Novità in vista sul versante dei prestiti e dei mutui dall’Inpdap che in momento di grave difficoltà economica, che vede aumentare in maniera imponente la quantità delle famiglie che si trovano a dover ricorrere richiedere un finanziamento, ha preso la decisione di estendere la sua offerta di prestiti agevolati. A cominciare dal primo ottobre sono entrati in vigore due innovativi regolamenti per l’accesso al credito da parte degli iscritti all’Inpdap. Oltre ai finanziamenti annuali, biennali e triennali sono stati reintrodotti i prestiti dipendenti pubblici e finanziamenti ai pensionati con durata di quattro anni che consentono di erogare quattro mensilità della propria retribuzione o della propria pensione da rendere poi in 48 rate mensili. Per i prestiti triennali è stato poi abolito il tetto massimo in passato deciso a 8mila euro, al contrario sono stati alzati i tetti massimi dei prestiti pluriennali. Anche i figli degli iscritti al fondo avranno l’opportunità di richiedere un prestito per l’acquisto della prima casa per un proprio nucleo familiare distinto da quello dei propri genitori. Il fine è insomma quello di espandere l’offerta di prestiti in maniera tale da garantire un accesso al credito ai lavoratori e ai pensionati che si trovano in condizioni delicate. Anche i tassi si sono adeguati e sono stati fissati al 4, 25% per i piccoli prestiti e a 3, 50% per i prestiti pluriennali. Per le famiglie che non possono accedere alla nuova disponibilità di offerta dell’Inpdap va ricordato che ci sono scelte pensate per i dipendenti privati, pubblici e per i lavoratori atipici, senza dimenticarsi le agevolazioni che nella maggior parte dei casi vengono concesse anche a chi attualmente disoccupato. Queste diverse finanziamento vengono erogate sia dagli istituti che si occupano di questa materia sia dalle stesse banche.
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