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Come valorizzare le risorse umane?

In tempi di crisi, occorre attenzione. E fra ciò che è programmato e ciò che è imprevedibile, occorre innanzitutto, avere a disposizione un personale su cui contare. La popolazione aziendale, oltre ad essere preparata professionalmente, deve essere motivata e determinata. In questo modo potrà affrontare con maggiore entusiasmo e capacità di crescita, problemi e discrepanze dell’azienda. L’orgoglio professionale diventa la parola chiave a l’appartenenza a un gruppo e il sapere di essere stimati, assumono  una importanza fondamentale. Come si arriva a questo traguardo?

L’azienda deve formare i suoi dipendenti, modellarli, aumentarne le competenze e capacità. Il responsabile delle risorse umane deve essere in grado di applicare metodi sempre più innovativi, dar vita alla cosiddetta formazione esperienziale. Ciò sarà utile per modificare comportamenti, istillare abilità e accrescere le competenze del personale.

Occorre applicare modelli di miglioramento che puntino a migliorare la capacità di problem solving del partecipante. Ogni membro deve sentirsi appartenente ad una squadra, sentirsi parte di un team work efficiente e capace, che sappia risolvere i problemi che si presentano senza rimandarli di giorno in giorno. In questo modo sia il cliente esterno, che il dipendente interno si sentiranno soddisfatti e orgogliosi di far parte del gruppo. Si sentiranno artefici del miglioramento e del risultato finale.

È necessario uno stile relazionale trasparente e maturo che sia in grado di prevenire la conflittualità, gestire i problemi ed introdurre le specifiche soluzioni. Fin dalla direzione aziendale, occorre ragionare in questo senso e creare delle relazioni sindacali ben definite, alla costante ricerca del vantaggio. Bisogna sempre tenere ben presente che ci si batte per il mantenimento di un bene comune.

La direzione del personale deve essere credibile, affidabile, impegnata e rispettosa dei suoi dipendenti. Tutte le aree aziendali devono promuovere questo tipo di approccio evitando arroganza e supponenza. Il dipendente deve sentirsi rispettato e deve poter lavorare per dei responsabili che danno il buon esempio in termini di impegno.

La meritocrazia interna all’azienda deve poter essere ben riconosciuta, attraverso una serie di strumenti. I sistemi di valorizzazione devono poter essere riconosciuti da tutti, e rimanere trasparenti. Al contrario si potrebbe dare vita a una aperta conflittualità, a sfide di potere poco produttive.

I vertici aziendali devono appoggiare il lavoro delle Risorse Umane e decidere insieme qual è il giusto percorso da intraprendere. Occorre lungimiranza, apertura mentale e creazione di una buona strategia aziendale. Ovviamente i valori perseguiti devono essere gli stessi e la visione complessiva condivisa.

Per una corretta gestione aziendale, questi sono sicuramente gli elementi vincenti. Non si legano ad uno specifico modello, ma sono validi per tutti i tipi di aziende che commerciano qualsiasi tipo di prodotto. Occorre crederci e muoversi tutti insieme. È importante dare risalto alla dimensione etica, professionale e umana concernente i lavoratori. La sostenibilità sociale può fare la differenza.

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