tempi, rappresentava la possibilità di potermi esprimere nello spazio. Negli anni ’67 e ’68 ho incominciato con gli interventi nello spazio urbano con mio lavoro “passanti casuali”.

3- Lei parla del suo famoso  progetto denominato “Casual Passer-By”; da cosa è stato ispirato e come lo ha realizzato?

Ho iniziato pensando ai geni dei tempi passati, precursori dei tempi, come El Greco, Kafka e molti altri. Geni riconosciuti solo in seguito per l’importanza ed il valore della loro opera, ma incompresi ai loro tempi. Mi sono ispirato al fatto che c’è molta gente, anche ai nostri giorni, non in sintonia con il loro periodo storico, che quindi resta incompresa; gente che magari è geniale, ma che resta sconosciuta, nascosta nell’ombra. Ritengo che ogni persona possa essere geniale, fino a prova contraria. Il mio desiderio è proprio quello di dare visibilità a queste persone, promuoverle, per cui nelle mie installazioni inserisco soggetti sconosciuti, partendo proprio dal presupposto che ognuno di noi possa esser geniale.

4- La grandiosa mostra allo zoo di Parigi nel 1998 e il progetto di connessione tra animali e opere d’arte;

Parto dalla relazione cosmica tra l’essere vivente in generale e l’arte. Gli animali sono esseri viventi e io ho voluto e voglio tuttora mostrare e far capire come gli animali e la loro psicologia non sia molto diversa da quella degli umani, anzi. Nell’installazione delle gabbie di gatti selvatici  a Parigi erano state inserite opere d’arte. all’interno della gabbia dei leoni. Io ho fatto ricostruzione della mostra Degenerate Art della Monaco di Baviera del anno 1936, in gabbia dei leoni, quali  non le avevano distrutte. Mentre l’essere umano distruggeva, l’animale aveva un atteggiamento più civile rispetto all’uomo di quel periodo. In queste installazioni si mettono a confronto gli animali, gli oggetti o le opere d’arte. Vengono messi a confronto due modelli culturali: quello del mondo occidentale e quello del mondo animale che vive in armonia con la natura. Dopotutto, se qualcuno guarda la terra dalla Luna, non vi è alcuna distanza tra il Louvre e lo zoo!

5- Il lavoro di installazioni denominato “Triptychos Post Historicus”? Quanti esemplari sono stati prodotti?

Ho fatto 500 installazioni in vari musei del mondo, come al Tate Gallery, Guggenheim Museum di New York, Louvre, Musee Orsay o Musee National d Art Moderne Centre Georges Pompidou. Trattasi di trittici: la prima parte del trittico è rappresentata da un quadro storico che rappresenta un valore spirituale e storico, la seconda parte da un oggetto del quotidiano, la terza parte dalla frutta, che esiste senza convenzioni culturali perché appartiene alla natura e quindi esiste indipendentemente dall’uomo. Il trittico rappresenta il Cosmo in piccolo, la trinità di valori diversi che coesistono.

6- Quali sono le sue prossime mostre e che opere verranno esposte?

Esporrò a Praga dal 25 Ottobre al 20 Novembre 2013 e poi a Parigi. A Praga, alla Dea Orh Art Gallery, esporrò quadri e sculture recenti, tra i quali un trittico: una citazione di Brâncuşi, affiancata ad un trombone, per quanto riguarda l’oggetto quotidiano e, come frutto, una noce di cocco.

7- Come concepisce l’arte?

Vedo l’arte come una passeggiata, una lunga passeggiata durante la quale l’artista migliora il mondo.

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