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Medicine naturali: i fiori di Bach

Medicine naturali: ecco cosa sono i fiori di Bach.

Prima di introdurre, e, di conseguenza, di dibattere e parlare ampiamente circa questa questione (sulla quale in molti hanno dato e detto la propria opinione), vorrei chiarire giustappunto “l’alone dialettico” che si è creato attorno a quello che è diventato quasi che un fenomeno.

I fiori di Bach nascono come una medicina naturale: in molti vedono in queste fantomatiche medicine naturali un qualcosa di quasi trascendente. C’è da dire che, una volta sentite dare queste affermazioni dalle varie genti, occorre che chiarite a queste ultime il fatto che i fiori di Bach sono soltando una forma di medicina alternativa (in questo caso una forma di medicina alternativa basata sulla floriterapia, ossia, come suggerisce lo stesso termine, basata su una cura di fiori), disciplina medicana inventata dal britannico Edward Bach.

Questa la definizione di Wikipedia:

Bach sosteneva, al riguardo, la necessità che tale forma di terapia dovesse essere semplice e accessibile a tutti, in quanto secondo lui chiunque avrebbe le potenzialità e le sensibilità necessarie per effettuare autodiagnosi e autopratica. Sosteneva inoltre che la terapia dovesse avere carattere preventivo e scevra di effetti collaterali.

Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione principalmente la prevenzione e la conoscenza dei disturbi psicologici, i quali determinerebbero la sintomatologia. Il singolo fiore, a detta di Bach, curerebbe il disturbo psicologico che ha causato o potrebbe causare un certo malessere fisico. Dietro ogni disturbo fisico ci sarebbe, secondo i sostenitori del metodo, quello che viene chiamato “fiume di energia”, originato a livello psicologico (come nel caso della rabbia, che viene scaricata in modi e zone del corpo differenti); pertanto, ad ogni disturbo psicosomatico, provocato dallo sfogo della cosiddetta “energia”, corrisponderebbe, a monte, un ben preciso disturbo emotivo.

Sulla base di tali principi sono stati distinti 38 “tipi comportamentali” di base, ai quali corrisponderebbero 37 fiori e un’acqua di fonte, la cui “energia”, secondo tali ipotesi scientificamente indimostrate, sarebbero in grado di curare l’organismo.

Ripetute ed approfondite ricerche mediche e scientifiche non hanno però dimostrato alcun effetto terapeutico dei “Fiori di Bach”, se non quello autosuggestivo, definito “effetto placebo”.[1][2][3][4]

Secondo i sostenitori, i rimedi floreali scoperti da Bach rilascerebbero nell’acqua, se opportunamente trattati, la loro presunta “energia” o “memoria”.

Il concetto di presunta “memoria dell’acqua” non è però mai stato dimostrato sperimentalmente, e non è riconosciuto dalla scienza.

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