La flessibilità è indispensabile in un mercato del lavoro sempre più “inflazionato”., vedi le agenzie di viaggio tradizionali, colpite dal boom degli acquisti online dell’ultimo decennio. Il turismo sul Web, dopo l’euforia iniziale, è saturo: vuoi par la polverizzazione dell’offerta, vuoi per la platea iperinformata e selettiva. Motivo per cui a tenere il passo sono soprattutto le realtà consolidate. Se molte sedi (fisiche o virtuali) chiudono, è pur vero che la crisi apre nuovi scenari. Tra i profili turistici, il consulente di viaggio guadagna quota: “rappresenta il marchio sul territorio, spiega Carlo Locchi, presidente di Borsaviaggi.it – ed è contatto con il cliente”. Per alcuni ex agenti di viaggio e operatori del settore è una chance di reinserimento.
Per altri un lavoro extra gestibile in autonomia. Borsaviaggi.it offre agli aspiranti un training gratuito (modulo di iscrizione www.borsaviaggi.it) che si terrà il prossimo 11 febbraio al centro di Milano Congressi. “Al corso parteciperanno in 300 – Anticipa Locchi – e sulla base delle passate edizioni, stimiamo che l’80% inizierà l’attività”. Senza costi fissi, con contratto di collaborazione come agente di commercio o procacciatore d’affari. La provvigione corrisponde al 50% del ricavo. Altre fonti di guadagno sono la vendita di pubblicità sul sito e l’accordo con Cral e agenzie che utilizzano il portale come motore di ricerca.
Posizioni aperte anche da CartOrangeche seleziona 100 consulenti per viaggiare“: dopo aver compilato il modulo online, i candidati dovranno affrontare un colloquio per dimostrare le proprie capacità relazionali. Superato il test, seguiranno un programma di e-learning, e lezioni in aula alla travel Academy di Milano. “L’inquadramento è quello di incaricati alla vendita diretta, spiega Silvia Poli, responsabile dell’ufficio selezione – con provvigioni tra il 30 e il 62%”. Diverse le condizioni di Ventura Travel, Cerchiamo persone con esperienza triennale e partita iva , dice Angelo Espinosa Tourism Director, Che si muovano come liberi professionisti. Su scala nazionale per ora opera una ventina di consulenti: l’obiettivo per il 2012 è quello di raddoppiare la squadra. I passaggi sono: corso di formazione a Milano e investimento personale (circa 2.000 euro per la fase di start-up, più un canone annuo di 1.000 ) L’utile? “oltre alla rete di supporto aziendale, precisa Espinosa” siamo gli unici a garantire il ristorno totale della commissione sulla vendita del pacchetto turistico”. Se i margini di profitto sono contenuti, lo è anche il capitale di rischio: “il consulente guadagna tra il 5 e il 7,5% . sottolinea Paolo Lamberti, presidente di Assicov (associazione italiana consulenti di viaggio) , senza vincoli nè costi fissi” . Soluzione appetibile come part-time o secondo lavoro : “Nell’ultimo triennio – ricorda Lamberti – la domanda è aumentata, soprattutto per i viaggi personalizzati che richiedono un maggiore livello di professionalità”.
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