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Gli animali sono sacri

Ma perché gli animali diventano sacri? Forse per proteggerli, visto che costituiscono una importante
risorsa di vita ? Non solo. Ciò avviene in alcuni casi (presso gli Ainu, nel nord dell’Asia orientale,
l’orso viene allevato per ricavarne il fegato, ritenuto medicinale), ma non si può generalizzare. A volte si
tratta invece di un animale sacro perché tabù, giacché rappresenta una progenie mitica e come tale
va rispettato: in Thailandia, per esempio, l’elefante, grande e potente, è considerato sacro e in Corea
l’orso è la grande madre da cui discendiamo.

Spesso, inoltre, i significati religiosi si mischiano a quelli della vita quotidiana. Per i popoli pastori il
sacrificio degli agnelli, oltre che avere un significato religioso (e ciò vale anche per il cattolicesimo),
consente di controllare il gregge e mantenerlo entro il numero di capi che possono essere effettivamente
sfamati.

Leone di montagna.

E’ diffuso nelle montagne del continente americano, è lungo fino a due
metri ed è un cacciatore abile e veloce. Per gli indiani del Nuovo Messico è il padrone del nord, il
punto cardinale che domina tutti gli altri, il più potente tra tutte le divinità e tra tutti gli animali. Viene
celebrato durante il solstizio d’inverno. Gli indiani che ancora vivono nei pueblos producono elaboratissimi
feticci con parti di animali, conchiglie, piante, pietre.

Quelli fatti con parti del corpo del leone di montagna vengono utilizzati dai cacciatori per rendere più facile la cattura della preda, dice
Comunque siano costruiti, tutti i feticci hanno il compito di proteggere l’uomo, una creatura troppo fragile per affrontare, da sola, la vita.

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