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Al via il Primo Programma 6000 Campanili

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anci regolano i criteri per la rivalutazione e la salvaguardia del territorio.

Il Programma ‘6000 Campanili’ (art.18 comma 9 del ‘Decreto del Fare) regola i criteri per l’accesso e l’utilizzo delle risorse per gli interventi in materia di rivalutazione e salvaguardia del territorio, e prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per l’anno 2014.

I Comuni interessati a proporre una domanda di contributo finanziario, potranno presentare la propria richiesta secondo le procedure e i modelli disponibili sul sito web del Ministero e dell’Anci.

Sono autorizzati a presentare domanda di contributo finanziario i Comuni che – secondo il censimento del 2011 – avevano una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti; i progetti potranno riguardare singole opere oppure comprendere più interventi, purché connessi in maniera funzionale e coerenti con le indicazioni espresse nella Convenzione pubblicata.

L’importo del finanziamento dovrà essere compreso tra un minimo di € 500.000,00 e un massimo di € 1.000.000,00.

Niross Srl offre la propria attività di consulenza a supporto degli Uffici Tecnici delle Amministrazioni che ne fossero interessate, per il rapido assolvimento delle procedure di richiesta dei fondi di finanziamento.

Per approfondimenti e maggiori informazioni Primo Programma 6000 Campanili per la rivalutazione e la salvaguardia del territorio – Niross srl

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Niross, nuovo sito aziendale o contenitore tematico?

Dopo un periodo di riflessione su contenuti e peculiarità operative, il sito, con contributi tecnici, esperienze professionali e aggiornamenti normativi, è finalmente on line.

Il nostro pianeta è un ecosistema autonomo entro un delicato equilibrio di molteplici elementi. Dalla nascita dell’età industriale sono passati un paio di secoli, dall’avvento della società di massa e di consumo, solo alcuni decenni. In questo “insignificante” periodo, rispetto ai tempi geologici della terra, la civiltà umana ha portato all’estinzione centinaia di specie animali, invaso il territorio con miliardi di metri cubi di cemento, inquinato irrimediabilmente vaste aree, depauperato di risorse il pianeta e messo in pericolo la sopravvivenza stessa della specie innestando il meccanismo di distruzione dell’ozono.

La terra, come tutti i sistemi, ha un punto di non ritorno. Ovvero un limite, superato il quale, non è più possibile tornare indietro. Questo limite potremmo già averlo superato e non saperlo. Vi sono opinioni contrastanti da parte degli scienziati. Tuttavia potremmo trovarci nella condizione dell’automobilista che in procinto di passare un incrocio non riesce a vedere il rosso del semaforo, perché ha la vista offuscata o perché è distratto. Sono molti i bioindicatori del cambiamento sistemico della terra e il mondo scientifico è impegnato nell’opera di informazione. Il problema è che spesso gli ammonimenti degli studiosi sono ignorati dalle classi dirigenti delle nazioni (cfr. “I nuovi limiti dello sviluppo” Donella Meadows, Jorgen Randers, Dennis Meadows).

Dovere dell’opinione pubblica e, quindi, del singolo è conoscere lo stato delle cose e agire. Sette miliardi di individui, la popolazione attuale della terra, sono una “massa critica” sufficiente per invertire il corso degli eventi. E operare all’interno di un prospettiva ambientale e logica ben definita non si tratta più di un vezzo o di una moda.

Riqualificare casa in termini di efficienza energetica, può voler dire bruciare durante la stagione fredda 50 quintali di legna invece di 100. Promuovere il trasporto sostenibile con la bicicletta o l’auto elettrica, magari alimentandola con il proprio impianto fotovoltaico domestico (un impianto da 4 kWp di circa 28 mq. se bene esposto in centro Italia può alimentare 2 vetture elettriche con percorrenza annua complessiva di circa 30.000 km) significa abbattere il consumo di combustibile fossile, consumare meno C02, far viaggiare meno petroliere, costruire meno oleodotti, e avere più attivo nel bilancio nazionale.  Se le amministrazioni locali utilizzassero i rifiuti organici a valle di una raccolta differenziata ben strutturata per produrre biogas, si potrebbe dare energia elettrica alla rete e cogenerare calore per il teleriscaldamento delle abitazioni,  creando ricchezza, abbattendo di nuovo CO2 e riducendo i volumi di rifiuti per le discariche.

Tutto questo oggi è fattibile. E salvaguardare le peculiarità del territorio significa accrescerne le potenzialità in termini di produzione e di benessere comune.

Niross, società d’ingegneria civile che si occupa dell’applicazione di tecnologie per il contenimento energetico e per la sostenibilità ambientale desidera con il nuovo sito offrire una panoramica sulla propria proposta professionale di attività e di servizi e, contestualmente, dare ai visitatori contenuti tematici tecnici sullo stato dell’arte del settore. In un periodo nel quale l’aggiornamento normativo continuo e la ricerca scientifica hanno ripercussione immediata sul mercato, fornire informazioni, dati e osservazioni dal punto di vista privilegiato di esperti del settore, manifesta l’intento di promuovere l’azienda, e, parimenti, di voler prender parte al cambiamento.

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