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Lo sguardo, l’incantesimo più potente del mondo

Non era insolito, nei tempi antichi, ricorrere a numerosi “trucchi” per agevolare l’incontro con una bella donna e trascorrere insieme una notte di passione, fino a cercare il modo per far ricambiare il sentimento d’amore provato o vendicarsi per un amore finito, un’illusione, una speranza inesistente. A quante pozioni, quanti riti si è fatto ricorso in nome dell’amore, quanti sogni, desideri sono sfumati proprio come le erbe, i cibi utilizzati per preparare bevande che avrebbero dovuto risvegliare i sensi, quanti strani “ingredienti” sono bruciati, proprio come gli spiriti ardenti dei giovani amanti, quante speranze si sono riposte in un bicchiere colmo di liquido scuro o in un gioiello, un abito, nel mantello bagnato con sangue di centauro che la dolce Deianira voleva donare al marito, persuasa che fosse un potente filtro d’amore, in realtà si rivelò una velenosissima condanna a morte.
Ogni donna era mossa, nella creazione di pozioni, da un motivo diverso, ma, di fronte alla legge, erano tutte uguali, tutte ugualmente colpevoli di stregoneria, di inganno, di avvelenamento, migliaia di innocenti vennero bruciate vive perché accusate di aver dato ai loro uomini pozioni fatali, nonostante fossero spinte da tutt’altre intenzioni, speravano di recare sollievo ai malati, regalare un attimo di felicità, di piacere, incuranti delle conseguenze tragiche che il loro gesto avrebbe potuto avere. Le pozioni più preparate, richieste, erano quelle afrodisiache, nel desiderio di riuscire a conquistare il cuore della persona amata.
Gli anni sono trascorsi, dalle pozioni si è giunti alle poesie, ai sonetti pieni di dolci promesse, dolci come i baci che gli scrittori speravano di ricevere dalla destinataria della composizione, tutti si confrontano con il tema degli amanti infelici, destinati alla separazione o, addirittura, alla morte. Non è più necessaria una pozione per far innamorare uomini e donne, non esistono più gli amori convenzionali, a Giulietta è sufficiente un ballo per far breccia nel cuore di Romeo, Elizabeth Bennet e Mister Darcy devono combattere contro gli innumerevoli pregiudizi che ostacolano il loro amore, Connie Chatterley rinuncia al proprio matrimonio per ascoltare il suo cuore ed essere guidata fino ad Oliver Mellors, le vicende amorose diventano sempre più intricate, complesse, sogniamo di essere noi le protagoniste di quelle storie così appassionate, vorremmo vivere noi quelle avventure, lottare per amore insieme all’uomo con cui abbiamo scelto di trascorrere la nostra vita.
Infinite vicende sono state raccontate, nel corso dei secoli, infinite coppie hanno ricevuto aiuti da incantesimi, pozioni, oggetti magici, fino ad arrivare a oggi, tempo in cui non si scrivono più lettere, ma messaggi, non più poesie, ma email, non ci si reca più dalla fattucchiera perché prepari un potente filtro che faccia cedere la persona che amiamo, ma dalla commessa del negozio per farsi consigliare il profumo più adatto, non si invita più l’amata a condividere un romantico, lento, ballo sulle note di una dolce melodia, la si invita al ristorante, non si recitano più versi d’amore sotto la sua finestra, le si dedica una canzone, inviandole un video preso da Internet. È vero, i tempi, le abitudini, le idee, le persone sono cambiate, probabilmente un ragazzo che si presenta sotto casa nostra ed inizia a cantare una serenata farebbe ridere, più che innamorare. Eppure, non tutto è cambiato, c’è ancora qualcosa di invariato: lo sguardo. Il momento in cui due persone si guardano negli occhi e si vedono riflesse l’una nell’altra, quel momento di sintonia totale, perfetto, che dura un istante e poi svanisce, quell’attimo in cui ci si perde, si affonda nello sguardo dell’altro e si ha voglia di fare tutto tranne che risalire in superficie, in cui non esiste più nessuno, solo la persona che si ha di fronte, non si avverte più nessun rumore, solo il battito del proprio cuore, in quell’attimo, quel secondo che sembra durare una vita, non si pensa, non si respira, quasi, non ci si muove, non si riesce a parlare, ma non ce n’è bisogno, gli occhi dicono abbastanza … e ci si rende conto che non esiste afrodisiaco più potente dell’ essere innamorati.
Giulia Nicora

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