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E’ in esame alla Camera il progetto di Legge per l’adeguamento degli stipendi dei politici alla media europea.

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  • 10 Maggio 2012

La proposta di Legge di iniziativa Popolare dal titolo «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale», ha superato la fase di verifica delle firme ed è stata assegnata in esame alla I Commissione Affari Costituzionali della Camera.

Quasi 120.000 le firme raccolte da un gruppo di oltre 100.000 normali cittadini che hanno utilizzato il social network Facebook per organizzare l’iniziativa. Moduli e volantini stampati autonomamente da volontari che si sono proposti come referenti locali, banchetti organizzati grazie alla disponibilità di sindaci, assessori e consiglieri comunali che hanno dato la propria disponibilità per autenticare le firme al di fuori delle sedi comunali. Un’Italia che si è mobilitata senza nessuna bandiera di partito o di associazione politica per ricordare ai propri rappresentanti l’impegno assunto di operare al servizio della comunità. In questo momento di difficoltà per il paese, i cittadini chiedono che i sacrifici vengano equamente distribuiti e che la classe politica dia l’esempio adeguando le proprie retribuzioni, le più alte d’Europa, alla media degli altri paesi europei.

A differenza delle proposte avanzate da altre parti che hanno chiesto di adeguare i “costi generali” dei rappresentanti politici, impossibili da attuare a causa della mancanza di uniformità tra le voci di spesa dei vari paesi europei, questo disegno di legge fa riferimento soltanto alle indennità, che nel caso dei Parlamentari sono regolate dalla Legge n. 1261 del 31 ottobre 1965.

L’iniziativa è nata su Facebook il 3 luglio 2011 con il gruppo “Nun Te Regghe Più”, nome preso in prestito dalla nota canzone del compianto Rino Gaetano, la proposta di Legge è stata depositata alla Cancelleria della Corte Suprema di Cassazione che l’ha annunciata con pubblicazione sulla G.U. n. 227 del 29.09.2011 e la raccolta firme si è conclusa il 29 marzo 2012, data in cui le firme a sostegno della proposta sono state consegnate alla Segreteria generale della Camera dei deputati. In quella occasione il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha ricevuto una delegazione in rappresentanza dei sottoscrittori auspicando un maggior coinvolgimento dei cittadini in iniziative simili e promettendo una maggior attenzione delle Istituzioni. E’ stata la prima volta che il Presidente della Camera ha ricevuto nelle proprie mani una proposta di iniziativa popolare, è stata la prima proposta di Legge popolare nata grazie a Facebook e senza l’intervento di nessun Partito politico, quello che i cittadini si augurano è che sia la prima proposta di Legge di iniziativa popolare che venga discussa ed approvata ricucendo così quello strappo che si è venuto a creare tra la politica ed il popolo.

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Comunicati

Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica

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  • 10 Ottobre 2011

Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011,  la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo: «Adeguamento alla media  europea  degli  stipendi,  emolumenti,  indennita’  degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».

L’iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo facebook “Nun Te Regghe Più”, dal titolo della famosa canzone di Rino Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo: “i parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell’unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell’unione per incarichi equivalenti”

La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati depositati negli uffici elettorali dei comuni italiani, qui l’elenco aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a firmare:  http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm

L’iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli aderenti quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea, eventuali segnalazioni di comuni sprovvisti di moduli potranno essere effettuate direttamente nel gruppo facebook http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/ o all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione della proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad eventuali errori e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare indifferenti costa molto di più.

Andate a firmare nel vostro comune e non fatelo da soli.

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