Un’indagine condotta negli ultimi mesi ha cercato dicomprendere se ad oggi sia più vantaggioso acquistare una casa, magari accendendoun mutuo, oppure affittarla. Dall’indagine si rivela che sia sempre più vantaggioso acquistare la casa nella quale si risiede, in quanto, dopo dieci anni, chi ha ha scelto l’acquisto riesce ad avere un capitale più alto rispetto a chiha invece preferito l’affitto.
Ma se avete deciso di comprare una casa, bisognafare molta attenzione e soprattutto valutare scrupolosamente l’andamento del mercato in modo da non lasciarsi confondere dagli aggiustamenti ciclici del mercato . Per grandi linee la scelta più adeguata è quasi sempre quella di optare per appartamenti di piccole dimensioni, che siano collocati in palazzi dalle buone condizioni esituati in zone dotate di buoni collegamenti . Un altro importante aspetto da non sottovalutare , magari per tutti coloro che comprano una casa non con l’intenzione di abitarci ma di affittarla, è quello della prossimità all’abitazione di Università, sedi di aziende o centri direzionali, così da poterla affittare più facilmente a studenti e professionisti. Per coloro che al contrario vogliono acquistare la casa nella quale si è abitato per tanto tempo in affitto, bisogna non dimenticare che esiste per questa specifica tipologia di acquisto la possibilità diacquistaread un prezzo diminuito del 20-30% rispetto ai valori standard di mercato. In generale la convenienza di acquistare o meno una casa, deriva da disparate circostanze che derivano dalle esigenze personali alla liquiditàa disposizione per il compratore.
Ma come vanno le cose nel mercato immobiliare italiano?
Stando ai dati diffusi dalla Commissione ambiente della Camera, che ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare, le notizie non sono proprio delle migliori. Tra i numeri negativi che preoccupano maggiormente c’è sicuramente quello che evidenzia l’esistenza di uno stock di giacenze che ha oltrepassato di molto le 100mila case e che oggi si ferma intorno ai 120mila appartamenti rimasti invenduti in tre anni di mercato di flessione.
Il mercato immobiliare italiano è quindi in crisi e a preoccupare in maniera particolare la Commissione sono anche altri altri dati poco rassicuranti tra i quali emergono il permanere di una tendenza in perdita nel settore delle costruzioni che, a differenza degli altri settori, continua a mostrare dati sfavorevoli e preoccupanti.
L’indagine ha inoltre evidenziato come la crisi del settore immobiliare sia generale e finisca con il travolgere anche il settore dei mutui immobiliari che sta conoscendo da qualche tempo a questa parte una importante diminuzione sia dei finanziamenti delle banche alle imprese per gli investimenti sia delle erogazioni di mutui per l’acquisto di una casa da parte dei privati. A questi risultati la Commissione aggiunge che le difficoltà nel far fronte alle esigenze abitative è una conseguenza anche dalla peculiarità del nostro mercato immobiliare che risulta essere nettamente sbilanciato verso la proprietà. In Italia, infatti, le case di proprietà sono circa il 72% delle abitazioni mentre la quota delle case in affitto si attesta intorno al 18,8% del totale. Altro elementopreoccupante è poi la questione dei ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione che come conseguenza ha la sottrazione di liquidità a soggetti sia privati che pubblici.
Altro elemento importante che riguarda l’acquisto di una casa è quello che evidenzia come, nel caso in cui si voglia comprare una seconda casa, sia molto più vantaggioso farlo all’estero anziché in Italia. L’investimento nella seconda casa all’estero vale il doppio e costa ben la metà e sembra che le famiglie italianese ne siano accorte visto che stanno aumentando l’acquisto di case soprattutto in paesi come la Grecia, la Spagna e la Croazia. Chi invece dispone di un capitale più ampio dirige i suoi acquisti soprattutto in Costa Azzurra dove i prezzi sono stabili da anni.
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