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Coymbra

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Bullismo nelle scuole: come sensibilizzare i nostri ragazzi.

Quante volte abbiamo sentito alla TV o appreso dai quotidiani di notizie di ragazzi bulli che agivano nei confronti dei propri coetanei con atti di violenza fisica e o morale? Ormai non le contiamo più e anzi spesso queste notizie passano inosservate, insomma lasciano un po’ il tempo che trovano. Proprio così, al giorno d’oggi sono così tanti i casi di bullismo nelle scuole o in luoghi pubblici frequentati da ragazzi che ormai non si da più peso a questi eventi lasciando credere a chi li compie che in queste azioni non ci sia nulla di sbagliato. È proprio questo che bisognerebbe evitare, far credere a chi compie questi atti che si trova nel giusto! Bisognerebbe pertanto agire, fare qualcosa affinché questi eventi diventino sempre meno e perché no sperare che vengano eliminati definitivamente. A tal proposito, nelle scuole ma anche a casa, si dovrebbe cercare di sensibilizzare i ragazzi su questo argomento, magari spingendoli a discutere tra di loro su quale potrebbe essere la soluzione migliore per cercare di risolvere questo problema che da tempo, troppo tempo, è motivo di degenerazione per la nostra società e soprattutto per i nostri ragazzi. Sono moltissime le storie di ragazzi che sono o sono stati vittime di bullismo, ma a quanto pare non sono abbastanza per porre fine a questa situazione. Il più delle volte sono gli individui stessi che compiono questi atti a necessitare aiuto, proprio così, spesso il loro comportamento è dettato da situazioni familiari particolari, pertanto questi si sentono come chiusi in una gabbia e l’unico modo per uscirne è prevalendo sul più debole. Questo di sicuro non è un motivo per giustificare questi individui e le loro azioni, ma se li si aiutasse a capire che le loro azioni hanno dei riscontri più che negativi sulle loro vittime, probabilmente oggi questo problema sarebbe solo un vecchio ricordo.

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E.pro Impianti: come eliminare il batterio della Legionella dalle acque reflue.

Quante volte abbiamo ascoltato alla radio o al telegiornale oppure letto su un quotidiano che le acque della nostra bellissima nazione sono state inquinate da sostanze nocive non solo per l’ambiente ma anche per gli esseri viventi acquatici e per noi esseri umani. Nel corso degli anni questa situazione è divenuta sempre più insostenibile, così a partire dal 1976, con l’approvazione della legge Merli, questa è diventata il motivo principale che ha spinto numerose aziende a specializzarsi nella depurazione acque reflue al fine di tutelare le acque ma anche gli esseri viventi che vivono in esse. In questo nuovo scenario nasce l’azienda E.pro Impianti Ecologia Progetti, che fonda il suo lavoro nella produzione di impianti che siano in grado di depurare le acque, l’aria e tutti i suoi componenti.  Nel corso degli anni, l’azienda, avvalendosi un team esperto, è riuscita a crescere e a specializzarsi nella progettazione, nella realizzazione e nella manutenzione di impianti mirati al trattamento delle acque elevando il suo livello di efficienza a livelli che raggiungono quasi la perfezione. È grazie ad aziende come queste e alla loro competenza che, numerose aziende sanitarie in momenti di forte disagio, sono riusciti a sconfiggere ad esempio il batterio della Legionella che tutti voi senz’altro ricorderete. Ciò è avvenuto grazie alla collaborazione con alcune società internazionali che operano in questo settore, grazie alle quali la E.pro Impianti è riuscita a costruire un impianto mirato alla generazione e al dosaggio del biossido di cloro, in grado di eliminare il batterio della Legionella dalle acque permettendone così la potabilità. Grazie al continuo sviluppo dell’azienda in questo settore così vasto, l’azienda ha deciso di estendere le sue competenze anche al settore della Consulenza Ambientale offrendo in tal modo ai propri clienti un servizio efficiente e completo nella risoluzione di problemi di carattere ecologico.

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Affidati ad un’agenzia Seo e non ne resterai deluso!

Hai aperto da poco un’attività commerciale o un’azienda e vorresti essere visibile ad un pubblico un po’ più vasto, magari anche agli utenti di internet ma non sai a chi rivolgerti? Nessun problema, accedendo al sito della Seo Chef, agenzia presente fisicamente a Napoli e a Firenze, potrai esaurire ogni tua richiesta o curiosità che ti frulla nel cervello su un campo vastissimo e di cui certamente non tutti possono essere informati. Rivolgersi ad un’agenzia seo è sinonimo di competenza, essa infatti vanta un’esperienza nel settore molto forte, settore in cui opera da circa 10 anni. Se ciò che desideri è creare un nuovo sito internet che rispecchi a pieno non solo le tue esigenze ma anche il tuo budget. Il consulente seo napoli che ti verrà assegnato sarà disposto a progettare per te e con te un progetto che rispecchi non solo tutte le tue esigenze e le esigenze degli utenti internet ma anche e soprattutto le esigenze di Google. Proprio così, Google si basa su formule matematiche e algoritmi molto rigidi che vanno rispettati se non si vuole essere penalizzati dal motore di ricerca. A tal proposito il lavoro dei consulenti seo verte proprio sul raggiungimento da parte del vostro sito internet di una delle prime tre posizioni della classifica Serp di Google o per lo meno del raggiungimento della prima pagina del motore di ricerca. Solo in questo modo si potranno ottenere i risultati sperati, ovvero essere visibili ad un pubblico sempre più vasto. Il lavoro degli consulenti seo, pur essendo un lavoro d’ufficio è un lavoro che non ottiene subito i risultati per cui si lavora, in quanto i tempi di Google sono molto lunghi e un ruolo importante in questo progetto lo occupa anche la concorrenza; esso è pertanto un lavoro che richiede tempo, dedizione e perseveranza, ma non preoccupatevi perché non ne rimarrete delusi.

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Gestione dello stress post Stellissimo online

Un’altra si affacciò timidamente dall’uscio di casa per farsi notare. Don Mario sorrise, seo napoli pensò che se il ragazzo era tanto montato la causa era da ricercare anche in quelle donnicciuole che gli mostravano tanti riguardi. Probabilmente senza tutte quelle attenzioni la sua spavalderia si sarebbe dissolta come una bolla di sapone.

Giunsero al palazzo. Il giovane Marlon Brando in “Fronte del porto” gli disse che la casa del dottore era al secondo piano, si voltò e se ne andò senza nemmeno salutare. Don Mario riuscì a proferire un grazie al quale il ragazzo rispose con un cenno della mano, ma non capì se per dirgli di non preoccuparsi o per mandarlo al diavolo.

Lo guardò ancora per un attimo e pensò che, in fondo, era un bravo ragazzo stellissimo e che gli avrebbe fatto piacere poter trascorrere un po’ di tempo con lui, sì… gli avrebbe fatto piacere offrirgli un manrovescio di tanto in tanto, una razione di randellate quotidiana, per colazione, magari con una spranga di ferro sulla bocca dello stomaco.

Don Mario entrò nel portone, sulla destra c’era la guardiola, all’interno della quale vi era il portinaio intento a guardare un piccolo televisore. Prevedendo la domanda, don Mario lo anticipò chiedendo di donna Amalia.

«Le devo fare un’ambasciata!» disse con tono cortese.

Senza distogliere lo sguardo dal televisore il portiere fece cenno con il capo che poteva salire. Giunto alla porta bussò e aspettò una decina di secondi, che a lui sembrarono durare una vita.

Udì una voce femminile dall’interno che senza aprire chiese chi fosse.

«Donna Amalia… sono Mario… il giornalaio di via Stella… vi ricordate?».

La voce gli uscì roca e stridula allo stesso tempo. Temeva che la donna potesse avere una reazione brusca, ma a dispetto dei timori di don Mario la donna aprì la porta restando disorientata.

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