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Scuola di sport coaching

Il programma didattico della Scuola di Sport Coaching sviluppa tutti i temi riguardanti lo stato mentale e la motivazione dell’atleta:

      • migliorare la motivazione
      • governare lo stress e l’ansia
      • definire gli obiettivi
      • aumentare la concentrazione
      • preparare l’atleta mentalmente alla gara
      • allenare le potenzialità personale

L’obiettivo del Coaching è di costruire una relazione efficace con un atleta nella sua totalità finalizzata allo sviluppo della consapevolezza e all’allenamento delle Potenzialità.

 

Definizione di Sport Coaching

La Scuola di sport coaching considera ogni atleta come un individuo nella sua totalità valutandolo nei tre aspetti fondamentali:

  • fisico
  • tecnico
  • mentale

Nasce da qui una definizione completa di scuola di sport coaching come ente che si occupa di allenare ogni aspetto di un atleta, dando valore all’influenza che la sfera cognitiva ha nel determinare la prestazione di ciascuno. Il compito della scuola per sport coach è quello di formare mental coach capaci di sviluppare e migliorare le capacità dei propri cochee, fisiche e mentali, accompagnando l’allievo in una crescita mirata a far esprimere le proprie doti, enfatizzandone le abilità e il talento, lavorando al superamento delle difficoltà, consapevolizzandosi sui propri limiti e sulle proprie potenzialità.Allenare la mente può contribuire in modo importante a rendere l’atleta capace di sfruttare al meglio queste stesse potenzialità; a gestire la propria emotività sotto pressione; ad avere la giusta carica di motivazione ed ambizione; a trovare, mantenere e concretizzare la propria concentrazione e ad aver maggior fiducia in se stesso.

La qualità di una scuola di sport coaching è data dal rigore dell’insegnamento e dalla professionalità e certificazione dei docenti. Nata negli USA intorno agli anni 80 come metodo utilizzato in ambito sportivo, il Coaching si è subito diffuso in tutto il mondo e si è trasformato molto velocemente in una vera e propria professione.

Il Italia questa professione è in forte espansione da alcuni anni. Oggi le principali scuole di Coaching propongono un percorso formativo, per lo più di impostazione americana.

Chi è il mental coach sportivo?

Il Mental Coach Sportivo è la figura professionale preposta ad “allenare” gli atleti e/o la squadra dal punto di vista mentale, puntando sull’abilità di gestire il proprio stato.
Conseguendo direttamente più padronanza dei processi mentali, si avranno maggiori risultati nella performance sportiva. Altro elemento di attenzione da parte del Coach Sportivo è quello di saper rafforzare il livello di entusiasmo dell’atleta e del gruppo innalzando gli standard di eccellenza personale e sistemica.
Un buon Coach Sportivo sa educare l’atleta ad una corretta utilizzazione del proprio corpo e della propria energia vitale per conseguire maggiori risultati e benessere.

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Scuola di life coaching

L’obiettivo di una scuola di life coaching è fornire gli strumenti necessari per iniziare l’attività di coach con la giusta preparazione. Il coach è un professionista  capace di gestire e promuovere relazioni di coaching basate sul miglioramento delle performance e sul conseguimento di obiettivi.

 Scuola di Life coaching

La scuola di Life Coaching è dedicata alle persone che desiderano sviluppare se stesse, definire e raggiungere degli obiettivi ambiziosi.

In metodo di una scuola di mental coaching è applicabile in qualsiasi settore che coinvolga lo sviluppo e la crescita personale, professionale e la sfera delle relazioni umane.
E’ dunque la persona nella sua globalità e in quanto principale artefice del proprio sviluppo ad essere al centro dell’attenzione, nelle sue diverse dimensioni psicologiche.

La scuola di  Life Coach é  adatta per chi cerca di superare momenti impegnativi, raggiungere obiettivi ambiziosi e sviluppare la propria consapevolezza.

Possiamo definire il Life Coaching come un metodo di sviluppo del potenziale umano, fondato su una relazione creativa (tra il coach e il suo cliente), focalizzato sulla scoperta e valorizzazione delle potenzialità personali, il cui scopo è il miglioramento delle performance e il raggiungimento degli obiettivi.
La scuola di Life Coaching crea un processo di “allenamento” nel quale vengono migliorate le performance o la qualità dell’esperienza attraverso un metodo che mira al cambiamento delle condizioni di vita della persona, puntando a moltiplicare le possibilità di scelta che l’individuo ha davanti a sé.

È basata sulla gratificazione, in quanto lavora sulle risorse, sulla capacità e le competenze della persona, focalizzando l’attenzione su ciò che funziona.

Il cliente viene incoraggiato a lavorare su ciò che sta già facendo al fine di raggiungere un ulteriore miglioramento.
Ciò aumenta la fiducia del cliente in se stesso e nelle proprie capacità stimolando la motivazione al cambiamento con l’intento di aiutarlo a trovare ed esprimere più liberamente la propria unicità.
Lo scopo è quello di stimolare il cliente a lavorare su piccoli e specifici cambiamenti relativi a sentimenti, pensieri e sensazioni.

Ciò che accomuna tutte le persone che decidono di affidarsi all’esperienza di un Life Coach è la voglia di raggiungere i propri obiettivi, l’aspirazione a rendere concreto e raggiungibile un proprio desiderio, la volontà di fronteggiare cambiamenti significativi nella propria vita.

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Corso per diventare Coach

Una persona che vuole seguire un corso per diventare coach professionista in Italia deve certamente fare diverse scelte: dal percorso di formazione più giusto al settore in cui specializzarsi. Il mercato del coaching è in forte crescita e anche l’offerta di corsi per diventare coach si stanno sviluppando di conseguenza.

Per iniziare seriamente ad essere un coach professionista serve un approccio strutturato e strategico e prima di iniziare qualsiasi corso per diventare coach é necessario porsi alcune domande:

  • Che tipo di coach professionista voglio diventare?
  • Con quali clienti voglio lavorare?
  • Mi immagino a lavorare da solo o inserito in un contesto di colleghi coach?
  • Cosa mi spinge a diventare coach professionista?
  • Lavorerò solo in Italia o intendo farlo anche all’estero?

Queste domande hanno un carattere preliminare e  possono aiutarti a capire quale corso per diventare coach è più giusto per te.

Corsi di coach certificati

Un corso per diventare coach o una scuola di coaching certificata, secondo la definizione, sono riconosciuti e dichiarati come “conformi” a una qualche norma, da un terzo  superpartes e competente. Queste sono le due caratteristiche a cui stare più attenti quando si incontrano corsi di coaching o scuole di coaching certificati.

Da chi sono certificati? Che cosa viene certificato? A che serve quella certificazione?

Talvolta vengono proposte certificazioni “generiche” quasi come potessero certificare il valore formativo del percorso; si possono trovare sul web associazioni fittizie che certificano corsi di coaching altrimenti difficilmente certificabili. Talvolta si usano certificazioni di associazioni di coaching reali e note in modo improprio. Verifica sempre alla fonte il valore delle certificazioni, cerca su internet informazioni su quella specifica certificazione o associazione.

Per diventare Coach: corsi + esperienza

Il coach è una professione che dipende dalla qualità della tua struttura mentale e valoriale non basta acquisire padronanza di qualche tecnica imparata ad un corso di coaching qualsiasi per diventare un coach professionista.

Quella del Life Coach o del Coach nelle sue varie espressioni, è una professione che dipende dalla qualità della tua struttura mentale e valoriale, dalla tua capacità di essere consapevole, presente nel momento, in ascolto dell’altro e pronto ad accoglierlo, sostenerlo nella sua ricerca e azione.

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Roy Martina

Certified Mental Coach, conferenziere e scrittore di successo, medico specializzato in terapie alternative, ex campione di karate, Roy Martina è un convinto sostenitore della necessità di integrare corpo e mente.

Autore di decine di libri tradotti in tutto il mondo, Leader Ship Trainer e conferenziere a capo di una società: la Roy Martina Experience ,  Roy Martina è  uno dei nomi di spicco della medicina alternativa – anche per quanto riguarda la formazione – a livello mondiale.

Nato  il 29 settembre del 1953 a Curaçao, nelle Antille Olandesi,  ha conseguito la laurea in Medicina nei Paesi Bassi, specializzandosi in medicina olistica. Sempre in Olanda ha fondato la clinica di terapie alternative Second Center Opinion e l’organizzazione no profit Relief, per l’aiuto di disabili e bambini con problemi emozionali. In un’intervista, Roy Martina racconta di essere stato un bambino “difficile”: affetto da una leggera forma di sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), si era avvicinato alle arti marziali su consiglio di uno psicologo. Scelta che ha una rilevanza cruciale sulla sua intera vita, sul suo carattere – “Ho imparato il rispetto e a gestire la mia aggressività” – e sulle sue scelte professionali.

 

Il selfness coach

Roy Martina crede in un approccio olistico al coaching, che poggia sulla profonda conoscenza di se stessi e sull’accettazione della propria imperfezione umana, dei propri lati oscuri e irrisolti. Martina si definisce un “mental coach” che invita i suoi clienti a stimolare i tre pilastri dell’esistenza umana:
1. il pilastro corpo, ossia la capacità di nutrirsi in modo sano, fare attività fisica e rimanere in forma;
2. il pilastro relazione, ossia la capacità di trovare un equilibrio tra lavoro e divertimento, e nel relazione con l’ambiente, il partner, i colleghi, la famiglia;
3. il pilastro crescita, ossia la capacità di prendersi le proprie responsabilità in situazioni complesse e durante i momenti di crisi.
Secondo Roy Martina, per essere felici “basta partire dal presupposto che la vita è perfetta, che l’universo funziona perfettamente e che il nostro corpo può svolgere contemporaneamente milioni di funzioni. Al mondo c’è una ragione per ogni cosa. Dobbiamo crederci fino in fondo, anche quando ci capitano le cose più sgradevoli. Se consideriamo ciò che ci succede come un’esperienza utile per crescere, saremo più felici”.

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Un valido aiuto: l’attività del Life coaching

Spesso la vita ci mette di fronte a scelte che prevedono cambiamenti di cui non sempre cogliamo l’importanza e che richiedono un allenamento continuo per affrontare paure e imparare ad accettare il nuovo.

L’evoluzione di un progetto personale verso la sua realizzazione può essere sostenuta da percorso affiancato da un Certified Mental Coach.

Una prima tappa da cui un Sport coach potrebbe partire è la domanda mirata: Cosa voglio ottenere? Aprendo poi a tutta una serie di domande)successive che servono a definire meglio il proprio obiettivo e la misura dello stesso.
Il percorso iniziato da un Life Coach si presenta proprio come un percorso a tappe di cui sono riconoscibili alcuni fondamentali passi:

1. Credere fortemente nella possibilità di vincere.
Non si va da nessuna parte se si comincia con pensieri di perdita.
2. Essere narrativi.
Condividere con le persone che stanno intorno a noi il racconto del sogno che vogliamo realizzare rende esplicita la misura dell’importanza e del valore che il progetto ha per noi.

3. Monitorare il successo.

Autoregolamentarsi, verificare i risultati rispetto ai singoli obiettivi, definiti all’inizio del cammino, significa allenarsi ai risultati e usarli come preziosi autoregolatori per apportare variazioni e misurare il cambiamento.

4. Identificare il nemico.
L’obiettivo di questo passo è abolire tutte quelle espressioni che contengano la  sconfitta. Ad esempio tutte quelle frasi che iniziano con un “No”.
5. Valorizzare l’amico.
Gli amici appoggiano le nostre trasformazioni, ci seguono in ogni momento e applaudono ai nostri successi.

6. Darsi un tempo per vincere.
Ogni nuovo percorso ha in se una sfida e un risultato da raggiungere. Ma, in quanto tempo? E’ necessario darsi un tempo per regolare le nostre azioni per non procedere a tentoni e per valorizzare ogni singola azione messa in campo.

7. Vedere la propria vittoria.
Come sarò nel momento in cui avrò vinto? Che emozioni proverò? Sarò soddisfatto?

8. Premiare il successo.
Ogni step raggiunto richiede una sosta obbligata per celebrare il risultato e ritirare il premio

9. Riconoscere i punti di forza.
Cosa mi ha permesso di affrontare nuove sfide? Cosa è veramente importante per me? Vanno riconosciuti, valorizzati e identificati  i punti di forza e i valori guida che vi hanno animato.

10. Accogliere il dono.
Cosa mi porto via da questa esperienza? E come posso utilizzarla in altri ambiti della mia vita.

La vittoria sta nell’aver raggiunto il risultato per il quale ci eravamo messi in cammino, sta nell’aver creduto alla possibilità di affrontare una nuova sfida e nell’aver conquistato il dono della conoscenza che ci permetterà di attuare nuove trasformazioni e intraprendere cammini successivi!

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Certified Mental Coach e la PNL

Lo Certified Mental Coach, che allena mentalmente  gli atleti nelle diverse e più variegate discipline sportive, non può fare a meno di conoscere e usare la PNL.

Che cosa è la PNL?
La PNL – Programmazione Neurolinguistica, e’ nata negli anni ’70 ad opera di due ricercatori: Richard Bandler, matematico, e John Grinder, linguista. Essi modellarono i comportamenti di terapeuti e comunicatori di eccezionale efficacia. In tal modo individuarono una serie di schemi fondamentali, verbali e non verbali, condivisi da tutti i grandi comunicatori, che facilitano grandemente il rapporto interpersonale e la comunicazione produttiva.

Negli ultimi quarant’anni di ricerche la PNL ha sviluppato strumenti e strategie di straordinaria efficacia, sfruttando appieno l’innata capacità del nostro cervello ad apprendere in modo istantaneo ciò che si sperimenta utile e vantaggioso.

Considerata la natura “veloce” e di “risultati” di tutte le discipline sportive, l’intervento del Executive Coach non può non prevedere l’uso sistematico della programmazione neuro-linguistica.

La PNL, attraverso strumenti tipici come:

  • obiettivi ben formati,
  • livelli logici,
  • cambio delle convinzioni,
  • ancorare stati risorse produttivi,
  • creazioni delle convinzioni,
  • ecologia dell’obiettivo,
  • Time-line,
  • Future Pacing,
  • Neuro Hypnotic Repatterning,
  • Meta Programmi,
  • modellamento esterno ed interno,
  • Design Human Engineering

è un must da usare con tutti gli atleti che vogliono velocemente progredire nell’aspetto mentale della loro performance sportiva.

E proprio in questo ambito che un mental coach interviene, allenando l’atleta a gestire le sue emozioni e a usarle in modo performante come uno strumento in più che gli permette di raggiungere le sue massime potenzialità.

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La vittoria fortifica

Una vittoria che ha reso l’atelta Djokovic fiero del proprio lavoro sostenuto dal suo personal Certified Mental Coach.  Travolto dalle emozioni positive durante il match ha portato a casa un trofeo davvero speciale.

Dopo molte finali perse di fila, che lo hanno portato ad aver dubbi sulla sua bravura, Djokovic è riuscito a mettere in pratica gli insegnamenti del suo Sport Coach e ad aver fiducia in se stesso.

La presenza del Mental Coach durante gli allenamenti hanno insegnato all’atleta di pensare solo al momento e a quello che stava succedendo. Affrontare uno sforzo fisico e mentale di quel tipo è normale che pensieri –positivi e negativi- ti passino per la testa, soprattutto verso la fine del match. Djokovic ha imparato a restare rilassato e a cercare di essere presente, senza pensare al futuro e vivendo solo il momento.

Alla domanda “È stata una vittoria diversa dalle altre?” l’atleta risponde: “Sinceramente, questa è la finale  Slam migliore dal punto di vista qualitativo a cui abbia mai preso parto. Roger ha giocato bene. Ha mostrato uno spirito combattivo e di saper stare nel match nei momenti importanti.” – e aggiunge –“Ma l’unico modo di vincere il match era credere di potercela fare fino alla fine e restare forte mentalmente. Questo è quello che ho fatto. Non ho lasciato svanire le emozioni, come probabilmente è successo al Roland Garros. Sono molto felice di aver vinto una finale Slam dopo aver perso le ultime tre.”

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L’abito fa il monaco: sarà vero?

Se fino ad oggi avete speso minuti preziosi davanti allo specchio interrogandovi sulle possibili reazioni al vostro abbigliamento, dopo aver letto questo post il tempo abitualmente dedicato a ciò non sarà più sufficiente poichè, parola di Life Coach, il tipo di vestito indossato non solo influenza l’altrui pensiero ma anche il vostro.

Ognuno di noi quando indossa un determinato vestito lo fa con l’idea più o meno consapevole che ciò inciderà sull’opinione che gli altri hanno di lui/lei.

Ciò che indossiamo, secondo alcuni autorevoli Mental Coach, può influenzare la percezione che abbiamo di noi stessi, come ad esempio una maglietta di Superman fa sentire più forti e un camice bianco migliora i risultati di un test matematico.

Karen Pine Certified Mental Coach ha pubblicato i risultati dei suoi esperimenti in un libro “Se si chiede a un ragazzo con la t-shirt di Superman di stimare che peso può sollevare risponderà con un numero maggiore di un ragazzo che ha una maglietta normale, ma anche di uno che ha gli stessi vestiti che aveva lui prima”.

Alcune donne invece che erano alle prese con un test di matematica sono state fatte vestire in modo diverso: quelle vestite con un tuta hanno avuto risultati peggiori che quelle in maglioncino e i risultati migliori si sono avuti facendo indossare loro un camice bianco, come se il cervello pensa di avere le capacità mentali di un dottore.  Karen Pine conclude “Questi studi confermano che non solo noi siamo quello che vestiamo, ma diventiamo quello che vestiamo”.

Insomma, noi tutti ci aspettiamo che il modo di vestirci possa influenzare le nostre relazioni sociali e, a quanto pare, tale fenomeno è enfatizzato dal fatto che l’abbigliamento sembra esercitare una discreta influenza anche sui nostri pensieri.

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Come rivolgerci ad un cochee

Gli atleti spesso decidono di iniziare un percorso di coaching per muoversi verso i risultati che desiderano e, ovviamente, si aspettano che il loro Certified Mental Coach li accompagni in questo percorso. Ma in che modo il  coach dimostra di aver  fiducia nel suo cliente? Come dimostra di essere un suo sponsor?

La fiducia nel cliente passa soprattutto dal tipo di linguaggio che un Sport Coach utilizza. Sia che si tratti di una relazione di coaching piuttosto che di una conversazione in famiglia o fra amici, sia che la comunicazione avvenga con noi stessi è importante scegliere correttamente il nostro linguaggio.

Precisione linguistica significa utilizzare consapevolmente parole e frasi che hanno il potenziale di generare un effetto positivo o che ci permettano di accedere alle nostre migliori capacità, competenze e risorse.
I risultati espressi con parole del tipo “smettere di…”, “diminuire…”, evitare…”, possono sembrare espressi in positivo ma in realtà presuppongono un allontanamento da qualcosa e sono quindi, di per sé, espressione di una negazione di ciò che c’è.

L’orecchio allenato di un coach, riconosce immediatamente questo tipo di violazioni. Grazie a questa abilità, il Mental Coach, attraverso domande ed osservazioni, contribuisce ad allenare il suo cliente ad un linguaggio positivo che possa davvero dargli l’occasione di muoversi verso ciò che desidera.

Tanti sono gli elementi  ch e possono essere presi in considerazione nel linguaggio, quali:
Uso dei tempi verbali. Ad esempio, l’uso del condizionale è errato perché il cochee non vuole sentirsi dire “quindi vorresti ottenere…” ma  vuole sentire: “vuoi ottenere”;

Genericità delle parole. E’ importante usare un vocabolario ricco di termini ponendo attenzione al vocabolario del cochee che potrebbe essere povero: può essere utile invitarlo ad ampliarlo, in modo tale da descrivere con maggiore precisione ciò che desidera.
Utilizzo di domande che attivano risposte di cortesia. Domande quali “Come ti sentirai quando avrai ottenuto questa cosa?” Conducono ad una bella risposta: “Bene”.
Affermazioni che riducono la determinazione del cliente. Si manifestano con un probabile intento di accogliere il cliente, ma provocano l’effetto di cancellare una sicurezza acquisita.

Molte altre affermazioni mostrano il potere del linguaggio e la pratica e l’attenzione, oltre alla consapevolezza degli effetti di certe “abitudini linguistiche”, hanno il grande potere di creare nuove possibilità per il coach e i suoi cochee.

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Come Cambiare in un istante

Quando si intraprende un percorso di crescita personale e quindi si sceglie di creare un reale cambiamento nella propria vita con l’aiuto di un Certified Mental Coach è necessario adottare delle strategie e dei sistemi con specifiche procedure, evitando il rischio dell’ennesimo “fallimento”.
Durante il percorso di crescita, la prima domanda che il Mental Coach farà sarà:

desidero cambiare o voglio cambiare?

Quando decidi di svoltare veramente dovrai chiederti se il tuo è un semplice desiderio di cambiamento o sei ormai al punto in cui non ne puoi più di continuare così e sei davvero stufo, stanco e deluso.

Nel  mondo della formazione che si prefigge lo standard del cambiamento duraturo vige una regola inderogabile: piccoli passi e semplici azioni  ripetute costantemente nel tempo generano un cambiamento nella piena fiducia di mettersi definitivamente alle spalle i vecchi schemi del passato.

 

La tecnica dell’interruttore on-off per cambiare stato d’animo in un istante

La tecnica dell’interruttore on-off  è uno strumento che puoi utilizzare con l’aiuto di un Life Coach per interrompere uno schema, creare una lieve sospensione dello stato indesiderato, e cambiare focus.

Si tratta di una tecnica composta da 3 fasi:

  • Fase A:  è un stato indesiderato,un pensiero limitante;
  • Fase B: on-off una frase o un’azione in grado di interrompere violentemente lo schema precedente;
  • Fase C: è un azione che sposta il tuo focus su qualcosa di positivo o addirittura potenziante.

L’interruttore di schema (fase b) può anche essere un urlo, un pizzicotto doloroso o qualsiasi cosa in grado di impedire il focus sulla frase limitante pensata o detta in precedenza. La frase in C ha lo scopo di ristrutturare la convinzione A e quindi deve andare nella direzione diametralmente opposta.

 

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Chi è un mental coach?

Un Certified Mental Coach è un professionista che affianca, in maniera produttiva, le persone che vogliono raggiungere i propri obiettivi.

Nato negli USA intorno agli anni 80 come metodo utilizzato in ambito sportivo, il Coaching si è subito diffuso in tutto il mondo e si è trasformato molto velocemente in una vera e propria professione.

Il Italia la professione di Mental Coach è in forte espansione da alcuni anni. Oggi le principali scuole di Coaching propongono un percorso formativo, per lo più di impostazione americana e che si confonde spesso con la PNL. Le caratteristiche del Coaching, sono così spesso definite per differenza rispetto ad altri metodi più conosciuti, quali la l’empowerment, la PNL, il Counseling ed addirittura la psicoterapia, piuttosto che per una propria identità specifica; tutto questo naturalmente rischia di snaturare completamente la vera “sostanza” del Coaching.

La necessità di chiarezza quindi nel comprendere con esattezza che cos’è il Coaching e chi è il Coach diventa a questo punto prioritaria.

Il Coach non opera come Psicologo.

Il ruolo del Coach e quello di accompagnare le persone alle condizioni ottimali affinché queste possano sfruttare al meglio le loro potenzialità al fine di migliorare la propria vita.

Spesso il Coaching viene venduto come Counseling, ma tra i due ruoli e le due tecniche c’è una certa differenza. Il Counselor si occupa di favorire le soluzioni dei disagi esistenziali di origine psicologica della persona, attraverso una relazione d’aiuto. Il Coach non si occupa del disagio psicologico della persona, il Coach supporta il Coachee ad intervenire nella realtà e ad agire concretamente e la figura più richiesta è lo Sport Coach.

Cosa fa quindi il Coach?

Il Coach accompagna il Coachee verso un percorso di crescita, fondamentalmente attraverso un aumento della propria autoconsapevolezza, della propria responsabilità fino alla gestione del cambiamento. Il Coach aiuta il Coachee a identificare il propri obiettivi ed a definire un piano di azione per raggiungerli. Il Coach quindi non ha propri modelli da proporre, non ha soluzioni, non propone, non insegna, non trasmette nozioni.

Il terreno privilegiato di intervento del Coach sul Coachee è la relazione e poi la comunicazione.
Il Coach accoglie, utilizza l’ascolto empatico, crea un rapporto di fiducia e costruisce con il Coachee una alleanza di lavoro. All’inizio di ogni percorso di Coaching c’è sempre la definizione degli obiettivi che il Coachee vuole raggiungere, alla fine di ogni singola seduta di Coaching c’è sempre un piano di azioni/comportamenti da sperimentare per raggiungere i propri obiettivi. Un percorso di Coaching inizia sempre con una “relazione forte” tra Coach e Coachee. Il percorso del Coaching finisce sempre con una performance, migliore, del Coachee.

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l’hobby del cnc e delle stampanti 3d

Che cos’è il CNC:

CNC è l’acronimo inglese diComputer Numeric Controled indica l’utilizzo di un sistema computerizzato installato su macchine utensili meccanicamente predisposte. IlCNCè collegato alle parti meccaniche della macchina edha il compito di regolarne il movimento, la velocità, la precisione.

Tutto questo è gestito dall’ausilio di un software. Il software del CNC gestisce le informazioni da inviare ai componenti meccanici della macchina e funge da interfaccia tra utente e CNC.

Possiamo suddividere le macchine CNC in due macro categorie:

·CNC a 3 assi: il controller del CNC gestirà il movimento degli utensili nella direzione dei tre assi cartesiani X,Y,Z. Se ad esempio dobbiamo compiere lavorazioni su un pannello, come forature lineari sul lato di un armadio, servirà una semplice “3 assi”.

·CNC a 5 assi: ha la possibilità di interpolare gli assi di movimento, consentendo alla testa del motore di spostarsi non solo verticalmente ed orizzontalmente, ma anche di inclinarsi nello spazio Z compiendo sia il movimento che la lavorazione. Se ad esempio vogliamo creare forme sferiche, servirà un CNC a “5 assi”, che ci consentirà maggior flessibilità.

La CNC si è diffusa talmente tanto da incuriosire anche le persone che non utilizzano queste macchine per scopi lavorativi ed è nato così l’hobby CNC.
Ad oggi esistono molte comunità di CNC hobby, che naturalmente trovano il miglior punto di incontro sul web. Tantissimi sono i forum che danno consigli sulla costruzione di CNC per hobbisti.

Sempre più persone si stanno appassionando alla costruzione di piccoli macchinari CNC casalinghi, spesso con materiali estremamente economici e soluzioni meccaniche fai da te.
Ad esempio gli amanti del bricolage, appassionati di piccolo artigianato, cultori della meccanica, intagliatori, tecnici elettronici, radioamatori, ingegneri, pare che non ci sia un limite alla varietà di figure che sono coinvolte nelCNC hobby.
Il CNC hobby ad oggi è un fenomeno di vasta varietà e proporzione, favorito dalla incredibile versatilità delle macchine CNC. Con la stessa macchina a fresa ad esempio si possono lavorare il legno, la resina, la cera, i metalli, la pietra ed altri generi ancora.

Tra i macchinari CNC costruiti da chi ha l’hobby del CNCce ne sono alcuni che fanno sorridere a vederli, ma che in effetti funzionano e sono degni di rispetto per l’ingegno adoperato.
Anche se create in casa per uso hobbistico queste piccole macchine CNC compatte possono essere estremamente sofisticate e di alta qualità seppur economiche e costruite con attenzione al costo complessivo. In genere in questi casi sono versioni ridotte delle corrispondenti industriali e ripropongono in piccolo le caratteristiche tipiche di alta precisione e ripetibilità del percorso.

Le stampanti 3D

Lestampanti 3D sono l’evoluzione delle stampanti 2D e permettono di avere una riproduzione reale di un modello 3Drealizzato con un software di modellazione 3D. Le stampanti 3D sono veloci ed affidabili.

Le stampanti 3D offrono la possibilità di stampare e assemblare parti composte da diversi materiali con diverse proprietà fisiche e meccaniche in un singolo processo di costruzione.

Gli oggetti, per ora in materiale plastico, sono creati attraverso un macchinario che ricostruisce forme e misure traendo le informazioni da un template digitale tridimensionale contenuto in un apposito database.

Una stampante 3D lavora prendendo un file 3D da un computer e utilizzandolo per fare una serie di porzioni in sezione trasversale. Ciascuna porzione è poi stampata l’una in cima all’altra per creare l’oggetto 3D.

Con una stampante 3D è possibile fare quasi tutto: dal busto di Steve Jobs a una casa.

Cosa si può fare con le stampanti 3D:

·Uso quotidiano e Hobby: Nel momento in cui questa tecnologia diventerà di uso comune (come lo sono attualmente le stampanti 2d), l’utente avrà la possibilità di fabbricare in casa gli oggetti di cui ha bisogno, creando in proprio i modelli o modificandone alcuni già esistenti dopo averli scaricati da appositi siti internet;

·Aziende: per stampare modelli tridimensionali di giochi e videogames;

·Architettura: Uno dei campi d’applicazione tradizionale della stampa 3d è l’architettura, ambito in cui questa tecnologia viene usata per la creazione di modelli di edifici e plastici. Tuttavia sono nati progetti ben più ambiziosi: uno è il caso di Villa Asserbo, la prima casa interamente “stampata”: la ditta danese Eentileen, che ha realizzato l’opera, ha inserito i progetti digitali dell’abitazione in una stampante provvista di un trapano delle dimensioni di una stanza, e in sole quattro settimane è riuscita ad ultimare l’abitazione (peraltro interamente eco-compatibile);

·Archeologia: è possibile produrre modelli tridimensionali di reperti o edifici solo parzialmente conservati, nonché integrazioni di parti mancanti, oppure creare copie (per esposizioni museali) di oggetti originali acquisiti tramite scansione 3d.

·Medicina: In campo medico la stampa 3d viene già utilizzata per la produzione di protesi ed apparecchi acustici e dentali personalizzati, ma lo sviluppo ulteriore di questa tecnologia è destinato a rivoluzionare il mondo della medicina tradizionale. L’obiettivo che i ricercatori si pongono è quello di arrivare alla creazione di “bio-stampanti”, ossia macchine in grado di riprodurre cellule, tessuti umani ed organi.

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Presentazione delle integrated industry e delle industrie 4.0

Che cos’è l’Integrated Industry:

Integrated Industry è sinonimo di sviluppo intelligente ed efficiente della produzione industriale e di collaborazione interdisciplinare tra settori e aziende” (Kocler)

L’espressione Integrated Industry indica:

1.La digitalizzazione e messa in rete di tutti i livelli di produzione

2.Macchine e materiali intelligenti e interconnessi: networking tecnico ed elettronico

3.Collaborazione interaziendale e intersettoriale

L’Integrated Industry è la tendenza in atto nell’industria internazionale ad una sempre crescente integrazione, è un approccio sofisticato al cambiamento dell’intera catena del valore globale: comunicazione, pianificazione, logistica e produzione.

Gli esperti di economiasono tutti concordi sul fatto che l’integrated industry (l’approccio integrato alla produzione) avrà un impatto determinante nei prossimi 10-15 anni per il successo delle aziende, delle industrie e delle economie nazionali nel contesto competitivo globale.

Integrated Industry: digitalizzazione e messa in rete di tutti i livelli di produzione

Il concetto di Integrated Industry è tradotto nella realtà da sistemi e processi di produzione intelligenti e dalla realizzazione e dal coordinamento di insediamenti con varia dislocazione geografica che cooperano perché collegati in rete.

Questo sarà reso possibile anche grazie ad Internet che ormai mette a disposizione 340 sestilioni (numero a 36 zeri) di indirizzi per l’identificazione di macchine, pezzi di lavorazione e parti.

Integrated Industrynon significa solo eccellente interazione tra automazione, tecnologie energetiche, tecnica dell’azionamento, subfornitura industriale e ricerca e sviluppo.Integrated Industry significa anche adozione della tecnologia dell’informazione nei processi di produzione.

Integrated Industry: macchine e materiali intelligenti e interconnessi – networking tecnico ed elettronico

Il concetto di Integrated Industry indica il collegamento in rete di tutte le macchine coinvolte nel processo di produzione. Questo significa che gli impianti produttivi saranno meno soggetti a errori perché nel prossimo futuro le macchine saranno in grado di riconoscere eventuali anomalie nei pezzi in lavorazione oppure sarà il pezzo stesso a comunicare alla macchina per mezzo di codici come la lavorazione deve avvenire. Gli utensili si adatteranno da soli ottimizzando il processo di lavorazione in atto, in un certo senso il pezzo parlerà con la macchina.

I materiali intelligenti comunicheranno alle macchine come devono essere lavorati e saranno le parti stesse delle macchine a segnalare il loro bisogno di assistenza o manutenzione.
I componenti intelligenti di impianti altamente complessi segnaleranno autonomamente eventuali guasti ai sistemi di monitoraggio attivando così nell’arco di pochi secondi gli interventi necessari per evitare altri danni all’impianto e consentirne la riparazione.

Le industrie 4.0

Industrie 4.0,integrated industry,quarta rivoluzione industriale sono le espressioni rappresentative di quello che sta avvenendo nel mondo della produzione industriale e ovviamente anche delle tecnologie ad essa intimamente connesse.

L’espressione Industrie 4.0 fa riferimento alla quarta rivoluzione industriale che è l’evoluzione tecnologia e industriale già in atto in alcuni paesi e in alcuni settori produttivi.

A cominciare dal 18° secolo quando cominciò la prima rivoluzione industriale, questa dell’Integrated Industry e delle industrie 4.0è la quarta grande ondata di cambiamenti tecnologici, destinati come nel caso delle precedenti 3 rivoluzioni industriali a modificare radicalmente il contesto produttivo industriale mondiale.

La quarta rivoluzione industriale è l’integrazione di tecnologie internet nei processi di produzione, interconnessione in rete di prodotti e aziende, macchine intelligenti e autonome.

Leindustrie 4.0e l’integrated Industry sono il nucleo della quarta rivoluzione industriale: integrazione dell’organizzazione, processi, discipline specialistiche e intera catena di creazione del valore: tutta questa intelligenza è destinata ad essere utilizzata a beneficio della produzione industriale.

L’integrated Industry e le industrie 4.0offrono la possibilità di mantenere e ottenere una posizione dominante e competitiva all’interno dell’economia globale e questo è il motivo principale per cui l’integrated industry è così importante per la Germania, una nazione che ha nel settore manifatturiero la spina dorsale della sua economia.

L’efficienza dei processi produttividelle industrie 4.0:

Macchine che comunicano e interagiscono fra loro, stampa in 3D, cluod computing, fabbriche virtuali, internet of things non sono pallide utopie ma realtà da implementare rapidamente se vogliamo sopravvivere alla concorrenza internazionale” afferma Gianbattista Gruosso, docente del Politecnico di Milano. “Per tutte queste ragioni considerare l’ICT in maniera pervasiva nei processi produttivi è una leva importante di ripresa per un Paese manifatturiero come l’Italia.

Quello delle industrie 4.0e dell’integrazione industriale è un concetto che ogni nazione o azienda dovrebbe fare proprio e verso cui dovrebbe tendere per stare al passo con il mercato e non venirne tagliato fuori.

Le aziende industriali devono poter reagire prontamente alle oscillazioni della domanda. Gli impianti di produzione devono diventare più flessibili, per fare sì che gli assortimenti dei prodotti possano essere cambiati nel minor tempo possibile. Occorre aprire i propri orizzonti su mercati di sbocco globali per non dover dipendere dai singoli mercati.

Utilizzando sistemi di produzione più intelligenti, le industrie 4.0saranno in grado di reagire alle future tendenze del mercato, come ad esempio la richiesta di prodotti più individualizzati, pur mantenendo i costi allo stesso livello e riducendo i tempi di produzione.

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La fiera Mecha-Tronika 2013: presentazione

Sia che voi siate appassionati, addetti ai lavori, ingegneri, nerd o androidi, che siate aziende produttrici o solo individui curiosi… non potete mancare all’evento Mecha-Tronika che si terrà a Milano dal 23 al 26 ottobre 2013.

Mecha-Tronika è una fiera espositiva che si preannuncia come la più qualificata occasione di confronto tra le competenze del settore meccatronico, sintesi di tecnologia elettronica e informatica applicata alla meccanica.

MECHA-TRONIKA 2013 sarà una vera e propria fiera delle intelligenze in cui verranno esposti i sistemi e le tecnologie capaci di ottimizzare la gestione di macchine, processi e impianti. La fiera Mecha-Tronika 2013 si preannuncia come un evento unico nel suo genere perché incentrato non solo sui prodotti in sé ma anche sull’approccio meccatronico in generale: in effetti nel panorama fieristico cominciava a sentirsi la mancanza di una fiera dedicata alla meccatronica e agli specialisti dell’automazione e del controllo processi.

La meccatronica infatti non è solo robotica spettacolare e accattivante ma è soprattutto automazione industriale.

A Mecha-Tronika 2013 troveranno spazio soluzioni in grado di determinare efficienza, flessibilità e competitività delle aziende. Per intenderci si tratta di tecnologia elettronica e informatica che applicata alla meccanica consente di ottimizzare la componente gestionale dei cicli automatizzati e logistici, simulare processi e risultati di una lavorazione, sorvegliare la catena di produzione e la qualità della stessa, elevare gli standard di sostenibilità ambientale e di lavoro.

A Mecha- Tronika 2013 ci saranno le soluzioni più innovative e di avanguardia tecnologica facilmente applicabili a tutti i settori industriali:

·automotive

·macchine e impianti per la lavorazione dei metalli

·elettrotecnica-elettronica

·farmaceutica

·cosmetica

·medicinale

·alimentare

·confezionamento

·chimica

·materie plastiche

·ottica

·componenti per arredo

·trasporto

·telecomunicazioni

Mecha-Tronika: fiera dedicata ai giovani appassionati di meccatronica.

Le opportunità di formazione meccatronica offerte ai giovani appassionati di meccatronica sono diversi corsi di laurea ma finora nulla che consenta di dimostrare e argomentare le proprie conoscenze in questo settore.

A Mecha-tronika 2013 due premi per i giovani nerd della meccatronica

La fieraMecha-tronika 2013 sarà una fiera attenta ai giovanie proprio a loro dedica due premi in denaro.Il valore di ciascuno dei premi sarà di5.000 euro.

EFIM (Ente Fiere Italiane Meccaniche) in collaborazione con UCIMU (associazione italiana di costruzione di macchine utensili) ha disposto la concessione di questi due premi.

Come partecipareper vincere i premi:

Scrivere una tesi di laurea magistrale dedicata all’analisi degli aspetti tecnologici legati al mondo della meccatronica.

Alcuni esempi dei temi da trattare nella tesi riguardano la sicurezza nella progettazione, la logistica, la lavorazione, l’informatica, la comunicazione, la gestione della filiera dell’errore, la sicurezza del personale che interagisce con la macchina, le metodologie di progettazione o casi aziendali di grande successo.

Scrivere una tesi di laurea magistrale in cui vengono definite la dimensione e le caratteristiche del settore della meccatronica in Italia.

La tesi dovrà descrivere in modo sia quantitativo sia qualitativo i comparti che compongono il settore.

Mecha-tronika 2013darà un premio alle due migliori tesi scritte su questi argomenti.

Perinformazionicontattare Enrico Annacondia all’indirizzo mail[email protected].

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Che cosa sono le stampanti 3D

Le stampanti 3Dsono l’evoluzione delle stampanti 2D e permettono di avere una riproduzione reale di un modello 3Drealizzato con un software di modellazione 3D. Le stampanti 3D sono veloci ed affidabili.

Una stampante 3D è una macchina che consente di produrre un oggetto solido partendo da un modello digitale dell’oggetto medesimo, realizzato con un software di modellazione 3D

Creare stampanti 3Dsignifica dare corpo a un vecchio sogno:la materializzazione di un oggetto(qualsiasi oggetto)in tempo reale.

Le stampanti 3Doffrono la possibilità di stampare e assemblare parti composte da diversi materiali con diverse proprietà fisiche e meccaniche in un singolo processo di costruzione.

Gli oggetti, per ora in materiale plastico, sono creati attraverso un macchinario che ricostruisce forme e misure traendo le informazioni da un template digitale tridimensionale contenuto in un apposito database.

Una stampante 3Dlavora prendendo un file 3D da un computer e utilizzandolo per fare una serie di porzioni in sezione trasversale. Ciascuna porzione è poi stampata l’una in cima all’altra per creare l’oggetto 3D.

Che cosa si può creare con una stampante 3D:

Con una stampante 3Dè possibile fare quasi tutto: dal busto di Steve Jobs a una casa.

Si ha un’idea, la si progetta, la si “programma” (ogni stampante ha il suo codice di programmazione) e poi la si manda in stampa. La stampante, strato su strato, emette uno speciale “inchiostro” che si solidifca e crea l’oggetto tridimensionale progettato.

Bre Pettis e Zach Hoeken sono i due inventori di Brooklyn che hanno inventato la prima stampante 3D, materializzando oggetti per ora al momento realizzati in materiale plastico rigido e riciclabile.

Cosa si può fare con le stampanti 3D:

  • Uso quotidiano e Hobby: Nel momento in cui questa tecnologia diventerà di uso comune (come lo sono attualmente le stampanti 2d), l’utente avrà la possibilità di fabbricare in casa gli oggetti di cui ha bisogno, creando in proprio i modelli o modificandone alcuni già esistenti dopo averli scaricati da appositi siti internet;
  • Aziende: per stampare modelli tridimensionali di giochi e videogames;
  • Architettura:Uno dei campi d’applicazione tradizionale della stampa 3d è l’architettura, ambito in cui questa tecnologia viene usata per la creazione di modelli di edifici e plastici. Tuttavia sono nati progetti ben più ambiziosi: uno è il caso di Villa Asserbo, la prima casa interamente “stampata”: la ditta danese Eentileen, che ha realizzato l’opera, ha inserito i progetti digitali dell’abitazione in una stampante provvista di un trapano delle dimensioni di una stanza, e in sole quattro settimane è riuscita ad ultimare l’abitazione (peraltro interamente eco-compatibile);
  • Archeologia:è possibile produrre modelli tridimensionali di reperti o edifici solo parzialmente conservati, nonché integrazioni di parti mancanti, oppure creare copie (per esposizioni museali) di oggetti originali acquisiti tramite scansione 3d.
  • Medicina:In campo medico la stampa 3d viene già utilizzata per la produzione di protesi ed apparecchi acustici e dentali personalizzati, ma lo sviluppo ulteriore di questa tecnologia è destinato a rivoluzionare il mondo della medicina tradizionale. L’obiettivo che i ricercatori si pongono è quello di arrivare alla creazione di “bio-stampanti”, ossia macchine in grado di riprodurre cellule, tessuti umani ed organi.
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L’informatica ai giorni d’oggi

L’informatica è un elemento essenziale della società moderna, non solo in quanto necessaria al normale svolgimento di quotidiane attività, ma anche in quanto il suo sviluppo determina quello dell’intera società.
Oggi l’informatica è essenziale, infatti non vi è una sola persona, nei paesi sviluppati, che non utilizzi un dispositivo digitale.

L’informaticaè lo studio dei fondamenti teorici dell’informazione, della sua computazione a livello logico e delle tecniche pratiche per la loro implementazione e applicazione in sistemi elettronici automatizzati detti quindi sistemi informatici.
E’ un complesso di conoscenze scientifiche e tecnologiche che permettono di utilizzare quello che si potrebbe chiamare il metodo informatico. Il metodo informatico consiste nel formulare algoritmi che risolvano un problema, nel trasformare questi algoritmi in sequenze di istruzioni (programmi) per le macchine e nel verificare la correttezza e l’efficacia di tali programmi analizzandoli ed eseguendoli.
L’informatica, quindi, è oggi un enorme strumento ed è fondamentale per il progresso delle nostre società.

 

INFORMATICA APPLICATA ALLA MECCANICA: LA MECCATRONICA

La sintesi della tecnologia elettronica e informatica applicata alla meccanica fa nascere una scienza moderna chiamata meccatronica che consente di ottimizzare la componente gestionale dei cicli automatizzati e logistici, simulare processi e risultati di una lavorazione ed elevare gli standard di lavoro: fattori che determinano le performance dell’azienda e dunque la sua competitività.

La meccatronica, grazie all’informatica, ha portato un nuovo modo di guardare alla produzione assicurando che le performance della produzione reale siano efficienti:

  • intelligenza gestionale, per gestire l’azienda in tutte le sue funzioni in modo ottimale
  • intelligenza per la sostenibilità, indispensabile per operare secondo i criteri di ecocompatibilità oggi imprescindibili
  • intelligenza per la logistica, connessa al tema della movimentazione prevalentemente interna all’azienda
  • intelligenza per la qualità, presente nelle operazioni svolte dal processo grazie alle opportune tecnologie, che consentono la rilevazione delle caratteristiche dei prodotti ottenuti e il loro collaudo, sistemi automatici che permettono di prevenire malfunzionamenti e situazioni di pericolo, nonché servizi e conoscenze per implementare e certificare il processo e il sistema che lo esegue.

 

INFORMATICA MECCATRONICA E PRODUZIONE: SISTEMA MES

I sistemi MES Manufacturing Execution System sono software informatici che permettono di gestire e controllare la funzione produttiva di un’azienda. In questo caso l’informatica e meccatronica viaggiano a pari passo nella gestione che coinvolge il dispaccio degli ordini, gli avanzamenti in quantità e tempo, il versamento a magazzino, nonché il collegamento diretto ai macchinari per l’esecuzione della produzione.

Le soluzioni di Manufacturing Execution System (MES) permettono di gestire le operazioni manifatturiere in un impianto. Tipicamente includono:

  • Definizione e gestione fasi di produzione (controllo di versione, integrazione con distinte materiale, set point di processo, ricette, stoccaggio)
  • Gestione delle risorse di produzione
  • Schedulazione, Emissione ed Esecuzione ordini di produzione
  • Track & Trace di produzione
  • Raccolta dati di produzione
  • Reporting e Analisi delle performance di produzione
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Gli sbocchi professionali per un Ingegnere Meccatronico

Gli sbocchi professionali per un Ingegnere Meccatronico sono congruenti con una figura professionale caratterizzata da un’elevata specializzazione per le posizioni che riguardano lo sviluppo di nuovi prodotti, il rinnovamento di linee di prodotti esistenti, il rinnovamento dei metodi e delle tecnologie dì produzione e dei relativi beni strumentali di produzione.
I ruoli che possono essere ricoperti vanno dall’ingegnere progettista al responsabile dello sviluppo e test di prototipi. Per l’ampio spettro della formazione ricevuta il laureato in ingegneria meccatronica può trovare impiego nella ricerca di base e applicata, in altri ruoli aziendali a livello di responsabile (produzione, logistica, controllo qualità, Industriale non marketing, acquisti, ecc.) e in società di consulenza e servizi.

Il laureato in Ingegneria Meccatronica è in grado di affrontare progetti interdisciplinari applicando in ogni caso le metodologie più adatte. Si pone come obiettivo primario l’ottimizzazione globale delle prestazioni della macchina mediante il corretto impiego delle diverse tecnologie.

Il corso di laurea in Ingegneria Meccatronica si presenta come un corso di studi di ingegneria meccanica moderna, che asseconda e precorre le tendenze in atto nell’industria.
Il corso di laurea in Ingegneria Meccatronica forma ingegneri meccanici con una visione di sistema e con la capacità di realizzare progetti di innovazione e sviluppo di prodotti industriali di natura meccanica o meccatronica.

I laureati in Ingegneria Meccatronica avranno padronanza dei metodi moderni per la gestione dell’intero ciclo di vita di nuovi prodotti industriali e dei relativi strumenti e processi di produzione composti da una base fisico-meccanica su cui si integrano tecnologie dell’automazione e nuovi materiali.

 

Obiettivo del corso di laurea in Ingegneria Meccatronica è la formazione di un tecnico con solide conoscenze ingegneristiche di base, in grado realizzare sistemi con elevata integrazione tra parti meccaniche ed elettroniche.
Oltre alle nozioni di base dell’elettronica, allo studente viene quindi proposta la conoscenza delle tecniche per l’integrazione di sistemi elettronici e meccanici, con il supporto delle metodologie proprie dell’automatica e dell’informatica.

Il primo anno del corso di laurea in Ingegneria Meccatronica è caratterizzato dalle discipline di base dell’ambito matematico, fisico, chimico, e informatico, ed è completato dalla studio dell’inglese e da un corso di scrittura tecnica.
Il secondo anno del corso di laurea in Ingegneria Meccatronica prevede principalmente insegnamenti nell’ambito dell’informatica, delle telecomunicazioni, dell’elettrotecnica, dell’elettronica e dell’automazione.
Il terzo anno del corso di laurea in Ingegneria Meccatronica si concentra sui contenuti peculiari dell’Ingegneria meccatronica, evidenziandone gli aspetti applicativi e di approfondimento soprattutto nell’ambito dell’elettronica dei sistemi programmabili, della tecnologia dei sistemi di controllo e delle tecnologie meccaniche.

La didattica del corso di laurea in Ingegneria Meccatronica è integrata da esercitazioni pratiche e da attività introduttive al mondo aziendale, realizzate con la collaborazione e la partecipazione delle aziende del territorio.
L’ampia rete di contatti con il mondo industriale meccatronico consente di offrire come elemento specifico di formazione lo svolgimento di stage e tirocini aziendali, che offrono agli allievi l’opportunità di conoscere da vicino un possibile ambito lavorativo.

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La figura del meccatronico diventa sempre più importante

I primi meccatronici arriveranno realisticamente tra un paio d’anni. Intanto, sono centinaia i neoimprenditori che non possono avviare l’attività nel settore della meccanica, anche la trasmissione di attività da padre a figlio è bloccata.
Ben venga il meccatronico, evoluzione naturale del settore della meccanica per il mestiere di autoriparatore: oggi le automobili sono computer e non ha senso separare le competenze, in pratica i meccatronici operano già!

Dal 5 gennaio 2013 per aprire un’ officina meccanica ed elettronica bisogna essere dei meccatronici.
Come previsto dalla nuova legge (la 224-2012) l’operaio specializzato in meccanica viene sostituito dell’innovativa professione del meccatronico. Un normalissimo meccanico non potrà quindi più aprirsi una sua attività se non frequenterà prima un corso di meccatronica.
Dal punto di vista tecnico la fusione è assolutamente necessaria: ormai da vent’anni meccanica ed elettronica viaggiano di pari passo. Infatti l’elettronica è presente su tutti i veicoli nuovi e più si va avanti più diventa sofisticata.

 

La norma transitoria c’è per chi già opera nel settore della meccanica e prevede cinque anni di tempo per frequentare un corso di meccatronica e acquisire le nuove competenze.
Se un giovane operaio specializzato in meccanica dopo cinque anni di lavoro in officina si presenta alla Camera di commercio per avviare un’attività in proprio la risposta che si sentirà dire sarà un bel “no”.
Sono esenti dall’obbligo di specializzazione solo i responsabili tecnici specializzati in meccanica che al 5 gennaio scorso avevano già 55 anni: fino a quando compiranno l’età per la pensione di vecchiaia, potranno lavorare come hanno sempre fatto.

 

“Dopo una settimana dall’entrata in vigore siamo stati sommersi dalle proteste – racconta Mario Turco, responsabile nazionale Cna Autoriparazione – Ad oggi centinaia di imprenditori si sono visti respingere le domande di iscrizione alle Camere di commercio”.

 

Sono scomparsi quindi sia l’operaio specializzato in meccanica che l’elettrauto eppure la figura professionale del meccatronico che dovrebbe sostituirli ancora non c’è. I primi meccatronici arriveranno tra un paio d’anni.
E nel frattempo? ”E’ una storia che lascia sbalorditi. Mentre le imprese e le famiglie combattono ogni giorno per andare avanti nonostante i colpi della crisi, la nostra burocrazia sembra vivere su un altro pianeta – dice all’ANSA Sergio Silvestrini, segretario nazionale degli artigiani della Cna – Così si impedisce ai giovani che vogliono aprire una nuova impresa di dare vita ai loro progetti. Davvero non possiamo consentirlo”.
La legge prevede che entro sei mesi lo Stato si accordi con le associazione di categoria per individuarne un programma teorico-pratico per la nuova figura. Una volta consegnato il documento alle regioni, queste devono programmare l’attività formativa per specializzare operai del settore della meccanica in meccatronici.

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Internet delle cose: l’interconnessione tra oggetti

Internet è la strada che veicola i dialoghi tra gli oggetti, tra gli uomini, tra gli uomini e le macchine. L’interconnessione fra oggetti, persone e sistemi informativi ci è noto con la denominazione di Internet delle cose.
L’Internet delle cose, cioè l’integrazione in rete fra mondo digitale e reale fa ormai parte da tempo della nostra vita quotidiana: con i nostri smartphone ci informiamo in tempo reale sul ritardo del nostro treno o anche con un semplice clic del mouse possiamo seguire le nostre spedizioni postali.

L’esplosione dell’Internet delle cose si identifica nell’avvento dell’indirizzo IPV6, cioè l’avere a disposizione miliardi di indirizzi su Internet. Oggi, ogni oggetto può essere dotato di un indirizzo IP, ovvero di una sua identità su Internet.
L’avvento degli indirizzi IPV6 rende disponibili miliardi di identità che consentono ad ogni oggetto di assumere una ben precisa identità in rete.
Oggi il 50% delle connessioni a Internet sono generate da “oggetti”. Molto probabilmente nel 2016 saranno 30 miliardi gli oggetti collegati in permanenza al web, 200 miliardi saltuariamente.

L’INTERNET DELLE COSE CREA LE SMART CITIES

LaSmart City è un insieme di ecosistemi fondati sulle relazioni tra uomini e macchine grazie alla diffusione dell’Internet delle cose.
La Smart City è un luogo di forte interrelazione tra il reale e l’immateriale: implica che l’essere umano deve avere la piena padronanza di tutti i dialoghi prodotti dalle interrelazioni tra gli uomini e gli oggetti.Ad oggi pare che l’essere umano debba ancora maturare la piena consapevolezza di tutte le potenzialità contenute nell’Internet delle cose.

“Pensiamo alla quantità di informazioni in tempo reale legate al territorio: lo stato del traffico, i consumi energetici, la segnalazione dei guasti, la disponibilità di automobili in condivisione” – dice Riccardo Mascolo, head of strategy and marketing di Ericsson – “Sono questi i cosiddetti Big Data, che la città del futuro potrà raccogliere grazie a oggetti intelligenti che monitorano l’ambiente circostante, i consumi, e può mettere tutto su una stessa cloud”.
“Fondamentale il ruolo dell’ICT per rispondere a questa sfida, realizzare l’ Internet delle cose e trasformare le nostre città in Smart Cities, innovando infrastrutture chiave come ad esempio l’illuminazione, il sistema idrico, quello energetico e il trasporto urbano”.
L’ Internet delle cose creerà un nuovo modo, più intelligente, in cui sensori e chip contenenti antenne di comunicazione radio trasformeranno oggetti inerti in oggetti intelligenti, con una doppia funzione: monitorare quello che avviene e riportarlo a un server lontano.

INTERNET DELLE COSE NELL’INDUSTRIA

La crescente integrazione dell’ Internet delle cose non riguarda soltanto il nostro quotidiano: le tecnologie informatiche sono destinate a cambiare permanentemente anche il mondo dell’industria.

I primi segnali di questo cambiamento sono visibili già oggi, ad esempio nella sempre maggiore automazione dei processi di produzione.
Grazie all’ Internet delle cose nella fabbrica del futuro, a comunicare non saranno soltanto i prodotti, ma anche le macchine, che provvederanno anche ad autosorvegliarsi: esse, infatti, rileveranno autonomamente la presenza di un problema e decideranno, con calcoli propri, la necessità di una manutenzione.

Attualmente, si tratta innanzitutto di creare i presupposti tecnico-informativi per la futura Industria: a tale scopo, gli esperti stanno valutando varie metodologie per rendere “intelligenti” i prodotti attraverso l’ Internet delle cose.
Un aspetto ancora da definire sono gli standard software da adottare per i CPPS. L’acronimo “CPPS” identifica un contesto di produzione in cui macchine, sistemi di magazzinaggio e apparecchiature intelligenti si scambiano informazioni ed eseguono azioni autonomamente.
La comunicazione fra macchine e prodotti richiede protocolli di comunicazione integralmente nuovi: i protocolli dovranno essere in grado di scrivere i dati delle macchine in modo leggibile alle macchine stesse, per consentire ad altri macchinari e ad altri sistemi di agire in base a tali informazioni.
Soltanto con l’ Internet delle cose e simili tecnologie semantiche si potrà garantire l’interoperabilità dei singoli sistemi.

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Segui un corso di formazione meccatronica!

Segui un corso di formazione meccatronica!

Un corso di formazione meccatronica serve a formare figure professionali che abbiano competenze di analisi, progettazione e sviluppo dei sistemi meccatronici. I corsi di formazione meccatronici stanno acquisendo sempre più importanza e diffusione perché la meccatronica è ormai parte fondamentale della produzione industriale.
Con un corso di formazione meccatronica sarai un professionista in grado di concepire sistemi meccatronici complessi, di definire le specifiche dei loro componenti hardware e software, di svilupparne il progetto sia per quanto riguarda gli aspetti funzionali sia per quelli realizzativi e di operare in ambienti caratterizzati da un elevato livello tecnologico.

Il corso di formazione meccatronica più efficace è seguito da una fase di tirocinio che è indispensabile per comprendere i metodi di lavoro e le problematiche tipiche aziendali e permette alle figure formate di essere immediatamente operative all’inserimento in un contesto professionale.

 

CORSI DI FORMAZIONE MECCATRONICA

Ecco alcuni corsi di formazione meccatronica:

  • Corso di formazione meccatronica: la meccanica per lo sviluppo, tenuto dal Polo IFTS
  • Meccatronica e Management – MEMA, tenuto dalla LIUC, Università Cattaneo
  • Master in meccatronica: innovazione sui sistemi meccanici e meccatronici, tenuto dall’università di Torino

 

SBOCCHI LAVORATIVI DOPO UN CORSO DI FORMAZIONE MECCATRONICA

La figura formata dal corso di formazione meccatronica sarà riconosciuta come tecnico meccatronico.
Un tecnico meccatronico progetta, installa o esegue manutenzione di macchine e di sistemi ad elevata integrazione meccanica ed elettronica.

La figura professionale formata da un corso di formazione meccatronica può essere impiegato in numerosi ruoli e mansioni:

  • studio di fattibilità di un impianto industriale e conseguente progettazione
  • gestione e miglioramento continuo dell’efficienza dell’impianto
  • montaggio e assemblaggio dei vari componenti di una macchina
  • manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti e macchinari
  • riconoscimento di anomalie o guasti della macchina

I prodotti e i processi meccatronici sono sempre più diffusi tra le industrie che si arricchiscono di sistemi meccanici con funzioni intelligenti integrate. Vi è quindi una crescente domanda di tecnici meccatronici le cui competenze coprono settori estremamente diversificati.
La figura formata dal corso di formazione meccatronica potrà inserirsi con successo nelle aziende che si occupano dei seguenti settori industriali:

  • Aerospazio
  • Automotive
  • Difesa
  • Domotica
  • Produzione di macchine movimento terra e trattori agricoli
  • Robotica e automazione industriale
  • Sistemi medicali

E più in generale in tutte le industrie manifatturiere dotate di impianti di produzione automatizzati.

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A-4-3-CTxx il nuovo monitor domotico

Home Innovation presenta il nuovo monitor domotico A-4-3-CTxx: un sofisticato dispositivo multifunzione in grado di gestire diverse funzioni domotiche.

I dispositivi A-4-3-CTxx sono dei mini monitor domotici per la visualizzazione e la gestione di:

  • Temperature multizona
  • Deumidificazione e Umidificazione multizona
  • Scenari Luci e motorizzazioni
  • Programmatore orario per irrigazione
  • Controllo carichi

I cronotermostati A-4-3-CTxx dispongono di un display grafico a colori con menu semplificato che permette un facile accesso a tutte le zone e le funzioni.

 

TEMPERATURE E UMIDITA’

I monitor domotici A-4-3-CTxx gestiscono la temperatura ambiente (Estate / Inverno) di una zona (modello A-4-3-CT1), di due zone (modello A-4-3-CT2) o di quattro zone (modello A-4-3-CT4) di temperatura indipendenti e il controllo della Deumidificazione e della Umidificazione (A-4-3-CTxU).

I dispositivi della serie A-4-3-CTxx sono idonei sia per controlli proporzionali, con algoritmi di ottimizzazione del comfort e dell’ energia, che per comandi digitali di valvole di zona.
L’algoritmo del cronotermostato è in grado di comandare:

  • Valvole di zona con comando elettrico sia proporzionali che on/off
  • Pompe di ricircolo (anche con controllo di velocità)
  • Fan-Coil (compreso controllo di 3 velocità proporzionali)
  • Radiatori elettrici
  • Deumidificatori (compresa calcolo di temperatura di rugiada) e Umidificatori

Ogni zona di climatizzazione e di gestione dell’umidità è indipendente e gestibile dallo stesso display.

 

CRONOTERMOSTATO

Ogni zona di temperatura è programmabile su 48 fasce orarie di temperatura giornaliere per ogni singola zona.

 

PROGRAMMATORE ORARIO PER LUCI, IRRIGAZIONE E SCENARI

Grazie al real time clock integrato, A-4-3-CTxx può svolgere anche funzioni su bus di temporizzatore, gestendo ad esempio la programmazione settimanale degli scenari, dell’irrigazione o delle luci esterne.

 

SCENARI

Ogni dispositivo A-4-3-CTxx può richiamare fino a 6 scenari su Bus domotico tra i quali anche scenari per la gestione del controllo carichi, per la chiusura e apertura centralizzata di tapparelle e motorizzazioni in genere e per il controllo di luci o del sistema antintrusione.

 

NORMATIVA 64-8 V3, INTEGRAZIONE DOMOTICA

I dispositivi A-4-3-CTxx mettono a disposizione sul bus le informazioni di temperatura rilevate, set point, umidità e tutte le altre informazioni di configurazione. Grazie alla comunicazione bus A-4-3-CTxx può controllare qualunque utilizzatore presente sull’impianto ed integrare così almeno 4 dei sistemi previsti dalla variante 3 della norma 64-8 per poter omologare al massimo livello (3 – domotico) l’impianto elettrico.
E’ possibile inoltre riportare la gestione sui touch screen domotici con tecnologia Hi Vision (interfaccia di gestione della piattaforma d’integrazione domotica Hi System).

 

ALTRE NOTE DI FUNZIONAMENTO E IMPOSTAZIONE DEI PARAMETRI

E’ possibile impostare la modalità di funzionamento per ogni singola zona di climatizzazione o per tutte le zone: le temperature predefinite (T1,T2 e T3 inverno; T1, T2 e T3 estate) e il setpoint manuale possono essere impostati direttamente dal menù facilitato visualizzato sul display.
Se integrato su bus, il cronotermostato A-4-3-CTx può essere gestito anche tramite scenari e qualunque altro comando (pulsante, interruttore, telecomando ecc.) presente su bus.
E’ possibile, ad esempio, gestire da qualunque punto dell’impianto:

  • le modalità di funzionamento di tutte le zone
  • l’impostazione delle 6 temperature reimpostate in ogni singola zona (T1,T2, T3 Estate; T1, T2, T3 Inverno)
  • la temperatura antigelo (ad es. in scenario “vacanza”)
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La domotica aumenta al massimo livello gli standard di sicurezza della nostra abitazione

La domotica, anche conosciuta con il termine “home automation”, è la scienza dedita alla creazione e allo sviluppo delle tecnologie mirate a migliorare la qualità della vita nelle case e in tutti i luoghi abitati.
Compito della domotica è quello di migliorare la qualità della vita, alleggerendo il lavoro “quotidiano” e regalando il tempo sottratto dallo svolgimento delle mansioni più comuni.

La tecnologia domotica può anche far risparmiare molta energia e migliorare la sicurezza degli impianti. Iniziando a progettare una casa domotica è importante valutare tutte le opere e gli impianti connessi. La domotica rende intelligente e pilotabile ogni elemento della nostra casa, facendo entrare in gioco non solo l’impiantistica elettrica, ma anche la connettività, il condizionamento, la gestione delle priorità di carico e così via.
La domotica aumenta al massimo livello gli standard di sicurezza della nostra abitazione, eliminando gli sprechi di corrente e ottimizzando al massimo i consumi. La tecnologia domotica rende la nostra casa più sicura e protetta dai ladri.
Un esempio di domotica si ha quando all’uscita di casa inserendo l’antifurto, si spengono automaticamente tutte le luci, si abbassano le tapparelle e vengono controllate tutte le finestre, si abbassa il riscaldamento, si attiva il simulatore di presenza, vengono disalimentate le prese di tutti gli apparati audio e video. La domotica è relax, sicurezza, risparmio, ecologia.

 

DOMOTICA INTEGRATA

Un sistema domotico integrato permette la completa gestione delle comunicazioni entranti e uscenti dall’abitazione: riconosce il tipo di chiamata e riesce ad indirizzarla agli apparecchi preposti, a seconda della personalizzazione
Un gateway garantisce una connessione permanente a banda larga per permettere il collegamento ad Internet ai computer dell’abitazione e a tutte le apparecchiature domotiche, sia per la trasmissione di dati, che per il controllo remoto. L’impianto prevede la gestione di sorgenti audio e video e ne regola la diffusione tra i vari ambienti.

La casa domotica è un’abitazione progettata per rendere più agevoli tutte le attività comuni connesse con la vita dei propri abitanti: gli apparati sono comandati da un unico sistema automatizzato che ne realizza un controllo ottimizzato ed efficiente. Accensione di luci, climatizzazione, attivazione di elettrodomestici e apertura di porte o finestre sono tutte attività oggi ampliamente delegabili ad un sistema domotico integrato.
La domotica offre comodità, risparmio di tempo, sicurezza e un importante contributo per il risparmio energetico.
Un impianto elettrico domotico è infatti in grado di regolare l’accensione simultanea di più elettrodomestici per non far superare la soglia imposta dal contatore, oppure di accendere o spengere luci all’occorrenza, fino a ricevere “ordini” a distanza per impartirli, al momento opportuno, alle varie apparecchiature.

 

I VANTAGGI DI UN IMPIANTO DOMOTICO

Avere un impianto domotico in casa porta moltissimi vantaggi:

  • Flessibilità: è possibile cambiare facilmente la configurazione di un sistema sia in corso d’opera sia in un secondo momento.
  • Multifunzionalità: ogni dispositivo domotico può svolgere contemporaneamente più funzioni. Si viene così a ridurre il numero dei dispositivi che sarebbero necessari in un impianto tradizionale.
  • Modificabile: in un sistema domotico integrato la ridefinizione del funzionamento non implica necessariamente il rifacimento del lavoro già eseguito, per questo motivo i costi delle varianti in corso d’opera sono assai contenuti.
  • Più sicurezza: la riduzione della complessità, del numero e della sezione del cablaggio riduce conseguentemente il carico infiammabile con un miglioramento della sicurezza.
  • Ideale per ogni soluzione: l‘impianto domotico è adatto alle nuove costruzioni, alle ristrutturazione e anche alle vecchie costruzioni. E’ infatti possibile sfruttare il cablaggio esistente, modificandolo e integrandolo, per adattarlo alla funzione domotica.
  • Implementazione: in ogni momento, anche a impianto ultimato, si possono implementare facilmente nuove funzionalità.
  • Controllo remoto: un sistema domotico è facilmente gestibile a distanza.
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CNC come macchinari casalinghi: ad oggi un hobby

A partire da alcuni decenni la tecnologia CNC è diventata importante in moltissimi ambienti di lavoro, la diffusione di tali macchinari è ormai vastissima.
La CNC si è diffusa talmente tanto da incuriosire anche le persone che non utilizzano queste macchine per scopi lavorativi ed è nato così l’hobby CNC.
Ad oggi esistono molte comunità di CNC hobby, che naturalmente trovano il miglior punto di incontro sul web. Tantissimi sono i forum che danno consigli sulla costruzione di CNC per hobbisti.

Sempre più persone si stanno appassionando alla costruzione di piccoli macchinari CNC casalinghi, spesso con materiali estremamente economici e soluzioni meccaniche fai da te.
Ad esempio gli amanti del bricolage, appassionati di piccolo artigianato, cultori della meccanica, intagliatori, tecnici elettronici, radioamatori, ingegneri, pare che non ci sia un limite alla varietà di figure che sono coinvolte nel CNC hobby.
Il CNC hobby ad oggi è un fenomeno di vasta varietà e proporzione, favorito dalla incredibile versatilità delle macchine CNC. Con la stessa macchina a fresa ad esempio si possono lavorare il legno, la resina, la cera, i metalli, la pietra ed altri generi ancora.

Tra i macchinari CNC costruiti da chi ha l’hobby del CNC ce ne sono alcuni che fanno sorridere a vederli, ma che in effetti funzionano e sono degni di rispetto per l’ingegno adoperato.
Anche se create in casa per uso hobbistico queste piccole macchine CNC compatte possono essere estremamente sofisticate e di alta qualità seppur economiche e costruite con attenzione al costo complessivo. In genere in questi casi sono versioni ridotte delle corrispondenti industriali e ripropongono in piccolo le caratteristiche tipiche di alta precisione e ripetibilità del percorso.

 

COS’E’ IL CNC?

Possiamo suddividere le macchine CNC in due macro categorie:

  • CNC a 3 assi: il controller del CNC gestirà il movimento degli utensili nella direzione dei tre assi cartesiani X,Y,Z. Se ad esempio dobbiamo compiere lavorazioni su un pannello, come forature lineari sul lato di un armadio, servirà una semplice “3 assi”.
  • CNC a 5 assi: ha la possibilità di interpolare gli assi di movimento, consentendo alla testa del motore di spostarsi non solo verticalmente ed orizzontalmente, ma anche di inclinarsi nello spazio Z compiendo sia il movimento che la lavorazione. Se ad esempio vogliamo creare forme sferiche, servirà un CNC a “5 assi”, che ci consentirà maggior flessibilità.

CNC è l’acronimo inglese di Computer Numeric Control ed indica l’utilizzo di un sistema computerizzato installato su macchine utensili meccanicamente predisposte. Il CNC è collegato alle parti meccaniche della macchina ed ha il compito di regolarne il movimento, la velocità, la precisione.

Tutto questo è gestito dall’ausilio di un software. Il software del CNC gestisce le informazioni da inviare ai componenti meccanici della macchina e funge da interfaccia tra utente e CNC.

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La tecnologia robotica, sempre più pervasiva

 

La robotica è quella parte dell’automazione che si occupa del controllo intelligente di sistemi meccanici complessi. E’ definibile come lo studio di macchine che possono sostituire l’uomo nell’esecuzione di un compito, sia in termini di attività fisica che decisionale.

In Giappone la robotica sta ideando compagni di gioco per bambini e compagni di vita per anziani attraverso robot umanoidi. È ragionevole prevedere che la robotica verrà naturalmente integrata nella nostra società e che la tecnologia robotica diventerà sempre più pervasiva.
La robotica è un mercato decisamente in espansione, che vede il Giappone leader indiscusso del settore e che nei prossimi decenni avrà importanti ricadute sulle nostre attività.

La robotica può essere divisa in due grandi categorie:

  • Robotica industriale
    • applicazioni dei robot in ambito industriale
  • Robotica avanzata
    • applicazioni in ambiente ostile (spaziale, sottomarino, nucleare, militare,…)
    • applicazioni dei robot di servizio (applicazioni domestiche, assistenza medica, intrattenimento, agricoltura, educazione,…)

 

LA ROBOTICA INDUSTRIALE

I robot hanno trovato larga diffusione nell’industria a partire dagli anni ’70, grazie ai giovamenti che hanno provocato a livello di produttività alle industrie.
La robotica applicata all’industria ha portato un incremento di produttività con conseguente diminuzione dei costi di produzione. La robotica industriale, inoltre, ha provocato un miglioramento degli standard di qualità e la possibilità di eliminare compiti rischiosi per l’operatore umano.
Quindi la robotica industriale è da considerarsi come una tecnologia ormai matura seppure sempre soggetta ad evolversi al passo con l’innovazione tecnologica.

 

LA ROBOTICA AVANZATA E I ROBOT DI SERVIZIO

Con il termine robotica avanzata ci riferiamo alla scienza che studia robot con spiccate caratteristiche di autonomia che operano in ambienti poco strutturati. La robotica avanzata è ancora oggi in età giovane, poiché la tecnologia associata non è ancora matura.
I robot di servizio fanno parte della robotica avanzata e sono destinati ad accompagnare gli esseri umani nella vita di tutti i giorni.
Esempi di robotica di servizio sono gli ausili robotici per aumentare l’autonomia degli anziani e delle persone diversamente abili: dalle sedie a rotelle autonome, ai sollevatori per la mobilità, agli imboccatori per l’alimentazione e ai manipolatori per i tetraplegici.
Le applicazioni della robotica di servizio nella medicina sono diversi: i sistemi per la chirurgia assistita sfruttano l’elevata accuratezza del robot nel posizionare uno strumento, o per lachirurgia minimamente invasiva in cui il chirurgo guida il robot da una stazione di comando, seduto davanti a un computer e manovrando una interfaccia aptica.

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Macchine a controllo numerico per sostituire le prestazioni di un operatore

Il termine controllo numerico è riferito sistemi elettronici formati da circuiti modificabili provvisti di memorie a logica programmabile. I sistemi elettronici a logica programmabile sono detti comunemente unità di governo o unità di controllo.
Il controllore numerico è un dispositivo Hardware e Software utilizzato per controllare macchine utensili tramite istruzioni di comando codificate.

Il principio di funzionamento della macchina a controllo numerico si basa essenzialmente sulla compilazione di un programma con simboli convenzionati. Le macchine a controllo numerico consentono di sostituire le prestazioni di un operatore nell’effettuare le manovre con i vari meccanismi. Con il controllo numerico le manovre sono comandate da apparecchiature elettroniche che eseguono con la massima precisione un programma di lavoro.
Tramite il controllo numerico una macchina coordina e regola con procedura automatica tutti i moti che partecipano al processo di trasformazione di un pezzo greggio in un manufatto finito.

 

CONTROLLO NUMERICO: LINGUAGGIO E STRUTTURA DEI PROGRAMMI

Il linguaggio di riferimento raccomandato a tutte le aziende costruttrici di macchine utensili a controllo numerico è l’ ISO standard. Spesso le aziende lo personalizzano, introducendo piccole modifiche costituite da simboli e codici propri.
Il linguaggio ISO è un insieme di istruzioni compilate, che costituiscono il programma. I programmi sono composti da simboli, lettere dell’alfabeto e numeri. Si da il nome di istruzioni ai simboli alfa-numerici impiegati per trasmettere all’unità di governo i dati e le disposizioni contenuti in un programma.

Un programma per il controllo numerico è formato da:

  • Le funzioni: Prende il nome di funzione ogni istruzione o ordine di movimento, espresso in codice, da impartire alla macchina utensile.
  • I caratteri: Tutte le lettere dell’alfabeto, i numeri e i segni particolari, prendono il nome di caratteri e rappresentano l’unità di informazione più piccola.
  • La parola: E’ l’insieme di simboli costituiti da una lettera dell’alfabeto e da uno o più numeri.
  • L’indirizzo: La lettera dell’alfabeto, parte della parola, costituisce l’indirizzo che identifica il tipo di istruzione.

 

CNC, CONTROLLO NUMERICO COMPUTERIZZATO

Il Controllo Numerico Computerizzato CNC è un sistema di comando che permette di coordinare i movimenti di una macchina utensile o di un centro di misura in modo da far seguire all’utensile o al tastatore traiettorie predefinite su specifici assi senza l’intervento dell’operatore.

I vantaggi derivanti dall’uso delle macchine a controllo numerico sono:

  • Riduzione dei costi diretti di manodopera
  • Riduzione dei costi delle attrezzature
  • Aumento delle attrezzature
  • Aumento della produzione
  • Miglioramento della qualità del prodotto
  • Riduzione degli scarti
  • Aumento della flessibilità della struttura produttiva
  • Riduzione di aree occupate in officina (una macchina a CNC può sostituire più macchine tradizionali)
  • Certezza di realizzare comunque i tempi di lavorazione preventivati
  • Possibilità di affidare ad un solo operatore più macchine

Oltre a questi vantaggi il controllo numerico computerizzato o CNC ha permesso un ulteriore evoluzione nel campo delle macchine utensili, permettendo di passare dalle tradizionali macchine monoscopo (atte ad un unico tipo di lavorazione) a macchine multiscopo dette anche centri di lavorazione, capaci di fresare, alesare forare e maschiare in un solo ciclo di lavoro, con un solo posizionamento del pezzo.

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Il ruolo dei robot nelle industrie

I robot industriali sono dei manipolatori programmabili multiscopo per la movimentazione di materiali, di attrezzi di altri mezzi di produzione, capace di interagire con l’ambiente nel quale si svolge il ciclo tecnologico di trasformazione relativo all’attività produttiva. L’insieme delle macchine utilizzate in un processo o gruppo di sottoprocessi costituisce la cosiddetta cella di lavoro.

I robot industriali assumono delle caratteristiche peculiari a seconda della tipologia di automazione industriale che viene implementata.
I robot industriali per l’automazione rigida sono predisposti per effettuare solo determinati tipi di compiti che rimangono sempre fissi, ottimizzando però la velocità di esecuzione.
I robot industriali per l’automazione flessibile svolgono compiti sempre diversi e hanno una struttura meccanica estremamente flessibile.

 

STRUTTURA DEI ROBOT INDUSTRIALI
I robot industriali sono composti da:

  • Struttura meccanica cioè un insieme di corpi rigidi (bracci meccanici) interconnessi tra di loro. La struttura meccanica dei robot industrialisi divide in:
    • Struttura portante, che assicura la mobilità
    • Polso, che conferisce destrezza
    • Organo terminale, che esegue il compito per cui il robot è stato creato
  • Attuatori che imprimono il movimento attraverso l’azionamento dei giunti. Vi sono diverse tipologie di attuatori nei robot industriali:
    • Attuatori elettrici, utilizzati nel 50% circa dei casi
    • Attuatori idraulici, utilizzati nel 35% circa dei casi
    • Attuatori pneumatici, utilizzati nel 15% circa dei casi
  • Sensoriche si possono suddividere in due classi principali:
    • Sensori propriocettivi in grado di misurare grandezze proprie dei robot industriali,come la posizione o la velocità dei giunti o delle ruote.
    • Sensori eterocettivi in grado di misurare le grandezze dell’ambiente in cui il robot opera, come la temperatura, la distanza da ostacoli e la posizione/orientamento degli oggetti da manipolare.
  • Unità di governo con funzioni di controllo e supervisione dei movimenti del manipolatore.

 

 

COMPITI DEI ROBOT INDUSTRIALI
I compiti dei robot industriali si possono suddividere in 3 grandi categorie:

  • Lavorazione: comprende tutte le operazioni che il robot esegue con un attrezzo sui prodotti. Ad esempio la saldatura ad arco, saldatura a punti, il taglio, la verniciatura, la fresatura e la foratura.
  • Assemblaggio: le operazioni di assemblaggio costituiscono un’area di impiego che ha avuto una grossa espansione nel corso dell’ultima decina di anni e che è tuttora in forte crescita. Alcuni esempi possono essere l’assemblaggio di gruppi meccanici ed elettrici, il montaggio di schede elettroniche, l’avvitatura, il cablaggio.
  • Misura: alcuni tipici compiti di misura sono il rilevamento di profili, il collaudo dimensionale, l’ispezione per le valutazioni di qualità dei prodotti.

Per implementare i diversi compiti i robot industriali vengono solitamente coadiuvati da appositi macchinari automatici o semiautomatici.

“Un robot è una struttura meccanica multifunzionale e riprogrammabile progettato per spostare materiali, arti, utensili o dispositivi specializzati secondo movimenti variabili programmati per l’esecuzione di una varietà di compiti diversi” (Robot Institute of America, 1980).
Il campo industriale e’ sicuramente quello in cui i robot hanno trovato maggiore diffusione. Il loro impiego nelle catene di montaggio ha permesso alle aziende di abbattere i costi accelerando e migliorando la produzione.

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L’automazione industriale riduce l’intervento umano

L’automazione industriale è l’insieme delle tecnologie e dei metodi che gestiscono le macchine attraverso l’utilizzo di dispositivi. L’automazione industriale, riduce in genere l’intervento umano nelle operazioni ripetitive ma soprattutto è impiegata nelle situazioni in cui sia richiesta un alto grado di prestazioni e sicurezza.
L’automazione industriale sta diventando sempre più indispensabile per le aziende in quanto consente di ottimizzare i tempi di produzione.

 

CHE COS’E’ L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE?

Il settore dell’automazione industriale utilizza in modo predominante l’elettrotecnica che mira a rendere automatico un qualunque processo tecnologico. Scopo dell’automazione industriale è aumentare la capacità produttiva degli impianti e di rendere gli stessi indipendenti dall’essere umano.
L’automazione industriale si basa sull’installazione di macchine robotizzate che sono in grado di effettuare in modo rapido ed efficiente una serie di mansioni. Consente la diminuzione del numero di dipendenti, la velocizzazione dei processiproduttivi in azienda eun aumento della qualità, poiché le macchine sono dotate di un elevatissimo margine di precisione.

L’automazione industriale si divide in:

  • Automazione rigida: alti volumi di produzione di manufatti con caratteristiche costanti. Richiede elevatissimi ritmi di produzione. Scarsa o nulla possibilità di riprogrammazione.
  • Automazione flessibile: volumi di produzione variabili per manufatti diversi (FMS). Macchinari in grado di essere utilizzati in diverse lavorazioni con modesti cambiamenti.

 

L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

Con il termine automazione industriale si vuole indicare “ quell’insieme di teorie e di tecniche utilizzate per progettare e realizzare nel campo industriale una progressiva sostituzione dell’attività umana con sistemi complessi di produzione composti da macchine, dispositivi e apparecchi automatici.
L’automazione industriale ha portato a delle conseguenze rivoluzionarie che hanno mutato il volto della società e che hanno avuto un forte impatto sulla produttività e sullo stile di vita delle persone. L’automazione comporta un aumento del tasso di produzione e una riduzione della quantità di lavoro impiegato, con un’evidente ripercussione sull’aumento della produttività e sulla riduzione dei prezzi dei prodotti realizzati su scala industriale.
Lo sviluppo e la diffusione dei componenti elettronici uniti all’automazione hanno inoltre cambiato il lavoro dell’uomo: se gli operai non sono più chiamati a svolgere il lavoro che adesso compiono le macchine, si rendono però necessarie delle figure specializzate in grado di usare e controllare le tecnologie impiegate nelle industrie automatizzate.

 

STORIA DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

Il termine automazione fu coniato nell’industria dell’automobilistica, dove cominciavano a venire introdotti dispositivi automatici e di controllo nelle linee di produzione molto avanzati, nell’immediato dopoguerra.
In particolare, si pensa che a coniare il termine “automazione” sia stato D.S. Harder, vicepresidente della Ford Motor Company, anche se la parola automazione è stata utilizzata per la prima volta solo verso la metà del Novecento, si può parlare di automazione industriale, ossia dell’applicazione di macchine automatiche per la produzione industriale, già nel XVIII secolo, con l’avvento della rivoluzione industriale.
Il termine automazione industriale è utilizzato ogni qualvolta ci sia una significativa sostituzione del lavoro e dell’intelligenza umana con azioni di tipo informatico, elettronico e meccanico: oggi definito come meccatronica.

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Bosch Rexroth : un gruppo leader in automazione industriale

 

Bosch Rexroth è una delle aziende leader a livello mondiale specializzata nelle tecnologie per l’azionamento e il controllo del movimento. Con il marchio Rexroth, l’azienda fornisce a oltre 500.000 clienti soluzioni su misura per l’azionamento, il controllo e il movimento di macchine ed impianti industriali. Bosch Rexroth è un’azienda partner nel settore dell’automazione industriale per le attrezzature degli impianti e le macchine operatrici mobili, nonché nell’utilizzo delle energie rinnovabili. Bosch Rexroth,  sviluppa, produce e distribuisce i propri componenti e sistemi in oltre 80 paesi nel mondo.
Bosch Rexroth in Italia è una realtà industriale consolidata con sede centrale a Cernusco sul Naviglio (Milano). È presente sul territorio nazionale con cinque Centri Regionali, collocati a Milano, Torino, Padova, Bologna e Napoli oltre ad una qualificata rete commerciale di oltre 50 Distributori Autorizzati con una copertura capillare su tutto il territorio nazionale. Bosch Rexroth propone soluzioni di engineering per accrescere le performance produttive, ridurre gli sprechi, aumentare l’efficienza e salvaguardare l’ambiente. Rexroth Mobile Hydraulics elabora soluzioni elettroidrauliche ottimali e sicure per le macchine mobili da lavoro.

Mobile Aplications, Rexroth Mobile Hydraulics

Il gruppo Bosch Rexroth sviluppa sistemi di azionamento e controllo realizzati su misura per ogni tipo di applicazione mobile, per questo utilizza le tecniche oleodinamiche e meccaniche più avanzate, supportate dall’elettronica integrata. L’attenzione dell’azienda Bosch Rexroth va oltre il singolo prodotto, le funzionalità dell’intera macchina sono il suo focus. Per questo i componenti sono pensati e realizzati per armonizzarsi tra loro in sistemi funzionali. Bosch Rexroth, lavorando da sempre al fianco dei propri clienti e partner, offre sicuri vantaggi per le aziende:

  • veloce comprensione delle esigenze, grazie al know-how sviluppato in numerose e diversificate applicazioni
  • riduzione dei costi, grazie ad un approccio sistemico per una soluzione ottimale
  • capacità d’innovazione, grazie a moderne soluzioni di azionamento
  • ottimizzazione delle prestazioni delle nuove applicazioni con il supporto del Field Service
  • servizio ricambi e riparazioni agli utilizzatori finali


Linear Motion Assembly Technology

Ovunque ci sia l’esigenza di alta precisione ed elevata resistenza alle sollecitazioni vengono impiegati i prodotti della Tecnica Lineare Rexroth. Leader tecnologico e solution-provider, la Tecnica Lineare è all’avanguardia con un’estesa gamma di componenti e sistemi come: guide profilate, guide lineari con manicotti a sfere, unità viti a sfere, unità di azionamento, linearmoduli® con diversi tipi di azionamento e sistemi multiasse. Prodotti di elevate prestazioni, adatti per la costruzione di sistemi di movimentazione manuali, macchine utensili, automazione di processi produttivi e macchine per l’imballaggio.

Electric drives and Controls

Bosch Rexroth produce e commercializza sistemi di comando e azionamento pensati per specifici settori applicativi per realizzare un’efficiente automazione dei processi produttivi. Con moduli completi e perfettamente associabili ad altri, comprendenti azionamenti altamente dinamici, comandi aperti e pacchetti di software intelligenti, Bosch Rexroth offre ai propri clienti soluzioni di sistemi integrati e scalabili.

Soluzioni di automazione per l’assemblaggio e la movimentazione

L’azienda Bosh Rexroth attribuisce dell’importanza all’efficienza e all’economicità. Le soluzioni di automazione Bosch Rexroth integrano tutte le tecnologie di azionamento e controllo : dal posizionamento preciso in tempi di ciclo minimi alla conversione rapida per piccoli lotti. Le soluzioni di sistema consentono di aumentare la produttività dei sistemi di montaggio e movimentazione, con una riduzione dei costi di engineering fino all’ 80%.

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L’azienda Gewiss e la casa domotica

La visione di Gewiss sin dal primo giorno si è fondata su “lo sviluppo come costante della gestione”, principio che ha animato ogni azione ed ogni scelta, con la consapevolezza che il cambiamento e l’innovazione siano l’unica chiave per il successo.

Nel corso degli anni questa filosofia ha preso corpo in un modello d’impresa fondato soprattutto sui continui investimenti in Ricerca &Sviluppo. Grazie a questa vocazione innovativa l’Azienda ha vinto molte sfide e, a distanza di anni, GEWISS può oggi vantare cinque divisioni di catalogo con ventimila prodotti originali e cinquecento brevetti che li coprono.

Anche per vincere le sfide di domani l’innovazione sarà l’unica strada percorribile perché consente di costruire le condizioni per la crescita e lo sviluppo dell’impresa e dell’intera filiera di cui fa parte. Ma soprattutto perché l’innovazione è la storia ed è anche il futuro dell’azienda.

IL GRUPPO GEWISS

GEWISS è un gruppo internazionale con circa 1.600 dipendenti e una presenza in 80 paesi nel mondo con 7 stabilimenti produttivi (4 in Italia, 1 in Germania, 1 in Portogallo e 1 in Francia), 10 società commerciali/service(Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Turchia, Russia, Romania, Cile, Emirati Arabi e Cina) e un polo logistico centralizzato in Italia (Calcinate, BG).

I mercati a cui GEWISS rivolge particolare interesse sono l’Europa allargata, l’area del Mediterraneo, l’America Latina e l’Estremo Oriente. L’obiettivo aziendale è continuare a consolidare la presenza sul mercato italiano e nei mercati maturi ed espandendosi nelle economie emergenti. Anche il numero dei prodotti a catalogo testimonia la costante attenzione all’innovazione e la volontà di soddisfare le più svariate esigenze.

CHORUS: LA CASA DOMOTICA

GEWISS offre un impianto elettrico integrato che si compone di oltre 20.000 prodotti per la domotica, l’energia e l’illuminazione per soddisfare tutte le esigenze in ambito residenziale, industriale e terziario.

DOMOTICS
I sistemi domotici offrono soluzioni d’avanguardia per la gestione e il controllo intelligente della casa e dell’edificio. In particolare, il sistema domotico internazionale CHORUS migliora la vivibilità di ogni giorno coniugando il design con funzioni per la sicurezza, il comfort, il risparmio energetico e la comunicazione.

Chorus: la casa domotica 

Domotica avanzata, design italiano

Con CHORUSnasce un nuovo concetto di impianto elettrico: l’innovativo sistema domotico internazionale per la HOME & BUILDING AUTOMATION di GEWISS cambia il modo di vivere, assicurando all’abitazione sicurezza, comfort, risparmio energetico ed armonia estetica. CHORUS integra le più avanzate scelte tecnologiche con le linee e le forme inconfondibili del design italiano.

Ciascuno dei dispositivi che compongono CHORUS è stato concepito e realizzato perché possa essere abbinato e combinato liberamente in funzione delle esigenze estetiche e prestazionali più complesse: qualsiasi configurazione venga realizzata, il risultato è sempre un unico sistema che si integra perfettamente con gli spazi circostanti e consente infinite combinazioni.

DOMOTICA DI BASE

Tutti i prodotti tradizionali possono essere affi ancati dall’antifurto a radiofrequenza, dal sistema comando e controllo a radiofrequenza e dalle soluzioni di videocitofonia (con la possibilità di integrare videocamere per funzioni base di videosorveglianza).Rispetto alle soluzioni tradizionali l’offerta domotica di base consente di controllare da remoto, con l’ausilio del telefono cellulare (via GSM/SMS), le principali funzioni di automazione, sicurezza e videocitofonia.

DOMOTICA AVANZATA

All’offerta base, CHORUS affianca soluzioni d’impianto di domotica avanzata. La tecnologia bus KNX/EIB Easy permette di gestire in modo intelligente i comandi e le attuazioni presenti nell’impianto. I prodotti KNX/EIB Easy si integrano con i dispositivi per il comando e il controllo in radiofrequenza, con il sistema antifurto a radiofrequenza, con il sistema videocitofonico.

L’offerta domotica avanzata permette di realizzare le funzioni più semplici, quali il comando di luci e tapparelle, e quelle più complesse come la gestione di scenari prestabiliti, dell’impianto di climatizzazione e dei dispositivi di sicurezza (allarmi tecnici gas/acqua e antifurto); inoltre, è possibile gestire da remoto, via SMS e via internet, tutte le funzioni, eseguire azioni subordinate a precisi eventi e, infi ne, ricevere segnalazioni via SMS di allarmi tecnici e allarmi intrusione.

CHORUS È INTEGRAZIONE E SCALABILITÀ:

ESTETICA. Un look accattivante che accomuna tutte le componenti del sistema, offrendo una visione d’insieme di armonia e bellezza che solo CHORUS può offrire.

APPLICATIVA. Con CHORUS la casa si modella sulle necessità di chi la vive, garantendo in qualsiasi momento l’ampliamento del sistema e l’inserimento di nuove funzionalità.

FUNZIONALE. L’offerta CHORUS va dalle soluzioni tradizionali di prodotti stand alone alle soluzioni domotiche di base per il comando e controllo fi lari e a radiofrequenza. Per le esigenze più complesse, CHORUS mette a disposizione la tecnologia KNX/EIB Easy per gestire la casa da un unico punto, anche da remoto.

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