Non si ferma l’impennata dei tassi di mercato e per i consumatori si tratta di una nuova batosta con le rate dei mutui a tasso variabile in ulteriore aumento. L’Euribor a tre mesi, a cui le banche applicano lo spread per il calcolo della rata mensile, è balzato ieri all’ennesimo record, peggiorando un aggravio che le associazioni dei consumatori stimano in oltre cinquecento euro l’anno per 3,2 milioni di famiglie italiane.
Adusbef e Federconsumatori stimano una ricaduta media della crisi sulle famiglie italiane, sia per costi diretti che indiretti, superiore ai 1.500 euro, così divisi: 420 euro a famiglia per perdite sui titoli azionari stimate fra il 30 e il 35 per cento; 280 euro a famiglia (pari a 6 miliardi di euro complessivi) per “perdite dirette di prodotti finanziari tossici, Lehman Brothers e simili”; 652 euro per perdita di ricchezza dovuta alla caduta del prodotto interno lordo “di almeno un punto percentuale”; 506 euro di perdite per ciascuna delle 3,2 milioni di famiglie titolari di mutui a tasso variabile, pari a 40 euro a famiglia se spalmate per la totalità degli italiani; infine, circa 40 euro l’anno per l’aumento del costo dei prestiti delle famiglie e 120 euro per l’aumento dei costi d’investimento delle imprese.
FONTE
http://lanazione.ilsole24ore.com/
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