Sembrerebbe che la congiuntura globale, economica e finanziaria degli ultimi mesi non porti ad una risposta positiva alla mia domanda… almeno ad un primo esame superficiale.
Quanti come me si stanno chiedendo il conseguente interrogativo:
“Ma se uno non realizzasse investimenti immobiliari oggi, per via della cosiddetta ‘crisi’ (ma sarà poi veramente tale, o piuttosto una manovra per intimidire i risparmiatori o, peggio ancora, le popolazioni?) non li investo in quache forma finanziaria, non compro qualche oggetto di valore nell’ottica della rivalutazione, non li uso per assicurarmi un reddito fisso come un affitto, allora… dove andranno a finire i miei risparmi?
Li lascio tranquilli tranquilli a riposare sul conto corrente?…ma lì non verranno comunque ‘mangiati’ un poco per volta dalla inflazione”.
E sperando che proprio questa non cresca a dismisura per via dei ventilati timori per la situazione globale.
Ma non valgono allora i consigli delle generazioni passate, riassumibili a grandi linee nel vecchio detto, quello radicato da secoli:
“Mettili al sicuro nel mattone o nell’oro”.
Guardiamo così un po’ anche a dei dati che, pur se applicabili ad un arco di tempo più ampio della “contrastante immediatezza” di questi ultimi mesi, non sono affatto così “bui”, ma gettano al contario un piacevole fascio di luce sulle speranze nei riguardi della situazione e perchè no, del futuro stesso!

Con le dovute ed obbligatorie premesse che per qualsiasi investimento immobilare, e di qualsiasi altro tipo e forma di investimento, ti debba rivolgere solamente a dei professionisti autorizzati dalla Legge, e non certo affidarti a chi si improvvisa tale senza esserne riconosciuto legalmente, vorrei sottoporti alcuni importanti spunti per le tue considerazioni relative.
E si tratta di informazioni rilasciate nientemeno che dalla Agenzia del Territorio! che è un ente nazionale di grande autorità sul tema degli immobili sul territorio (è l’ente pubblico istituito a seguito della riforma del Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Sono i dati delle compravendite immobiliari nel settore residenziale per l’anno 2010.
Osservando i vari trimestri riportati e facendo dei calcoli, si evidenzia che lo sviluppo cronologico, considerando il quarto trimestre, ha delle relazioni percentuali di tutto rispetto con i precedenti periodi.
Per dare delle cifre, notiamo queste variazioni, a livello delle intere provincie, nelle varie regioni italiane:
EMILIA ROMAGNA +22,1%
FRIULI VENEZIA GIULIA +17,3%
VENETO +17,6%
LIGURIA +15,1%
LOMBARDIA +19,0%
PIEMONTE +21,2%
VALLE D`AOSTA +19,3%
LAZIO +7,1%
MARCHE +19,9%
TOSCANA +9,4%
UMBRIA +11,0%
SARDEGNA +18,0%
SICILIA +9,1%
ABRUZZO +11,3
BASILICATA +8,5%
CALABRIA +7,8%
CAMPANIA +9,1%
MOLISE +19,7%
PUGLIA +9,8%
Presi nella loro specifica relazione, sono dati quantomeno confortanti, vero?
E c’è una suddivisione per macroaree?
Certo! Eccola:
NORD-EST +19,6%
NORD-OVEST +19,3%
CENTRO +9,5%
ISOLE +11,5%
SUD +9,7%
E la “medaglia d’oro” tra le varie provincie, chi se la aggiudica?…
Squillo di trombe!…
La provincia di Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, con ben il +41,7%!
E proseguendo con un altro dato sull’onda dei precedenti, questo in particolare per chi desidererebbe investire all’estero:
L’istituto indipendente di studi e ricerche “Scenari Immobiliari” ha condotto un’inchiesta da cui si rileva che succede sempre più spesso che gli italiani decidano di fare investimenti immobiliari oltreconfine: per la prima volta l’acquisto di case di villeggiatura all’estero ha superato le compravendite di case per le vacanze in Italia.
Infatti:
nell’anno 2010 il numero di compravendite all’estero era di 33.100!…
…cifra che ha superato per la prima volta quella degli acquisti fatti in Italia, che si attestavano sui 31.500.
Lo sò che non sono dati degli ultimissimi mesi, MA! …da quanto tempo è che le “trombe del pessimismo” stanno suonando sul tema della economia e della finanza??
Forse che non sia tutto poi così nero e tetro come sembra ci venga scrupolosamente e largamente decantato?
Beninteso che questa intende essere solo l’esposizione di una mia riflessione personale.
Non nascondo che mi piacerebbe sapere da parte tua che cosa ne pensi.